18. Da schifo, a perfetto

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"Sei cresciuta molto, a quanto posso vedere" mi dice in tono mellifluo e con il sorriso più falso del mondo, sul viso, "E sei anche molto bella. Hai preso... da tua madre" conclude sussurrando e soppesando le ultime parole, "Non osare nominarla, maledetto bastardo" sibilo, "Tu l'hai uccisa". Non sono mai stata così arrabbiata in vita mia; negli ultimi istanti della sua vita, non ho avuto un bel rapporto con lei, anzi, non avevo proprio un rapporto, ma era pur sempre mia madre e lui si sta prendendo gioco di me, perché sa di averla scampata.
"Hai dovuto corrompere decine di persone, per non finire in prigione. Non ti senti un fallito?" continuo, con la rabbia che straborda, "Non ti senti una disgustosa imitazione, di quello che può essere un uomo?". A questo punto Chanyeol mi ferma e mi tira indietro, visto che mi stavo avvicinando a Francesco (mio padre), senza nemmeno accorgermene.
Lui mi guarda con un'espressione a dir poco schifata, ma non dice niente: l'ho colpito con le mie parole, a tal punto da farlo stare zitto.
Dopo essersi lisciato la giacca con un atteggiamento da snob, prende la sua compagna per il braccio, si gira e inizia ad allontanarsi, tenendo la testa talmente alta, che chi gli sta davanti, probabilmente gli vede le narici.
"È stato un piacere, PAPÁ!" gli urlo dietro, calcando sull'ultima parola e ignorando gli sguardi esterrefatti, delle persone che ho attorno.
È un uomo molto potente e anche abbastanza famoso, ma nessuno tra queste persone, sa della sua storia passata: quando ha cercato di scappare, per non farsi prendere per l'omicidio di mia madre e poi è stato preso, ha pagato tutte le persone coinvolte, per non divulgare una parola sull'accaduto. Quindi qui, nessuno sa nulla di lui, tranne ovviamente le cose che ha deciso di raccontare, o meglio, inventare.
E ovviamente, nessuno è a conoscenza di una figlia, ormai adulta, avuta fuori dal suo attuale matrimonio: mi sono tenuta informata su di lui, i primi tempi in cui me ne sono andata, ma poi l'odio per lui, è cresciuto talmente tanto, che non riuscivo nemmeno a vederlo in foto, senza sferrare dei pugni al muro più vicino dalla rabbia.
Le occhiate dei presenti, rimbalzano da me a lui (che nel frattempo, si è fermato e mi dà la schiena) e diventano sempre più sbalordite e stupite; piano piano, si leva un brusio e riesco a cogliere pezzi di discorsi, che sono nati tra alcune donne: "L'ha chiamato papà! Oh sì, l'ha chiamato proprio così!", "Ora che ci penso, non sappiamo nulla del suo passato, quando è arrivato qui, era già ricco, nonostante raccontasse che aveva appena avviato la sua attività!". A sentire queste parole, un sorrisino inizia ad aleggiarmi sul viso "Beccato!" penso, mentre lui si volta lentamente e mi guarda con una faccia inorridita.
L'ira traspare sul suo volto adesso e si avvicina a me, con il pugno alzato, "Oh, vuole picchiarmi" penso e il sorriso che ho sulle labbra, si allarga ancora di più, diventando ancora più divertito.
La sua mano, sta per toccare la mia guancia, ma vedo che si ferma poco prima: Chanyeol, l'ha afferrato per il braccio: "Che c'è?" gli dice, "Te la prendi con tua figlia? Se sei un uomo per bene, non dovresti picchiare una signora", e vedo che anche gli altri si fanno avanti, facendomi da scudo. Noto che Channy, sta serrando la mascella, probabilmente è arrabbiato: non dovevo provocarlo, ma mio padre non doveva reagire così, credo che dopo ci sarà un bel litigio tra noi.
Lentamente, Francesco abbassa il braccio, un po' in imbarazzo per l'orribile figura che ha appena fatto e mi fissa: il suo volto è impassibile, ma mi fa un sorriso gelido, che non coinvolge gli occhi e stavolta, se ne va sul serio.
"Andiamocene" ordina Kai, con un tono decisamente arrabbiato, così ci facciamo largo tra la folla, che si era riunita per assistere alla scena e ci dirigiamo al cancello della villa, per uscire.
Mentre siamo per strada (per arrivare al ristorante), nessuno dice niente, si limitano a tenere la testa alta e la bocca chiusa.
Vedo che Luhan, Xiumin, Kris, Tao e Lay, sono particolarmente giù di morale, ma non oso chiedere il perché: so già che è colpa mia, quindi me ne sto zitta zitta e con lo sguardo basso.
Quando arriviamo, ci accolgono calorosamente e ci portano subito al nostro tavolo, situato in una stanza privata (sempre stanze private hanno loro, ma dico io...), così ci sediamo e guardiamo i menu.
Per i primi 10 minuti, non vola una mosca: stiamo tutti in silenzio, fino a quando non faccio una stupidaggine e decido di parlare "Maledizione, la smettete di farmi il broncio?! Sono stufa!".
Sono davvero arrabbiata e triste, quella era una cosa che riguardava solo me e mio padre e ora loro ce l'hanno con me, per quello che ho detto.
"Jenni, tu non capisci" inizia a spiegarmi Kai, "a quanto abbiamo visto e sentito, nessuno dei presenti, sapeva che eri sua figlia e ora i giornali e i media, non ti lasceranno più in pace", sembra dispiaciuto per questa cosa, ma io sono tranquilla, "Kai, per sfuggire alla galera ed evitare la divulgazione di informazioni sul nostro legame, Francesco ha corrotto decine e decine di persone, lo sai, quindi loro sono già a conoscenza di questa cosa. La cosa più grave che può accadere, è che le signore spettegolino su di noi mentre si stanno facendo i capelli o mentre sono dall'estetista".
Sentendo queste parole, alcuni sospiri di sollievo si liberano da ragazzi e i loro visi si rilassano, l'unico che rimane arrabbiato, è Chanyeol ovviamente.
"Chanyeol, hai capito?" gli chiedo, non voglio che sia furioso con me, per una cosa di così poco conto, "Perché ce l'hai ancora con me?", "Jennifer, se continui così con la tua mania di provocare le persone, arriverà il giorno il cui noi non saremo lì a proteggerti e succederà qualcosa di brutto, che non mi saprò perdonare!" mi dice e mi sta guardando negli occhi: ha lo sguardo impaurito, non arrabbiato come avevo pensato; ha paura che mi succeda qualcosa di pericoloso e vederlo così... vulnerabile, mi spezza il cuore, "Non mi succederà niente, fidati. E poi non ho la mania di provocare le persone" rispondo un po' stizzita e questa affermazione, fa sbuffare tutti, quasi volessero contraddirmi, "Ah sì? La pensate così? Allora ditemi quando provoco le persone a picchiarmi!" li incito, "Beh, vediamo... sempre(?)" risponde Sehun, con il consenso degli altri, "A volte vorrei picchiarti io stesso" continua, ma sta ridendo e allora capisco che è tutto a posto.
"Ragazzi, non mi caccerò nei guai, ve lo prometto" dico seria e loro annuiscono, sapendo che non lo farò e proprio in quel momento (quasi fosse fatto apposta), arrivano i camerieri con le nostre ordinazioni e iniziamo a mangiare, parlando e scherzando, come se nulla fosse successo.
Finita la cena, usciamo dal ristorante e saliamo sulla Limo, che ci sta già aspettando di fuori. Chiedo dove andiamo, ma loro mi dicono che è una sorpresa, quindi mi accascio sul sedile e aspetto che il viaggio finisca. Restiamo in auto circa un'oretta, prima che questa si fermi e l'autista ci comunichi che siamo arrivati (attraverso l'altoparlante che collega l'abitacolo e i passeggeri), così ci svegliamo un attimo da quel poco di assopimento che ci ha travolto e uno ad uno usciamo dalla macchina.
Sono l'ultima che deve uscire, ma Chen mi blocca e mi porge una benda, "Mettila" mi ordina. Decido di non fare domande (sarebbe inutile) e la indosso, "Quante sono?" chiede lui, "Ah, non lo so, sai ho una benda davanti agli occhi, nel caso non l'avessi notato" rispondo sarcastica, così lui ha la conferma che non ci vedo e si mette a ridere. Mi prende per mano e mi aiuta a scendere dalla macchina e a tenermi in equilibrio sui tacchi vertiginosi, "Sarà meglio che ti cambi le scarpe e il vestito, non siamo in un luogo in cui conta l'eleganza" mi consiglia Kris e sento che si sta avvicinando alla mia destra e mi sta porgendo una borsa (la MIA borsa) dove ci sono i vestiti con cui sono partita stamattina, "Ragazzi, non potevate dirmelo prima, così mi cambiavo in auto?" chiedo con un tono d ovvietà e loro si accorgono che ho ragione, così mi fanno risalire in auto (fortuna che non se n'è ancora andata), mi lanciano il borsone e chiudono la portiera, ma non prima di aver oscurato i finestrini anche dall'interno.
Mi levo la benda e inizio a svestirmi: prendo le scarpe e le lancio davanti a me, quasi volessi allontanarle il più possibile, poi mi tiro giù la lampo del vestito e me lo levo, restando in biancheria (sexy) intima. Frugo nel borsone e trovo i pantaloncini, il top e le mie Sneakers, indosso tutto velocemente e mi rimetto la benda, "Ehilà, ho finito!" li avverto urlando per farmi sentire, così aprono la portiera e mi fanno scendere (di nuovo), "Hai tutto?" mi chiede Tao, io annuisco, mettendo in tasca le chiavi, il telefono e le cuffiette, così dà il via all'autista e sento la macchina sgommare via.
Sento qualcuno avvicinarsi e cingermi la vita, così contraccambio il gesto, pensando fosse il mio fidanzato e iniziamo a camminare, quando sento: "Luhan, puoi ridarmi la mia ragazza, per favore? E tu Jennifer, puoi lasciar andare Luhan?". È Chanyeol che parla e ha un tono un po' stizzito, io divento rossa d'imbarazzo, tolgo il braccio dalla vita di Luhan e gli chiedo scusa, "Pensavo fossi Channy!" dico iniziando a ridere e sento il mio vero ragazzo, avvicinarsi a me e stringermi la mano.
Continuiamo ad andare avanti, per 10 minuti (o almeno, penso che siano 10 minuti, non lo so), finché non ci fermiamo e Kai inizia a parlare: "Jennifer, quando ti abbiamo conosciuta eri esattamente come sei adesso, non sei cambiata di una virgola, da nessun punto di vista", da qui continua Kris "Ci hai subito dato molta fiducia, come noi l'abbiamo subito data a te e non ci hai mai delusi. Il fatto che hai accettato di raccontarci la tua storia, l'altra sera ci ha fatto molto piacere, anche se non l'abbiamo dato molto a vedere" e sembra dispiaciuto, poi continua Xiumin, "Da quello che abbiamo capito, non hai avuto un'infanzia degna di questo nome, considerato il fatto che tutto è andato a rotoli ancora quando eri piuttosto giovane. Quindi è per questo che stasera, vogliamo regalarti un momento da vivere come fossi una bambina. Togliti la benda Jenni" mi dice dolcemente e allora io ubbidisco.
"Non è possibile!" esclamo urlando, "Voi... voi siete pazzi! Oh mio Dio! Ahhhhhhhhh!" e inizio a ridere istericamente, saltellare da una parte all'altra e abbracciare chi mi capita vicino.
"Vi amo ragazzi, giuro" dico loro, dal più profondo del cuore e un sorrido ebete, mi compare sulla faccia.
"Non ci credo che mi avete portato a Disneyland! Ma come avete fatto?! A quest'ora è chiuso da un pezzo!" affermo, "Essere gli EXO, ha i suoi vantaggi dolcezza" mi dice Kai.
Decido di ignorare il vezzeggiativo con cui mi ha appena chiamato e lo abbraccio forte (quasi lo strozzo); sono troppo felice, è sempre stato un mio sogno venire a Disneyland Paris e ora sono qui, con i miei idoli e abbiamo tutto il parco per noi.
"Allora, vuoi stare qui a ringraziarci per sempre, o andiamo a divertirci?" mi chiede Kai, ormai senza ossigeno a causa della mia stretta, quindi lo lascio e urlo felice, "ANDIAMO ALLORA!!" e mi metto in marcia, seguita dagli altri che scuotono la testa, quasi avessero davvero a che fare con una bambina.

Quella magica SeoulWhere stories live. Discover now