39. E voi nelle stelle, ci credete?

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"Beh, che accoglienza" esclama dispiaciuto Sehun, "Speravo qualcosa di più!" continua Chanyeol.
Lui mi sta guardando e io ricambio lo sguardo, senza dargli espressione o tono.
Faccio dietro front, davanti a dodici occhiate interrogative, afferro la famosa rivista, che ho scoperto a casa di Christian, dalla mensola appesa al muro e gliela lancio, "A chi capita, capita" penso, poi vedo Kai che l'afferra e sbianca all'istante.
La passa subito al mio fidanzato e un sorrisino inizia ad aleggiare sulle mie labbra, ma è finto come il sedere di Nicky Minaj (senza offesa per le fan di Nicky!); "Mi sembra una brava ragazza" esclamo, continuando a sorridere, riferendomi a Sejinni, ma lui continua a fissare i titoli, super appariscenti, scritti in grassetto sulla copertina.
"Sì, anche a me" afferma lui e la mia espressione trionfante, per averlo beccato, sparisce, lasciando posto al dolore, per la sua confessione, ma non ha finito la frase "Se solo la conoscessi!" dice poi, alzando lo sguardo verso di me.
"Jenni...lui non è mai uscito con una certa Sejinni..." gli regge il gioco Kris, ma mi rifiuto di ascoltarlo e mi ritrovo a stringere i pugni così forte, che le unghie mi si conficcano nei palmi, "E quella allora cos'è?!" chiedo, alzando troppo la voce, ma ormai non mi interessa e inizio a parlare e parlare, senza più fermarmi.
"Dodici. Dodici fottutissimi mesi, senza un messaggio, una lettera, o un piccione viaggiatore, nulla! Una misera chiamata di 10 minuti, il giorno del mio compleanno, non abbiamo potuto festeggiare, ridere insieme, ubriacarci...eh no, ma so che non è colpa vostra, nel modo più assoluto, per questo ci sono passata sopra più che facilmente, ma questo...?
Non sapete quanto ho rischiato in quest'ultimo anno, ho rischiato di tutto.
E pensare, che se non fosse stato per quel pezzo di merda di Christian, non l'avrei nemmeno mai visto quel giornalino!" esclamo e i loro occhi sbarrati, mi fanno capire che non sanno cosa si sono persi, riguardo al fotografo.
"Poi scopro che, mentre io mi spacco letteralmente la schiena per stare dietro a lavoro, all' organizzazione di un matrimonio e per cercare di non farmi uccidere o violentare da quello pensavo fosse uno dei miei migliori amici..." e qui, credo che inizino a capire, "...scopro che il ragazzo che amo, se ne va in giro con 'La nuova Star della SM'" concludo, facendo le virgolette sulle ultime parole e con una vocetta stridula.
"Ci credi davvero?" mi chiede lui, freddo e senza emozioni, ma io mi limito a guardarlo all'inizio: "Ci credo davvero?" mi interrogo tra me e me, ma il problema è che io non voglio crederci, ma l'immagine parla chiaro, anche se...
"Vuoi dirmi che è falso?" ribatto io, nello stesso modo, "Certo che è falso" risponde semplicemente, "Ma lasciami fare qualche domanda..." dice poi, avvicinandosi.
Non indietreggio, perciò ci stiamo toccando.
"...cosa diavolo è successo con Christian?" chiede e una rabbia feroce attraversa la sua voce e i suoi occhi.
Mi fa quasi paura vederlo così, ma non mi faccio spaventare e rispondo sicura, senza tremori, anche se devo mettercela tutta, per non iniziare a rabbrividire, "Harry si è sposato due giorni fa e mi ha ingaggiato come Wedding Planner; la giornata è stata magnifica, ci siamo divertiti tutti insieme, abbiamo mangiato, ballato...
Poi, finita la festa, verso le 3.00 del mattino, Christian era ubriaco marcio, perciò l'ho portato a casa; l'ho buttato sul letto del suo appartamento vestito e stavo per andarmene, quando lui mi ha afferrato per il polso e ha stretto forte..." mentre dico queste parole, mi viene automatico passargli sopra la mano, e sussultare: mi ha lasciato un livido, che ormai è diventato violaceo e quando Chanyeol lo vede, vedo che inizia a stringere i pugni.
Continuo la mia storia, "...ha iniziato a farneticare di quanto la gente che lo circonda fa schifo, di quanto in realtà, non fosse ubriaco e cose così. Poi mi ha lanciato la rivista e me l'ha fatta leggere, mentre mi prendeva in giro...di quanto fossi un'illusa, di quanto tu non mi amassi..." inizio a piangere, anche se non voglio e le lacrime scendono copiose.
Channy mi prende la testa tra le mani e la appoggia al suo petto; stando così, sento il suo cuore battere e sta andando all'impazzata.
"Ti ha fatto del male?" mi chiede dolcemente, ma sempre teso; scuoto la testa, perché la voce non vuole uscire, poi mi faccio forza e spiego "Sono riuscita a correre via e sono tornata a casa. Ho chiamato Harry e gliel'ho spiegato, ma lui è in Luna di Miele, quindi abbiamo deciso di aspettare il suo o il vostro ritorno."
"Noi siamo qui" mi assicura Luhan, e in quel momento sposto finalmente lo sguardo sul gruppo e riesco a sorridere, con ancora le lacrime agli occhi.
Me le asciugo alla bell'è meglio, bagnandomi tutta la faccia e mi sposto verso di loro; allargo le braccia e Luhan e Xiumin ci si tuffano dentro, poi gli altri ci circondano e nasce un mega-abbraccione di gruppo, "Mi dispiace" dico contro la spalla di Xiumin, "Non dovevo arrabbiarmi, non dovevo urlare e sono stata una stronza...scusate" continuo, soffocandoli tutti.
Chanyeol è ancora alle mie spalle e non si unisce a noi; dobbiamo ancora risolvere la questione di Sejinni, ma abbiamo deciso di lasciarla da parte fino a quando Christian non sarà conciato per le feste.
Faccio ascoltare loro la registrazione che ho sul telefono e un'espressione di disgusto invade i loro visi: esattamente com'è successo a me.
Poi, tutto d'un tratto un pensiero mi allarma: "Ma voi non dovevate tornare tra 2 settimane?" chiedo, battendomi una mano sulla fronte.
Perché non mi è venuto in mente prima?
"All'inizio sì...poi gli ultimi due concerti sono stati annullati a causa di qualche motivo che non conosciamo e allora siamo tornati. Ta-daaaaa!" mi risponde Tao, aprendo le braccia e alzandole in alto.
Sorrido mesta, mentre mille idee e riflessioni, mi affollano la testa, coprendo ogni cosa e facendomi venire un'emicrania dolorosissima.
Vado in cucina per prendere un'aspirina e un bicchiere d'acqua, dopodiché torno da loro;
"Che hai fatto in tutto questo tempo?" cerca di rompere il ghiaccio Baekky e così mi lancio nel racconto: le mie nuove mansioni all'agenzia, com'è educare le nuove ragazze, dirigere i casting insieme a Harry, occuparmi dei contratti...
Racconto loro l'episodio della ragazza 'Sì, cioè, tipo', che è venuta a fare il provino mesi fa e piano piano l'atmosfera ritorna calda, affettuosa; mi fanno molte domande, qualcuna seria e qualcuna destinata a finire in una risata lacrimosa, ma rispondo sempre.
Mi chiedono del matrimonio: spiego loro tutto il lavoro che ho svolto per organizzarlo, per fare gli abiti, per trovare location, fiori, bomboniere, fare gli inviti ecc...
Tutto il resto trascorre così, tra avventure mie e avventure loro; mi narrano aneddoti dei loro concerti, di com'erano le Fans lì e com'erano là, delle differenze da un paese all'altro. Vengo a sapere che molte ammiratrici hanno fatto le pazze e sono state buttate fuori dagli stadi, oppure hanno fatto COSE PAZZE: una ragazza, in Indonesia, ha tentato di salire sul palco; ha tirato un calcio ai 'Paesi Bassi' della guardia, che ovviamente si è piegata in due, e lei nel frattempo era quasi arrivata ai ragazzi. Se non fosse stato per i riflessi di Min Su, probabilmente avrebbe strappato la pelle di Lay e l'avrebbe venduta su eBay (ho fatto anche la rima, ahaha), oppure, un ragazzo in questo caso, in Tailandia, ha lanciato sul palco delle biglie e, senza essersene accorto, D.O ci è scivolato sopra, cadendo rovinosamente a terra.
Non sono sicura che questi siano veri Fans (tentano di ucciderli!) e io, se fossi in loro, avrei paura di fare la fine di John Lennon (era così pieno di talento).
Si fa ora di cena e vogliono stare con me, adesso che siamo di nuovo insieme, perciò inizio a pensare a cosa posso cucinare, ma trovano da ridire pure su quello.
"Ordiniamo una pizza e andiamo da qualche parte. Insomma, è la nostra prima serata con te, mica vogliamo tenerti qui a cucinare!" esclama quasi offeso Chen e io mi arrendo.
Raccolgo tutti gli ordini e telefono a Park Woo, il mio amico che ha una pizzeria, per farcele preparare.
"Nel giro di un'ora saranno tutte pronte" dichiaro, con ancora il telefono in mano, "Ce le facciamo consegnare o andiamo a prenderle noi?" chiedo e prima che possano dire qualcosa, parlo ancora, "La pizzeria è vicina a un bellissimo parco...potremmo fermarci lì...".
La mia proposta viene accolta, perciò dico a Woo che passeremo noi e chiudo la chiamata.
Vado a farmi una doccia veloce, visto che ho ballato per ore e ho addosso ancora i vestiti con cui mi sono allenata, poi mi cambio.
Decido di mettermi una maglia nera a maniche lunghe, con lo scollo largo, molto attillata, ma elastica, un paio di jeans attillati neri e le mie fedeli scarpe con la platform.
Quando esco dal guardaroba, per tornare a sedermi sul divano, vedo che mi fissano spaventati (?), "Sei dimagrita?" mi chiede Suho e io guardo in giù, per guardare il mio corpo, ma non noto differenze.
"Hai mangiato almeno un po' in questo anno?" mi chiede sempre lui, con un tono scettico, "Ma certo che ho mangiato" rispondo con la stessa intonazione, "Altrimenti sarei già morta".
Non mi sembrano convinti e decido di dimenticarmi di quello che è appena successo; non so se sia cambiato qualcosa tra noi, stando lontani in questo anno, ma sono fiduciosa che tutto tornerà come prima, quando risolveremo le questioni in sospeso.
Mi ritrovo a fissare di nuovo la copertina di 'Jadbam' (com'è che non l'ho mai sentito?) e inizio a sentire di nuovo quel vuoto nel petto, lo stesso che non mi ha mai abbandonato del tutto da quando se ne sono andati.
Scrollo la testa, per far uscire quei pensieri ed alzo la testa; tutti gli sguardi sono su di me, probabilmente si aspettano qualche reazione, ma io sorrido, confondendoli.
"Partiamo, altrimenti arriviamo che le pizze son fredde" consiglio io, perciò arraffo chiavi, telefono e giacchetto e chiudo a chiave la porta.
Durante il tragitto, mi fanno altre domande, poi, dal nulla, non so come, esce di nuovo il discorso 'PezzoDiMerdaChristian' e ci mettiamo a parlare di quello.
Mi dà meno fastidio di quanto avessi immaginato e soprattutto, non ho paura ad uscire di sera, poiché ci sono loro.
Arriviamo alla pizzeria del mio amico nel giro di 20 minuti e ci mettiamo ad aspettare; nel frattempo mi metto a parlare con lui.
È da tanto che non lo vedo e scopro che si è sposato con una ragazza australiana e che ha avuto due bambine, delle quali una spunta nell'esatto momento in cui dice il suo nome, "Ciao" gli dico, accucciandomi e lei si mette a guardarmi con quei suoi occhioni azzurri, "Immagino che tu sia Park Soo Soo" continuo e lei annuisce, portandosi una mano alla bocca.
"Quanti anni ha?" chiedo al padre, continuando però, a guardare la bambina, "Ha poco più di un anno...14 mesi per l'esattezza" mi risponde lui mentre impasta.
Soo Soo è un po' barcollante, probabilmente ha appena iniziato a camminare (l'età è quella), ma per stare in piedi, ci sta salda.
D'un tratto si porta avanti, cingendomi il collo con le braccia; la afferro anche io e mi alzo, tenendola in braccio. Pesa meno di quanto mi aspettassi (non mi intendo di bambini), perciò non fatico molto a tirarla su.
Inizia ad allungare le mani da dietro le mie spalle, per toccare il viso di Kris, che è dietro di me, perciò mi giro e mi avvicino, facendo in modo che le sue mani arrivino a lui. L'espressione di Kris non è delle più felici, perciò esclamo "Sei proprio un 'Cold Boy'" provando a prenderlo in giro, ma lui si limita a darmi ragione, con un'espressione sofferente, molto teatrale.
La bambina inizia a scalpitare, quindi la metto a terra, prima che mi arrivi un calcio nelle costole.
In quel momento, arriva la moglie e il mio volto si illumina "Skyla?" la chiamo ed è proprio lei, "O mio Dio, Jennifer?" mi chiede lei e ci abbracciamo.
"Non pensavo fosse lui il famoso coreano che hai sposato!" le dico, indicando con un cenno del capo Park Woo, il mio amico pizzaiolo, "Ahaha, beh, è lui!" risponde lei raggiante.
La presento ai miei amici; l'ho conosciuta durante il mio viaggio in Australia, esattamente 3 anni fa, quando mi sono presa una vacanza insieme a Natalie e abbiamo deciso di tornare là per la seconda volta.
"Non riuscivamo a trovare il nostro Hotel e lei ci ha fatto da 'Buona Samaritana' e ci ha portate lì" racconto con un sorriso che mi parte da un orecchio e mi arriva all'altro, "Ci ha letteralmente salvato la vacanza!".
Porta in braccio la seconda figlia, Park Hee Rin e mi chiede se posso tenerla io, mentre lei va a servire i tavoli, così accetto e la afferro ben bene.
È la più piccola: ha sei mesi.
Inizio a cullarla un po', mi sento un impacciata al massimo con lei in braccio, ma cerco di fare del mio meglio.
Mi giro verso i ragazzi, per fargliela vedere; è bellissima: ha questi grandi occhi, che virano dall'azzurro al grigio e finissimi capelli biondi (ovviamente non una chioma da leoni), morbidi e setosi.
Le porgo il dito e lei, lo stringe con la sua mano; Chanyeol si avvicina a me e mi cinge la vita con il braccio. Alzo la testa verso di lui e gli sorrido felice, per la prima volta da quando è di nuovo con me.
Mi bacia la testa e sussurra qualcosa, ma non riesco a sentire cosa dice; Skyla torna e io le ridò sua figlia, mentre i ragazzi iniziano a prendere tutte le pizze.
Saluto tutti, con la promessa di tornare a trovarli e me ne vado insieme ai ragazzi.
Il parco di cui parlavo, è lì vicino e ci arriviamo in meno di 5 minuti; stendiamo sul prato le coperte che abbiamo portato con noi e ci sediamo tutti insieme, in cerchio.
Mangiamo tranquillamente, ridendo e scherzando durante la cena, poi alcuni partono in esplorazione del parco, "Non allontanatevi troppo!" urlo mentre si allontanano e mi arriva la risposta che speravo, "No mamma!", che mi fa sorridere di felicità.
Restiamo io e Chanyeol, stesi sulle coperte a guardare il cielo.
Abbiamo entrambi le mani intrecciate sulla pancia, ma piano piano, la mia e la sua si avvicinano e si allacciano. Dopo esserci guardati negli occhi, mi sento come se mi fossi innamorata di lui una seconda volta e come se tutto passerà e noi saremo di nuovo felici.
Mi ricordo della serata che abbiamo trascorso nella villa, quando hanno finto il mio rapimento e della nottata passata dopo, fuori in terrazzo con lui.
Ho visto le stelle quella notte, dopo aver sentito la sua storia.
La leggenda dice che se sei in un periodo buio, loro escono per darti un po' di luce e farti superare le difficoltà...
Beh, indovinate un po'?
In questo cielo, questa sera, non si vede nient'altro che stelle.

Quella magica SeoulWhere stories live. Discover now