Capitolo 36

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Miguel's POV

Vidi Curtis allontanarsi con nonchalance da Andy e afferrare un bicchiere di champagne.

Lo conoscevo abbastanza bene da poter affermarmare con una certa sicurezza che avesse fatto una delle sue cazzate.

L'espressione del biondo confermava i miei sospetti.

Era ancora lì, immobile dove l'aveva lasciato Curtis. Sguardo vuoto,mascella serrata, mani chiuse a pugno.

"Quella testa di cazzo l'ha fatta grossa"

Incrociai lo sguardo di Aleksey.

Ci lanciammo uno sguardo d'intesa.

Io mi diressi immediatamente da Curtis, Aleksey dal biondo, ma non prima di aver suggerito a Roxanne di tenere buoni Eric ed il ragazzino con gli occhi verdi.

-Scusami- sussurrai ad Anja

-Vai pure- disse sorridendo leggermente.

Forse conosceva Curtis meglio di quanto non pensassi.

Mi feci spazio tra la folla, e quando fui abbastanza vicino al mio migliore amico, lo interruppi con una banalissima scusa.

-Scusami Curtis, c'è una telefonata importante per te- dissi

-Seguimi- gli intimai con lo stesso tono che era solito usare con me

-Scusatemi, il dovere mi chiama!- esclamò spavaldo congedando gli ospiti

-Non rivolgerti mai più a me con quel tono, mi hai capito Miguel?- disse minaccioso, dispensando sorrisi finti a tutti gli invitati che ci trovavamo davanti.

-In questo momento non sono il tuo braccio destro Curt, sono il tuo migliore amico, e sto solamente cercando di aiutarti!- esclamai superando un gruppo di uomini, che al passaggio di Curt abbassarono tutti il capo in segno di rispetto.

"Idioti" pensai "È anche colpa vostra se Curt pensa di essere esente da ogni tipo di conseguenza!"

-Mi auguro per te sia importante- disse non appena fummo soli

-Che cazzo hai detto ad Andrew?-

-Non sono affari che ti riguardano-

Madre de Dios!¡No me hagas enfadar!-

-Avevo un conto in sospeso con Andrew. Niente che ti possa o debba interessare-

-Curt, porca puttana, dimmelo con le buone!- sbraitai

-Torna a sbavare dietro ad Anja e lasciami in pace- disse accendendosi una sigaretta

-Sei un esaltato! Uno stronzo esaltato!- gridai afferrandolo per il colletto della giacca

Mi guardò con gli occhi sgranati per la sorpresa.

Non gli avevo mai messo le mani addosso, ma forse era arrivata l'ora di tirargli un bel cazzotto, fargli un occhio nero e di rimetterlo al suo posto.

Curt non era mai cresciuto, la sua insensata sete di vendetta nei confronti di quel coglione di Andy non avevano il minimo senso.

Tra loro era finita. Doveva accettare di aver perso e metterci una pietra sopra.

Era stato fortunato ad incontrare Eric.

Neanche si rendeva conto di quanto avesse bisogno di lui.

Con quei suoi giochetti del cazzo stava mettendo in pericolo la loro relazione e il compito infame di farglielo capire, come sempre toccava a me.

-Sei così ottuso da non renderti conto che qualsiasi cosa tu gli abbia detto, verrà riferita prima al ragazzino con cui sta ora e poi ad Eric? Eh Curt? Pensi che Eric sia disposto a passare sopra al tuo comportamento da gangster del cazzo? Sei scontato amico. L'hai minacciato, non è vero? Vuoi che soffra quanto hai sofferto tu? Ti senti meglio ora?-

Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora