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Le mie nike sbattevano violentemente contro il terreno, mentre i polmoni cercavano di prendere più ossigeno possibile. Questo era tipico, in una mattinata normale, no? Raggiunsi la scuola, appoggiandomi alle ginocchia. Regolarizzai il respiro, varcando il grande portone. Improvvisai uno slalom tra ragazzi, nerd, cheerlader e ragazze impaurite dalla loro stessa ombra, cercando una testa riccioluta.
-Amanda!- sentii esclamare il mio nome dalla voce più odiosa della scuola.
-Thomas.- interruppi la mia ricerca per quel cretino, mannaggia al libro dei profeti. Thoms era nella lista dei 'Ragazzi più desiderati del liceo'. Mi correva dietro da un paio di mesi, ma io non provavo interesse per lui. Avevo accettato di uscire con lui per una sera, ma dopo aver sentito il suo alito, aver visto la forfora invadere i suoi capelli e molte altre cose.. Beh, non era stato proprio un successone. C'era anche da dire che era quasi alto due metri, quindi io, un metro e sessanta di ironia, avrei dovuto prendere una scala per baciarlo. Cosa improbabile, dato il nauseante mix di cipolle, peperoni e aglio che gli usciva dalla bocca. Eppure era al quinto posto, se non mi sbaglio. Non voglio sapere il modo in cui si accaparrò quel posto posto, sarebbe traumatizzante.
-Senti, mi chiedevo se ti andava di passare un pomeriggio con me, domani, ho due biglietti per un concerto non molto lontano da qui.- propose, guardandomi dall'alto. Chissà quanto era la sua altezza, dico quella precisa. Compresa di centimetri e millimetri.
-Scusa la domanda, ma tu, quanto sei alto?- aprii una piccola parentesi.
-Un metro e ottantotto.- disse, confuso. Ai due metri si avvicinava comunque. -Ehm, ti va di venire, allora?-
-Sei molto gentile, davvero.. Ma ecco, non posso.- iniziai a pensare a una scusa, per non farmi trovare impreparata.
-Dovevo aspettarmelo, e perchè?- chiese, amareggiato.
-Ehm, domani devo andare con Ellie a vedere per delle cose.- risposi vaga.
-Cosa?- insistette lui.
-Senti, sono cose da donne!- sbottai, impaziente. -Ora devo andare, ciao Thomas!- mi voltai, correndo via.
-Amanda!- sentii il mio nome, per la seconda volta in pochi minuti.
-Avete qualcosa con me?!- sbuffai, voltandomi. I capelli biondi e ribelli erano tenuti insieme da una bandana rossa. I pettorali erano nascosti da una canotta larga e nera, mentre i jeans stretti gli fasciavano le gambe. Appena lo vidi un enorme sorriso comparve sul mio volto. -Ash!- esclamai, gettandomi tra le sue braccia.
-Cattivo umore dolcezza?- chiese, ridendo appena.
-Ti dico Thomas, e ti dico tutto.- sbuffai, affiancandomi a lui.
-Che scusa si è inventato oggi?- chiese, incuriosito.
-Un concerto.- risposi, piatta. -E Dio, non ho nulla contro i concerti, ma contro quell'adorabile mix di cipolla, peperoni e aglio qualcosa ho. Non capisco come faccia a essere al quinto posto della classifica.- risi alla fine, contagiando pure lui. Io e Ash eravamo migliori amici da quasi un anno. vero, era ancora presto dire che lui era tutto, ma dopo un anno io conoscevo benissimo lui, come lui conosceva benissimo me. Solo a lui dicevo tutto, era lui il mio più grande confidente. Sapeva sempre come consolarmi, come darmi consigli e non sbagliava mai. Non ero la tipa da 'ti voglio bene' ogni due minuti, ma il bene che gli volevo ci tenevo sempre a dimostrarglielo.
-Oh, non mi ero resa conto di parlare con il secondo classificato.- lo punzecchiai, ghignando malefica.
-Eddai, lo sai che quella classifica non ha nessun valore.- rise, quasi imbarazzato.
-Hai ragione, è una bambinata. E' come una lista di quelli che devi farti per diventare popolare.- commentai amara. Ash rise, poco prima di vedere i suoi amici.
-Amy!- quasi urlò Calum, baciandomi la guancia. Calum era uno dei migliori amici di Ash. Aveva la pelle leggermente più scura, grandi occhi marroni e i capelli neri, sempre ordinatamente disordiati.
-Calum, ti prego, sono Amanda, o semplicemente Am.- dissi, mentre Micheal mi dava un bacio sulla guancia.
-Dormito male?- chiese divertito il ragazzo dai capelli verdi.
-Al contrario, solo che qualche idiota mi ha rovinato la giornata.- commentai con tono acido, ma pur sempe sorridendogli. Guardò confuso Ash, che mimò con le labbra il nome 'Thomas'. Gli altri tre si persero via in chiacchere, mentre il mio telefono vibrava. Era mamma, che mi informava che per pranzo non sarebbe stata a casa.
-Amanda.- la sua voce profonda mi fece quasi sobbalzare. Avvertii la presenza di due pezzi di ghiaccio su di me, cosa che mi fece alzare lo sguardo. Indossava una canotta bianca degli ACDC, mentre i jeans neri gli fasciavano stretti le gambe. Mi scontrai nei suoi occhi color oceano, e fu un colpo al cuore. Il ciuffo biondo era, come sempre, tirato all'insù, mentre i muscoli delle braccia erano leggermente in tensione, a causa dello zaino.
-Luke.- lo osservai avvicinarsi a me. Il suo profumo mi stordì per un attimo, così fresco e forte, facendomi venire la voglia di crollargli tra le braccia. Sentii qualcosa di freddo toccarmi la guancia, mentre le sue labbra lasciavano un morbido bacio vicino alle mie. Fin troppo vicino. Per un attimo restai indietro con il fiato, chiudendo piano gli occhi. Luke Hemmings era capace di fare questo e altro. Era il numero uno sulla famosa lista, A.K.A, il sogno erotico di ogni ragazza. Lineamenti affascinanti, labbra piene e rosee, abbellite da un piercing nero. Ma quello che faceva impazzire le ragazze era ciò che nascondeva sotto le canotte. Il suo fisico sembrava scolpito da un Dio greco, e non esagero quando lo dico. Ma era conosciuto per la sua fama da donnaiolo, quindi le ragazze ragionavano in maniera molto prudente, o almeno ci provavano. Chidevano consiglio all'amica del cuore, che diceva loro di non cadere nella sua trappola. Poi uscivano con Luke, qualche battutina da parte di lui, qualche risatina da oca da parte di lei e il gioco era fatto. Mirava dirtto alla camera da letto, dove le ragazze si sentivano davvero speciali, ignorando del tutto che in quel letto ci era passata mezza scuola, manco fosse l'aula del preside, dove ogni ragazza e ragazzo venivano convocati più di una volta al mese. Luke non era fatto per l'amore, e questo lo sapevano tutti. Ma inevitabilmente ogni ragazza era certa di accendergli quel qualcosa nell'angolino buio situato nel suo petto, chiamato più comunemente cuore.
-Ci vediamo dopo.- mi disse, con tono basso. Con tutta quella confusione non avevo nemmeno sentito la campana, dannazione!-
-Dolcezza, noi ci vediamo dopo.- sentii Ash abbracciarmi. -Così mi spieghi anche il perchè quelle ragazze ti stanno strangolando con lo sguardo.- ghignò. Mi voltai, vedendo Camilla e Juliette, ovvero i pulcini senza la mamma oca. Luke era il loro obbiettivo da anni, e magari vedere me e lui vicino aveva asciugato le loro gole.
-Ma nulla, la loro preda mi ha dato un bacio sulla guancia.- dissi, scrollando le spalle.
-Luke ti ha dato un bacio sulla guancia?!- quasi sbraitò.
-Non essere geloso, dai.- risi piano.
-Non è gelosia, è.. Stupore.-disse, quasi sconvolto.
-Che?- sentii la gola farsi secca, spalancando gli occhi.
-Dolcezza, devo andare. Ci vediamo dopo.- sparì tra la folla di studenti, lasciandomi lì impalata come un idiota. Entrai in aula, acchiappando il posto in fondo alla stanza, mentre la professoressa iniziava a spiegare. Due ore di storia erano troppe di prima mattina, ne ero certa. Mi accasciai annoiata sulla sedia, ascoltando la professoressa spiegare gesticolando decisamente troppo per i miei gusti. Ma nemmeno dopo cinque minuti mi venne in mente la reazione di Ash quando venne a sapere del bacio. Gli occhi sgranati, la bocca spalancata. Quel ragazzo era davvero strano, cosa ci trovava di male in un bacio innocente? Bah. Passai l'intera lezione a pensare a tutto, e dico tutto tranne alla storia.
-Ragazzi, vi comunico che il professore di chimica Watts, e la professoressa McLine, l'insegnante della quarta E, non saranno presenti oggi er la gita della classe seconda C. Quindi la classe quarta verrà da voi, sorvegliati dal professor Carl.- comunicò la bidella. Ci fu un boato di gioia da parte di tutti, che esplosero in urli e grida. Il professor Carl era forse quello più giovane e quello che sapeva parlare con noi studenti. Sapeva prenderci, insomma. Vidi Ash entrare dalla porta, con lo zaino in spalla e un sorriso furbo sul volto. Subito dietro a lui vi erano Michael, Calum e..
-Luke!- sentii una voce femminile chiamarlo. Il biondo, che forse ignorava la mia esistenza in quella classe, si diresse verso.. Lauren, appunto la mamma oca.. Capelli neri, leggermente mossi. Faccia da topo, con due occhi terribilmente tondi e terribilmente grossi. L'unica cosa bella era il fisico, anche se non capivo come tutti potevano andarci dietro lasciando scie di bava, che nemmeno la lumaca in Monster's&Co lasciava dietro a sè.
-Fanciulla, a te ci pensiamo noi!- esordì la voce di Calum, facendomi ridere leggermente.
-Siamo qui per salvarti dal professor Carl.- rise di sottecchi Micky.
-Buongiorno ragazzi!- entrò il nominato, facendomi soffocare una risata. -Noto con piacere che le coppie si sono già formate.- notò, scrutandoci. Quando i suoi occhi scuri si posarono su Ash e i suoi amici, ghignò quasi sconsolato. -Noto con piacere che vi è anche un quartetto. Ditemi un po' ragazzi, vi è veramente difficile stare lontani da Amanda?- chiese, quasi divertito.
-Che ci vuole fare prof?- scrollò le spalle Ash, sospirando.
-Se non erro, manca uhm..- scrutò la classe. -Hemmings! Ecco dove si era caccciato.- commentò, trovando Luke vicino a Lauren. -Ma passiamo ai fatti. Come voi sapete, sono noto in questa scuola per i miei patti. Quindi, vi lascio la libertà se voi promettete di stare buoni, senza fare chiasso.- andò dritto al sodo.
-Intesi?- chiese poi, mentre noi tutti annuivamo.
-Ash, spiegami la tua reazione di prima.- andai dritta al sodo.
-Reazione?- chiese Micky, mentre Calum ci guardava straniti.
-Si, in poche parole Luke ha baciato la guancia ad Amanda.- spiegò diretto Ash. Ashton Irwin, chiamato anche finezza.
-Lo fa con tutte.- scrollò le spalle, un Micky stranamente irrequieto.
-Ecco, vedi Ash?- chiesi, ma lui era troppo impegnato a maledire Calum in ogni lingua possibile.
-Senti bello, non permetterò a Luke di usare Amanda come fa con tutte le altre.- chiarì Ash, alterandosi.
-Calma, non mi faccio mettere i piedi in testa da quello.- dissi, sincera.
-Mh..- mi guardò dubbioso lui. Le due ore in cui dovevamo fare chimica, andarono a finire in chiacchere e risate, d'altronde con elementi come Ash, Michael e Calum come si faceva a non ridere?
-Dolcezza, noi ci vediamo oggi pomeriggio?- chiese Ash, uscendo dall'aula.
-Hmm, si, perchè no?-sorrisi.
-Allora che si fa oggi?- Calum arrivò in mezzo a noi, da vero galantuomo che è, in pratica.
-Uh, facciamo qualcosa insieme allora?- chi eravamo noi senza la testa verde del gruppo? Risi alla scena, scuotendo la massa di capelli biondo scuro.
-A questo punto chiediamo anche a Luke no?- propose Ash, scrutando nei corridoi.
-Mi avete chiamato?- apparse alle mie spalle, facendomi quasi sussultare.
-Amico, noi ci troviamo oggi pomeriggio, tu sei dei nostri?- domandò Calum, battendogli il pugno.
-Potremmo andare a mangiare qualcosa no?- chiese Michael, alzando la mano come a richiamare l'attenzione.
-Propongo Old Wild West.- dissi, battendo il cinque a Calum, che annuiva soddisfatto.
-Okay, va bene.- sorrise Luke, scoprendo la fila di denti bianchi e perfettamente allineati. Forse ora capivo perchè Luke era il ragazzo più desiderato. Sapeva smuovere mari e monti solo sorridendo. Ma non sarei caduta nella sua trappola, ero una ragazza forte, che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Tanto meno da lui.

try hard[efp]Where stories live. Discover now