16. Il Grande Giorno

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Concludo la storia e tutti sono zitti, ancora totalmente sconvolti da ciò che ho appena raccontato, ma non abbastanza per smettere di mangiare la pizza.

Lay è il primo a parlare: "Alla fine tuo padre, l'hanno preso?", "Beh, per averlo preso l'hanno preso. Era già in viaggio per la Svizzera, ma in qualche modo hanno rintracciato la sua auto e l'hanno beccato. Aveva svuotato l'armadio e la cassaforte, in procinto di cominciare una nuova vita, in un nuovo stato, magari anche con una nuova donna, ma si è dichiarato innocente, nonostante il carico di roba che si portava dietro" ma Lay continua: "Ma l'hanno messo in prigione, vero?", "No, era talmente ricco, che è riuscito a corrompere tutta la giuria e a pagarsi uno degli avvocati più costosi in assoluto. È scampato a tutto, alla galera, agli arresti domiciliari, a tutto. Non gli hanno dato nemmeno una multa, o un risarcimento nei miei confronti, in quanto figlia e io, sono rimasta là, senza poter fare nulla contro i suoi fottutissimi soldi" rispondo tranquillamente io.

"È ancora vivo?" chiede Chen e io annuisco, "Ha sposato un'altra donna, quasi più ricca di lui e vivono un po' qui e un po' lì. Hanno ville sparse per tutto il mondo e una è proprio qui a Parigi. Spero solo di non vederlo alla Settimana della Moda, altrimenti rischio di attaccarlo con un bazooka".

"Uuuff, allora tocca a me fare le domande?" chiedo, svegliandoli tutti dalla trance in cui si sono immersi, ascoltando la mia storia, "Io direi che è meglio, se ce ne andiamo tutti a dormire. Domani Jenni deve lavorare e noi andremo a vederla appena inizia lo spettacolo" dice Kyungsoo e ottiene l'approvazione di tutti, così mi salutano, abbracciandomi un po' più a lungo del solito e se ne vanno, lasciando me e Chanyeol da soli.

"Scusa per Kai, non sa proprio stare zitto..." dice lui, ma lo fermo con un cenno della mano, "Va tutto bene, volevo raccontarvela comunque, prima o poi. Siete importanti per me, tutti voi, e voglio che mi conosciate per intero. Poi sta a voi, decidere se tenermi o no come amica.", "Io non voglio tenerti come amica..." mi dice lui e il mio cuore perde un colpo, per paura che mi voglia abbandonare, scoperto com'è andata la mia vita, "...ma come fidanzata. Pff, perché dovremmo lasciarti? Hai vissuto tante di quelle esperienze, che sarebbe da codardi andarsene adesso" finisce lui e io faccio un sospiro di sollievo, molto rumoroso, per far vedere quanto sono felice per quello che ha detto, così mi prende per mano e ce ne andiamo in camera.

Ci addormentiamo subito, restando abbracciati e aspettando l'alba di un nuovo giorno, che vivremo insieme.

La mattina dopo, mi sveglio più presto del dovuto e quindi me ne resto lì, a contemplare la bellezza di Chanyeol, mentre dorme. Mi accorgo di iniziare a desiderare che i miei risvegli siano così, per tutte le mattine della mia vita.

Gli accarezzo i capelli morbidi, cosa che considero ormai il mio anti-stress personale e attendo che arrivino le 7.00, quando mi dovrò per forza alzare e preparare, per recarmi al lavoro.

Lentamente, arriva l'ora tanto attesa, quindi scendo dal letto e mi piazzo in bagno: mi faccio la doccia, lavandomi anche i capelli, per poi asciugarli e lasciarli sciolti, dietro le spalle, mi metto un po' di crema idratante sul viso (visto che non posso truccarmi) e inizio a vestirmi.

Decido di indossare qualcosa di semplice, un paio di shorts neri di jeans, una t-shirt dell'Hard Rock Cafè di Seoul e un paio di Sneakers bianche.

Fortunatamente, non devo portarmi tutti gli abiti che avevo ieri, perché li ho lasciati nella villa, quindi ci metto davvero poco a prepararmi.

Le prove non inizieranno prima di un'ora (mi sono svegliata davvero presto), quindi decido di andare a mangiare qualcosina per colazione, giù nella sala da pranzo.

Lì, incontro un Kai stranamente mattiniero, che mi invita a sedermi con lui, così prendo un biscotto dal tavolo del buffet e gli vado vicino.

Iniziamo col parlare di stupidaggini, tipo il tempo, l'andamento del viaggio a Parigi e com'è la città, fino a quando esce dal nulla, dicendomi che gli dispiace per la sera prima, "Ti ha detto Chanyeol di dirmelo?" chiedo beffarda io, ma lui scuote la testa, "Immaginavo che ti chiedesse scusa per me, ma volevo farlo io, per bene. Quindi, scusami Jenni, non dovevo farti quella domanda, era troppo personale" e abbassa la testa sul suo piatto; sembra davvero dispiaciuto e sinceramente io non mi sono per niente offesa, non capisco perché lui ci sta così male, "Kai, non mi interessa se mi hai chiesto della mia vita, anzi ti ringrazio. Non riuscivo a trovare il coraggio di raccontarvela, perché... beh, avevo paura che mi giudicaste male. All'inizio vi ho rivelato solo, da quando mi hanno assunto come modella, cosicché sapeste qualcosa di me, ma non tutto. Col tempo, mi è venuta voglia di farmi conoscere davvero, visto che voi mi avete dato molta fiducia e vi siete esposti, volevo imitarvi..." dico io, abbassando lo sguardo a mia volta.

Quella magica SeoulМесто, где живут истории. Откройте их для себя