19. Sangue (Halloween)

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Alex

“Lockhart, obbligo o verità?” Domanda Regulus continuando a bere e guardando il corvonero al lato opposto del cerchio.

“Verità.”

“Umh… chi vorresti baciare tra tutte le persone in questo cerchio?”

Alex e Gwen iniziano a ridacchiare, molto probabilmente aiutate da tutto il whiskey che si sono bevute.
Mentre aspettiano la risposta di Lockhart, Barty torna da loro con un'altra bottiglia e Gwen inizia a battere le mani come un bambino davanti al suo gioco preferito.

“Gwen.” Dice Lockhart improvvisamente facendo girare la mora con un’espressione confusa.

“Che? Tocca a me?” domanda la ragazza mentre riprende il proprio bicchiere dalle mani di Barty.

“No… ho risposto alla domanda.” Replica il corvonero facendo l'occhiolino alla serpeverde che di rimando fa una faccia alquanto schifata.
Intanto Alex e Regulus stanno ridendo come non mai sostenendosi l'un l'altro per evitare di sdraiarsi a terra.

“Dubito che ci riuscirai mai Lockhart, non hai il carattere giusto per stare con una serpeverde.” Si intromette Crouch rivolgendogli uno sguardo leggermente minaccioso. “Soprattutto con un sangue come il suo.”

Per un attimo, l'aria di spensieratezza che si respirava fino a qualche secondo fa scompare, sostituita da un senso di pesantezza causata dalla parola usata dal serpeverde.

Sangue.

Uno dei conflitti tra maghi più importanti, a qualcuno non interessa ad altri è la cosa più importante che non va messa in secondo piano.
Alex, Regulus e Gwen sono tutti purosangue quindi fortunatamente non sono sotto la lente d'ingrandimento di alcuni studenti.

Alex sa per certo che a Gwen tutta questa cosa non le interessa, come le dice lei molto spesso: “ci sono ben altri problemi e più importanti” quando la vede giù di morale o che si preoccupa fin troppo di cose inutili. Alla mora non interessa tutta quella storia della purezza di un mago.

Stessa cosa vale per se stessa, i suoi genitori l'hanno cresciuta senza portare discriminazioni a chi non è purosangue.

Ma Regulus… non lo sa. La sua famiglia è rinomata per il suo voler essere perfetti in tutto e che arrivino a fare di tutto per farlo.
Sono amici ed invitava a cene e feste solo famiglie purosangue, sono quasi fissati con tutta questa storia.
Ma stranamente la famiglia di Alex non è mai stata invitata ad una delle numerose feste. Secondo il ragazzo è solo una fortuna, le feste della nobile casa Black sono alquanto noiose.

“Direi di continuare a giocare… Gwen tocca a te, scegli.” Ad interrompere il silenzio è James che si era alzato per versare del whiskey ad Ainhoa.

“Mh… Marlene, obbligo o verità?” Dice con un sorrisetto la mora sollevando un sopracciglio.

“Verità.” Replica Marlene cercando di tenere testa allo sguardo della ragazza davanti a sè.

“Mh… vediamo…” dice fingendo di essere pensierosa, mentre i suoi due amici continuiano a trattenere le risate immaginando dove tutto questo andrà a parare. “Dove l'avete fatto te e Sirius?”

“C-come scusa? Come fai a saperlo te?” Domanda la bionda passando lo sguardo confuso da Gwen a Sirius e poi a Lily ed infine ad Ainhoa.

“Lo so e basta. Ora rispondi.”

Dopo qualche minuto di esitazione Marlene inizia a parlare a bassa voce e pian piano le sue guance si arrossiscono.
“Non ti sento McKinnon… non mi dire che ti vergogni.” Cantilena nel mentre la serpeverde continuando a tenere il suo sguardo gelido su di lei.

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