40. Vorrei essere lì con te

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JIMIN

Ero seduto sulla scrivania nel tentativo di risolvere qualche esercizio di matematica, con lo stereo acceso e con il volume al massimo visto che, oltre a me, non c'era nessuno in casa.
Stavo precisamente cantando a squarciagola la canzone saltata fuori in quel momento dalla playlist casuale che avevo fatto partire, quando il mio cellulare iniziò a squillare all'impazzata, facendomi sobbalzare.

Lo girai a faccia in su e risposi all'istante non appena vidi che fosse Jungkook, salutandolo animatamente subito dopo.

"Ehy" mi rispose lui in tono roco, facendomi, giusto leggermente, sobbalzare.
"C-che succede?" gli chiesi con un filo di insicurezza, avendolo sentito usare quel tono solamente in una situazione.

E sapete tutti di quale sto parlando...

"Jimin, ho voglia" arrivò subito al punto lui, facendomi, praticamente in automatico, mordere il labbro inferiore al pensiero dell'ultima volta che mi aveva detto quella frase.
"Non mi starai mica proponendo di fare una di quelle chiamate, vero?" gli domandai, però, in tono quasi incredulo, accorgendomi, guardando l'orologio sulla mia scrivania, che fossero le quattro del pomeriggio. E quindi, facendo dei rapidi calcoli, le undici in Corea.

"Perchè sembri così sconvolto? L'abbiamo già fatto più di una dozzina di volte" mi rispose lui in tono confuso, non riuscendo a capire.
"Lo so...è che, di solito, le facciamo quando da me è notte inoltrata e da te è mattina. Così i ruoli si stanno invertendo" mi spiegai leggermente imbarazzato, abbassando lo sguardo quasi d'istinto anche se sapevo che non mi potesse vedere nessuno.

"E questo è un problema?".
"No, no. Solo che...sai, passare dagli integrali a...questo in due secondi netti mi..." iniziai a dire ancora leggermente a disagio, venendo, però, interrotto dalle sue parole successive.
"Ho capito. Crea un po' di atmosfera, allora. Intanto, metti il vivavoce e raccontami qualcosa" concluse rapidamente, facendomi alzare leggermente gli occhi al cielo con aria divertita.
"O-okay" mi arresi alla fine, compiendo i gesti che mi aveva detto di fare mentre giravo per la camera nel tentativo di ricreare le mie "notti di passione" con Jungkook qualche mese prima.

"Poi...da quando sono arrivato a casa, mi sono messo a fare un po' dei compiti inutili che mi hanno dato ascoltando la playlist di coppia, che mi hai fatto tu, a tutto volume visto che non c'è nessuno" gli spiegai con aria calma, chiudendo le tapparelle della finestra ed accendendo la piccola luce del mio comodino, godendomi la penombra che si era appena creata.

"Quindi sei solo a casa?" mi domandò lui subito interessato, aggiungendo che, allora, potevo lasciarmi andare molto di più del solito.
Feci un piccolo cenno d'assenso, ridendo per la sua battuta, che, poi, tanto battuta non era, dirigendomi verso il letto per spostare un po' le coperte in modo da stare più comodo.

"Guarda che mi sto togliendo i pantaloni" mi avvisò Jungkook esattamente in quel momento, facendomi praticamente inciampare sui miei stessi piedi e, quasi, cadere sul pavimento.
"Aspetta! Non mi sono nemmeno disteso sul letto".
"Però muoviti una buona volta".

Alzai nuovamente gli occhi al cielo, togliendomi le mie sobrissime ciabatte unicorno dai piedi, insieme ai calzini, e distendendomi sul letto, posando la testa sul cuscino.

"Bene, ci sono" lo informai in tono sereno, mettendo il telefono, con la chiamata ancora in vivavoce, nel cuscino affianco.

"Mi manchi un sacco. Io ti manco?" mi chiese all'improvviso, causando un completo cambiamento dell'espressione sul mio viso.
"Certo, Kook. Mi manchi sempre" gli risposi sinceramente, iniziando a passarmi una mano sulla guancia immaginando che quel gesto fosse lui a compierlo.

"Mi fa piacere...ma, ora, cambiamo argomento. Cosa indossi?".
"Un paio di pantaloni della tuta ed una felpa" gli risposi in tono divertito, iniziando già, però, a giocare con l'elastico dei miei boxer.

"Io niente" mi disse lui in tono accattivante, facendomi sentire immediatamente il cavallo dei pantaloni molto più stretto solo all'immagine di lui senza vestiti.
Perchè, fidatevi, era molto eccitante già così...
"Wow" dissi solamente, facendo intrufolare la mano all'interno dell'intimo per prendere la mia erezione, iniziando a pomparla.

Fu in quel momento che sentii il respiro di Jungkook farsi più pesante, rendendomi conto del fatto che anche lui stesse compiendo la mia stessa azione.

"Vorrei essere lì con te" mormorò dopo un paio di secondi, lasciando, poi, andare un piccolo ansimo.

Io, sentendolo, iniziai ad aumentare il ritmo della mia mano, portando la testa indietro ed inarcando la schiena.

"Cosa faresti se fossi qui?" chiesi riuscendo a trattenere il gemito che avevo praticamente a fior di labbra, stringendo con una mano il lenzuolo sotto al mio corpo.
"Ti bacerei ovunque. Partendo dalle tue labbra rosee e piene, passando per il collo, arrivando fino a petto ed addome, toccandoti ovunque" mi rispose in tono sensuale, rilasciando un altro gemito.

Io corrugai le sopracciglia, immaginandomi veramente le mani e la bocca di Jungkook su tutto il mio corpo.

"E dopo?" praticamente ansimai, aumentando ancora il ritmo sul mio membro, accompagnandolo, anche, con un piccolo movimento di fianchi.
"E dopo ti scoperei" mi disse lui in un sussurro, causando come reazione da parte mia il fatto che mi mordessi con forza il labbro inferiore, ricreando nella mia mente tutta la scena.
"In che posizione?" gli chiesi praticamente già arrivato sul punto di venire.
"Come diavolo vorresti tu".

Fu dopo quelle parole che mi abbandonai a tutto il piacere che stava facendo tremare il mio corpo, facendo uscire dalla mia bocca tutti i gemiti che avevo trattenuto negli ultimi minuti per parlare con Jungkook, assolutamente senza alcun pudore.

"Continua a non trattenerti. Sai che mi piace sentirti" mi disse lui a fatica, probabilmente trovandosi nella mia stessa situazione.

Così, continuai a muovermi con movimenti rapidi e secchi, mugolando di tanto in tanto, beandomi del poter sentire lo stesso da parte di Jungkook.

"Ho una voglia matta di scoparti, Jimin. Non hai idea quanto" mormorò improvvisamente con voce pesante, facendo raggiugermi il culmine e riversarmi sulla mia mano.
E, giudicando dai rumori provenienti all'altro capo del telefono, dedussi che lui avesse fatto esattamente la stessa cosa.

Rimanemmo per qualche minuto in silenzio, calmando i nostri respiri corti e pesanti.
Solo dopo questo arco di tempo Jungkook parlò nuovamente, questa volta, però, scaldandomi il cuore.

"N-non credo di riuscire a resistere ancora senza poterti vedere. O toccare. O baciare. O...semplicemente parlare con te" mormorò in tono un tono sincero che, però, nascondeva anche un filo di imbarazzo.
"Aspetta ancora un mese, Kook. Poi tornerò a farti impazzire con le mie mille paranoie inutili" gli risposi con aria divertita, usata solamente per alleggerire un po' la situazione.

Altrimenti mi sarei messo a piangere. E...non mi pareva il caso.

"Ed io non vedo l'ora. Sul serio" mi disse con sincerità, aggiungendo, poi, che fosse tardi e che dovesse andare a dormire per non destare sospetti con suo padre.

Io, allora, decisi di salutarlo, lasciando, poi, cadere il mio telefono con un tonfo accanto a me.
E...fu solo quando un sorriso mi comparse spontaneamente sul volto che mi resi conto che, nonostante la distanza, suo padre e tutto il resto, ero veramente felice...

SPAZIO AUTRICE:

Io lo so che credevate che, visto che i due sono lontani, non ci sarebbero state più smut. Ed invece vi ho fregato tutti😂.

Comunque...grazie per le 17mila letture.
Ormai non so più come altro dirvi che mi state rendendo veramente felice❤️.

•Who do you love? {Jikook}•Where stories live. Discover now