Capitolo 17

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Eric's POV

Vin dormì praticamente per tutto il viaggio.

Martha ascoltava musica.

Sembrava entusiasta di poter passare il Natale con noi.

Io invece rimasi tutto il tempo a guardare fuori dal finestrino.

Pensavo all'ultima volta in cui avevo fatto quel viaggio verso casa.

A quando la mia vita era ancora "normale".

Ora niente la rendeva simile a quella di prima, se non la costante presenza dei miei migliori amici.

Li osservai ancora una volta.

Vin aveva la testa inclinata sulla spalla di Martha e dormiva con la bocca spalancata.

Sorrisi nel vederlo così.

Mi ricordai di quando da piccolo, si addormentava esausto sull'amaca, dopo aver giocato ore ed ore a calcio.

Martha accarezzava il braccio di Vin, mentre con l'altra mano scorreva l'elenco delle canzoni sullo schermo del suo cellulare.

Distolsi lo sguardo, che si perse tra le nuvole.

Non riuscivo a non pensare a Curt.

Mentre giocherellavo nervosamente con le frange della mia sciarpa, riflettevo ad un posto sicuro in cui incontrarlo.

Stava rischiando tutto per vedermi. Non potevo permettere lo beccassero per colpa mia.

Pensai alla stazione abbandonata, ai capannoni di un paio di fabbriche in disuso, persino ai cimiteri della città, senza trovare un luogo che mi sembrasse minimamente adatto.

Forse perché sognavo che nessuno di quei luoghi diventasse lo scenario dei nostro primo vero incontro.

-Cazzo! Come ho fatto a non pensarci prima!- esclamai a voce alta, facendo girare Martha e un mucchio di altri passeggeri.

L'unico a rimanere immobile fu Vin, che continuò a dormire imperterrito.

-Che ti prende?- chiese la mia migliore amica guardandomi male

-Nulla!- dissi entusiasta –È che ho trovato la soluzione di un gioco di logica piuttosto difficile a cui pensavo da ieri pomeriggio- mentii

-Cos'ho fatto di male per meritarmi due migliori amici completamente svitati!-

Scosse la testa, per poi rindossare le cuffie.

Martha's POV

-Ciao mamma- la salutò Vin, parlando al telefono –Siamo appena arrivati in aeroporto-

-Si è andato bene il viaggio- continuò camminando nervosamente avanti e indietro

-Si, le abbiamo già prese le valige-

-Bene, allora ti raggiungiamo all'entrata! A tra poco!- esclamò facendosi scivolare il cellulare nella tasca del cappotto

-Sei sicuro che tutte le nostre valige entrino in macchina di tua madre? Guarda che posso chiamare un taxi, o chiedere a mio padre di venirmi a prendere!- disse Eric

-La vuoi smettere di dire stronzate?- sbottò Vin, già nervoso per altri motivi

-Dai, andiamo- disse avviandosi verso l'uscita

Seguii i miei migliori amici in silenzio.

Eric aveva ripreso a controllare convulsamente il cellulare, sbloccando e riboccando lo schermo ogni volta che poteva.

Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now