Ti batterò a tutti i costi [Levi x reader]

Capitolo 31

(ALIX: attenzione capitolo lungo!)

POV READER
"Sei in ritardo" disse scocciato "Mattinata complicata" dissi mettendomi accanto a lui "sai come non farti riconoscere, vedo che almeno alcune cose te le ricordi" disse guardandomi con le mani in tasca e il cappello a coprirgli gli occhi, uno strano istinto omicida mi solleticava le mani, ma non potevo mica udirono adesso, altrimenti i suoi uomini avrebbero ucciso la mia famiglia.

"Seguimi" disse scostandosi dal muro e camminando, lo seguii in silenzio "Se fossimo a casa, creerensti un varco ovunque tu passi, saresti la dea anche di questo mondo, ma tu hai deciso di abbassarsi al volere di quattro idioti, e ti sei pure innamorata... sei caduta in basso" disse "Tu no? Esci come un verme e non sai fare niente da solo, ma che uomo sei?" Chiesi, il ragazzo rise "Ecco la mia guerriera" disse scherzando "Hai paura di me? So che in fondo anche tu hai paura, posso ucciderti quando voglio, l'allievo ha superato il maestro, tu non sei nessuno, sei solo una formica che schiaccerò, ricordatelo, al minimo passo falso, tu sei morto~" dissi sussurrando la parte finale della frase, entrai in uan struttura simile a quella dove stavo con Levi.

"Guarda un po' chi si vede... [T/n], piacere io sono Traute Carven" disse tendendomi la mano, la strinsi, "La biondina del biglietto... Kenny attento, non ha l'età giusta be bere alcolici, figuriamoci per scopare" dissi guardandolo e guardando la ragazza per poi sorridere, lei mi guardò disgusta "Sei solo un ratto, uno scarto della società, appena Kenny abbasserà la guardia, ti ritroverai in uan bara col tuo amato Nanetto" disse guardandomi.

Le strinsi la mano, presi un coltello dalla manica, la spinsi verso il muro, puntandolo al collo della ragazza tagliandolo con calma e facendo scivolare il sangue lungo la pelle "Ratto? Davvero? Ti credi migliore di me? Quante palle ti ha detto Kenny? A me mi ha presa in giro per tutta la vita, sappi che ho ucciso, torturato, ogni tipo di persona, non mi cambia nulla ammazzare anche te, anzi,avrei un detto senso di sollievo, stai zitta, tu qui non comandi niente" dissi tagliando superficialmente la gola alla ragazza, qual tanto per far uscire un po' di sangue "dei sempre la solita" disse il ragazzo annoiato "Non è un parco giochi? Io volevo giocare" dissi delusa, guocherellai con il coltello mentre guardavo tutti glia altri, ne aveva radunati parecchi.

"Voi cosa siete?" "Armata anti uomo" disse uno dei ragazzi "Interessante... dovrei lavorare con questi?" Chiesi, Kenny annuì, mi avvicinai a uno di loro, gli presi un'arma, era parecchio strana, aveva l'impugnatura e un pulsante da premere con un passante per l'indice "Che roba è?" Chiesi "Pistole, le chiamano così" disse Kenny, la guardai con sospetto, provai ad impugnarla, mi girai contro uno di loro e saprai.

La testa le esplose, il sangue imbrattò tutto, spargendo pezzi di cervello e cranio ovunque "Mi piace questo giocattolo" dissi saltellando come una bambina "Mi paice tanto!" Dissi guardandolo attentamente, tutti si allontanarono da me... quella sensazione, quel timore, la paura generale, ero tornata ad essere me stessa, "Avete paura?" Nessuno rispose, "AHAHAHA ma guardati, sei tornata in te" disse Kenny divertito  "Non me ne ero mai andata" improvvisamente anche lui era docile e impaurito, forse vedermi con un'arma in mano faceva questo effetto.

"Quello è il vostro movimento tridimensionale? Non mi paice, continuerò ad usare il mio" dissi buttando a terra la pistola ancora fumante "Benvenuta nella squadra" disse Akerman sorridendo e lanciandomi la divisa nuova...

Mi piaceva quella sensazione di dominio, quella sensazione di caccia, era come tornare nel mondo sotterraneo, "Uomini cosa stiamo aspettando? Preparatevi" dissi guardando tutti, quelli subito saltarono sull'attenti, la biondina mi guardava con disprezzo, l'odio negli occhi e l'invidia che gli bruciava gli occhi, la salutai con la mano "Muoviti, anche tu!" Dissi guardandola, la ragazza aveva la mano sul collo mentre si toglieva il sangue da dosso, se ne andò guardando Kenny e seguendo gli altri