31. Scintilla

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Alex

“Che cazzo di freddo che fa.” Afferma Gwen stringendo la sciarpa attorno al collo.

“Ti avevo detto di metterti qualcosa in più ma non vuoi ascoltare.” Risponde Alex guardando l'amica con metà viso sotto la sciarpa e le mani dentro le tasche del suo giacchetto.

“Alex, mia madre è a casa. Non ho bisogno di averne una anche qui.”

“Scusami signorina non voglio sentire ragioni.” Risponde sarcasticamente la ragazza alzando le mani. “E dato che hai tirato fuori l'argomento... come sta tuo fratello?”

Alla domanda Alex nota il corpo di Gwen irrigidirsi leggermente e, questa volta, non per il freddo.
Sa che è una domanda rischiosa da fare alla ragazza, sopratutto mentre sono davanti a molti altri studenti mentre aspettano che arrivi Regulus.

“Non lo so.” Risponde la mora freddamente spostando lo sguardo a terra.

“Come non lo sai? Non ti manda una lettera ogni due settimane?” Chiede con un tono di preoccupazione Alex.
Sa quanto è importante il fratello per la ragazza che ha davanti.
Sa che è il suo unico punto sicuro in tutta la famiglia, forse l'unico che crede realmente nelle sue capacità.

“Non adesso a quanto pare. Sono tre settimane che non mi arriva nulla.”

“Spero che stia bene.” Confessa Alex poggiando una mano sulla spalla dell'amica cercando di confortarla.

Ha notato il suo comportamento in quei giorni, il suo quasi non parlare per niente.
Il suo giocare svogliatamente a scacchi e infischiandosene se perde le partite.
Sa che qualcosa non va e Alex pensa sia proprio per questo motivo.

“Cosa sono questi musi lunghi?” Domanda Regulus avvicinandosi alle due ragazze.

“Sento freddo e te ci metti non so quanto ad arrivare. Ecco cosa sono.” Esclama Gwen guardando il ragazzo.

“Vi ho fatto aspettare esattamente 5 minuti. Non è così tanto.” Dice il serpeverde guardando l'orologio al polso. “Tralasciando il mio elegantissimo ritardo, vogliamo andare?” Continua a parlare mettendosi tra le due e porgendo le sue braccia.

“Che gentiluomo.” Risponde ridacchiando Alex prendendo il braccio di Regulus.
Anche Gwen successivamente copia l'azione dell'amica anche se leggermente più riluttante.

I tre iniziano a dirigersi ad Hogsmeade quando una voce familiare richiama la loro attenzione.
“Gwen!” Esclama Barty da dietro il gruppo.

La ragazza inizia a camminare più veloce trascinandosi dietro sia Alex che Regulus.

“Perché lo eviti? Che hai combinato?” Domanda Alex con sottofondo la risata del moro vicino a lei divertito dalla scena.

“Vi spiego quando siamo arrivati. Ora, vi chiedo cortesemente, di muovere il culo per mantenere la mia stabilità mentale.” Dice seccamente la mora continuando a trascinarsi i suoi amici ignorando il disperato tentativo di Barty nel ricevere la sua attenzione.

***

Un leggero velo di neve copre Hogsmeade lasciando ancora quel lieve sentore natalizio anche senza tutte le numerose decorazioni.
I tre si fermano in mezzo alla strada con un leggero fiatone guardandosi indietro.

“Voglio un valido motivo per avermi fatto correre fino a qui Gwen.” Ammette Alex cercando di riprendersi mentre appoggia le mani sulle ginocchia.

“Il valido motivo è che Barty ha iniziato ad essere appiccicoso e possessivo da dopo il ballo.” Risponde la ragazza riaggiustandosi la sciarpa.

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