Capitolo 2

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Dopo ieri sera mio fratello e mio padre non si sono fatti vedere né sentire.

Delle volte non li capisco veramnte, cosa c'è che non va in loro?!

Mi alzo presto dal letto e mi dirigo al piano di sotto.

Oggi ho deciso che andrò ad allenarmi nella palestra di casa di J insieme a lei.

Spero solo non mi spacchi la faccia, sa essere violenta delle volte.

<<giorno Amber>> dico sedendomi nel mio solito sgabello, ancora un po' assonnata.

<<oh giorno Reily>> mi dice non molto entusiasta <<tutto bene?>> gli domando vedendo che non ha il suo solito sorriso smagliante sulle labbra.

<<mh... Si si tutto bene tranquilla>> mi dice facendo un sorriso falso.

<<Amber se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo>> dico io gentilmente con un sorriso sincero.

<<nulla Reily davvero... Vuoi I pancake?>> mi domnda cambiando discorso.
C'è qualcosa che puzza qua...

<<si grazie>> dico evitando il discorso.

Mi serve i pancake che divoro in un sol boccone.

Alzo lo sguardo e noto mio padre scendere le scale.

<<esci?>> mi domanda secco <<buongiorno anche a te>> duco sarcastica.

<<ti ho fatto una domanda... Rispondi>> dice freddo.

Quest'uomo è strano, delle volte è baci e abbracci, altre volte potrebbe mangiarti vivo.

<<si. Vado da J. Ci alleniamo>> dico roteando gli occhi per la sua freddezza.

<<ottimo, ciao. Puoi anche rimanere da lei stasera non c'è bisogno che torni>> dice prima di risalire le scale.

Mi giro verso Amber e gli mando un'occhiata confusa.

Lei distoglie subito lo sguardo.

Non ci faccio caso, la squadro solo un attimo prima di alzarmi senza dire nulla e avvirmi con l'auto verso casa di J.

———

Suono il campanello e mi apre con un sorriso a 32 denti.

<<ciao roccia! Entra!>> dice facendomi entrare.

<<pronta per gli allenmmti pazza psicopatica?>> domando avviandomi verso la palestra seguita da lei.

<<sono nata pronta. Tu piuttosto sei pronta a prenderle di santa ragione?>> mi domanda sorridente.

<<sempre>> dico ridendo seguita da lei

Metto delle bende intorno alle mani prima di iniziare, per evitare di farmi male.

<<Ci sei?>> Mi domanda J già pronta <<si>> dico posizionarmi davanti a lei prima di cominciare.

Inizia lei tirandomi un pungono in faccia, che non mi aspettavo.

<<Ei ma->> vengo interrotta da lei che mi tira un altro pungo.

<<l'hai voluto tu>> dico tirandogli un pugno nella pancia e facendo dei piccoli saltellini sul posto.

Continuano a combattere...

Mi stende un paio di volte e stessa cosa faccio io, adoro combattere con lei.

<<Okay frema>> dico esausta piegandosi sulle ginocchia.

<<dai! Sei una pappa molle muovi il culo>> mi dice lei, sa che tasti toccare la mia amica...

La figlia del mafioso |Dylan O'Brien|Where stories live. Discover now