Capitolo 50

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Curt's POV

Non appena io e Robert fummo in veranda, frugai nelle tasche alla disperata ricerca di una sigaretta.

L'accesi e subito dopo mi avvicinai alla ringhiera poggiandoci sopra entrambe le mani.

Chiusi gli occhi buttando fuori il fumo.

Robert mi seguì silenziosamente.

-Ti senti bene?- domandò.

-Sì- lo tranquillizzai subito girandomi verso di lui, sperando di riuscire a mentirgli.

A quanto pare avevo smesso di essere bravo anche in quello, o Robert, come Eric mi leggeva come se fossi un libro aperto.

-Capisco che forse non sono la persona con cui vorresti parlare di quello che stai provando in questo momento, ma ti ho già spiegato che per me fai parte della famiglia e che qualsiasi tuo problema è anche nostro Curtis-

Sospirai rumorosamente.

-C'è qualcosa che ti preoccupa?- domandò.

-Ce ne sono mille- dissi abbassando lo sguardo e abbozzando un sorriso.

-Quella telefonata...è successo qualcosa di grave?-

-Un mio amico mi ha chiesto un favore e non sono sicuro di poter fare qualcosa per aiutarlo- spiegai passandomi nervosamente una mano tra i capelli.

-Toglimi una curiosità Curt- disse Robert -Quante persone sono abituate a contare su di te? Intendo per qualsiasi cosa... Per esempio, quante persone contano su di te per problemi esclusivamente loro?-

Guardai Robert non riuscendo a trattenere l'ennesimo sorriso tirato.

-Ho perso il conto- risposi.

-Andy è una di queste persone?- chiese.

Era così facile capire quello che mi passava per la mente?
Dove cazzo era finita la mia fottuta freddezza? Merda!

-Uno dei tanti- risposi prendendo un'altra boccata di fumo.

-Io e lui stavamo insieme- dissi.

E proprio mentre mi rimproveravo per aver appena detto a quello che in teoria era il mio futuro suocero di aver accompagnato a quell'incontro il mio ex, notai che Robert non fosse affatto sorpreso della mia rivelazione.

-Qualsiasi cosa ti abbia fatto, deve essere stato difficile per te...- sussurrò.

Guardai Robert con aria interrogativa, riuscendo a stento a trattenermi dallo scoppiare a piangere.

Strinsi il filtro tra le labbra, aspirando quanto più fumo possibile, incapace di difendermi dalla curiosità del padre del mio ragazzo, che per la prima volta era riuscito a mettermi spalle al muro.

Dove erano finiti i miei nervi saldi?

Ero davvero ridotto così male?

-Scusami, sono stato molto invadente- disse rendendosi conto di aver toccato un mio punto debole.

-La mia storia con Andy è stata piuttosto tormentata. Siamo altamente incompatibili. Cerchiamo di andare d'accordo solo per Vin ed Eric. È stato lui a chiedermi di accompagnarlo. Io mi sarei risparmiato volentieri tutto questo teatrino-

-Mi dispiace Curtis, se avessi saputo avrei evitato...-

-Non importa- risposi buttando via il mozzicone.

In quel momento Andrew ci raggiunse in veranda con l'espressione di chi è appena stato investito da un treno in corsa.

Vederlo in quello stato mi fece stringere lo stomaco per un attimo.

Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora