Capitolo 43

1.2K 53 21
                                    

Sono passati due giorni da quando Dylan mi ha lasciata a casa quel giorno. Ho dovuto spiegare a mio fratello e i ragazzi come stavano le cose, anche se credo che lo avessero intuito...

Non sento Dylan da quel giorno, mi ha soltanto inviato un sms qualche giorno fa per dirmi di stare tranquilla e non preoccuparmi, che sarebbe venuto appena finita una "questione". Non so di che questione parli ma in questi giorni le uniche persone che ho visto sono state Marcus, papà e Amber. Mi sembra quasi di essere tornata ai vecchi tempi.

Magri staranno preparando la loro roba, tra meno di due settimane partiranno, forse devono finire alcune questioni...

Mi trovo nella sala riunioni da sola con un foglio di carta in mano e una penna tra le dita, mentre osservo attentamente i caratteri della lettera difronte a me. Sembrano quasi scarabocchi...

Il mio telefono squilla e mi affretto a prenderlo.

<<pronto...>> dico portando il cellulare all'orecchio senza nemmeno guardare chi è. Niente... silenzio.

<<pront->> <<BUUUUH!>> grida J arrivando da dietro di me <<piaciuto lo scherzetto?!>> mi domanda ridendo, mentre io salto letteralmente in aria dalla paura <<cazzo! J! Sei impazzita porca miseriaccia>> dico portando una mano al petto.

<<scusa>> afferma lei sogghignando <<ma che ci fai qua? Dovresti essere nel Vermont a quest'ora>>.

J era partita con i suoi genitori per andare in Vermont qualche settimana fa... avrei voluto parlargli di Dylan, ma dovevo farlo dal vivo.

<<sono tornataaaa>> dice allargando le braccia <<si lo vedo>> dico ridacchiando.

<<che mi racconti>> dice strappandomi il foglio dalle mani e sedendosi pesantemente su una sedia. Afferra una penna lì sopra e inizia a scarabocchiarlo.

<<emh... io>> <<tuuuu?>> domanda curiosa non alzando lo sguardo. Lei sa... so che sa...

<<te lo ha detto Marcus vero?>> chiedo incrociando le braccia al petto <<che cosa? Non so di cosa parli?>> dice facendo una faccia innocente e alzando le sopracciglia mentre scarabocchia su quel dannato foglio.

Assottiglio lo sguardo e sospiro <<io e Dylan noi->> <<aaaaaaaaa!siii lo sapevo! Dio vi shippo giaaaaaaaaa!>> grida lei entusiasta abbracciandomi. Rido per il suo comportamento al quanto strano...

<<quando stra cazzo avevi intenzione di dirmelo eh!>> mi rimprovera all'orecchio dandomi una leggera pacca sulla spalla. <<volevo parlarne dal vivo...>> affermo io dispiaciuta e sogghigno un po' per la botta leggera.

<<avete già fatto sesso?>> domanda <<noi beh>> cerco di dire diventando rossa <<crescono così in fretta...>> dice staccandosi e asciugandosi una finta lacrima.

<<dobbiamo festeggiare>> se ne esce allargando le braccia <<tra due giorni, facciamo una festa in piscina, qua a casa tua! Si! Idea favolosa ci penso io ad organizzare tutto...>> dice allontanandosi dalla mia figura e andando verso la porta mentre gesticola.

<<...tu non dovrai pensare a niente. Niente! Pensa alla lettera, ti amo a domani!>> dice andando via <<si ma...>> sospiro quando mi accorgo che ormai J è sparita dalla mia vista.

<<come non detto...>> dico a bassa voce prima di avvicinarmi al tabellone ad osservare meglio il pezzo di carta.

<<cosa hai di così complicato...>> lo stacco e lo osservo tra le mie mani.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Apr 16, 2022 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

La figlia del mafioso |Dylan O'Brien|Where stories live. Discover now