Curt's POV
-Non è stata una mia idea- esordì Andy dopo alcuni minuti di silenzio.
-Fidati, lo so!- esclamai senza distogliere gli occhi dalla strada.
-Mi dispiace, non volevo disturbarti-
Non risposi.
Stavo per accendere stereo, quando lanciando un'occhiata veloce verso Andy, notai quanto si sentisse a disagio.
-L'ansia ce l'hai perché sei seduto in macchina con me dopo quasi un anno o perché devi incontrare il facoltoso amico di Robert?- lo presi in giro.
Andy mi guardò male.
-Dai, sputa il rospo. A cosa stai pensando?- chiesi.
Dopo tutto lo conoscevo bene, abbastanza da essere sicuro si stesse torturando con qualcuna delle sue "brillanti" idee.
-Non lo volevo prendere quel fottuto aereo e non volevo nemmeno incontrare questo "non so di preciso cosa sia"...e non so nemmeno perché te lo sto dicendo!-
-Magari perché nonostante tutto ti fidi ancora di me- dissi fermandomi ad un semaforo rosso.
Andrew mi guardò per qualche istante, poi riprese a fissare la strada, poggiando un gomito sul finestrino.
-Lo sto facendo solo per lui- disse, torturandosi i ricci biondi.
-Lo so-
-E perché non voglio continuare a servire birre per l'eternità-
-Ce ne hai messo di tempo ad ammetterlo!- esclamai partendo non appena scattò il verde.
-Hai idea di cosa voglia dire rientrare ogni sera tardissimo, con i vestiti impregnati dall'odore della birra e del fumo e la musica che ti rimbomba nelle orecchie anche quando sei chiuso in camera e c'è silenzio assoluto? Di quanto possano essere fastidiosi i clienti con i loro commenti disgustosi? Odio il mio lavoro al punto da essere arrivato ad odiare anche me stesso! Solo che il fottuto affitto non si paga da solo!-
-Allora perché se Vin non te l'avesse chiesto, non avresti accettato l'aiuto di Robert?-
Andy tentennò per qualche istante, poi disse quello che ero sicuro avrebbe detto.
-Ho paura di perdere quello che ho costruito in questi due anni-
Ero pronto a chiedergli a cosa di riferisse, dato che a mio avviso non aveva fatto nulla di buono, ma decisi di non infierire.
Ma io ed Andy eravamo fatti a posta per rovinarci le giornate a vicenda, così sbagliai comunque.
-Da quello che ho visto, stavi già perdendo tutto Andy- dissi pentendomene subito dopo.
Il biondo sospirò.
-Per quando mi dia fastidio ammetterlo hai ragione-
Mi voltai ad osservarlo.
Guardava fuori, come se avesse paura di incontrare il mio sguardo ed essere giudicato.
Io non l'avrei fatto.
Io non volevo giudicarlo. Volevo aiutarlo. Volevo capisse.
-Sono abituato a vedermi sfuggire tutto di mano- continuò -Prima la mia famiglia, poi Derek, Ben, tu...e ora anche Vin...-
-Ci tengo a precisare che non sono io ad esserti "sfuggito di mano", mi pare di ricordare che tu mi abbia lasciato! Ah, e anche che non fossi molto stabile, mentalmente parlando, all'epoca...-
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Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)
RomanceVin è un ragazzo piuttosto introverso. Ama il calcio, il cibo spazzatura e sogna di diventare uno scrittore, mentre cerca di lasciarsi alle spalle una colossale delusione amorosa. Vive "scortato" da Eric, il suo migliore amico da tempo immemore, e M...