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-Siete i 5 seconds of summer, vero?!- si avvicinò, con una mano a coprirle la bocca.
-Ehm.. Si?- disse Mike, abbastanza titubante.
-Seguo i vostri video dal primo che avete caricato, io.. Oh mio Dio, siete i miei idioli!- esclamò, tramortendomi un timpano. -Posso abbracciarvi?- avevo quasi voglia di andarle vicino e insegnarle come si respira, dato i numerosi sbuffetti che abbandonavano le sue labbra.
-Cer..- ma Ash non finì la frase, che la sua bocca si spalancò. La sconosciuta era avvinghiata a Luke. Al mio Luke.
-Tu non hai idea di quanto ti amo, Luke!- esclamò la tipa, ancora attaccata a lui. Abbella de zia, staccati ora. Respirai il più profondamente possibile, cercando di cacciare gli omini che nella mia testa avanzavano con forconi infuocati e ogni arma possibile ed immaginabile. Mi voltai a guardare le facce dei ragazzi, che erano abbastanza sconvolti.
-Ma non aveva usato il plurale?- un sussurro stranito di Mike mi fece storcere la bocca. La testa rosa aveva ragione, eccome!
-Oh, beh.. Grazie.- il biondo sembrava quasi imbarazzato. Cercavo davvero di non fare quella troppo gelosa, in fin dei conti era una fan, pure io avrei fatto così se per strada avessi visto i One Direction. Ma li avrei abbracciati insieme, non mi sarei attaccata solo a Zayn, piuttosto che a Harry, Niall, Louis o Liam. La biondina scattò velocemente una foto, dove entrambi sorridevano a trentadue denti. Ehm, ma okay.
-E' vero che state incidendo un disco?- chiese curiosa, mettendo nella tasca degli shorts il telefonino.
-SI, dovrebbe uscire presto.- spiegò Calum, sistemandosi il ciuffo con le dita.
-Non vedo l'ora!- strillò, battendo le mani. Oh Gesù. Ritirò fuori il telefono, e raggruppando i ragazzi, fecero una "bellissima" foto di gruppo.
-Oh, scusami tanto.. Tu sei?- ero bassa rispetto a lei, ma i suoi occhi azzurri si posarono con facilità su di me.
-Amanda, una loro amica.- risposi, sorridendole il più sinceramente che potevo.
-Nonchè fidanzata ufficiale di Luke.- sottolineò Cal, facendomi l'occhiolino.
-Ah, ma non era single?- abbastanza scettica la bionda.
-Ero, ma poi ho incontrato lei.- sorrise Luke, prendendomi a se. La mia schiena venne a contatto con il suo petto muscoloso, mentre sentivo le sue braccia allacciarsi sulla mia pancia.
-Oh, oddio.. Scusami tanto, non volevo reagire così su di lui, ma ecco.. Beh, sono i miei idoli, scusa ancora..- aspettate, cosa?
-Non ci sono problemi, davvero.- la rassicurai, sotto lo sguardo incredulo dei ragazzi.
-Forse è meglio andare ora.- intervenne Ash, grattandosi la nuca, imbarazzato.
-Si, sarebbe meglio. Ciao..- Cal cercò un nome.
-Ashley, sono Ashley.- sorrise la bionda, cominciando ad allontanarsi. Avevo accettato le scuse per cortesia, in realtà avevo solo voglia di cacciare quella tipa in Uzbeckistan, e non rivederla mai più.
-Sei gelosa, piccola?- la calda e roca voce di Luke mi rimbombò nelle orecchie, mentre le sue braccia mi cingevano i fianchi.
-Era una fan, no?- cercai di tenere il respiro regolare, chiudendo gli occhi.
-Lo stai chiedendo a me, o a te stessa?- ghignò.

-E quindi si è presentato sotto casa tua?- gli occhi grandi e marroni di Beth si sgranarono, così come si aprì la sua bocca. Annuii, sorridendo appena. -Che cosa dolce, davvero.- mugolò, portandosi una mano al petto. Ero nervosa, e parecchio. Ma anche se Beth se ne fosse accorta, se ne sarebbe rimasta seduta, composta in silenzio e avrebbe aspettato, o in situazioni estreme mi avrebbe chiesto cosa succedeva. Aspettavo fremendo un messaggio da parte di Calum, che per mia fortuna arrivo in fretta.
Da: Cal :)
Ciao tesorino della mamma, vieni con la tua adorabile mammina a farti le unghie dai, ci divertiremo. Tipo quelle cose da mamma e figlia super fiche, no? Mi sbaglio?..
Scossi la testa confusa, fissando le parole scritte da quella testa vuota del mio amico. Smisi anche di leggere a un certo punto, soprattuto dopo la faccenda della unghie, ma il messaggio continuava dicendo che i miei capelli avevano bisogno di uno shampoo, nel caso non avessi avuto voglia di una manicure.
-Amanda? Tutto bene?- Beth mi fece scollare gli occhi dal display.
-Uhm, si certo, scusami.. Ma ecco, mia mamma mi chiama. Mi dispiace tanto, finirò di raccontarti un'altra volta.- mi mossi nervosamente sulla coperta a scacchi, evitando di urtare un cestino o una bottiglia.
-Okay, allora uhm.. Io vado.- fece per alzarsi, ma la bloccai.
-No!- esclamai, forse troppo forte. -Ehm, ci metto poco, tu aspettami qui, seduta.- spiegai velocemente.
-Okay.. Stai bene?- domandò, guardandomi dubbiosamente.
-Mai stata meglio.- risi nervosamente. Il telefono vibrò un'altra volta.
Da: Cal :)
OVVIAMENTE, stavo fingendo di essere tua madre. Non pensare male, le mie unghie stanno bene e i miei capelli anche, cioè.. i miei capelli sono sexy, ammettilo. Ash sta arrivando, attacca volpe!
Mi sbattei mentalmente una mano in fronte, nel leggere quel messaggio. Quanto stupidi potevano essere quei ragazzi? Ma non appena alzai lo sguardo, vidi la chioma riccia di Ash arrivare verso la nostra direzione. I suoi occhi color miele sembravano sorpresi nel vedermi li.
-Oh, ehm.. Ciao Ash!- lo salutai, abbracciandolo com'era abitudine fare.
-Che ci fai qui?- domandò dubbioso.
-Ero venuta a fare un pic-nic con Beth, ma devo proprio scappare..- spiegai, mentre i due piccioncini si scambiavano saluti silenziosi, marrone nel marrone.
-Ciao, Beth.- era ora mio caro Ashton, alleluia.
-Hei.- notai un lieve imbarazzo nelle sue guancie, era così tenera.
-Mi è venuta un'idea!- finsi la cosiddetta 'illuminazione'. -Potresti farle compagnia tu, Ash.- ero davvero riuscita a ribaltare la situazione, 'Dio Amanda, sei un genio!' mi lodai mentalmente.
-Ehm.. Se per lei va bene, è okay.- sorrise. La ragazza annuì, e dopo avermi lanciato un breve sguardo omicida mi dileguai, salutando velocemente i due piccioncini. Camminando per il lungo viale costeggiato da alberi secolari, decisi di rispondere al Kiwi.
A: Cal :)
Il tuo tentativo di immedesimarti in mia madre è stato traumatizzante. Punto uno: mia madre odia ogni salone di manicure, punto due: i miei fottuti capelli non hanno bisogno di trattamenti speciali o shampoo, quindi evita. Comunque, i due piccioncini ora sono soli, speriamo solo che Ash si decida a baciarla. A dopo piccolo kiwi ;)
Il tempo di cacciare il telefono in tasca che, senza nemmeno capire come e perchè, mi trovai con la schiena contro una corteccia di un albero secolare, e un paio di labbra attaccate al mio collo.
-Sono un idiota, scusami.- un mugugno fin troppo conosciuto arrivò alle mie orecchie, mentre sorridevo divertita. Un brivido mi attraversò la schiena quando sentii il freddo del suo piercing a contatto con la mia pelle scoperta dalla maglietta che quel giorno indossavo.
-Ti sei imboscato dietro ad un albero, assumendo panni da stalker e rapendomi nel bel mezzo di una passeggiata tranquilla solo per puntualizzare l'ovvio?- lo punzecchiai, mentre alzava il volto vicino al mio.
-Non esattamente.- sorrise, contagiando anche me.
-Ah no?-
-In realtà avevo voglia solo di fare una cosa..- con una lentezza esasperante si avvicinò alle mie labbra, prendendo posto con i palmi sulle mie guancie. Con il pollice disegnò piccoli cerchi immaginari sul mio zigomo, mentre il respiro caldo si infrangeva sulle mie labbra. Il modo in cui appoggiò le sue labbra contro le mie mi fece quasi sciogliere. Prima piano, poi con decisione, fino a chiedere il permesso con la sua lingua calda. Lo ammetto, avevo pensato a tutt'altro quando mi aveva sussurrato quella frase. Probabilmente a stare con Luke Hemmings si diventa perversi come lui. Approfondii quel bacio, così dolce e lento, sentendomi davvero la persona più fortunata del mondo. Dopo aver roteato intorno alla mia lingua, prese a moridcchiarmi il labbro inferiore con i denti, tirandolo leggermente. Ma dopo continuò a baciarmi, fermandosi solo per recuperare fiato. E quando si fermava, mi lasciava nuotare nell'azzurro dei suoi occhi terribilmente belli. L'unico rumore percepibile erano le nostre labbra schioccare, il resto erano grilli e lontani suoni delle automobili della strade vicine. Spostò le mani sui miei fianchi, fino ad abbracciarmi tra le sue forti braccia. Non so per quanto tempo rimanemmo lì, incastrati l'una nelle labbra dell'altro, ma so solo che le mie erano gonfie, e potevo anche sentirle pulsare contro quelle di Luke. Ma poco importava, ad ogni suo piccolo bacio si aggiustava tutto. Lasciò tre o quattro piccoli baci a stampo, inclinando la bocca in un tenero sorriso, prima di riprendere quella danza dolce e lenta. Non mi aveva mai baciata per così tanto tempo, con così tanta dolcezza concentrata nelle labbra. Anzi, in un attimo di sincerità pensai che nemmeno in tutto il suo metro e novanta ce ne fosse, ma dovetti ricredermi, mentre ero incastrata tra il suo corpo e il tronco, sotto quelle attenzioni che amavo. Era tutto così bello. L'aria non troppo fresca e non troppo forte, il rumore dei grilli soffuso, il calore del suo corpo contro il mio, quei baci così indescrivbili dal tanto che erano belli. Luke Hemmings era illegale, baciare così bene lo era.
-Starei qui tutto il giorno a baciarti.- mugugnò, percorrendo la mia mascella con il pollice. Attirò il piercing tra i denti, e a quel gesto mi sentii bruciare dentro. Da aggiungere alla lista 'Cose illegali di Luke Hemmings' vi era anche questo, ovviamente con tutto il resto. Mi alzai timidamente sulle punte, fino a far incrociare ancora una breve volta le nostre lingue. In quel piccolo contatto percorsi il suo anellino nero con la lingua, sorridendo realizzata.
-Ti piace, eh?- ridacchiò.
-Molto..- sussurrai, con una voce abbastanza roca. -Poi a te sta bene. Sembra fatto per stare lì, non so se capisci..- spiegai velocemente, sfiorandolo con l'indice. Mi appoggiai al suo petto, non appena sentii le sue mani cingermi i fianchi.
-Ovvio, sono Luke Hemmings bambola, i piercing pagherebbero per stare su di me.- si lodò, ridendo.
-Come siamo modesti..- commentai sarcastica, alzando lo sguardo per osservarlo meglio. Era possibile che un essere perfetto, diventasse ancora più perfetto quando rideva?
-Mi perdonerai mai?- cambiò discorso, puntando il suo naso nella mia guancia. Fece un po' di solletico, ma era carino sentire il suo respiro così vicino.
-Per la tipa bionda?- chiesi. -Tu non hai fatto nulla, perchè dovrei avercela con te?- ridacchiai, osservando le foglie degli alberi cadere a terra.
-Mh, ma ho visto che eri abbastanza.. Come dire.. Gelosa?- notai il palese punzecchiamento, che nonostante il mio orgoglio. gradii.
-Oh scusa se ti è saltata addosso come se fosse un koala che vede una foglia di eucalipto dopo due anni di astinenza.- ribattei, girandomi verso lui.
-Divertente la scena del koala, però.- sorrise divertito.
-Ma era solo una fan, quindi direi.. Niente panico, a meno che quella ti si attacchi al pene. Ecco, quello sarebbe panico per te e per lei.- chiarii le cose, facendolo scoppiare a ridere.
-Perchè dovrebbe, scusa?- rise, trattenendosi la pancia.
-Luke, se non te ne sei reso conto, allora dovrò spiaccicarti in faccia la realtà.- incrociai le braccia al petto, guardandolo seriamente. -Tu arrapi tipo l'intero mondo femminile.- cominciai. -Ma penso proprio che tu lo sappia, e che questa cosa del finto innocente sia stata solo una tua soddisfazione personale.- ghignai.
-Uhm, si hai ragione.- ci pensò su, riprendendosi un po' di ossigeno. -Quindi anche te, dato che fai parte del mondo femminile.- disse con una palese dose di malizia nella voce.
-Ehi!- protestai, voltandomi meglio verso lui. -Io sono la tua ragazza, posso permettermi certe cose.- lo feci ridere una seconda volta.
-Oh Gesù, sei un caso perso, Hemmings.- roteai gli occhi al cielo, evitando di scoppiare a ridere, contagiata da lui.

try hard[efp]Where stories live. Discover now