Capitolo 2

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Entro in casa e, non appena mi getto la porta alle spalle, tiro un sospiro di sollievo. Sono decisamente felice che Melanie e papà non siano tornati per pranzo, si preoccuperebbero molto se mi vedessero così e avrebbero ragione. Meglio che mi sbrighi e prepari qualcosa da mangiare, tutto questo nervosismo mi ha fatto venire fame. Non riesco a sopportare la sensazione che provo: mi sento come in bilico, in equilibrio su un filo sottilissimo retto da quell'insopportabile di Cole. Oggi, non solo mi sono dovuta subire la bellezza di cinque ore con i suoi occhi puntati sulla schiena, ma all'uscita mi ha fatto capire chiaramente che lo sa.

<< Tra noi le notizie circolano in fretta >> mi ha detto e, alla sua affermazione, Kat mi ha guardato con aria interrogativa. Non le ho detto nulla e non oso immaginare cosa potrebbe pensare se non glielo dicessi io ma lo venisse a sapere da qualcun altro. Odio quello che è successo, odio sentirmi in pugno a qualcuno, ma soprattutto odio Cole.
Io e lui ci conosciamo dai tempi delle elementari, è sempre stato il classico tipetto che se la tira solo perché è ricco e forse è stato proprio tutto quel denaro a renderlo insopportabile. Mi ha sempre trattata come una scema: delle volte mi prendeva i quaderni e li nascondeva, altre ancora mi lanciava pallottoline di carta addosso e nei capelli. Una volta, durante l'ora di arte, mi ha versato in testa l'intero tubetto di vernice che sarebbe dovuta servire a colorare i fiori che avevamo disegnato insieme sul muro, rovinandomi tutti i capelli e ci vollero ben due maestre per ripulirmeli. 
Per non parlare di quella volta quando, in primo superiore, mi ha bagnato con un secchio d'acqua ghiacciata e, poiché nei bagni delle ragazze non si poteva entrare, dovetti asciugarmi in quello dei ragazzi, con tanto di spettatori. L'esperienza più umiliante della mia vita. Non ho mai capito perché ce l'abbia tanto con me, in fondo neppure condividiamo lo stesso gruppo di amici. Cole sta con quelli ricchi, popolari e odiosi proprio come lui, mentre io frequento solo la mia migliore amica e qualche volta esco con il gruppo del campeggio. Quel che è certo, però, è che anche io da qualche mese a questa parte non gli rendo la vita facile: la cosa più crudele che gli ho fatto è stata fargli indossare una gonna e, truccato alla perfezione, obbligarlo ad andare in giro per la scuola, perché aveva perso la gara di beer pong contro me e Benji, un nostro compagno di classe, al compleanno di Kat. A proposito della mia migliore amica, credo di doverglielo dire al più presto, così da rendere la vita più facile anche a lei e alla nostra amicizia. Non voglio che l'uscita imminente della sciocchezza che ho fatto rovini il nostro rapporto, le voglio troppo bene per vederla soffrire a causa mia.

I miei pensieri vengono interrotti da un suono simile allo scroscio di una cascata. Accidenti, la pentola! Accorro al disastro causato dalla mia distrazione. Ecco, ci manca solo che incendi la casa, allora mi converrebbe davvero prendere il primo aereo e volare dall'altra parte del mondo -non che mi dispiacerebbe iniziare una nuova vita- . Mentre aspetto che la pasta sia pronta, decido di accendere il pc per vedere un'altra puntata di The Vampire Diaries. Arrivata all'episodio in cui Tyler si trasforma e quasi alla fine del mio pranzo, alle urla che provengono dal pc si unisce la vibrazione del mio cellulare che preannuncia l'arrivo di una chiamata. Mi avvicino allo schermo per scoprire chi mi cerca dall'altra parte del telefono. Sgrano gli occhi e per poco svengo.

 Sgrano gli occhi e per poco svengo

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Apparently, I hate youWhere stories live. Discover now