Capitolo 4

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Arrivo da Waves con circa mezzora di ritardo. Per come mi ha trattata il minimo che potessi fare era farlo aspettare. È riuscito a farmi innervosire con solo due parole quel presuntuoso arrogante, più ci penso più mi arrabbio. No Nina, non è il momento, ora devi scoprire perché ti ha chiesto l'incontro e di cosa vuole parlarti, respira. Entro accompagnata dal tintinnio della campanella sopra la porta. Accidenti, a quest'ora il locale è più affollato del solito! Gran parte dei tavolini è occupata da studenti, soprattutto quelli della mia scuola, che quasi tutti i pomeriggi si ritrovano qui per studiare, bere qualcosa insieme e raccontarsi gli ultimi gossip. Mi guardo intorno in cerca di Cole ma non riesco a trovarlo. Non se ne sarà mica andato perché stufo di aspettarmi? Proprio mentre mi siedo in uno dei pochi tavoli liberi, sento una mano toccarmi la spalla; mi volto: è lui.

<< Angel face, ti piace farti desiderare? Cos'è questa volta non riuscivi a trovare un vestito decente o hai perso tempo a cercare di farti bella? >> domanda in tono sarcastico mentre chiedo a Dan, il mio amico cameriere, di portarmi il solito: frullato di albicocca e banana, una vera delizia!

<< No, stavolta quella che non trovavo era la voglia di vederti! E in quanto ai miei vestiti: sicuramente una t-shirt, un cardigan e un jeans sono meglio rispetto ai pezzi di stoffa che indossano che le ragazze che ti piacciono. >> esclamo infastidita. Questo ragazzo ha il potere di farmi perdere la pazienza in tre secondi, è proprio un cretino!

<< Almeno loro ci sanno fare, al contrario tuo che ti fai addirittura aspettare ad un incontro, neppure fossimo all'altare. >>

<< Simpatico, ma oggi non mi va di litigare quindi farò finta di non aver sentito. Ora dimmi perché dovevi parlarmi che non ho tutto il pomeriggio. >>

<< Sei sempre così nervosa? Almeno fammi finire di bere il mio frappè al cioccolato, poi ti spiegherò tutto >> dice, distogliendo poi lo sguardo verso la cameriera che, con la mia merenda, si dirige verso di noi fissandolo in modo provocante, e rispondendole in modo altrettanto bramoso. Che schifo, avrà almeno quarant'anni! Potrebbe essere sua madre. Perché deve fare sempre così? È possibile che non esista una ragazza sulla faccia della Terra a non essere attratta da questo babbeo presuntuoso – a parte me, ovviamente –? Persino Kat dice che è bellissimo.

<< Cole, se non mi dici entro cinque secondi perché sono qui, giuro che me ne vado e sarò talmente arrabbiata che mi chiederai perdono in ginocchio per aver sottratto questi minuti preziosi al mio tempo >> dico, cercando di fare la faccia più cattiva e seria che posso ma, per tutta risposta, ricevo una fragorosa risata.

<< Okay, sono così spaventato che ho deciso di parlare >> ridacchia

Aspetto nervosa che mi introduca l'argomento

<< Si tratta di James >>

Ecco, lo sapevo, quel bastardo gli ha detto tutto. Ma non ha un minimo di rispetto nei confronti di Kat e di quello che c'è stato tra loro? Non solo mi ha rubato un bacio mentre ero ubriaca, ma vorrebbe anche rovinare il rapporto con la mia migliore amica? No, non glielo permetterò.

<< Stammi a sentire Cole, non so cosa ti abbia detto ma non mi piegherò ai vostri ricatti. Sono stanca e non vi consentirò di rovinare... >> non termino la frase che mi interrompe

<< Ehi, ehi, ehi calma Angel face! Non so di cosa tu stia parlando ma ora hai suscitato la mia curiosità. Cosa dovrei rovinare? >> Lo guardo con aria interrogativa. Se non di quello allora di cosa doveva parlarmi? E cosa c'entra James in tutto questo?

<< Ehm... scusa ma tu cosa avevi da dirmi? >>

<< Ho bisogno di aiuto con lo studio perché, se inizio l'anno col piede sbagliato, ho poche probabilità di superarlo. Quando l'ho detto a James mi ha suggerito di chiedere a te, dato che ti aveva visto appendere questi per tutta la scuola >>

Mi mostra uno dei tanti volantini con cui ho tappezzato le bacheche scolastiche. Avevo pensato di cercare un'attività che mi procurasse dei soldi già quest'estate però, vedendo il mio salvadanaio ancora vuoto dopo ben due mesi di consegne di pizza, mi venne un'altra idea, quella delle ripetizioni.

<< E visto che sono disperato, non ho alternative che rivolgermi alla secchiona più simpatica e sexy del mondo, la professoressina che tutti vorrebbero: tu. Allora, che ne dici? Mi aiuti o no? >> mi scruta con aria divertita, mentre beve un altro sorso, in cerca di una risposta.

<< Mmh... credo che la professoressina abbia l'agenda troppo piena per trovare del tempo da trascorrere con degli idioti come te >>

<< Perché? Devi andare alle prove del coro della parrocchia o in giro per uno dei negozi che vende i vestiti larghi e fuori moda che indossi? >>

Basta, mi ha stufata. Mi alzo da tavolo e sto per andare via quando mi afferra per un braccio.

<< Andiamo Angel face, per favore >> mi prega con l'espressione di un bambino ferito

<< Se mi aiuterai prometto di fare il bravo. >>

Ci penso per un momento. Certo, l'idea di dare ripetizioni e trascorrere pomeriggi interi a battibeccare con Cole non è allettante, però è pur vero che lo faccio perché voglio riuscire a pagarmi la vacanza studio da sola e non ricorrere sempre al portafoglio di papà, come fanno i viziati e il tipo che ho davanti.

<< E va bene, ma solo perché ho bisogno di soldi. E c'è un'altra cosa: se vuoi che ti aiuti devi smetterla di comportarti da stronzo e provocarmi ogni volta >>

<< Mmh... vorresti reprimere la mia natura? >> ci guardiamo e, improvvisamente, quell'atmosfera di sfida venutasi a creare sparisce, lasciando spazio alle nostre risate e ad una teatrale stretta di mano.

<< Va bene, ci sto. >>

Tutto sembrava risolto. Mi sentivo sollevata perché in un pomeriggio non solo avevo appurato che il ragazzo più odioso ma che dico del mondo, dell'intero universo, non sapesse nulla del bacio con il suo migliore amico nonché ex della mia amica del cuore, ma avevamo anche messo fine alle nostre 'divergenze' e trovato i soldi per la mia vacanza studio. Forse l'anno scolastico che avevo appena iniziato non sarebbe stato poi così male, forse sarebbe stato perfetto. Non fosse stato per quell'accordo che ci ha condotti dove mai ci saremmo aspettati.

 Non fosse stato per quell'accordo che ci ha condotti dove mai ci saremmo aspettati

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Amici, ecco a voi un nuovo capitolo della mia storia. Vi piace? Votate, seguitemi e fatemi sapere cosa ne pensate, il commento più bello verrà messo nelle note del capitolo successivo con il nome dell'utente che lo ha scritto. Vi voglio bene!🐞🌟

Apparently, I hate youWhere stories live. Discover now