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Arrivati ognuno si dirige nella propria camera.

Entro nella mia tranquillamente e mi accorgo di non essere l'unica solo quando sento la porta chiudersi cigolando come in un film horror.

Rimango immobile sul posto cone le spalle alzate e gli occhi che cercano qualsiasi oggetto nella stanza per difendersi.
Appena dei passi si avvicinano recupero dal tavolino affianco a me un oggetto abbastanza appuntito e lo stringo nella mano destra come se la mia vita dipendesse esclusivamente da esso.

"Da quando tieni una cosa del genere con te?" domanda divertito Jimin sbottonando bottoni delle maniche della camicia.
"Miseria la merda, cosa cazzo ci fai cui?! Mmm?! " chiedo irritata cercamdo di calmarmi.
Metto l'oggetto dove lo avevo trovato e osservo il ragazzo avvicinarsi.
"Lo avevi promesso, o no?" ghigna ricorda dosi della promessa.
"Ora? Ma proprio ora?" chiedo con tono seducente prendendo la cravatta attorno al suo collo e avvicinandolo a me.
Incomincio ad indietreggiare insieme a lui fino a che riesco a sedermi sul estremità del materasso morbido del letto.
Per non cadermi addosso mette una gamba sulla parte in legno mentre, con un braccio, si poggia alla coscia.
"L'hai voluto te cara mia." dice iniziando ad abbassarmi le spalline della tutina.
"Non ho mai detto di volerlo fare oggi." esplicito incominciando a sbottonargli la camicia partendo dal colletto.
"Beh ormai è troppo tardi." scherza tirango giù la zip del corpetto.
Sfilo la sua camicia bianca e la indosso facendolo impazzire.
"Tu mi vuoi morto." ammette frustrato mentre si tira indietro i capelli con una mano.
"Fose sì forse no." rispondo scendendo con la schiena e tirandolo semrpe più verso me con la cravatta slacciata che uso per comodità.
Poco prima di baciarmi la porta si apre di colpo.
"Eiko, dobbiamo andare a fare un giro." spiega Jungkook entrando nella stanza senza realizzare cosa stesse succedendo.

Dopo un paio di minuti che vede me distesa con quasi
completamente Jimin sopra a petto nudo realizza e diventa tutto rosso uscendo dalla porta e scusandosi da fuori.
Io e il più grande iniziamo a vestirci di colpo e un silenzio imbarazzato invade la stanza.

Dopo pochi minuti Jimin apre la porta mentre io mi nascondo dietro quella del bagno e li ascolto.
"Io davvero non volevo." prova a spiegare il più piccolo super imbarazzato.
"Dimenticati tutto." risponde freddo l'altro mentre si tira indietro il ciuffo che gli ricade sul volto.
"Certo..." risponde.
"Tra me e lei non c'è niente okay?!" ringhia mettendo la camicia dentro i pantaloni.
"Jungkook ci stai mettendo troppo." interviene una voce avvicinandosi alla porta.

Tae.  Ma cos'è?! Un raduno?! Siamo a un'altro referendum?!

"Oh ciao Jimin, stavamo cercando Eiko. L'hai vista in camera sua?" scherza leggermente entrando nella stanza.

Grazie al cielo ero riuscita a vestirmi completamente e mentre mi sciolgo lo chignone esco dal bagno come se non fosse successo niente.

"Ciao ragazzi." rispondo sorridendo.
Il moro mette le mani sui fianchi alzando la giacca nera e argentata mentre mi guarda con un ciglio alzato.
Nota le lenzuola stropicciate del letto, la camicia leggermente sbottonata di Jimin e il mio sorriso forzato.
"Allora, a me non interessa se avete o meno una relazione ma almeno non fatevi beccare!" sgrida mentre porta una mano sul naso vicino agli occhi e inizia a pizzicarsi debolmente quella parte. "Soprattutto non fatevi beccare da uno dello staff, da PD e soprattutto dai fan!" continua mentre si bagna le labbra e ci squadra. "Sapete qual è la regola e sapete anche le conseguenze che potreste correre, soprattutto te Jimin. Lei è ancora minirenne!" sbotta. "Non voglio vedere te in galera e lei imbarazzata a livelli massimi mentre va da psicologi perché magari qualcuno pensa che abbia la sindrome di Stoccolma. OKAY?!" urla infine incazzato nero.
"Ma cosa cazzo vuoi da noi!" ribatte l'amico irritato. "Non sai niente!"
"Potrò non sapere cosa siete voi due." dice indicandoci. "Ma so per certo che non siete due adolescenti e non potete comportarvi da tali. Lei sì magari, ma tu no! Cresci Park, cresci!" continua la ramanzina mentre gli si avvicina pericolosamente.
"Hey basta." provo a intervenire prendendo per il polso il mio ragazzo.
"Devi smetterla di pensare solo a te! Non sei l'unico che deve avere un bella reputazione! Lei la deve mantenere ancora meglio essendo più piccola!" interviene di nuovo Taehyung spintinando l'altro.
"Ah sì? Pensi che io sappia pensare solo a me? Beh vogliamo parlare di te che la stai proteggendo solo perché l'ami anche tu?" risponde a tono l'altro spintinando il moro.
"Cosa?!" domando bloccandomi sul posto.
"Oh sì, anche lui ti ama ma io sono arrivato prima e lei è occupata caro mio. O.C.C.U.P.A.T.A. Sai cosa vuol dire vero?" lo irrita Jimin.
"E tu sai cosa voglia dire essere un figlio di puttana?" risponde divertito l'altro buttandolo sul muro affianco a lui.
"Ragazzi!" prova a intervenire Jungkook entrando nella stanza.

Appena si avvicina lo spingono via addosso a un mobile provocandogli una grave botta alla schiena.
Corro subito verso di lui e lo aiuto ad alzarsi.
"CAZZO BASTA!" urlo ai due che nel frattempo stavano incominciando a dar pugni in volto all'altro.

Avrei voluto mettermi tra loro e supplicarli di smettere ma so che avrei fatto la stessa fine di Jungkook se non peggio.

In ogni caso provo ma Kookie si mette davanti prima che mi arrivi un pugno sullo stomaco da qualcuno.

Delle gocce calde incominciano a scendere dai miei occhi pregando che la smettano il più presto possibile.

Non so come ma qualcuno la su ascolta le mie preghiere e arrivano i 4 più grandi che subito separano i due litiganti, con il sangue che ormai gli usciva dal naso a ciascuno.
Yoongi corre da me per vedere le condizioni del più piccolo mentre io cerco in tutti i modi di spiegare la situazione senza esplodere.

Tutto ciò è insano.

Appena sento che gli altri due continuano a insultarsi, nonostante i più grandi gli abbiano allontanati e messi addosso a muri opposti, scoppio. "BASTA CAZZO BASTA!" inizio. "SIETE DUE DEFICIENTI DI NEONATI?!" urlo a squarcia gola. "SAPETE PERCHÉ CAZZO MI FIDAVO DI VOI?! LO SAPETE?!" chiedo mentre li vedo iniziare a calmarsi "PERCHÉ PENSAVO FOSTE MATURI. MA EVIDENTEMENTE MI SBAGLIAVO, ECCOME SE MI SBAGLIAVO!" continuo mentre lancio a ciascuno  un cuscino in pieno volto. "JIMIN CHI CAZZO PENSI CHE SIA IO?! UN GIOCATOLO DA CONQUISTARE PER PRIMO?! E TU TAEHYUNG?! PER UNA CAZZO DI GELOSIA LO INSULTI E PRENDI A PUGNI COME NON MAI?!" rimprovero sempre di più mentre le lacrime scendono senza sosta e il mio cuore si rompe in piccoli cocci di vetro. "SIETE DUE BAMBINI ANZI POPPANTI CHE LITIGANO PER AVERE IL GIOCATOLO PIÙ BELLO MA SAPETE COSA VI DICO?! IO NON SONO UN FOTUTTO GIOCATTOLO! AL DIAVOLO TUTTI E DUE. ANDATE A FANCULO ." termino il discorso prendendo il cellulare e una giacca da sopra il letto che non è stato rovinato dai ragazzi. "Mi avete deluso." ammetto col cuore a stracci uscendo dalla porta rivolgendo le spalle a tutti.

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Scusate ma un piccolo...
Cof cof grande cof cof...
Litigio serviva.
Bene ora continuo a lavorare per il prossimo capitolo.

Feelings aren't lies~ P.JM x readerWhere stories live. Discover now