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Lunedì arrivò velocemente e dovetti ritornare a lavoro.
Con calorosi benvenuti venni accolta dall'agenzia mentre mi dirigevo in sala prove.

Mi ero già preparata con i vestiti adatti a un allenamento per poter incrociare il meno possibile Jimin.

Attaccai il telefono alle casse e misi <Coming of Age Ceremony> tanto per fare qualcosa.

Con le prime note scesi lentamente sulle mie gambe con fare provocatorio per poi rialzarmi velocemente.
Faccio un semicerchio, unisco le braccia in alto e le abbasso con movimenti che ricordano le onde marine in una giornata soleggiata e tranquilla.

"Now I'll become a woman at your kiss. I'm not a little girl anymore." canto mentre ondeggio i fianchi.
"Teach me how love is so sweet and fragrant." continuo girandomi.

Batti i piedi, mani, gamba, su, giù, tac tac tac, nananana, lì, piede, schiocca dita, mano, onda.

I ragazzi entrano in stanza e con loro lui.
Stoppo tutto e guardo Namjoon che sembra voglia dire qualcosa.

"Festival. Siamo stati invitati e dovremmo portare delle canzoni che hanno fatto la storia."
"Eee?" domando impaziente.
"Dovrai collaborare con Jimin. L'agenzia ha visto che il vostro distacco ha solo fatto male al gruppo."
"Alla buon'ora ma, si da il caso, che non riusciamo neanche a salutarci senza piengere, figuriamoci ballare in coppia."
"Lo faremo e non ti lamentare." commenta avvicinandosi. "Saremo professionali."
"Niente emozioni che interferiscano con il lavoro."
"Professionali. Assolutamente."

Ci scambiamo una stretta di mano e iniziamo.

"Siamo sicuri che non si assalteranno fra loro?" chiede Hoseok a Yoongi.
"Vedrai che scoperanno fra qualche ora." risponde semplicemente facendo spallucce. "Si vogliono troppo per non porterlo fare." ammette infine guardando i due ragazzi già all'opera urlandosi su insulti perché non si mettevano d'accordo.
"Bene... Direi di dividere il lavoro anche fra noi 5." interviene Namjoon.


Lo uccido.
Si crede un dio greco... Questo... Em... Sse...

"Non porteremo questa."
"Lo faremo eccome cazzo."
"Scordatelo."
"Ma fottiti sono io la donna."
"E da quando la donna sceglie."
"Da quando esiste il matriarcato."
"E dove lo lasci il patriarcato?"
"A fanculo con te."
"Oh bene. Vedo che l'altro giorno piangevi come una bambina e ora mi mandi a fanculo."
"È un bel posto dovresti andarci."
"Inculati stronza."
"Sarebbe più facile che lo facessi tu no?" sussurro serrando la mascella.

Il corvino spalanca gli occhi e mi osserva diventare rossa dalla rabbia.

"Ohhh rimani sempre la solita bambina."
"La vuoi smettere di provovarmi?!"
"Perché dovrei mmh? Sentiamo."
"Come ho fatto ad amarti."
"Ah non chiederlo a me."
"Io me ne vado." ringhio uscendo dalla stanza.

Jimin apre la porta e mi insegue per il corridoio. "Dove cazzo credi di andare mh?! DOBBIAMO ANCORA INIZIARE."
"ME NE VADO DAI RAGAZZI." ribatto isterica continuando per la mia strada.

Gira di qua, di su, di giù e apri la porta.

"Non lavoro con lui." sgrido i 5 ragazzi interrompendo le loro prove.
"Mmh?" chiedono tutti mentre anche il corvino irrompe nella stanza.
"Mi rifiuto di lavorare con uno sbruffone come lui!"
"Io non sono uno sbruffone!"
"Sei un poppante che vuole avere sempre ragione io ti ammaz-"
"La finte?" chiede Jin seccato. "L'altro giorno eravate depressi e ora che siete insieme non fate altro che litigare. Ma siamo seri?!"

Abbasso il volto e metto le mani nelle tasce dei pantaloni della tuta. Stesso gesto viene ripetuto dal ragazzo.

"Se non volete collaborare farete dei soli ma non interferirete con noi del gruppo."

Rimango spiazzata.
Stavo davvero litigando con la persona che amo e con la mia famiglia?
Che idota che sono.

"Facciamo separati." rompe il silenzio Jimin. "Io mi aggiungerò a voi e lei si arrangia."

Ma che minchia di cavolo di stronzo è?!

"Faccio io con lei, se volete." si offre Jungkook.
"È abbastanza grande da arrangiarsi la signorina. D'altronde è maggiore no?"

Questo vuole morire giovane.

"Mi arrangio. Vedrai che vincerò io."
"Speraci."
"Brucerai dalla vergogna." urlo prima di lasciare i ragazzi da soli e andarmene nell'altra stanza.

Bene e ora... Cazzo faccio?
Potrei far quello... O quello... Nononooo. Faccio <Coming of Age Ceremony> che so già e sono apposto. D'altronde è conosciuta da tutti, meglio di così non c'è!

Riaccendo la musica e mi metto in posizione iniziale.


Le ore di lavoro finiscono velocemente e altrettanto velocemente iniziano ancora le frecciatine fra me e Jimin.

"Yoongi vieni a vedere un film?" urlo buttandomi sul divano.
"Cosa stai progettando tu peste." sgrida avvicinandosi.
"Io? Nulla. Non posso vedere un film con il fratello maggiore che non ho mai avuto?"
"Vuoi farlo pentire eh?" sbuffa sedendosi affianco a me. "Sei seria? Un horror?"

Faccio una faccina da angioletto e mi siedo affianco a lui mettendo le gambe sopra alle sue.

"Tu sei pazza forte cara mia. Domani ti ritrovi senza testa."
"Impara a non provocarmi."

Aziono il film e iniziamo guardando.

Come niente fosse la stanza si riempe.

Jungkook si posizione nell'altro mio fianco e mi abbraccia capendo bene il mio intento con Jimin.

Appena quest'ultimo entra, si siede il più distante possibile da noi ma, in un posto strategico, abbastanza da riuscirci a tener d'occhio.

"Quanto vuoi ingelosirlo in una scala da 1 a 10?"
"1000."
"Sei proprio una stronzetta." sussurra incredulito abbracciandomi maggiormente.

Il corvino sposta fugacemente gli occhi dallo schermo della tv a noi noi due, o meglio dire, a noi tre, anche se Suga si era addormentato già all'inizio.

Rido beffarda e lo guardo.

È geloso. Sì.

Ghigno e cerco più contatto con Jk.

"Ci uccide entrambi." ride incredulito dal fuoco che stava invadendo gli occhi di Jimin.
"Almeno impara a non mettersi contro me."
"Se non ti conoscessi ti darei della troi-"
Lo interrompo schiaffeggiando la sua coscia. "Cosa stavi dicendo?"
"Niente niente." mente in preda al dolore.

Faccio un sorrisino angelico e guardo con superiorità il ventenne distante a me.

Fa tremare una gamba impaziente mente gioca a girare gli anelli fra le dita. Come da vizio, tira in dietro i capelli e si bagna la lingua.
Si alza di scatto e va verso Taehyung.

L'amico senza dire niente lo fa sedere accanto e lo abbraccia.

"Tranquillo. Lo fa apposta." lo sento sussurrare mentre distrae l'altro dal non farlo piangere per la rabbia.

"Fatto ingelosire abbastanza?" chiede Kookie vedendo la scena.
"Si... Grazie..." sussurro prima di coccolarmi a lui ed addormentarmi.

Feelings aren't lies~ P.JM x readerWhere stories live. Discover now