42. Tsunami

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Hayley

"Mi esplode la testa." Afferma James stendendosi sul letto e passandosi una mano sul viso.

"Su Ramoso, non iniziare con la solita lagna." Dice Sirius alzando la testa dal libro.

"Sono ore che studiamo, facciamo una pausa... vi prego." Cantilena l'occhialuto guardando Remus.

Il prefetto annuisce chiudendo il libro e mettendo un braccio intorno alle spalle di Hayley.

"Come stai?" Domanda la bruna incontrando gli occhi verdi del ragazzo vicino a lei.

"Bene." Risponde lui scrollando le spalle. "Perché lo chiedi?"

"Ieri ti faceva male la spalla e poi tra qualche giorno c'è la luna piena." La ragazza abbassa lo sguardo iniziando a giocherellare con un filo tirato del suo maglione. "Mi preoccupo soltanto."

Remus sorride per poi prendere il viso della ragazza tra le mani. "Non devi stare in pensiero per me, hai già troppe cose a cui pensare."

Prima che lei potesse controbattere le loro labbra si incontrano in un bacio delicato.
"Non sei un peso per me Remus, quante volte devo ripeterlo?" Domanda Hayley non aspettandosi dal castano davanti a lei.

"Oh ma io sono un peso Hayley." La voce di Sirius fa girare entrambi i ragazzi.

Il corvino in ginocchio sopra una sedia mentre Peter è davanti a lui che cerca di trattenere la risata imminente, entrambi con la fronte appoggiata a quella dell'altro.

"Sono un peso per tutti quanti." Continua il ragazzo avvicinando sempre di più il biondo. "Ma con te è diverso, perché sono inn-"

Non riesce a finire la frase dato che Remus gli lancia un cuscino in testa e, preso alla sprovvista, Sirius perde l'equilibrio cadendo dalla sedia.

James ed Hayley scoppiano in una fragorosa risata vedendo la scena.
Peter ancora in piedi cercando di realizzare cosa sia appena successo per poi ridere anche lui.

"Senti, se la luna piena è vicino non ti da la scusa di essere violento." Protesta Sirius alzandosi da terra e aggiustandosi i capelli.

"Non è colpa mia se basta un cuscino per atterrarti." Replica Remus ridacchiando.

"Ho l'equilibrio precario okay? E poi ero concentrato ad interpretare te, lupacchiotto." Dice il corvino ammiccando.

"Se hai l'equilibrio precario... allora perché ancora giochi a quidditch?" Chiede ironicamente Hayley facendo ridere tutti i ragazzi presenti, tranne a quello a cui è diretta la domanda.

"Che avete entrambi oggi?" Sbotta lui guardandoli. "Siete simpatici come una fottutissima mandragola." Finisce buttandosi sullo stesso letto dove si trova James.

"Felpato... levati di dosso, non sei leggerissimo." Protesta l'occhialuto cercando di spostare l'amico praticamente steso sopra di lui.

"E te allora spostati, coglione."

"Mio letto, mie regole. Carta, forbice, sasso per il diritto di più posto."
E così i due ragazzi iniziano una sfida "all'ultimo sangue" a forza di segni fatti con le mani.

I Want It BackWhere stories live. Discover now