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Sul palco non mancarono mai i momenti di risate, esaltazione, ballo, canto e anche lacrime.

Nei cambi di meta, io e il ragazzo abbiamo fatto tutto quello che ci poteva legare maggiormente. Dalle normali uscite al sesso, allo stare abbracciati giornate intere e guardare qualche film al visitare le città.

In un esibizione in Europa gli Army avevano cantato <We are Bulletproof: the Eternal> al posto nostro e, ovviamente, noi non abbiamo resistito.

A sentire le mille voci cantare il nostro pezzo mi ero tolta gli auricolari e spento il microfono.

Delle lacrime felici scorrevano sulle mie guance mentre guardavo ogni spartito della folla. Ho sorriso fino al ritornello dove non sono riuscita a impedirmi di far continuare a scendere le lacrime.

Non so se mi faceva più <soffrire> sentire quella canzone cantata in un determinato modo o vedere la mia famiglia piangere.

Mi siedo sul bordo del palco e guardo i fan con in mano le army bombs ondeggiare.

Chi avrebbe mai detto che questo, tutto questo, quello che ho sempre guardato da dietro uno schermo potesse diventare realtà.

Giro il volto e vedo i minori accucciati a terra con le mani giunte.

Vado prima da Jungkook e lo aiuto ad alzarsi asciugandogli le lacrime e dicendoli di non piangere e che gli Army lo amano.

Dopo vado da Taehyung e lo abbraccio forte mentre balliamo un pochino sulle note della canzone.

In fine vado da Jimin. Era totalmente perso fra le sue lacrime a guardare il pavimento.
Mi abbasso al suo livello e gli metto una mano sulla spalla.
Come un bambino bisognoso di coccole crolla addosso a me e subito lo abbraccio.

Incominciamo a ondeggiare come facevamo in stanza con la musica a basso volume ma, questa volta, ammiriamo le lucine viola illuminare la notte.

Siamo seduti. Uno tra le braccia dell'altro. Ammiriamo le persone che più ci vogliono bene al mondo. Una nostra canzone migliorata con mille altre voci. Emozioni cotrastanti riunite in piccole lacrime perlacee

Lentamente la musica inizia a sfumare.

Ci rialziamo entrambi ma poco dopo vedo il ragazzo inginocchiarsi.

Lo guardo preoccupata che fosse successo qualcosa di brutto.

Taehyung si avvicina con il microfono e lo mette vicino all'amico. Gli altri ci raggiungono accerchiandoci e sorridendo.

"Y/n." richiama la mia attenzione facendo un respiro profondo. "Forse avrai già capito le mie intenzioni ma lasciami almeno fare la dedica... Ho speso troppo tempo per trovare le parole adatte." scherza ironicamente sorridendomi.

Guarda un attimo il pubblico in un punto lontano e ritorna a guardami.

"Come ti avevo già detto sono un ragazzo all'antica. Oggi qui sono presenti le nostre famiglie, si sono conosciute in un modo o nell'altro." conferma bagnandosi le labbra con la lingua. "In questi anni passati abbiamo davvero fatto molto. Ti ricordi il 1º incontro? Mi dicesti "Sembri speciale" la prima volta che parlammo. Sai, non sono mai riuscito a togliermi di testa quella frase. Inizialmente pensavo fosse perché non ero bravo a ballare quanto te, o perché ero troppo gentile rispetto ai standard dei ragazzi che guardavi, ma col tempo ho capito che pensavi a qualcosa che non avrei mai potuto immaginare. <Credo di essermi innamorta di te>. Era questo che intendevi." ammette alzando il volto verso il cielo per poi riguardarmi. "Con quella semplice frase mi avevi rapito dal primo istante... E anche io con te." si interrompe.

Feelings aren't lies~ P.JM x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora