10. Oh mon Paris

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Arriverò a Parigi tra circa 10 ore, dopodiché potrò finalmente spassarmela.

Sono passati due mesi, dal giorno in cui il Signor Todovay mi ha offerto di sfilare alla settimana della Moda in Francia e io ho accettato. Durante questi giorni, che mi separavano dalla partenza, ho continuato a fare un via vai, da casa mia a casa dei ragazzi e loro anche: sono venuti a trovarmi molte volte, nonostante le Fans fossero diventate più soffocanti che mai, ma dopotutto le capisco. La relazione tra me e Chanyeol non è finita, anzi, si è sviluppata ed è diventata importante. Non mi ha ancora chiesto ufficialmente di essere una coppia, ma non ho fretta, so che lo vuole anche lui, quindi non vedo perché preoccuparsi.

Dal giorno in cui abbiamo fatto l'amore, tutto si è trasformato.

Gli altri membri, mi hanno accolta come fossi sempre stata insieme a loro, anche se avevo un bel rapporto con loro anche da prima. Li conoscevo solo da due giorni, quando sono stata a casa loro, ma non me l'hanno mai fatto pesare e, cosa più importante, non mi sono mai pentita di ciò che ho fatto con Channy.

In questo momento, lui è vicino a me e mi stringe la mano dall'emozione; tutti gli altri sono nel nostro stesso scompartimento, ma dormono, quindi siamo gli unici svegli. Norman, ha pensato che sarebbe stato più piacevole, farci viaggiare in prima classe, quindi chiacchieriamo, sorseggiando champagne, da un calice di cristallo.

"Natalie sarebbe fiera di te, vedendoti ora" mi sussurra dolcemente e io rispondo con un semplice "Lo so", perché non so che altro dire: sarebbe davvero fiera di me, se mi potesse vedere, ma poi ci penso: "Lei mi sta vedendo", lei è il mio Angelo custode e lo è sempre stato, sin da quando era viva.

Appoggio la testa sulla spalla di Chanyeol e chiudo gli occhi, ma non per dormire, giusto per riposarmi un po'.

Il viaggio è lungo e penso di essermi addormentata almeno un paio di volte, perché quando mi risveglio l'ambiente cambia ogni volta. Quando capita per la seconda volta, ci metto più del solito, a mettere a fuoco la situazione, ma vedo che sono tutti svegli e si agitano sui sedili, "Siamo quasi arrivati" esclama eccitato Xiumin e proprio in quel momento, le ruote dell'aereo toccano terra, facendoci sobbalzare un pochino. Nel giro di un'ora, siamo fuori dall'aeroporto, con tutte le nostre valigie, pronti per iniziare questa nuova avventura.

Le Fans, non mancano nemmeno qui e, anche se sono decisamente in numero minore rispetto a quelle che abbiamo incontrato alla nostra partenza a Seoul, riescono a fare un chiasso davvero assordante; devono aver letto qualche articolo su Internet, perché sanno già chi sono e mi salutano, urlando il mio nome, io rispondo sorridendo e agitando la mano, ma dobbiamo entrare nei taxi, quindi devo proprio smettere.

Arriviamo all'"Hotel Parisienne" circa mezz'ora dopo e altre Fans, ci aspettano all'entrata, munite di macchine fotografiche, telefoni, penne e block notes. I ragazzi si fermano per fare qualche autografo; Chanyeol passa da una ragazza all'altra, per farsi immortalare insieme o per firmare qualche sua foto, ma non mi lascia mai la mano, cosa che fa infuriare alcune di loro, così gli dico all'orecchio, cercando di sovrastare le urla: "Vi aspetto nella hall! Qui mi vogliono morta" e, senza aspettare una sua risposta, lascio la sua mano e mi dirigo verso l'enorme porta d'entrata.

Raggiungo il bancone, dove un'assistente controlla la prenotazione a mio nome (tutto merito di Norman) e, dopo averle mostrato un documento, mi assegna le chiavi di tutte le stanze. I ragazzi hanno insistito con Mr. Todovay, per far avere a tutti, delle suite singole dove dormire, tranne ovviamente io e Channy, che dormiremo in una matrimoniale. "Bella confusione eh signorina?" mi chiede ironicamente con un sorriso, la donna al di là del bancone, "Eh già..." rispondo io ridendo e da lì ce ne stiamo entrambe in silenzio, ad aspettare gli altri, che arrivano una decina di minuti più tardi.

Quella magica SeoulWhere stories live. Discover now