Capitolo 57

873 66 5
                                    


Angolo autrice!

Ciao a tutti <3

Allora, cos'è che volevo scrivere?

Ah si...

Bene, ci siamo.

Turning point.

Andy sta per iniziare la sua nuova vita. Vin dovrà reinventarsi e saper convivere con la nostalgia. Curt dovrà combattere contro l'ennesimo imprevisto, ma per fortuna Eric è sempre dalla sua parte.

Nel frattempo vi regalo questo capitolo di passaggio, che è comunque molto importante ai fini della storia, dato che un bel po' di personaggi decideranno di posare l'ascia di guerra nel tentativo di dimenticare vecchi rancori.

Andy's POV

Riposi gli ultimi libri di fotografia nella scatola, per poi sigillarla con lo scotch e scrivervi sopra con un pennarello indelebile il contenuto.

Il viaggio di ritorno dalla città di Vin era stato tremendamente diverso dai miei soliti viaggi in aereo. Per la prima volta avevo la consapevolezza di cosa ne sarebbe stato della mia vita.

Avrei ripreso a studiare e lavorato per una rivista.

Tutto ciò che avevo sempre sognato.

Già, ma allora perché ogni oggetto riposto in una di quelle scatole assomigliava ad una coltellata?

Perché i segni dello scotch sul muro da imbiancare mi facevano sentire come se stessi sbagliando tutto?

Il mio sogno era davvero più importante?

Il suono del campanello riecheggiò tra le mura vuote del mio appartamento, facendomi rinsavire.

Mi alzai dal divano, e mi recai ad aprire la porta, senza preoccuparmi di essere più impolverato dei miei soprammobili ormai ritirati.

Un attimo prima di abbassare la maniglia mi asciugai il sudore dalla fronte col bordo della maglietta e aggiustai la fascia che teneva indietro i miei capelli decisamente troppo lunghi e fuori controllo.

-Hey!- mi salutò Ben accennando un sorriso triste.

Aveva le mani in tasca, le spalle curve, i capelli scompigliati dal vento e l'aria di chi è appena stato travolto da un autobus.

Mi riservò un'occhiata inquisitrice, così accennai un sorriso per non farlo preoccupare, spostandomi subito dopo per farlo entrare.

Il rosso che in un altro momento mi avrebbe abbracciato, si limitò a passarmi accanto.

Mi fece male osservarlo, mentre a sua volta si guardava intorno spaesato.

Si fermò vicino al tavolo da caffè al centro della stanza, facendo vagare lo sguardo sulla libreria vuota, sui poster mancanti e sul mucchio di scatoloni sistemati accanto alla porta.

-Così te ne vai davvero- commentò a bassa voce, fissando la parete su cui erano ancora esposte tutte le nostre foto.

-Già- risposi chiudendo delicatamente la porta.

Le sue parole mi diedero quasi fastidio.

Assomigliavano tanto ad un "non pensavo avessi il coraggio di farlo sul serio".

Così mi avvicinai a quell'angolo dei ricordi, e presi a staccare una ad una tutte le foto che vi erano incollate.

Prima fu il turno della famosa foto in cui io dormivo arrotolato in una coperta e Ben mi indicava divertito. Poi quella di che ci scattammo al porto, e ancora di quella in cui lo abbracciavo e di quella in cui lui suonava la chitarra ed io cantavo a squarciagola.

Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora