Capitolo 33

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Sono immobilizzata. I miei arti hanno perso l'abilità di muoversi e rispondere ai comandi che il mio cervello gli sta inoltrando, mentre la signora Smith mi guarda, in attesa che stringa la sua mano e ricambi il suo sorriso. Peccato a me venga da piangere.

Come?

Come diavolo mi è venuto in mente di dire quelle cose ad una sconosciuta?

Come ho potuto essere così stupida da non pensare che una donna così bella, ben vestita e incredibilmente uguale a lui fosse sua madre?

<< Ehi, stai bene? >> il tono premuroso di Cole mi rassicura.

<< S-si, io... >>

Il figlio fissa prima me, poi sua madre.

<< Voi due già vi conoscete per caso? >>

Ecco. Lo sapevo. Dio, se esisti, ti prego, fa si che non gli dica niente.

<< Abbiamo parlato prima, sugli spalti >> afferma la signora Smith.

Okay, una mezza verità ci può stare.

Un'espressione meravigliata si fa viva sul volto del mio finto ragazzo, mentre allunga un braccio e mi tira a se.

<< Sei stato fantastico in campo >> le parole sembrano uscirmi in maniera involontaria, malgrado io lo pensi davvero.

<< Grazie >> il sorriso che mi rivolge mi lascia senza fiato, ma il respiro viene a mancarmi all'improvviso contatto tra le mie labbra e le sue.

Questo folle mi sta dando un finto bacio davanti a sua madre!

Metto fine al gesto d'affetto che ci stavamo scambiando ed è lui a parlare, rompendo il silenzio di imbarazzo che si era venuto a creare.

<<Spero non ti dispiaccia avviarti, ti raggiungo a casa.>> esordisce, salutando la donna.

<< Affatto, capisco perfettamente. È stato un piacere parlare con te, Nina. Spero di rivederti presto, magari potresti venire qualche volta a cena. >>

<< Con piacere. >> le rivolgo un sorriso cordiale.

Restiamo a guardarla finché non esce dalla recinsione, diretta ai parcheggi.

<< Mi hai appena presentata tua madre, o sbaglio? >> domando retoricamente.

Accenna una risata << È probabile. >>

<< Non stiamo forse esagerando con questa messa in scena? Mi ha anche invitata a cena...>>

I miei occhi si incastrano nei suoi << E allora? Esagerare è il segreto per renderla credibile.>>

<< Si ma, insomma, mi ha baciata proprio davanti a lei.>>

La distanza tra noi è, man mano che si avvicina, sempre minore. Il profumo del suo bagnoschiuma mi fa entrare in trance, esercitando una sorta di richiamo. L'unica cosa che il mio corpo mi dice di fare è afferrare la sua felpa e odorare meglio, catturare quella fragranza e portarla sempre con me, per sentirla ogni volta che ne ho voglia.

<< Sai, Angel, se voglio baciare qualcuno di fronte a me potrebbe esserci anche la regina in persona, e non mi importerebbe... >>

<<... soprattutto se si tratta della mia ragazza.>> dice, prima di afferrarmi per la nuca e catturarmi, proprio come una volpe farebbe con un coniglio.

Questo, però, è un bacio diverso. Questo è un bacio passionale, e allo stesso tempo timido. Un bacio urgente, quasi bramato da diverso tempo. Il suo ritmo è talmente veloce da non riuscire a stargli dietro.

Apparently, I hate youOnde histórias criam vida. Descubra agora