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"Allora..." inizia a domandare Jungkook mettendo in bocca il primo boccone. "State di nuovo insieme?"

Mi cadono le bacchette a terra mentre l'argentato cade dalla sedia.
Tutt'un tratto il silenzio regna nella cucina.
Jin come una madre tira uno schiaffo al minore facendo abbassare il volto dal disagio.

Guardo Jimin che si stava sedendo con faccia confusa.
Contraccambia lo sguardo ma con volto apparentemente freddo.
"Dopo ne dobbiamo parlare." sussurra dall'altra parte della tavola.
"In realtà dobbiamo parlare della tua scusa!" cambia discorso Namjoon. "Che cosa hai in mente di dire agli Army?" chiede serio puntandomi le bacchette contro.
"Avevo in mente di dirlo in una mia live o nella prossima intervista che faremo a breve, oppure fare coming-out della relazione in qualsiasi momento senza spiegare la motivazione della rottura." spiego guardando il cibo con espressione vuota.
"Per la live ti serve un aiuto?" domanda Hobbie facendomi un dolce sorriso.
Accenno di sì col capo. "Tu e Yoongi." ammetto sempre guardando il vuoto.
"Yoongi?" domanda Taehyung stupito.
"Sono gli unici che riescono a tenere a bada i miei sentimenti oltre a voi due e non mi sembra il caso di farmi vedere con voi." rispondo giocando con gli avanzi nel piatto.
Faccio in tempo a mangiare l'ultimo boccone che una mano forte mi prende il braccio e mi porta in una stanza.
Mi getta sul letto e chiude la porta.

HEY! (stop it🤭)
Questa non è camera mia!

"Jimin apri!" sento urlare da qualcuno mentre tenta di aprire la porta e sbatte ripetutamente la mano sull'asse di legno.
"Jimin!" rimprovera una voce più profonda.
Il ragazzo in questione mette la scrivania davanti all'oggetto percosso e si gira verso di me con occhi infiammati.
"Ah quindi non vuoi farti vedere con me perché non vuoi che venga a galla la storia o perché non mi hai ancora accettato?" chiede facendo un sorrisino aspro mente si avvicina a me e incrocia le braccia al petto.
"Jimin ci sono modi e modi di chiedere le cose." rispondo semplicemente mentre gli altri continuano a chiamarlo.
"Non mi prendere per il culo cazzo!" sbotta mentre prende a calci la libreria.
I miei muscoli si irrigidiscono di colpo e indietreggio.
"Jimin calmati." cerco di calmarlo mentre si fa avanti sempre più velocemente.

Non ho mai visto questa espressione sul suo volto. È una miscela tra rabbia e desiderio.

"Ragazzi!" chiedo aiuto urlando. "PORCA puttana sbrigatevi!" continuo mentre lui appoggia una mano sul muro dietro di me.
"Non ha senso. Non riusciranno." sussurra all'orecchio mentre mi accarezza una ciocca di capelli. "Questa notte alle 3 in camera tua ne riparleremo." continua mentre mi passa due dita in tutta la lunghezza della mia mandibola.
"C'è Suga." provo a trovare una scusa mentre lo guardo negli occhi.
"E perché c'è lui?!" domanda iniziando ad alterarsi.
"Non sarai geloso! Mi sta solo aiutando a fare una canzone."
"Gli stacco la testa a que-"
"JIMIN APRI STA CAZZO DI PORTA!" urla Tae molto probabilmente tirando calci.

"Jimin, cosa vuoi ancora?" chiedo mentre una sua mano si posa sulla mia schiena e mi avvicina a lui.
"Te. E senza interruzioni." sussurra questa volta sulle mie labbra per poi sorridere.
"Porca di quella... Chiedermelo in modo meno spaventoso no?!" lo sgrido con le lacrime agli occhi.
"Nah. Volevo vedere la tua reazione se mai fossi aggredita." scherza mentre va ad aprire la porta.
"Cosa cazzo le hai fatto?!" chiede più che incazzato nero il moro entrando e spingendolo sul muro mentre gli prende la maglietta.
"TAE!" urlo facendolo girare.
Alla mia vista si rende conto di cosa sta facendo e molla l'amico scusandosi.
"Non è successo niente." gli rispondo mentre gli altri entrano in camera e Jimin cerca di uscire.
"Io e te. Adesso. In salotto." ordina Namjoon fermando l'altro.
"Ragazzi non è successo nulla okay?! Ha fatto solo una scenata per vedere la mia reazione. Ora è tutto okay!" spiego con le lacrime agli occhi e le braccia che cingono la vita.
Yoongi mi si avvicina svelto e mi prende le spalle. "Non sembra così." spiega lui facendomi calmare.

Sa riconoscere bene quando qualcuno mente eppure io non lo sto facendo... Almeno... Non volontariamente.

A questo pensiero guardo il mio ragazzo e una lacrima mi scende.

Per un secondo mi è passato il pensiero di essere in pericolo è vero... Fin troppo.

Senza rendermene conto inizio a piangere e a tremare. Mi siedo sul suo letto mentre metto le mani sul volto.
"Cazzo." dice il ragazzo correndo verso me e abbracciandomi subito.
"LEVATI DA LÌ PARK!" urla Yoongi spingendolo. "COSA AVEVAMO DETTO?! CHE NON LE AVRESTI PARLATO O TOCCATO FINO A QUANDO NON SARETI IN GRADO DI CONTROLLATI O SBAGLIO?!" continua il rapper portandolo in salotto dove inizia la sua ramanzina insieme agli altri hyung.

V e Kookie si avvicinano.
Mentre il più piccolo mi abbraccia facendomi appoggiare il volto sulla sua spalla, il più grande si piega ai miei piedi e mi prende le mani obbligandomi a guardarlo. "Cos'è successo?" chiede più calmo possibile.
"Mi ha buttato... Qui e poi ha... Iniziato a guardarmi.... In quel modo... E io... Ho pensato... Che a momenti... Potesse..."
"Cazzo." cerco di spiegare mentre vengo interrotta da lui.
"Hai pensato che ti stuprasse?" domanda Jungkook capendo la situazione a causa delle nostre espressioni.
Accenno un sì mentre il più grande si mette al mio fianco.
"Ma io sapevo... che c'era qualcosa....che non quadrava... " spiego cercando di calmarmi. "Non aveva l'espressione di uno di loro." dico infine ormai calma

La mia anima era calma ma non il corpo. Continuavo a tremare costantemente e le lacrime scendevano da sole.

Da nulla Taehyung mi prende per sé e si butta in dietro sul letto abbracciandomi e iniziando a cantare la mia ninna nanna.
A quelle parole anche il mio corpo inizia a calmarsi e a momenti potrei addormentarmi se non fosse per Jin che entra in camera e ci invita a raggiungere gli altri.
Mano nella mano con i due più piccoli ragazzi entriamo in salotto e vedo Jimin seduto sul divano con le mani tremanti che coprono le orecchie e il volto basso. Il peso del busto tutto sulle gambe anche loro tremanti.

A questa vista vorrei abbracciarlo e dirgli che non è successo niente e che si deve calmare perché lo amo lo stesso ma, gli sguardi degli altri me lo impediscono.
"Abbiamo stabilito delle regole." inizia il discorso il leader. "Voi due mai più in una stanza da soli."
"Cosa?!" urlo facendo un passo in avanti. "Vi ho detto che non è successo niente. OKAY?! Ho preso paura ma ora è passata. Lui non voleva e se io non avessi pensato a cose strane sarei riuscita sia a scappare o far altro!"
"Eiko non è solo per il tuo bene. Ma anche per il suo." spiega Yoongi guardando l'amico tremante.
"Abbiamo risolto tutto noi due okay?!" spiego con uno tono di voce tra una che a momenti potrebbe scatenare l'inferno e una che piange come se avesse ancora lacrime in corpo.
"No che non lo è! Guardati! Tremi ancora pensando a quello che è successo!" continua a batter becco lui indicandomi le mani.
"Questo è perché mi state privando DELLA MIA LIBERTÀ!" urlo più che irritata.

Se c'è una cosa che odio è quando mi privano della libertà e loro lo sanno bene.

Subito ricevo un'occhiataccia da parte di tutti ma me ne frego. Oer provocarli mi avvicino a Jimin.
"Eiko." mi richiama nervoso Tae.
A meno di una spanna dal tremolio vivente mi abbasso alla sua altezza mettendo il peso sui piedi.
Alza lo sguardo quanto basta per guardarmi in volto.
Il suo è corrugato dalla sofferenza e rigato dalle lacrime.
Gli altri iniziano ad avvicinarsi a noi per separarci.
Poso le mie mani sulle soffici guance e lo bacio.

A questo gesto lui si spinge aggiungendo la lingua e la vocal line non fa a meno che girarsi per non guardarci mentre sento un Jungkook esultare in silenzio.
La rap line continua ad avanzere sprigionano tutta la loro rabbia contro di noi.
In risposta mi alzo e mi metto a cavalcioni sul ragazzo mentre poggia le sue mani sul fondo schiena.

A questo punto anche i più grandi si girano e fanno cenno agli altri di uscire dalla stanza.
"Sei la donna più forte che conosca." scherza il ragazzo mentre sorride e mi guarda allibito.
"Ho voglia di farlo. Ora." sussurro riprendendo il bacio mentre inizio a toglierli la maglietta.
Senza farselo ripetere mi prende e scappa in camera mia chiudendo la porta velocemente.

Feelings aren't lies~ P.JM x readerWhere stories live. Discover now