Capitolo 41

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Sono le 7.00 di sera ed io e Dylan ci troviamo in cucina, a cercare nel frigo cosa potremmo mangiarci stasera.

<<Dylan non hai nulla>> dico guardando attentamente quelle poche cose che ha in frigo.

Lui chiude il frigo e si volta verso di me. Fa uno schiocco con la lingua che fa risuonare in tutta la casa.

<<ordinano cinese ?>> mi chiede lui sorridendomi sperando in un si come risposta.

Io annuisco divertita, prima di prendere il mio telefono e cercare il numero su internet. Ma un messaggio risalta ai miei occhi...

Marcus
hey Riley ti prego rispondi alle chiamate.

Leggo il messaggio e noto poi circa una ventina di chiamate da parte sua.

Tommy 💜
dove siete Riley? Mi sto preoccupando tutto apposto? Non rispondete alle mie chiamate...

Leggo anche il messaggio di Tommy e noto altrettante chiamate da parte sua.

<<tutto okay?>> la voce rauca e sensuale di Dylan mi risveglia dal mio stato di trans, mettendo fine si miei pensieri paranoici.

<<avremmo fatto la cosa giusta?>> domando forse più a me stessa che a lui, girandomi poi verso la sua direzione. <<perché?>> chiede curioso inarcando le sopracciglia e avvicinandosi di un passo a me.

<<è che... siamo scappati, insomma non abbiamo detto nulla a nessuno siamo andati via così ed in più non ho parlato con mio padre e->> <<perché ti importata tanto di lui? Ti tratta come uno schifo>> sputa Dylan acido interrompendo il mio discorso.

Sospiro pesantemente ferita un po' dalla sua affermazione, anche se dentro di me so che è la verità <<è pur sempre mio padre Dylan>> dico io iniziando a scaldarmi.

<<tze, certo. Ti stai preoccupando per una persona alla quale non frega un cazzo di te Riley! Apri gli occhi cazzo!>> alza di più la voce urlandomi contro. Che faccia tosta!

<<beh scusami tanto O'Brien se non ho un padre perfetto e una famiglia perfetta come la tua!>> sputo acida con disprezzo e un filo di gelosia. Nemmeno il tempo di finire la mia frase che lui subito controbatte.

<<sul serio Riley!? Famiglia perfetta! Solo perché mio padre ti ha sorriso qualche volta e mio fratello non ti ha cercato di scopare come tutti gli altri!>> grida ancora più forte e avvicinandosi di più a me.

Rimango pietrificata dalle sue parole... sento le lacrime che minacciano di scendere ma non posso, non posso piangere adesso.

<<almeno tu una famiglia ce l'hai!!>> grido spintonandolo mentre la vista si appanna <<e la mia la chiami famiglia?! Secondo te perché vivo da solo mh Riley?! Non sai un cazzo quindi per favore chiudi quella cazzo di fogna!>> mi urla contro sovrastando la mia voce.

Faccio qualche passo indietro quando noto che si avvicina a me in modo svelto sputando veleno dalla bocca.

Questo non è il paradiso. Questo non è il paradiso che stavamo vivendo poco fa così felici e spensierati, che fine ha fatto?

Questo non è il Dylan che conosco io... o forse, ho soltanto aperto gli occhi sulla persona che è davvero. Meno di mezza giornata sotto lo stesso tetto da soli, e guarda cosa succede.

<<fanculo O'Brien>> dico disgustata non alzando nemmeno la voce mentre una lacrima riga la mia guancia. Lo supero ed esco in giardino... non ce l'ho fatta, mi sono mostrata debole un'altra volta sotto i suoi occhi e la cosa mi infastidisce più del dovuto.

La figlia del mafioso |Dylan O'Brien|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora