Prologo

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Ero intimidita da lei, forse perché avevo solo otto anni e mi superava abbondantemente in altezza. Per fortuna ero riuscita ad alzare la mano e passarla sulla sua superficie liscia, sognando cose che solo una persona con la mia stessa passione avrebbe potuto capire.

Lui invece doveva avermi vista da lontano, perché si era avvicinato e mi aveva sorriso. «Ti posso aiutare a salire, se vuoi».

Poi si era spostato dalla fronte quei ricci biondi che gli davano sempre fastidio quando eseguiva gli esercizi complicati di cui era capace.

Io allora avevo annuito, poi avevo allungato incredula la mano. Lui invece aveva sovvertito le mie aspettative, mi aveva afferrata per il busto e alzata di forza. Avevo percepito ogni callo della sua mano attraverso il body sintetico.

Stare lì in piedi a quell'altezza con il cuore che andava a mille, non fu facile, persi presto l'equilibrio ma non caddi. Lui allora mi porse la mano come ancora di salvezza, poi si mosse in avanti e io feci lo stesso. Camminammo piano, io avevo lo sguardo fisso sull'estremità opposta, determinata come solo quelle come me sanno fare.

Quando poi non potei più avanzare, mi fermai a guardarlo.

«Salta giù, ci sono io, non avere paura».

Non sarei voluta scendere, quello dopotutto era il posto per me, come se fosse un'estensione naturale del mio stesso corpo. Ma non potei resistere a quegli occhi, né tantomeno alle sue braccia aperte. Il volo fu breve, la sua presa forte. Poi mi mise a terra in modo delicato e mi diede una carezza sulla guancia.

Era stato in quel momento che avevo scelto la trave come mia unica musa. Con lei avrei avuto la possibilità di realizzare quel sogno che sembrava essere nato con me, che mi aveva fatto compagnia nella culla e che poi sembrava essere cresciuto con il mio stesso ritmo. Con lei sapevo che lei Olimpiadi non erano un sogno irraggiungibile.

Volevo soltanto vincere, non mi sembrava di chiedere molto.

Volevo soltanto vincere, non mi sembrava di chiedere molto

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SPAZIO AUTRICE: 

Tengo molto a questa storia, perchè è la prima che ho concluso su Wattpad e perchè tratta di uno dei miei primi amori.

Se siete nuovi, benvenuti nella storia della piccola ginnasta Giusy.

Se invece avete già letto questa storia nella sua versione precedente e immatura, bentornati. Spero che noterete le differenze.

La storia è stata riscritta. Ci saranno molti cambiamenti.
Ve la dono con tutto il cuore.

Buona lettura

Daphne
❤️

A un passo dal sogno - Let's Make It -Where stories live. Discover now