17. Pedaggio

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Gwen

Sente dei risolini provenire da dietro una delle tante porte presenti nel corridoio. Solitamente Gwen è solita farsi i fatti suoi, ma questo cambia immediatamente appena sente la voce di Marlene.

“Come lo sai?”

“Beh ora ne abbiamo la conferma.” Dice Ainhoa ridacchiando insieme a quella che crede sia Lily.
Decide di avvicinarsi alla porta solo per sentire di cosa stanno parlando, sicuramente non di qualcosa di interessante come solito.

“Giuro che ve l'avrei detto prima o poi, è solo che non sapevo come fare.”

“Ora ne hai tutto il tempo, quindi prego, io e Ainhoa siamo tutte orecchi.”

La riccia borbotta qualcosa ma viene interrotta quasi subito dalla voce di Marlene, la serpeverde si appoggia allo stipite della porta non curante che qualcuno la veda stare lì ad origliare.

“Cosa vi dovrei dire? È andata… bene…”

“Fortuna che volevi uscire con lui solo per far ingelosire Regulus.” Commenta Lily scherzosamente.

Appena sente quel nome ha la malsana voglia di aprire la porta e tirare un pugno in faccia a Marlene, dopo tutte le volte che Regulus le ha fatto capire che non gli interessa lei continua ad insistere facendo finta di nulla. Rimanere lì a sentire i suoi discorsi superficiali non fa cambiare assolutamente l'idea che la mora si era fatta su di lei... forse la fa solo peggiorare ancora di più.

“Si ma.... non è male come sembra dopotutto. Solo che a volte mi sembra distratto. Soprattutto quando c'è Gwen nei paraggi.”

Il suo umore cambia improvvisamente dopo quella frase, dalla rabbia quasi accecante per la sua testardaggine a quella che sembra confusione e incredulità.
Non ha mai pensato che lui facesse caso a lei, soprattutto se è insieme a quella che sembra essere la sua quasi fidanzata… sono insieme per un qualche motivo dopotutto.

Si passa una mano sul viso cercando di capire il motivo di tutta quell'attenzione da parte di lui, così tanta da essere vista dalla persona che sta frequentando e, principalmente, questa strana ansia da parte sua nel sapere tutto questo.

Non si sopportano, è un traguardo se non si uccidono durante le lezioni… ma pensandoci la situazione è diversa a volte.

Durante la festa.
Sul balcone, sotto le stelle.
Lei, lui, una bottiglia, delle sigarette e una radio babbana da aggiustare.
In quel momento tutte le loro faide sono cadute, come se non fossero mai esistite.

Dopo la partita di scacchi.
Nella torre di astronomia.
Lei, lui, sigarette e un libro babbano di cui parlare.
Non l'aveva infastidita che avesse scoperto il suo posto in tutta Hogwarts, dove può stare sola senza preoccuparsi di nulla.

Quello che li lega apparentemente sono le sigarette e le cose babbane (di cui nessuno dei due dovrebbe avere a che fare)… o forse molto di più.

I pensieri di Gwen sono interrotti dal rumore di passi, guardando verso la fine del corridoio vede comparire la figura storta e zoppicante di Filch. Decide di andare verso di lui.

“Salve Filch.” Lo saluta la serpeverde sfoggiando il suo sorriso migliore. “Non le rubo del tempo prezioso, stia tranquillo... ma ho sentito che qualcuno è dentro quello stanzino, penso che voglia controllare.” 
Lo sguardo del custode si illumina quasi immediatamente.

I Want It BackWhere stories live. Discover now