Capitolo 9*

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Ben's POV

Lasciai andare la matita sul tavolo e mi fiondai a prendere la chitarra.

Avevo apportato qualche modifica, finalmente tutto mi sembrava perfetto.

Provai un'ultima volta a suonare quanto avevo appena creato, poi, impaziente chiamai Andy.

Ci vollero molti squilli prima che mi rispondesse.

Per un attimo temetti avesse già finito al lavoro.

-Hey Ben, tutto okay?-

-Sì, sto bene!-

-No, sai. Sono le due di notte!-

-Lo so! È che devo chiederti un favore e magari sei ancora con Rox!-

-Rox non è con me, in questo momento. Che ti serve?-

-Devo assolutamente fare un altro concerto nel suo locale, magari prima della fine di questa settimana e lei è l'unica a poter organizzare una cosa del genere senza molto preavviso!-

-Sei col culo per terra?-

-No stupido! Non ho bisogno di soldi!-

-Allora temo di non capire-

Andy sembrava irritato dal fatto che l'avessi chiamato a quell'ora solo per chiedergli un favore. Non appena ero tornato a casa, mi ero messo a scrivere e non avevo trovato neppure un attimo per telefonargli e parlargli di come fosse andata con Martha.

-Non fa nulla, ne parliamo domani magari. Scusa, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo- sussurrai.

-Buonanotte Andy-

-Ben, aspetta. Con Martha tutto okay?- mi chiese.

-Sì, è andato tutto...alla perfezione- accennai un sorriso.

-A domani, allora-

-A domani- salutai.

Andy riattaccò senza troppe cerimonie ed io sospirai.

Mi sentivo in colpa per come lo avevo trattato in quei giorni, ma non sopportavo il suo attaccamento a Curt.

L'idea che si vedesse con Vin mi piaceva. Speravo si mettessero insieme e lui riuscisse a lasciarsi il suo ex alle spalle.

Andy invece, a volte, sembrava non volersi allontanare davvero da Curt. Continuava a preoccuparsi per lui, nonostante le cose folli che mi aveva raccontato. Non comprendevo come riuscisse a non odiarlo.

Curtis era pieno di sé, paranoico, geloso e possessivo, eppure Andy non aveva esitato a scegliere lui, quando l'avevo messo davanti ad un bivio.

All'epoca Andy mi ripeteva sempre che non conoscevo Curt, che fosse stupido fermarsi alle apparenze e che fosse stato fortunato ad incontrarlo, perché il moro era sensibile, dolce e fragile.

Io vedevo solo una causa persa.

Un ragazzo che a ventitré anni aveva già vissuto tutto e che sembrava consumato dalla vita.

Andy era un ingenuo e al contrario, non aveva ancora visto nulla del mondo.

Curt rappresentava l'essere ribelle, il vivere la vita al limite, gli eccessi ed Andy si era innamorato dell'idea di Curt. Non di lui.

O per lo meno non subito.

Da quando ci eravamo riappacificati, a volte, lo sguardo del mio amico mi sembrava identico a quello del suo ex.

E la cosa un po' mi spaventava.

Andy's POV

Mi feci scivolare il telefono in tasca, poi ripresi a lavare il pavimento, appiccicoso a causa dell'alcool.

Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now