29. Alla faccia dei rapitori

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I volti sorridenti dei presenti, si trasformano subito in facce lunghe, dopo aver ascoltato il mio "urletto", "Giuro che se riesco a slegarmi da sola, vi uccido tutti con le mie mani!" continuo, senza nemmeno guardarli in faccia.
Esattamente come avevo pensato (ma poi dubitato), non ci sono né rapitori, né assassini che vogliono uccidermi/rapirmi/tagliarmi a pezzettini e poi darmi in pasto ai pesci, ma solo loro: i miei amici.
Guardo bene chi ho davanti (così posso scrivere una lista nera dettagliata, con i loro nomi, per poi andare a soffocarli nel sonno): tutti gli EXO all'appello, Harry, Christian, Martin e Norman (WOW, questa non me l'aspettavo), Mike, le mie due care e fidate truccatrici Aisley e Mia e il mio Hair Stylist dannatamente gay, ma perfetto, Johnny.
Cosa diavolo sarà saltato in mente a tutti loro, di fingere un rapimento?
Cos'è? Volevano festeggiare? Non va più di moda chiedere: "Ehi, ti va di bere qualcosa dopo, per festeggiare?"
No, eh?
Uff, esasperante, ma che compagnia mi son trovata?
Originale, non c'è che dire...
"Qualcuno mi aiuta a slegarmi?" chiedo infine, disperata, ma vedo che tutti sono un po' restii ad avvicinarsi e mi guardano con delle occhiate... spaventate?
"Giuro che non mordo" affermo e a questo punto si avvicina Johnny, che dolcemente scioglie il nodo e mi libera le mani, ormai doloranti a causa del contatto con la corda ruvida.
"Avanti! Perché quelle facce terrorizzate? Non mi dovrei lamentare, visto che non siete dei veri rapitori..." dico, tirando un sorriso, "...siete solo degli imbecilli" penso tra me e me, ma non dò sfogo a questo pensiero, non voglio apparire troppo ingrata, dopotutto volevano solo farmi una... sorpresa.
Faccio un passo avanti e tutti istintivamente fanno un passo indietro, tranne Johnny che mi sta ancora accanto.
Non posso fare a meno che iniziare a ridere: sembrano così a disagio e in preda al terrore, cosa che mi fa divertire ancora di più e continuo a sganasciarmi dalle risate da sola, finché anche gli altri non si accorgono della comicità della situazione e mi imitano.
Solo dopo aver perso un bel numero di "lacrime felici" (così chiamo le lacrime di felicità), decidiamo di darci una calmata e sederci tutti in soggiorno.
Approfitto ora di guardarmi bene bene attorno e vedo che siamo in una casa normalissima, solo un po' più spaziosa e lussuosa, probabilmente una villa: con i mobili in legno chiaro, le pareti bianche, ricoperte da tantissimi quadri e fotografie, alcune più grandi e altre più piccole. Il pavimento, è un bellissimo parquet scuro, liscio e lucido e, dove siamo riuniti noi, c'è un bellissimo tappeto persiano sui toni del rosso, che si intona benissimo con l'ambiente che ci circonda.
Il divano su cui è seduta una buona parte di noi, sta esattamente di fronte alla mega televisione al plasma, solidamente affissa al muro.
Ci sono due grandi poltrone, disposte una per lato al sofà, rivolte verso l'interno, dove c'è un adorabile tavolino da caffè, in legno e cristallo.
Alle spalle della poltrona di sinistra, presenzia un bellissimo caminetto, tutto in mattoni rossi, come quelli nelle vecchie case retrò.
Sono talmente rapita da questa vista, che non sento nemmeno gli altri parlare, perciò mi devono schioccare le dita davanti al naso un bel po' di volte, prima che mi svegli, "Sei sempre con la testa tra le nuvole" mi rimprovera Kai, al che io ribatto decisa e senza timore, "Beh, forse è perché sono appena stata rapita... ah, no aspetta...era solo uno stupido scherzetto senza senso!" e questo basta a zittirlo e farlo stare buono per qualche momento.
So già che durante la serata si risveglierà e mi darà fastidio in qualche modo, ma sono più che pronta ad affrontarlo di nuovo!
"Posso...chiedere il perché di questa messinscena?" dico, sospirando nel mezzo, a causa della stanchezza/esasperazione, o qualsiasi nome possa avere, "Volevamo farti una..." inizia a parlare Lay, ma viene interrotto da Chanyeol, con un pizzicotto sul braccio, "Vedi..." continua lui, "...volevamo festeggiare in modo originale", "Originale, facendomi prendere un infarto?" chiedo scettica, ma ridendo sotto i baffi.
Non ottengo risposta, come mi aspettavo, "Ragazzi, dai...Bastava dirmelo a voce" esclamo un po' severa, anche se l'arrabbiatura è completamente svanita.
I miei amici, assumono tutti un'espressione triste, perciò continuo a parlare, "...anche se..." e attiro la loro attenzione, "...andarmene e sprecare tutto questo cibo e questo alcool che avete comprato per me, non sarebbe per niente educato..." e riesco a farli sorridere.
Così, uno dopo l'altro, ci riempiamo i bicchieri e brindiamo alla giornata (incasinata, ma gloriosa) appena passata, felici per tutto ciò che è successo di positivo e dimenticando tutta la parte negativa.
La serata trascorre perfettamente (sì, esatto, ho detto perfettamente): beviamo, mangiamo, ascoltiamo musica, parliamo, scherziamo... insomma, tutto quello che fanno gli amici.
Norman e Martin si lasciano andare e non si mostrano più così efficienti e seri, ma giocosi e simpatici, come due adolescenti; potranno non essere più giovanissimi, ma giuro che non ho mai riso tanto, come con loro stasera!
Purtroppo hanno mogli e figli che li aspettano a casa, quindi sono i primi a lasciare il party selvaggio che stiamo vivendo.
Ovviamente, essendoci gli EXO nei paraggi, non ci possono non essere quei momenti un po' così, non proprio perfetti, ecco.
Sto parlando con Johnny da un bel po', del suo nuovo ragazzo, insieme a Mia ed Aisley, quando mi accorgo delle facce tristi dei ragazzi, ma decido di non dare loro troppo peso, almeno non ora che ci sono altri ospiti e rischiamo di sfociare in una discussione o cose simili.
Arrivano presto le 1.00 del mattino e Christian, Harry e gli altri tre, decidono che è ora di levare le tende: anche se domani nessuno lavorerà (è sabato!), non vogliono arrivare a casa distrutti e svegliarsi a mezzogiorno.
Fortunatamente Harry, ha deciso di non bere niente, così può accompagnare tutti gli altri a casa, senza rischiare che facciano incidenti d'auto a causa dell'alcool.
Dopo averli salutati, bacini e bacetti di qua e di là (ci ho messo più tempo del solito a salutare il mio caro parrucchiere, non lo vedevo da un bel po'!), chiudo la porta alle loro spalle e mi volto verso i 12 vecchi, soliti, superstiti, fissandoli in modo truce e indagatorio.
"Allora..." inizio, agguantando il telecomando dello stereo e abbassando la musica, "...esprimetevi. Che c'è?" chiedo e mi accorgo che trascino un po' le parole.
Maledetta vodka.
Tutti si guardano tra loro e poi il loro sguardo si sposta sul mio fidanzato e rimane puntato lì, quasi volessero indicarmi chi deve iniziare a parlare.
Vedendo che non emette nessun suono o parola, comincio io, "Chanyeol...hai qualcosa da dirmi?" e lui alza gli occhi verso di me, rivelando quella loro luce, che mi uccide ogni volta, ma che sembra più spenta delle altre volte, quasi assente e sorride, ma vedo che non è nemmeno lontanamente sincero.
È D.O a parlare al suo posto, "Ecco... ti ha vista con Johnny stasera e...beh, ecco...ci è rimasto male, perché siete così perfetti insieme..." e abbassa la testa quando finisce, ma io non riesco a trattenermi e scoppio a ridere come una ritardata.
Mi guardano sbigottiti, probabilmente pensando, "Che insensibile! Il tuo fidanzato sta male vedendoti con un altro e tu ridi!", ma non finisco, non prima di 2 minuti buoni.
A quel punto Chanyeol si alza, apparentemente molto arrabbiato, afferra la sua giacca dallo schienale della poltrona lì vicino e fa per dirigersi verso la porta, ma la mia voce lo ferma, lasciandolo con le spalle rivolte verso di me e il gruppo, "Dove vai?" chiedo e lui mi risponde con un semplice "Fuori".
"Ti prego, non dirmi che sei geloso di John" esclamo, soffocando una risata, ma lui reagisce male, "John?! Ha pure un nomignolo adesso?! Oh beh, avrei dovuto immaginarlo, siete così intimi voi due. Vi ho guardato stasera. Cos'è? Siete ex-fidanzati?" mi urla contro, spaventandomi e facendomi venire le lacrime agli occhi, ma so che questo litigio finirà presto, considerando quello che sto per dire.
"Beh, sì, siamo molto intimi. Parliamo molto, l'abbiamo sempre fatto, c'è sempre qualcosa che non va con i suoi fidanzati" dichiaro, calcando sull'ultima parola, al che lui assume un'espressione del tipo "Cosa diavolo stai dicendo?" e io rispondo alla sua domanda inespressa "JOHNNY È GAY!" e nessuno reagisce più.
Faccio un verso, che è a metà tra uno sbuffo e una risata, non sapendo bene come andare avanti: fare l'offesa o iniziare a ridere al loro fail mistico?
Non ne ho idea.
"Gay?" ripete Channy, quasi incredulo, "Sì" rispondo io con un sorrisino che aleggia sulle labbra, "Sai no? Quelle persone che sono attratte da quelli del loro stesso sesso? Anche detti omosessuali?" e qui lui mi guarda (FINALMENTE!!) "Ho presente Jenni, grazie".
Lo dice in tono acido, ma anche lui sta trattenendo una risatina (non per il fatto che sia gay, ma per la situazione in generale) e mi viene incontro, abbracciandomi senza preavviso e togliendomi il respiro.
"Scusa" mi sussurra, ma io voglio fare la stronza, "Come scusa? NON HO SENTITO!" così lui capisce le mie intenzioni, si stacca da me (con mio dispiacere), si inginocchia e dice in tono teatrale "SCUSAMI JENNIFER, ho frainteso tutto. Perdonami!".
"Oh, tirati su scemo" ribatto brusca e lo afferro per la maglietta, facendolo alzare e abbracciandolo forte forte.
Ritorniamo felici sul divano, dagli altri, "Maledizione, pensavo si vedesse che è gay. Voglio dire... è abbastanza evidente" esclamo, parlando a tutti.
"Beh..." inizia Tao, "...può darsi, ma quando vedi la tua fidanzata che parla con un altro ragazzo, in modo così... amichevole, non ci badi molto ai particolari" e qui sono io a rimanere zitta.
"Avrei dovuto dirvelo... scusate" mormoro dispiaciuta, ma vengo perdonata subito e facciamo un giro di vodka (la miglior soluzione dopo un litigio).
"Anzi...a proposito..." inizio, facendoli fermare, "...Johnny ha detto che sei daaaaaavvero carino e che se non fosse fidanzato, proverebbe (inutilmente eh) a corteggiarti" dico, guardando Kai dritto negli occhi.
"Oh" fa lui, non sapendo cosa dire, ma io scoppio a ridere, "Scherzavo! HAHAHA ci sei cascato in pieno!", ma questo mi fa guadagnare solo un'altra occhiata truce e omicida da parte sua.
"Ha detto che siete tutti bellissimi, non tirartela troppo Kai, non sei l'unico!" continuo e l'atmosfera si alleggerisce, tornando amichevole, scherzosa e amabile, come prima del litigio.
Passano ore, e alla fine andiamo a dormire che sono quasi le 5.00, totalmente sbronzi (la location del rapimento, è una villa che appartiene agli EXO, perciò rimaniamo a dormire qui). Visto che qui ne hanno la possibilità, tutti dormono separatamente, tranne ovviamente io e Chanyeol, che continuiamo i festeggiamenti per conto nostro.

Quella magica SeoulWhere stories live. Discover now