Capitolo 35

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Siamo appena arrivati ​​alla discoteca. Scendo dall'auto mandando un'occhiata veloce a Dylan.

<<Finalmente oh, ce ne hai messo di tempo eh>> dice J rimproverandoci per il leggero ritardo <<beh meglio tardi che mai no?>> Domando <<si giusto>> dice lei facendo spallucce.

La prendo a braccetto e tutti insieme ci avviamo all'interno.

Appena entriamo la musica inizia a rimbombarci nelle orecchie ed un odore forte di alcol e sudore mi perfora le narici, che schifo...

<<Andiamo a bere!>> Urla J trascinarci verso il balcone.

<<Salve!>> Dice al barista <<cosa vi posso fare?>> Domanda lui <<ragazzi?>> richiama l'attenzione J voltandosi verso di loro per sapere i loro ordini.

I ragazzi dicono velocemente il nome dei drink che vogliono e nel mentre il barista inizia a prepararli tutti.

<<Tu ragazzina?>> Domanda poi a me. Mi giro verso Dylan e vedo il ragazzo serrare la mascella e bruciare l'uomo con lo sguardo <<acqua>> dico solo accennando un sorriso al barista.

<<ora aspetta le tue scuse>> dice Dylan a denti stretti. L'attenzione di tutti si posa su di lui.

<<quali scuse?>> Domanda lui confuso quanto me <<oh non so forse per il fatto che non fai altro che guardare il suo seno e l'hai chiamata ragazzina. Ha un nome e se non lo sai ti rivolgi a lei in modo più educato>> dice infine non distogliendo un attimo gli occhi dall'uomo.

Io imbarazzata mi copro di più il seno e abbasso lo sguardo.

<<Avanti, ti do tre secondi>> dice serrando ancora di più la mascella <<tre... due...>> inizia a contare Dylan <<si sì e va bene... scusami>> dice rivolgendosi a me con un sorriso falsissimo .

<<bene... andiamo>> dice Dylan incazzato a prendere il mio polso e trascinandomi verso un angolino dove c'è un divanetto rosso.

Ci sediamo tutti quanti.

I ragazzi non dicono una parola, forse imbarazzati dalla situazione quanto me.

<<Che c'è?! L'ho soltanto protetta, avete visto che stronzo è stato?!>> Dice Dylan irritato da quel silenzio <<già... ma non mi aspettavo una cosa così da te>> dice Tommy abbastanza scioccato.

<<volevo solo essere gentile va bene>> dice Dylan abbastanza alterato <<possiamo cambiare discorso e andare a divertirci...?>> Domando soltanto cercare di rimediare a tutto questo.

Loro annuiscono ed insieme ci buttiamo in pista.

Si avviano tutti verso la pista e prima che Dylan li raggiunga lo afferro per un braccio fermandolo.

<<Dyl, se fai così per qualunque cosa la gente dica o faccia se ne accorgeranno>> affermo gentilmente <<vuoi scherzare, ti ha chiamata ragazzina e nemmeno ti conosce. Solo io posso farlo!>> Dice pontando un dito sul suo petto

<<e poi meglio se se ne accorgono, tanto tu non gli dirai nulla... Riley stiamo insieme da... molto tempo! Per quanto ancora vuoi tenerglielo nascosto?>> Mi domanda con tono gentile dicendo l'ultima frase.

<<è un mese e 14 giorni che stiamo insieme...>> affermo

<<visto molto tempo>> dice lui facendo starno movento con il volto e le mani. Cosa che mi fa un po' ridere.

Faccio un respiro profondo e riprendo a parlare <<non lo so okay? Dammi ancora qualche giorno, prima che mio padre parta glielo dirò...>> affermo.

La figlia del mafioso |Dylan O'Brien|Where stories live. Discover now