CAPITOLO EXTRA ~LIA -quel maledetto errore-~

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Eccomi qui ragazzi, come promesso arriverà qualche capitolo extra di questo libro!

Ne seguiranno altri!

NON POTEVO NON COMINCIARE SE NON DA UN POV DI LIA... pronti a sapere la verità su quello che è successo?

non vi resta che leggere

POV LIA: "Quel maledetto errore"

Ci avevo messo un dannato mese a scrivere quella lettera

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Ci avevo messo un dannato mese a scrivere quella lettera. Avevo fatto tutto quello che mi sembrava giusto, avevo chiesto scusa a Giusy e le avevo aperto il mio cuore. Eppure ad oggi, tre mesi dopo, non avevo ancora ricevuto una risposta e temevo proprio che non sarebbe mai arrivata.

Come potevo biasimarla?

Mi ero macchiata del crimine più infame esistente in amicizia: il tradimento.

Senza Giusy tutto ciò che ero aveva perso importanza e così, non appena ero tornata dal Brasile e avevo messo piede nella mia stanza, avevo iniziato a distruggere tutto ciò che poteva ricordarmi quanto fossi stata vile e malvagia, sembravo un'isterica pensionata a cui hanno tolto gli ultimi risparmi accumulati in una vita di stenti. Avevo preso le mie coppe e le avevo riversate a terra con violenza, la maggior parte aveva lasciato segni evidenti sul parquet chiaro, poi ero passata alle medaglie poggiate sulla libreria gettandole senza remore nel secchio della spazzatura, non avevo risparmiato neanche le foto, fatte a brandelli e ridotte in piccoli coriandoli di una Lia che non c'era più.

Mentre sfogavo la mia rabbia i miei genitori si erano affacciati sulla porta preoccupati, ma non mi avevano fermata. Per tutto il viaggio di ritorno dal Brasile nei loro occhi avevo letto la vergogna per il mio gesto, la loro unica figlia perfetta aveva rischiato di uccidere la sua migliore amica.

Io non volevo che Giusy si facesse male, volevo solo che sbagliasse. Ma l'ho voluto solamente in quel preciso istante, un secondo in cui il mio cervello doveva essersi scollegato a causa dell'invidia, a causa delle mie sconfitte personali.

Ero sempre stata a un passo da lei, a un passo dal mio sogno. Nessuno sembrava accorgersi mai della piccola Lia, io ero l'amica meno brava dell'astro nascente Giusy, quella che era stata chiamata a sostituirla solo per pura necessità. Nessuno aveva mai puntato su di me. Non era giusto, anche io avevo sacrificato la mia adolescenza per la ginnastica, avevo faticato ogni giorno in quella maledetta palestra senza ricevere nulla in cambio.

L'ultimo gesto che decretò la fine della mia carriera come ginnasta, fu la distruzione di tutti i miei body, dal primo all'ultimo, non ne lasciai neanche uno. Presi le forbici e tagliuzzai tutto quel tessuto sintetico sparpagliandone i resti sul pavimento. Mentre lo facevo singhiozzavo, eppure ero determinata a far morire in Brasile il mio sogno.

Il fatto che si desideri con tanto ardore qualcosa, non vuol dire che siamo destinati ad averla, la ginnastica avrebbe continuato ad avere uno spazio nel mio cuore ma era arrivato il momento di prendere strade diverse.

A un passo dal sogno - Let's Make It -Where stories live. Discover now