Capitolo 24

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<< Hai capito benissimo >> rispondo alla sua provocazione, indietreggiando verso la porta.

<< Mmh, un problema a cui non riesci a staccare gli occhi di dosso >> commenta, incastrandomi tra la parete e le sue braccia.

I suoi muscoli guizzano ancora lievemente bagnati e un'irrefrenabile voglia di toccare quegli addominali non mi fa più pensare. Restiamo a fissarci per attimi che sembrano infiniti finché io non interrompo il momento.

<< Chi ti ha detto che potevi fare la doccia? Ti avevo raccomandato di restare in camera mia e non muoverti!>>

La sua faccia si rilassa << Oh, non me ne parlare. Ho preso un brutto scivolone appena uscito perché avevo i piedi ancora bagnati. È possibile che non ci sia un tappeto in bagno? Mi chiedo come abbiate fatto tutto questo tempo >>

<< Per colpa del tuo cervello di gallina Kat ha quasi scoperto tutto. Perché, per una volta nella tua vita, non puoi ascoltare ciò che ti dico? >> chiedo rassegnata, mentre mi sposta leggermente dall'entrata.

<< Perché altrimenti non sarei io >> fa un sorrisetto ed esce dalla porta per ritrovarsi, in meno di cinque minuti, di nuovo dentro.

<< E quei vestiti da dove sbucano fuori? >>

Si porta le mani alle labbra << Shh, segreto >>

<< Vado di sopra >> afferma con non curanza mentre io comincio a preparare la colazione.

Sistemato il succo ed un paio di biscotti in un piatto, intraprendo le scale e mi blocco improvvisamente quando sento Cole parlare.

<< Ascolta, per me non è significato niente... >>

<< No, non mi interessi... >>

<< Mi avevi detto che non avresti fatto così dopo essere venuta a letto con me... >> sbotta e chiude la chiamata visto che poco dopo sbuffa sonoramente.

Chissà con chi stava parlando.

No, Nina, non sono affari tuoi.

Mi chiedo cosa ci faccia ancora qui. Ieri sera non l'ho fatto andare via perché non volevo che guidasse in quello stato ma ora non c'è un motivo valido affinché sia qui con me. Torno in cucina, poso il vassoio e mi precipito in camera mia.

<< Ehi, credo che faresti meglio ad andare via >> affermo

Mi rivolge uno sguardo, poi si alza dal letto << E perché? >>

Si avvicina pericolosamente, il mio corpo inizia a tremare ma cerco di non darlo a vedere << I miei genitori stanno per rientrare >> mento

Sembra credere alla mia bugia ma non cela dietro finto entusiasmo il mio invito ad uscire.

<< Ah, se è così allora vado >> dice solo.

Si fionda alla porta e, sulla soglia, mi aspetto che mi saluti. Un senso di delusione si insinua nel mio animo poiché non si volta neppure per uno sguardo di gratitudine. Insomma, dopotutto mi sono presa cura di lui quando era ubriaco e non ho lasciato che mettesse in pericolo la sua vita al volante.

Chiudo la porta alle mie spalle e, senza rimanere troppo a pensare, decido di fare una doccia ma la vibrazione del mio cellulare mi ferma.

Due chiamate perse da papà, una da Melanie ed un messaggio da un numero sconosciuto.

Premo sulla cornetta per sentire mio padre. Anche se la curiosità per lo sconosciuto è maggiore, vorrei prima parlare con lui che sicuramente sarà preoccupato.

<< Nina >> la sua voce, dall'altro campo, è ovattata.

<< Ciao papà, perdonami se non ho risposto prima ma ho il cellulare in modalità silenziosa >> mi affretto a dire

<< Tranquilla. Io e Melanie eravamo un po' preoccupati ma ora che hai richiamato va meglio. Per favore, alza il volume la prossima volta >>

Cambio discorso << Certo. Come procede la riunione? >>

Sospira << Trattare con questo cliente si sta rivelando più difficile del previsto, speriamo di riuscire a concludere l'accordo. Tu come stai? >>

<< Bene >>

<< Mi auguro che tu non abbia studiato troppo ieri sera >> il suo tono canzonatorio si fa evidente

Le sue mani che percorrono il mio corpo... i baci appassionati sulle labbra e sul collo...

<< No, ho anche visto un film. Ora volevo andare a fare una doccia >> affermo

<<Oh, devo andare anche io. Ci sentiamo più tardi tesoro>>

Lo saluto e, finalmente, posso soddisfare la mia voglia di scoprire cosa si nasconde dentro a quell'uno rosso che l'icona dei messaggi riporta in alto.

'Ehi, sei tu Nina Harris?'

Spalanco gli occhi. Chi diavolo potrebbe scrivermi un messaggio del genere?

Rifletto a lungo su cosa rispondere, poi decido di inviare un semplice 'si'.

All'istante segue un altro testo: 'Finalmente ti ho trovata! Ti starai chiedendo chi io sia... piacere, Cassandra. Sono nuova in città, mi sono traferita da poco da Miami e lunedì è il mio primo giorno di scuola. Il preside mi ha suggerito di contattarti per fare amicizia e ambientarmi nell'istituto, spero che non ti dispiaccia. Sarei super felice se ti andrebbe :)'

'Certamente! Hai da fare ora? Vorrei andare a prendere un frullato da Waves e mi piacerebbe se venissi con me' propongo

Dopo qualche minuto risponde

'È praticamente l'unico luogo che conosco qui a Riverside, pur non essendoci mai entrata'.

'Va bene tra un'ora?' le domando e, per riposta, ricevo un pollice in su.

È da un po' che non conosco gente nuova e ne ho assolutamente voglia, anche perché potrebbe rivelarsi una grande scoperta! Speriamo che sia una ragazza simpatica.

Farò meglio a sbrigarmi per fare la doccia se non voglio arrivare in ritardo. Entro nel bagno e il bianco delle piastrelle, illuminato dalla luce del sole, quasi mi acceca. Prendo il mio bagnoschiuma preferito e lo shampoo, apro l'acqua e attendo che si riscaldi. Di solito, quando mi lavo, adoro ascoltare un po' di musica, soprattutto perché ha il potere di cambiare il mio umore in due secondi. Prima di entrare e bagnarmi, quindi, avvio una playlist senza farci troppo caso e a partire è Happy di Pharrell Williams.

Prendo a ballare e canticchiare sotto l'acqua calda e, una volta finita la doccia, volo in camera mia a cambiarmi. Per incontrare la mia nuova amica scelgo di indossare qualcosa di semplice: una maglietta a maniche lunghe bianca, la giacca di jeans e dei pantaloni scuri saranno il mio outfit per quest'incontro speciale. Rifletto a lungo sul portare una borsetta ma poi mi dico che è meglio di no: in fin dei conti è solo una colazione. Indosso le converse e sono pronta per uscire, felice e, come sempre, con la curiosità a mille.

 Indosso le converse e sono pronta per uscire, felice e, come sempre, con la curiosità a mille

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