52. Fiori

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James

"Papà, sicuro che la signora Hughes non si accorge che le abbiamo rubato questi?" Chiede James rimettendo piede in casa con un piccolo mazzo di fiori tra le mani.

"Ovvio che non si accorge. Non conterà ogni singolo fiore che spunta nel suo giardino, è impossibile." Controbatte Fleamont prendendo un bicchiere.
"È una donna di una certa età... non può ricordarsi il numero esatto."

"Non ne sarei così sicuro, è sempre lì ad annaffiarli."

"James non mi fare il pessimista per favore, voglio fare una piccola sorpresa a tua madre." Tirando fuori la bacchetta l'uomo pronuncia l'incantesimo Aguamenti verso il bicchiere.
Dal pezzo di legno esce una sottile striscia di acqua che pian piano riempe l'oggetto.

"Perché vuoi farti perdonare per la figuraccia fatta ieri con la nonna vorresti dire." Commenta il ragazzo ridacchiando osservando la faccia del padre diventare leggermente rossa.

"È stata una svista, non prendermi in giro ragazzo."

"Una svista bruciare praticamente tutta la cena preparata con tanto amore da mamma?"

"Mettiamo in chiaro una cosa." Dice il padre rimettendo la bacchetta dentro la tasca dei pantaloni.
"È stata un po' anche colpa tua nel farmi distrarre. Tua e della tua scopa."

"Non scaricare le tue responsabilità sugli altri." Afferma James imitando la voce del padre per poi subito dopo scoppiare a ridere.

Per un momento Fleamont resta in silenzio osservando il figlio con espressione seria.
"Non sono in quel modo." Confessa accennando un piccolo sorriso divertito per poi porre il bicchiere con i fiori dentro sopra il vassoio.

Quella mattina si sono alzato entrambi prima del solito per preparare la colazione ad Euphemia.
Si sono impegnati molto a cuocere la frittata ed il bacon, a tostare il pane per poi spalmarlo di marmellata alla ciliegia.

James osserva la macchia di arancia sulla sua maglietta, non è molto pratico nel fare le spremute.
Cerca di toglierla strofinando un po' con la mano ma peggiora solamente la situazione.

"Cos'è tutto questo baccano stamattina?" Chiede Euphemia mentre si strofina gli occhi.
La luce che entra dalla finestra illumina i capelli biondi della donna mettendo in risalto alcuni dei capelli bianchi spuntare ai lati del viso.

"Buongiorno mamma." Dice James girandosi verso la donna con un sorriso raggiante.

"Tesoro... come mai già in piedi?" Domanda Fleamont cercando di nascondere il vassoio con la colazione sopra.

"Vi ho sentiti rientrare e poi ho sentito la risata rumorosa di James." Dice lei dirigendosi verso il tavolo marrone della sala da pranzo.
"E cos'hai da nascondere Fleamont? Hai per caso bruciato qualcosa... di nuovo?"

La piccola punta di fastidio nella domanda fa arrossire leggermente l'uomo facendogli passare nervosamente una mano tra i capelli prevalentemente grigi.

Si schiarisce la voce prima di prendere il vassoio e dirigersi verso sua moglie.
"In realtà volevamo portarti la colazione a letto... sai per farci perdonare per ieri sera." Dice dolcemente l'uomo mentre appoggia i vari piatti davanti alla moglie.

"Non dovevi, mi bastavano delle scuse sincere." Ammette lei appoggiando una mano sopra quella di Fleamont.

James guarda la scena con un sorriso stampato sul volto.
Ha sempre ammirato i suoi genitori, in qualsiasi ambito.
Vederli ancora cosi innamorati dopo tutti questi anni gli scalda il cuore.

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