Capitolo 46

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Cole

Dopo a separazione dei miei genitori, all'età di dodici anni, mi ero fatto la convinzione che l'amore non esistesse.

Stronzate.
I sentimenti erano solo stronzate.

Poi... ho incrociato i suoi occhi azzurri, ho sentito la sua voce, ho trascorso interi pomeriggi in sua compagnia.
E il mondo sembrava essere meno oscuro, la vita meno pesante, sorridere più facile.

Allungo il mio braccio verso di lei, stringendole un fianco.

Sta dormendo e ha proprio l'aria di essere un angelo, mandato da chissà chi per migliorare la mia vita.

Non sono mai stato un tipo troppo aperto.
Amicizie, amore... per me erano tutti  solo di passaggio.

Ma con lei, cazzo, non riesco a immaginare una vita senza.

La copro col lenzuolo nonostante il calore che emana il camino acceso di fronte al nostro letto.

Dormiamo insieme da diverse sere ormai e ci sto facendo l'abitudine.

La sento muoversi «Buongiorno» bisbiglia

«Giorno»

Mi nascondo nell'incavo del suo collo, inspirando il suo profumo.
Dio, la mangerei per quanto è buono.

«Come ti senti?»

Non lo so.

Credo di essere confuso ma...felice.

Felice che lei sia qui, accanto a me, anche se mi sono comportato da stronzo e l'ho ferita tante volte.

Felice di sentire di appartenere a qualcuno, di aver trovato finalmente il mio posto.

«Sto bene»

Cerca di studiarmi con i suoi occhioni, poi mi accarezza il viso, lasciandomi un bacio al lato della bocca.

Mi struscio su di lei per farle sentire l'effetto che mi fa di prima mattina e tutte le ore del giorno.

«Cole, tua madre dorme due stanze più in là » mi rimprovera non troppo convinta.

«Shh... ti amo» le bacio la pancia.

Si muove sotto di me, fremendo per il contatto.
Piccola imbrogliona, lo vuole quanto me.

Proseguo, percorrendo con le mie labbra il suo corpo fino alle gambe.

Un sorriso mi sfugge quando la trovo già pronta e inizio a giocare con il clitoride.

«T-ti prego. Ho bisogno di te»

«Di me
Annuisce, con gli occhi scintillanti ed eccitati, mentre il mi sporgo verso il comò e indosso un preservativo.

Entro in lei lentamente, per farle sentire quanto anche io abbia bisogno di lei.

Geme sonoramente quando aumento il ritmo e ci fondiamo l'uno con l'altra, ma mi fermo improvvisamente non appena mi dice di smettere.

«Voglio stare sopra» mormora e il mio cazzo freme in lei.

Si posiziona su di me, sottoponendo alla mia vista la meraviglia del suo corpo che si contrae per il piacere di entrambi.
Le sue tette implorano attenzioni ed io lambisco un capezzolo, amplificando le sue sensazioni.

È vicina all'orgasmo, lo sento.

Continua a muoversi ed io le vado incontro col bacino mentre veniamo insieme.
È magnifico, cazzo!

«Ti amo anche io»

Si accoccola sul mio corpo e restiamo così per qualche minuto.
Se potessi scegliere un solo momento da vivere per sempre, sceglierei indubbiamente questo.

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⏰ Last updated: Jun 18, 2023 ⏰

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