Capitolo 7

1.6K 81 107
                                    

Mi avvio verso il cimitero.

Voglio andare a trovare mia madre è da tanto non ci parlo.

Parcheggio l'auto e con calma mi avvio verso la sua lapide.

———

<<Ei mamma>> dico mettendomi di fronte alla sua lapide.

<<scusa se non passo da molto... solo che...>> cerco di dire ma scoppio in un pianto isterico.

<<O DIO! Mamma! Perché cazzo non ci sei più! Perché te ne sei andata! Perché proprio quando avevo più bisogno di te! Mi machi...>> dico mentre una lacrima mi riga il viso. Mi affretto a toglierla.

<<Sono pazza... sto parlando da sola come una imbecille>> dico continuando a piangere.

<<Chi è stato a farti questo mamma?>> Domando a lei sospirando.

Rimango zitta per alcuni minuti <<mi manchi>> sussurro <<ci vediamo mamma>> finisco andando via.

Salgo in macchina e mi dirigo verso casa. Spero che J sia ancora la.

———

Arrivo a casa e con passo svelto mi dirigo all'entrata.

Apro la porta e ritrovo davanti a me mio padre a braccia conserte.

<<OH! Ma ti diverti a spaventarmi!>> Dico appunto spaventandomi portando una mano al petto.

<<perché sei andata a parlare con Dylan?>> Mi domanda battendo il piede in terra e assottigliando lo sguardo.

<<avevo lasciato una cosa importante da lui... cioè ieri sera gli ho detto di tenermela e... beh... è rimasta dentro la sua tasca dei pantaloni>> dico cercando di inventarmi una scusa plausibile <<mh ottimo...>> inizia avvicinandosi a me.

<<peccato che Dylan non mi abbia detto lo stesso>> dice serrando la mascella arrabbiato.

Vedo Dylan e gli altri ragazzi affacciarsi dalla cucina guardandomi <<oh porco il cazzo>> sussurro vedendoli.

<<Riley... mi sono stufato delle tue bugie! Non fai altro che mentirmi e fare la ribelle! Vuoi crescere un po'!>> alza la voce mio padre.

<<e tu non fai altro che controllare la mia vita. Mi sono stancata di questo>> dico io a bassa voce e con calma.

Sinceramente...

Non ho voglia di urlare. E poi mia madre mi ha sempre detto:

Ricorda Riley, gli uomini ti troveranno sempre debole, inferiore, ti sottovaluteranno sempre, ti urleranno contro e ti offenderanno, ma tu devi essere più furba di loro... sai com'è si fa a far sentire un uomo di merda?
Lui ti urla contro... tu rispondi sempre con calma e tono fermo... e vedrai che in poco tempo, anche se non te ne rendi conto, sarai più forte di lui.

<<Io ti controllo la vita?! Io Riley! Sul serio!>> urla mio padre arrabbiato.

<<si papà tu... non mi lasci mai fare davvero quello che voglio e mi menti>> dico sempre tranquillamente incrociando le braccia al petto.

<<OHHH MA FAMMI IL PIACERE RILEY!>> grida ancora di più.

<<non puoi sempre sapere tutto della mia vita... ho bisogno anch'io dei miei spazi>> dico con tono fermo e calmo... come mi ha insegnato mamma.

La figlia del mafioso |Dylan O'Brien|Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt