capitolo 1

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  capitolo 1

Due ragazzi, coetanei, presi dalla frenesia del momento. Si chiusero in bagno con un solo intento, fare sesso. Troppo coinvolti dai loro istinti se ne fregarono del fatto che li avrebbero potuti beccare, li in quel bagno, nel bel mezzo dell'amplesso. L'unica cosa che in quel momento riuscivano a sentire, era il bisogno quasi intossicante di soddisfare i loro corpi.
Si erano incontrati nel corridoio del palazzo dell'Hokage, uno era appena tornato da una missione di quasi cinque giorni, l'altro era stato convocato per essere assegnato ad una missione. I loro occhi si incrociarono per pochi istanti sentendo il desiderio scatenarsi fin dentro le loro viscere. Come furie entraro in bagno chiudendo a chiave la porta alle loro spalle. I loro baci era roventi, bagnati, si stavano divorando a vicenda. Uno dei due ragazzi sbattè il compagno sul lavandino, come posseduto cominciò ad armeggiare con quei pantaloni sbottonandoli, mentre prese a divorargli il collo di baci.
"Niente succhiotti lo sai." Ansimò il giovane poggiato sul lavandino.
Era completamente succube, non riusciva a protestare, troppo stanco per i giorni passati in missione.

Una volta calati i pantaloni senza perdere tempo, il maggiore, comincio a stimolare il membro in parte eretto del compagno con una mano, non riusciva a resistere doveva prenderlo subito li.
Al diavolo tutto! Stava impazzendo.
Si portò due dita alla bocca cominciando ad inumidiele per bene, intanto il giovane sotto di lui sembrava aprezzare enormemente quel lavoretto. Una volta inumidite le dita, lascio l'erazione del ragazzo per togliergli definitivamente i pantaloni, si calò tra le sue cosce sollevandole per farlo poggiare meglio sul lavandino, senza troppi complimenti cominciò a stimolare l'apertura. Nel tentativo di distrarlo, prese il sesso del compagno tra le labbra cominciando a succhiare con irruenza. Stava ammattendo, da giorni ormai non scopavano, doveva possederlo li. Subito. Ho gli sarebbero scoppiate le palle tanto erano gonfie.
In quei giorni si era riempito di seghe nell'attesa, ma nulla aveva a che vedere con quel bel sedere sodo, sembrava fatto su misura per le sue mani.
Continuò a prepararlo, forse con un po troppa fretta. Lo sentiva mugugnare, non era chiaro se per la preparazione troppo frettolosa, o per la goduria dovuta allla pompa che stava ricevendo. Si stacco dal membro del giovane, lasciando una leccata lasciva sulla punta arrossata, cominciando a lasciare tanti piccoli baci su tutta la lunghezza del membro fino ad arrivare alla pelle sottile e delicata tra la coscia e l'inguine. Cominciò a succhiare la pelle, gli avrebbe lasciato un bel ricordino. Una volta soddisfatto del risultato ottenuto, si rialzò osservando la piccola macchia rossa, estrasse le dita con poca delicatezza posizionandosi tra le gambe dell'amico. Il proprio sesso perfettamente eretto e umido di saliva, sfegava su quella piccola apertura. Gli sollevò le gambe avvolgendole intorno alla propria vita per poi entrare senza preavviso.

Il ragazzo poggiato al lavandino, si sentì spaccare in due letteralmente, era stato una furia. Lui, non sela sentiva di avere rapporti in quel momento, troppo sfiancato per la missione appena conclusa, ma come poteva resistere a quel dannato. Non ci sarebbe mai riuscito! Cercò di rilassarsi il più possibile, sperando di sentire meno dolore.
Inizialmente il maggiore non si mosse, per lasciare al compagno il tempo per abituari all'intrusione, anche se stava morendo dalla voglia non voleva fargli troppo male. Ad un certo punto lo sentì venirgli incontro, perciò intuì che poteva iniziare a spingere.
Cominciarono a baciarsi come se non ci fosse un domani. Le loro lingue si cercavano avide, il ragazzo posizionato sotto cominciò a mordichiare la labbra del compagno, le adorava quando si arrossavano. Le spinte si fecero sempre più forti e vigorose. Il giovane cominciò a gemero senza ritegno, il suo partner aveva trovato la sua prostata ed adesso continuava a stimolarla con spinte sempre più potenti è mirate, per farlo godere al massimo.
"Hmmm!" Un grido strozzato.
"Shhh....Trattieniti se non vuoi che ci bechino!" Gli sussurrò suadente.
La faceva facile lui! Strinse il labbro inferiore tra i denti per trattenere i gemiti.
Improvvisamente si sentì sollevare da sotto le cosce.
"Tieniti a me."
Gli sussurrò lascivamente leccando il padiglione auricolare mordicchiando poi il lobo dell'orecchio.
Il ragazzo avvolse le braccia intorno al collo del compagno sentendosi sollevare dal lavandino per raggiungere la cabina del wc entrandovi allinterno. A causa dei movimenti appena svolti, l'erezione del maggiore usci dall'apertura del minore, chiusero la porta aòlleloro spalle, per poi riprendere da dove avevano interrotto.
"Mettilo dentro tu!" Gli sussurò nuovamente.
Lo poggiò con la schiena alla parete mentre lo sosteneva per le gambe avvolte alla sua vita, il minore prese il membro del compagno tra le mani per poi posizzionarlo alla propria apertura. L'altro delicatamente lo fece scendere lasciando che si impalasse. Era una vera goduria sentirsi risucchiare da quella carne bollente, era diventata una droga quel corpo peccaminoso, non riusciva a resistere alle sensazioni che provava ogni volta possedeva il compagno. Era tutto così intenso..! Poi vedere qul corpo contorcersi tra le sue carezze, sudato con i capelli umidi, gli occhi resi liquidi dal piacere, non sarebbe mai più riuscito a farne a meno. Dal canto suo anche l'altro era altrettanto coinvolto dalle sensazioni che il compagno gli procurava, il modo in cui lo baciava, le cose volgari che gli sussurrava all'orecchio nei momenti in cui era al culmine del piacere, la sensazione fantastica di sentirsi desiderato al punto da farlo praticamente ovunque! Si, era impazzito ormai ne era certo.

In quella posizione le spinte erano ancora più profonde, riusciva a sentirlo completamente scavargli dentro fino alle viscere, i testicoli toccavano le sue natiche, il proprio membro stretto tra i loro corpi sudati, intanto il compagno continuava a torturargli il petto. Lo sapeva ormai! Lo conosceva bene, una volta finito il suo petto sarebbe assomigliato ad un campo di fragole. Pieno di macchie rosse.
"HAAA! S-Spingi più piano! M-mi stai a-aprendo in due!"
Il ragazzo ansimò, stava godendo da impazzire ma lo sentiva fin nello stomaco. Era troppo.
"é questa posizione! Però ha me piace!"
Gli lecco il collo passando la lingua sul pomo d'adamo salendo fino al mento, mordicchiandolo un po per poi baciarlo. Premette le labbra su quelle del compagno per poi spingere con più forza. L'altro inarcò la schiena in modo quasi innaturale, ansimando, spalancando gli occhi. Riusci a trattenere un urlo solo perchè aveva le labbra imprappolate tra quelle del partener.
"Mi hai fatto male!" Lo accusò un attimo dopo.
"Toccati, io non resisto più..! Sto per venire!"
Il giovane cominciò a masturbarsi, leccando le labbra lascivamente. Se quel maniaco voleva impazzire chi era lui per negargli lo spettacolo!
Entrambi vennero pochi attimi dopo, quasi nello stesso momento. Il ragazzo più grande si sedette sul coperchio del water chiuso, con il partner ancora sopra il proprio bacino, ancora impalato sul proprio membro che stava iniziando a rilassarsi.
"Teme..! Non riesco ad alzarmi mia fanno male le gambe!"
"Non contare su di me! Ho le braccia totalmente indolenzite."
Naruto era a pezzi, alla sua stanchezza si era aggiunta altra attività fisica extra. Poggiò la testa sulla spalla di Sasuke, ormai vi si era abituato, da un mese e mezzo facevano quelle cose. Al contrario il moro, poggio le mani sui fianchi del compagno cominciando a far ondeggiare il bacino delicatamente, si stupiva sempre del fatto che possedesse una vita tanto sottile nonostante tutto il cibo che ingurgitava.
"Che stai facendo?"
"Ho ancora voglia...!"
Sasuke prese a leccargli un capezzolo, lo sapeva che questa cosa lo accitava, per poi passare all'altro succhiandolo avidamente.
"Smettila! Sono stanco non ce la faccio!"
"Domani parto per una missione, starò via per tre giorni. Solo un ultima volta..?"
Il biondino cominciava a sentire l'ecitazione riaffiorare prepotentemente.
è chi diavolo selo sarebbe aspettato! Che il freddo, schivo, apatico, teme Sasuke Uchiha fosse sesso dipendente da lui.
Stava ancora appollaiato sul suo bacino, sentiva il membro del partenr riprendere volume lentamente, dentro il suo corpo. Si sentiva una puttana vogliosa, quella sensazione era strana, sentirlo indurire dall'interno erastranissimo, si stava eccitando un altra volta.
"Ok... Ma solo un'ultima volta!"
Aveva appena firmato la sua condanna.
Sasuke sorrise spontaneamente nel vedere che lo aveva convinto. Naruto notando quel piccolo sorriso increspare il viso sempre accigliato del moro arrossì, non era una cosa da tutti i giorni. Si sentiva fortunato, era l'unico a godere di tanta bellezza. Ripresero a baciarsi mordicchiando e leccando le labbra con movimenti lenti volevano godersi quel momento. La prima volta erano stati irruenti, frettolosi, stavolta avrebero fatto con calma. L'Uchiha stava impazzendo, si staco dalle labbra carnose e rosse del compagno per baciargli una guancia lentamente fino ad arrivare all'orecchio per poi sussurrargli con voce suadente.
"Cavalcami!"
Il biondo ormai si era totalmente perso. Punto gli occhi azzurri, liquidi, intrisi di piacere su quelli neri e vogliosi dell'altro, ci fu uno sguardo fugace che diede il via al secondo raund. Il biondo cominciò ad andare su e giù impalandosi da solo, le mani poggiate sul petto niveo dell'altro, mentre muoveva leggermente il bacino per trovare l'inclinazione giusta per raggiungere in culmine del piacere. Il moro lo osservava intensamente ansimare, era una visione paradisiaca i capelli biondi ancor più sconpigliati ondeggiavano al ritmo delle spinte, gli occhi azzurri avevano assunto una tonalità di blu più intenso del solito, ad un certo punto vide i suoi occhi roterare verso l'alto per poi ansimare ancora più forte. Eccolo! Lo aveva trovato.

Le proprie mani erano poggiare sui fianchi, delicatamente lo aiutava nei movimenti, fece scivolare le proprie mani pallide sul sedere tondo e sodo stringendo quella carne brunita tra le dita, per poi piazzare una spinta particolarmente potente. Non ce la faceva più a resistere a tanto erotismo. Lo fece alzare, alzandosi anche lui, facendolo piegare a novanta poggiando le mani contro la parete, entrando con un unica spinta, dettando fin da subito un ritmo forte e serrato. Nel sentirsi penetrare improvvisamente in quel modo, l'Uzumaki non riusci a trattenere un urlo pentendosi subito, poteva averlo sentito qualcuno.
"Questa-a-a mela p-paghi teme!"
"Si.... si.... come vuoi!"
Ad un certo punto prese il sesso del biondino in mano cominciando a masturbarlo per portarlo al limite. Quello non resistette a lungo, poco dopo venne, mentre Sasuke si riverso nuovamente al suo interno subito dopo.
I due ragazzi sfiniti si accasciarono sul pavimento, erano stanchi ma soddisfatti. Il portatore dello sharingan fu il primo a riprendersi , si alzo uscendo dalla cabina risistemandosi la divisa da jonin davanti allo specchio. I suoi capelli erano diventati indomabili, Naruto adorava toccarli mentre facevano sesso, ed ogni volta assumevano una forma incomprensibile. Dopo essersi reso presentabile andò a verificare che quel dobe non si fosse addormentato nudo sul pavimento, era ancora sveglio ma sembrava esausto. Lo aiutò a mettersi in piedi, gli tremavano le gambe. Una volta rivestitosi il jinchuuriki, anche se a pezzi decise di tornarsene a casa per farsi una bella dormita. L'ex compagno di squadra lo squadrò per bene, sembrava prossimo ad un collasso forse aveva esagerato, non doveva convincerlo ad avere ben due rapporti appena rientrato da una missione impegnativa.
"Andiamo, ti acconpagno a casa!"
"Non è necessario! Ce la faccio anche da solo!"
"Non mi fido di un dobe come te! Saresti capace di metterti a dormire in mezzo alla strada!"
"TEME!!!! Come ti permetti?"
Il moro uscì per primo dal bagno guardandosi attentamente intorno, per fortuna non si era accorto nessuno di nulla. Naruto sentì un tuffo al cuore, sapere che quel bastardo si preoccupava per lui lo rendeva estremamente felice. Uscì anche lui daquel bagno affinacando l'amico per dirigersi insieme verso la propria abitazione.
Camminarono per le vie del villaggio, uno di fianco all'altro, senza scambirsi nemmeno una parola. Entrambi erano un po' imbarazzati, la loro amicizia aveva raggiunto uno strano livello a cui non sapevano dare spiagazione, ho forse non volevano. Arrivarono all'abitazione del biondino.
"Allora io vado, ci vediamo al mio ritorno." Sasuke si sentiva strano.
"Ok, grazie per avermi accompagnato!" Naruto altrettanto agiato, sentiva le mani tremare, aveva le guance rosse era tutto così imbarazzante.
"Non addormentarti vestito! Mangia qualcosa e fa un bagno caldo!"
"Certo mammina!!!!!" Lo derise sorridendo.
"Tze!"
"Grazie Sasuke!..."
"Io vado! Ciao." Disse per poi allontanarsi.
Naruto entrò dentro casa chiudendo la porta. Si lasciò andare con la schiena poggiata alla porta scivolando a terra seduto, non c'èra stato nessun bacio nulla, si limitava tutto al sesso. Non stavano insieme, lo sapeva bene. Si portò una mano al petto, sentiva il cuore battere all'impazzata e lo stomaco in subbuglio, come diavolo aveva fatto ad innamorarsi di quel teme maniaco tanto follemente se lo chiedeva da anni ormai. Cercò di regolarizzare il battito impazzito del suo cuore, fece un bel bagno caldo per rilassarsi un po'. Scoprì di avere il corpo tappezzato di succhiotti, fortunatamente sarebbero spariti in fretta sopratutto quelli sul collo, subito dopo mangiò una bella porzione del suo adorato ramen sistemandosi a letto troppo sfinito cadendo in un mondo senza sogni.

Una storia sempliceWhere stories live. Discover now