Capitolo 38

1.3K 62 54
                                    

Avevo lasciato Dylan... avrò fatto la cosa giusta?

Ho bisogno di parlare con qualcuno, qualcuno che mi possa aiutare con la quale possa sfogarmi. Il problema è che nessuno sapeva della nostra relazione, meno che uno...

Scendo le scale in fretta arrivando in salotto.

<<Riley... hai bisogno di qualcosa?>> mi domanda Marcus vedendomi con una faccia che chiede letteralmente aiuto <<non qualcosa...  ma qualcuno>> dico indicando Tommy.

<<io?>> domanda confuso indicandosi. Io annuisco. <<arrivo>> dice solo alzandosi dal divano e venendo con me.

<<vieni andiamo in giardino>> dico uscendo dalla porta laterale.
Annuisce ed in un men che non si dica ci ritroviamo sul retro della casa. Dove un bel prato ricco di piante ci attende...

<<allora di cosa volevi parlarmi?>> mi domanda curioso mentre ci incamminiamo verso il dondolo sotto il salice piangente del giardino.

<<forse ho fatto una cazzata>> dico abbassando lo sguardo dispiaciuta per ciò che ho combinato... cavolo Dylan ci deve stare davvero male.

<<oddio... di cosa si tratta?>> mi domanda sedendosi sul dondolo seguito a ruota da me.

<<io potrei...>> inizio giocherellando con le mie mani <<tu potresti...?>> dice Tommy confuso incitandomi a proseguire.
Prendo un respiro profondo <<ho lasciato Dylan>> ammetto socchiudendo l'occhio destro e facendo un sorriso nervoso.

<<aspetta... voi due stavate insieme!!>> grida sconvolto alzandosi in piedi.
Ohh giusto mi sono dimenticata di dirglielo...
<<ti correggo, stavamo>> dico io.

<<okai... sono confuso>> ammette <<io e Dylan stavamo insieme>> affermo facndo un sospiro di dispiacere.

Ho fatto una cazzata a lasciarlo. Una grande ed enorme cazzata.

<<perché lo hai fatto? Voglio dire... non ti piaceva più? Oppure non so ha fatto qulcosa di male lui o->> cerca di dire mentre si rimette seduto, ma lo interrompo. Poggio la test sulle gambe e parlo.

<<no... voglio dire io stavo bene con lui e... mi ha sempre resa felice>> affermo sorridendo come una scema.
<<e allora perché lo hai mollato?>> domanda di nuovo.

Faccio un respiro profondo e poi parlo <<avevo paura>> ammetto.
<<avevo paura di non piacergli davvero, avevo paura che mi tradisse e mi volesse lasciare e-e ho agito di impulso n-non pensando alle conseguenze e-e lui adesso->> dico singhiozzando.

<<ei shhh... tranquilla okai... risolverete tutto vedrai>> mi dice accarezzandomi la testa e togliendo una mia lacrima dal volto leggermente più arrossato a causa del pianto.

<<lo credi davvero?>> domando <<si.. vedrai devi solo parlarci e dirgli ciò che hai detto a me, vedrai che ti capirà e ti perdonerà subito>> dice accarezzandomi la testa.
<<grazie Tommy>> dico alzandomi dalle sue gambe e dandogli un bacio sulla guancia.

<<quando vuoi ragazza>> dice arruffandomi i capelli con un sorriso luminoso.

<<e adesso dimmi... com'è a letto?>> domanda con un sorrisino malizioso.
Arrossisco subito <<non ti ho mai detto che siamo andati a letto insieme>> affermo diventando ancora più rossa di prima.

<<lo leggo nei tuoi ochiiiii>> dice picchiandomi con il gomito sull'avambraccio e facendo un sorriso malandrino.

<<okay, okay...  shh shhh basta ti prego>> dico arrossendo <<e va bene abbiamo fatto sesso... più di una volta ma questo adesso non conta>> dico ricordando quel momento meraviglioso e sorridendo istintivamente.

La figlia del mafioso |Dylan O'Brien|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora