29. Orgoglio e Pregudizio

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Gwen

“Buongiorno alla mia tassorosso preferita!” Esclama Gwen sedendosi vicino ad Ainhoa che si spaventa leggermente.

“Quanto caffè ti sei bevuta stamattina?” Domanda la tassorosso osservando la mora mentre tira fuori i libri per la lezione di babbanologia.

“Una tazza.” Afferma la serpeverde voltandosi vedendo l'espressione della riccia seria e autoritaria.
“Gwen...”

“Non guardarmi con quello sguardo accusatorio.” Si lamenta la mora puntandole il dito contro per protesta. “Forse potrebbero essere due.”

“Sai che ti fa male tutto questo caffè.” Le ricorda Ainhoa che come risposta si prende una scrollata di spalle dalla compagna.

Il rapporto tra le due con il passare delle settimane è diventato sempre più spontaneo, nonostante le tante differenze tra di loro trovano un equilibrio.
Gwen insegna alla tassorosso ad essere più sicura nel far prevalere le sue idee, mentre Ainhoa cerca di insegnare cosa sia la pazienza alla serpeverde.
Anche se fino ad ora non ha dato molti risultati.

“Posso farti una domanda?” Chiede la riccia richiamando l'attenzione della ragazza seduta vicino a lei.

“Vai pure.”

“Non prenderla come offesa...” Inizia a parlare Ainhoa dopo qualche secondo di silenzio ed evitando gli occhi verdi di Gwen che stavano studiando ogni suo minimo movimento. “Ma che ci fai tu qui? Fammi spiegare meglio: sei una serpeverde e anche purosangue iscritta alle lezioni facoltative di babbanologia. È strano.”

Attimi di silenzio riempono lo spazio tra le due ragazze, Gwen percepisce il timore di Ainhoa per aver fatto quella domanda non aspettandosi quale potrebbe essere la sua reazione.
E, in fondo, la ragazza non la biasima, sa essere imprevedibile quando vuole.

Un piccolo sorriso divertito compare sulle sue labbra prima di rispondere: “Per i miei genitori sono qui in veste di approfondimento su cosa non si dovrebbe fare e perché i babbani sono inferiori. Se devo dire perché sono qui veramente è perché il loro mondo mi affascina e mi piace la loro letteratura.”

“Buongiorno ragazzi.” la conversazione tra le due viene interrotta dalla voce familiare della professoressa Beaufoy che entra nella classe.
A differenza degli altri professori è molto più giovane e si veste con vestiti prettamente babbani durante tutte le sue lezioni.

“Questa mattina voglio iniziare con una domanda importante per voi. So che siete relativamente giovani, ma sono sicura che alcuni mi possono dare una risposta molto sensata.” Inizia a parlare la professoressa appoggiandosi alla cattedra scrutando i suoi studenti ma soffermandosi a guardare l'unica serpeverde veramente interessata dentro quella classe. “Che cos'è l'amore?”

Alcuni sussurri iniziano a riempire la stanza, insieme a qualche sospiro già annoiato e qualche risatina.

“Vi do dei punti per le vostre rispettive case se la vostra risposta la trovo interessante.” Afferma la professoressa e vedendo che a quelle parole quasi tutte le mani si sono alzate.

“È una reazione chimica che produce il cervello nell-” Inizia a parlare un ragazzo corvonero che viene subito interrotto dalla professoressa.

“Troppo scientifico, il prossimo.”

“L'amore non si può spiegare.” Interviene una ragazza grifondoro.

“Troppo semplice ridurlo a qualcosa di inspiegabile. Il prossimo.”

“Dipende che tipo di amore. Esiste l'amore per l'arte, per la bellezza, platonico, carnale e via dicendo.” Dice Ainhoa portando l'attenzione di tutti su di lei. Gwen nota il leggero rossore di imbarazzo che compare sulle guance della riccia e le rivolge un piccolo sorriso incoraggiandola a continuare.
“Ma in tutte le forme in cui si presenta è sempre travolgente ed inaspettato.”

I Want It BackTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon