capitolo 21

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  capitolo 21

Le settimane trascorrevano veloci, Naruto era giunto di già al terzo mese. In tutto in villaggio circolava la voce che il biondo si fosse ammalato di una malattia sconosciuta e che l'Hokage stesse cercando una cura per ciò. Velocemente circolò anche la voce che l'Uzumaki si fosse trasferito a villa Uchiha, per giustificare la cosa venne inventata una bugia ancora più grossa. L'Hokage giustificò la cosa dicendo che lo sharingan usato regolarmente sul jinchuuriki lo aiutava a stare meglio, alleviando i malesseri dovuti alla malattia. I due giovani stavano rischiando moltissimo con tutte quelle bugie, ma si sarebbero curati di dare spiegazioni dopo la nascita del bambino.

Era mattina ed il biondo come di consueto stava malissimo, le nausee peggioravano di giorno in giorno. Sasuke si trovava in bagno insieme al compagno. Dopo più di un'ora il giovane si sedette a terra con il busto abbandonato sul petto del moro.
"Dovresti andare, è tardi." Il ragazzo teneva gli occhi chiusi.
"Non preoccuparti per me. Tu come stai? Va un po' meglio?"
Appena un attimo dopo il biondino venne assalito nuovamente da un conato di vomito che terminò poco dopo. Il ragazzo si lasciò andare tra le braccia del compagno. Sentiva lo stomaco sotto sopra ed un terribile sapore acre in bocca.
"Va meglio?" Il moro era ansioso, nonostante fosse tardi non se la sentiva di lasciarlo solo in quello stato.
"Si, va meglio." Sollevò il viso facendo scontrare i loro sguardi.
"Riesci ad alzarti?" Sasuke era davvero in pensiero, nell'ultima settimana le nausee erano solo peggiorate.
"Credo di sì." Annuì.
Naruto provò a mettersi in piedi ma un giramento lo colse impreparato, facendogli perdere l'equilibrio. Sasuke repentinamente lo afferrò, evitandogli la caduta.
"Dannazione, dobe! Vuoi farmi venire un colpo? Andiamo, ti porto a letto!"
L'Uchiha si diresse verso la stanza da letto con il compagno in braccio. Con movimenti lenti lo fece stendere tra le coperte sedendosi accanto a lui.
Naruto sollevò una mano accarezzando il viso del moro. "Sto meglio, adesso vai..! O baa-chan ti stacca la testa!" Sorrise lievemente. Aveva il viso pallido e gli occhi ancora lucidi per lo sforzo.
"Ho mandato una copia al mio posto. Posso trattenermi ancora un po'." Gli diede un bacio sulla fronte.
Nonostante si sentisse uno straccio, tutte quelle cure stavano allietando il suo cuore.
"Vuoi che ti porti qualcosa?" Chiese il moro, tenendo il compagno stretto tra le braccia.
"No, niente." Gli sorrise dolcemente. "Dico sul serio, va meglio. Vai adesso!"
"Da quand'è che sei così propenso al dovere?" Ghignò.
"Non fare il teme! Mi servi tutto intero, perciò adesso vai!" Il biondo lo spinse leggermente per farlo alzare.
"Va bene, vado." Si calò verso il giovane schioccando più di un bacio sulle sue labbra. "Ti porto la colazione qui?"
"Adesso non ho appetito. Farò colazione non appena starò un po' meglio!"
"Ok, allora vado" Gli diede un altro bacio per poi uscire dalla camera dirigendosi veloce come un fulmine verso il palazzo dell'Hokage.


Quando giunse a destinazione la riunione era già terminata. Tra meno di un mese a Konoha si sarebbero svolte le selezioni dei Chunin. Tsunade aveva riunito tutti i suoi migliori ninja per organizzare al meglio l'imminente evento.

Il giovane sciolse la tecnica, facendo dissolvere il bunshin in uno sbuffo. Nonostante non avesse assistito alla riunione, grazie alla copia era al corrente delle disposizioni dell'Hokage. Peccato solo per un dettaglio, Tsunade stava parlando con Kakashi. La donna si stava dirigendo verso il proprio ufficio, quando passando accanto ad una finestra notò sul tetto di un palazzo accanto l'Uchiha sciogliere la tecnica del bunshin. La donna si infuriò.
"Per quale motivo hai mandato un bunshin al posto tuo?"
Tsunade era furibonda. Dopo aver assistito alla scena, di corsa, si diresse verso il moro costingendolo a seguirla nel proprio ufficio per delle spiegazioni.
Sasuke non si lasciò intimidire dal tono iracondo dell'Hokage "Naruto stava malissimo. Non me la sono sentito di lasciarlo solo."
"Sta così male?" Kakashi era rimasto per assistere alla scena.
"E' più che normale! Le nausee sono all'ordine del giorno giunti al terzo mese!" La donna era alterata.
"Negli ultimi giorni sono peggiorate incredibilmente." Sibillò serissimo.
Tsunade assottigliò lo sguardo. "Quando è stabilita la prossima visita?"
"Tra due settimane."
"Dirò a Shizune di anticiparla a dopo domani." L'Hokage era molto preoccupata per gli effetti che potesse avere la gravidanza su Naruto.
Il corpo di una donna è predisposto naturalmente a tale esperienza. Al contrario, il corpo di un uomo, non è anatomicamente adatto ad una gravidanza. La donna temeva per la salute del ragazzo.
"Vorrei che mi desse qualche settimana libera." Sasuke era certo che la donna avrebbe rifiutato, ma volle provare a chiederglielo ugualmente.
"Non adesso. Tra qualche settimana ci saranno le selezioni dei chunin ed ho bisogno di tutti i migliori ninja per assicurarmi che vada tutto bene. Ho già dovuto rinunciare a Naruto per via del suo stato particolare. Tu mi servi!" Affermò serissima aggrottando le sopracciglia per enfatizzare le parole appena pronunciate. " Dopo magari ti darò qualche giorno, ma non adesso!"

L'Uchiha uscì da quell'ufficio con l'umore nero. Kakashi lo seguì in corridoio.
"Sasuke, aspetta, vorrei parlare con te!"
Il moro si bloccò in mezzo al corridoio, voltando la testa. "Io e lei non abbiamo niente da dirci." Disse, acido.
Il ninja mascherato assottigliò pericolosamente lo sguardo. "Invece abbiamo molto da dirci!"
Sasuke ignorò palesemente l'uomo riprendendo a camminare.
"Io non ho mai avuto nulla in contrario riguardo alla tua relazione con Naruto." Kakashi aveva deciso di mettere in chiaro le cose. "Era più che ovvio già da anni... che Naruto fosse innamorato di te. L'unica cosa che non condivido sono tutte le bugie che state inventando per nascondere la sua gravidanza. Ed il fatto che tu gli abbia fatto del male." Terminò con il suo solito tono di voce pacato.
"Non mi interessa la sua opinione! E poi io e Naruto abbiamo chiarito quella storia." Il tono di voce freddo, il suo viso non mostrava nessun emozione.
"Cosa inventerete tra sei mesi, quando il bambino verrà al mondo? Che lo avete trovato sotto una pianta di cavolo? Oppure che è un regalo della cicogna?" Nonostante la frase ironica il suo tono era rimasto serissimo.
"Non sono affari suoi!"
"E' vero, non sono affari miei...! Sono solo preoccupato per Naruto. Quel ragazzo ha lottato tutta la vita per farsi accettare, e adesso si ritrova nuovamente in una situazione spinosa. Se poi contiamo anche il fatto che ha passato gli ultimi anni correndoti dietro per riportarti a Konoha!"
Sasuke non riusciva a capire dove volesse andare a parare. "Non ho tempo da perdere. Cosa vuole?"
"Voglio solo metterti in guardia. Non so se lo sai.. ma Naruto è il figlio del mio sensei. Mi sento in dovere di aiutare il figlio dell'uomo che mi ha insegnato tutto quello che so. Perciò...Sta attento Sasuke, non spezzargli il cuore di nuovo, non se lo merita!" Concluse per poi andarsene tranquillamente.
Il moro era rimasto sorpreso. Non si aspettava un simile discorso. Decise di tornare casa per assicurarsi che il biondino si fosse ripreso.


Era da poco trascorsa l'ora di pranzo. Il moro raggiunse velocemente la propria abitazione, aprì la porta entrando dentro. Sentì degli schiamazzi provenire dalla cucina. Seduti sul divano c'erano Sakura e Naruto che parlottavano di chissà cosa. Il giovane ignorò la rosa avvicinandosi al biondo, schioccandogli un bacio a fior di labbra.
"Ti senti meglio? Hai mangiato qualcosa?" Si rivolse al compagno dirigendosi poi verso il frigorifero.
"Sì, ho finito di pranzare pochi minuti fa." Sorrise, in effetti adesso stava molto meglio.
"Non si saluta?" Sakura era oltraggiata dal modo in cui era stata ignorata dal moro. "Ed io che vi avevo portato anche un regalino..!" Aggiunse, offesa.
Gli occhi del biondino si illuminarono. "Che regalino?" Stava morendo dalla curiosità.
"Non c'è!" Affermò il moro sconvolto.
"Non c'è cosa?" Chiese Sakura perplessa.
"L'insalata di pomodori che ho lasciato in frigo stamattina! Non c'è! E' sparita!" Digrignò i denti.
Naruto fu attraversato da un brivido lungo la schiena. Sapeva che era meglio non toccare i pomodori del moro, ma non era riuscito a resistere. Ne aveva una gran voglia. La rosa si accorse dello guardo colpevole del biondo.
"L'hai mangiata tu dobe?" Chiese serio inarcando un sopracciglio.
"Io... Tzs!"Io non mangio quella roba!" Mostrò un aria di superiorità.
"Non mentire, sei stato tu! Dopo facciamo i conti!" Affermò, aggrottando le sopracciglia, arrabbiato.
Il biondino deglutì, un po' intimorito dallo sguardo del moro, di sicuro gli avrebbe riservato una terribile punizione.

Intanto Sakura tirò fuori dallo zaino che aveva con una busta gialla con un bel nastro bianco legato intorno. Porse all'amico la busta.
Naruto sbattè le palpebre un paio di volte, stranito, per poi aprire la busta. Infilò una mano estraendo dal sacchetto una tutina per neonati bianca, molto semplice, con un piccolo colletto rotondo ed un orsetto ricamato al centro. Era piccolissima.. Vedendo quel minuscolo vestitino sentì l'emozione prendere il sopravvento. Adesso la realtà si stava concretizzando.
"Grazie..! E' bellissima!" Si sentiva emozionato, non aveva ancora pensato al fatto che dovevano organizzarsi nell'acquistare tutto il necessario per l'arrivo del piccolo, anche se c'era ancora tempo.
"Se non ti piace posso andare a cambiarla! Non è un problema. Ho preferito prenderla bianca perché non sapiamo ancora il sesso del piccolo, perciò.... ho scelto qualcosa di neutro." La giovane sorrideva felice.
"Va benissimo, è stupenda!" Sorrise. "Mi hai colto un po' alla sprovvista, tutto qui...!" Si grattò il capo nervosamente.
Sasuke osservava quel vestitino di dimensioni microscopiche tra le mani del compagno. Solo adesso si era reso conto che non aveva nemmeno riflettuto sul fatto che avrebbe dovuto acquistare un intero guardaroba per neonati con annessi pannolini, creme e quant'altro, per non dimenticare la cosa più importante. La cameretta. Avrebbe dovuto adibire una delle camere della villa come cameretta per il piccolo.
"Sakura? Quand'è che sapremo se è maschio o femmina?" Il biondo stava morendo dalla curiosità.
"Sei già al terzo mese perciò se non sbaglio... Il sesso del bambino dovrebbe già vedersi nella prossima ecografia. Per quando è prevista?"
"Dopo domani." Rispose il moro.
"Era stabilita tra due settimane!" Naruto non riusciva a capire.
"L'Hokage ha deciso di anticiparla. Le tue nausee peggiorano di giorno in giorno." Rispose non curante.
"Stai molto male?" Adesso la rosa si stava preoccupando.
"Abbastanza." Chinò il capo.
"Se vuoi posso darti un'occhiata per verificare che non ci siano anomalie!"
"Va bene.."
Il biondo si stese sul divano a pancia in su. La giovane gli sollevò la maglia rimanendo piacevolmnte sorpresa nel notare il piccolo rigongiamento sul ventre.
"La pancia incomincia a vedersi!" Sorrise.
Subito dopo concentrò un po' di chakra sui palmi delle mani per poi poggiarle sul piccolo gonfiore situato sul ventre dell'Uzumaki. Si concentrò muovendo lievemente le mani.
"A me sembra tutto normalissimo!" Mostrò un'espressione serena.
Sasuke inarcò un sopracciglio, scettico. Naruto si rimise seduto compostamente riabbassando repentinamente la maglia. Si sentiva un po' a disagio nel mostrare la pancia che stava iniziando a crescere.
La rosa si rimise al suo posto tutta sorridente, riuscire ad accarezzare quella piccola pancia appena accenata l'aveva messa di buon umore. Le faceva tanta tenerezza.
"Posso toccarla di nuovo?" Chiese con occhi da cucciolo la ragazza.
Naruto storse lo sguardo. "Va bene."
La giovane allungò la mano passandola con delicatezza sul sottile strato di stoffa, sentendo la piccola rotondità. Assalito da un attacco di gelosia, Sasuke con un movimento fulmineo staccò la mano della rosa dal proprio piccolo. Sedendosi alle spalle del biondo, avvolse le braccia intorno alla sua vita, accarezzando con movimenti delicati il piccolo rigonfiamento.
Sakura sbarrò gli occhi, sconvolta. Naruto si portò una mano sugli occhi esasperato, Sasuke era diventato ancora più geloso, non sapeva proprio come tenere a bada la gelosia del compagno.
"Come va con Sai?" Il moro era in vena di sarcasmo. Si divertiva da morire nel punzecchiare quella piattola.
"Tu come fai a saperlo?" La rosa guardò malissimo il biondo. Ne era certa, era stato lui a parlare.
Il ragazzo non sapeva cosa rispondere, si strinse nell'abbraccio del compagno. "Ecco, io...."
"Non hai potuto avere l'originale... e ti sei acontentata della mia brutta copia!" Aggiunse, arrogante.
"Smettila teme!" Lo riprese velocemente.
Sakura si sentì punta nel vivo. "Dopo quella volta alla festa di Kiba... Ho preso ad evitarlo."
Sasuke annuì. "In effetti..."
Naruto gli diede una poderosa gomitata allo stomaco per farlo zittire. "Quindi sono ben tre mesi che lo eviti?" Era scioccato.
La ragazza annuì. "Nemmeno lui ha fatto granché per chiarire... E' un idiota!"
"Dovresti guardarti intorno! Prima o poi troverai il ragazzo giusto!" Il biondo dava consigli come un biscotto della fortuna.
"L'hai letta in qualche confezione di cioccolatini, dobe?" Gli si rivolse il moro, per poi beccarsi un'altra gomitata.
"Zitto tu!" Lo ammonì serio il biondo. "Dico sul serio! Se Sai non sa apprezzarti, non stare con le mani in mano, guardati intorno!"
La rosa storse lo sguardo. "Cos'è? Ora che ti sei accasato, ti senti un esperto?"
Il giovane mise su il broncio, offeso, incrociando le braccia al petto. "E io che mi preoccupo per te..!"
"Ok ci penserò su! Adesso vado, tra poco inizia il mio turno in ospedale. "
La ragazza si sporse dando un bacio sulla guancia al biondino. Sasuke digrignò i denti infastidito, per poi veder uscire la ragazza.
"Quella piattola si sta prendendo troppe confidenze!" Il fatto che fosse geloso era palese.
"Sei geloso teme?" Lo derise mostando un ghigno divertito.
"Di un dobe come te?" Puntò gli occhi nerissimi in quelli azzurri del compagno.
"Sempre! Guai a te se osi tradirmi!" Gli prese il viso con una mano, guardandolo minacciosamente.
Naruto era rimasto allibito da quell'affermazione. Ma al contempo ne era estremamente lusingato. Si sporse tentando di baciarlo. "Per me ci sei solo tu... Dovresti saperlo.." Da quel lieve contatto ne scaturì subito dopo una danza erotica fatta di labbra e lingue che si cercavano vogliose in un bacio pieno di passione e desiderio.

Poco dopo i due giovani si staccarono, sentendo il bisogno di riprendere aria. Sasuke lanciò uno sguardo malizioso verso il biondino, che si infiammò di desiderio. Subito dopo si calò lasciando una leccata lasciva sulla gola fino al mento, per poi staccarsi e rimettersi in piedi compostamente. Il biondo era rimasto stordito.
"Che diavolo fai teme!" Urlò alterato.
"Se vuoi che contnui.... Prima vammi a preparare un'altra insalata di pomodori!" Affermò convinto. "Dovresti essere in grado di affettare qualche pomodoro.." Chiese scettico.
"Cosa?!" Urlò il biondo sconvolto. "Scordatelo!" Ribadì incrociando le braccia, offeso.
"Allora scordati che io soddisfi le tua voglie! Dovrai fare da solo...!" Ghignò soddisfatto.
"Questo è un colpo basso!" Esibì un pugno furibondo.
"Se la metti così..." Uscì dalla stanza con passo calmo come se niente fosse.
Naruto non riusciva a crederci. Sasuke si era infuriato solo perchè aveva mangiato i suoi pomodori. "Aspetta!" Disse con il viso rivolto dall'altro lato.
Sasuke sogghignò dentro di sé, tornando sui suoi passi. "Ci hai ripensato?"
"Va bene, ti preparerò la tua dannata insalata!" Si alzò in piedi raggiungendo il piano di lavoro della cucina.
"Spogliati!" Esordì improvvisamente il moro.
"Cosa?!" Aggrottò le sopracciglia sconvolto il biondino.
"Ho detto spogliati.. nudo!" Ribadì serissimo.
"Vai al diavolo teme!" Sibillò.
"Se vuoi che ti perdoni.. devi prepararmi un'insalata di pomodori completamente nudo! Lascio a te la scelta." I suoi occhi neri brillavano di una luce maligna.
"Maniaco depravato!" Sospirò rassegnato, cominciando a sfilare i vestiti, rimanendo completamente nudo per poi aprire il frigorifero prendendo qualche pomodoro, iniziando a tagliarli con un coltello da cucina.
Sasuke si leccò le labbra lascivo immaginando di poter mangiare i suoi adorati pomodori sopra quella splendida pelle color caramello. Si soffermò ad osservare quel piccolo sedere perfettamente tondo e sodo, lo adorava. Attese che finisse di tagliare i pomodori per poi avvicinarsi al biondo, poggiando le mani sui suoi fianchi, prendendo a baciargli una spalla nuda.
"Sdraiati sul tavolo, voglio fare un gioco.." Gli sussurrò lascivo in un orecchio.
Naruto stava ardendo. Con le guance lievemente arrossate si stese sul tavolo, Sasuke prese le fettine di pomodori sistemandole sul petto e sul ventre del compagno, in modo quasi maniacale.
"Posso legarti le mani..?" Chiese un po' titubante.
"NO!" Affermò sgranando gli occhi il biondino. Quello non glielo avrebbe permesso per ovvi motivi.
"Tranquillo, non lo farò! Non ti agitare..." Posò un bacio sulle sue labbra. "Però stai fermo. Okay?"
Il minore annuì respirando affanosamente per l'eccitazione. Subito dopo sentì le labbra del moro lambire il proprio corpo mordicchiando qualcuna delle fettine di pomodoro sul suo petto, soffermandosi sui capezzoli leccando e succhiando la pelle con fervore. Doveva piacergli proprio il sapore aspro dei pomodori unito alla sua pelle. Intanto sentiva le mani lunghe e sottili del moro accarezzargli le cosce, stringendo la pelle tra le dita di tanto in tanto.
Dal canto suo, Sasuke si stava divertendo da impazzire. Sentiva dentro il proprio palato i due sapori che più adorava. Quello dei pomodori e quello del corpo del ragazzo che amava. Sentiva il proprio sesso tra le gambe costretto dalla stoffa dei pantaloni reclamare attenzioni. Con lentezza scese sullo stomaco assaporando il succo dei pomodori che gocciolavano, rendendo quella pelle ancora più appetitosa. Riempì di piccoli e teneri baci il proprio bambino, scendendo pian piano sempre più giù.

Naruto stava bruciando vivo, il desiderio carnale aveva preso il sopravvento. Sentì mille piccoli e dolci baci sul suo stomaco.
"C-che fai?" Chiese affannosamente il biondo. Si strava sforzando in tutti i modi di non ancorare le sue mani su quella splendida chioma corvina.
"Qui ci davo piano...con delicatezza!" Ghignò continuando a lasciare piccoli baci scendendo fino al pube.
Passò un dito sulla piccola apertura, per poi uscire dalla stanza.
"Che diavolo stai facendo teme?" Gli urlò contro esasperato il biondo. Non ne poteva più, voleva scopare ne sentiva il bisogno.
"Vado a prendere il lubrificante." Lo fissò serio.
Il minore si lasciò andare sul tavolo. Un attimo dopo Sasuke fece la sua comparsa, completamente nudo e con il tubetto del lubrificante in una mano. Il moro ghignò, malefico, preparando poi il compagno velocemente, per poi farlo alzare porgendogli una mano per rendergli più facile l'azione. Gli fece poggiare le mani al marmo del piano cucina, messo a novanta, penetrandolo velocemente, dettando sin da subito un ritmo veloce ed intenso, beandosi dei gemiti sconnessi che uscivano da quelle labbra carnose.
Terminato l'amplesso i due ragazzi si accasciarono sul pavimento, soddisfatti. Naruto si sedette comodamente sul bacino del compagno baciandolo dolcemente a schiocco.
"Adesso pulisci!" Lo ammonì il biondo.
"E tu mi aiuterai!"Inarcò serio un sopracciglio.
"Scordatelo teme! Tu hai combinato questo disastro e tu sistemerai!"
"Gli ormoni hanno uno strano effetto su di te!" Affermò, stranito.
"Baka!" Gli sorrise dopo.


Il giorno della visita era arrivato. Naruto camminava per le vie di Konoha a fianco a Sasuke. Il biondo sentiva gli sguardi dei passanti adosso, si sentiva tremendamente a disagio, con l'avanzare dei mesi la pancia cominciava a vedersi leggermente. Quel pomeriggio aveva indossato la sua solita tuta arancione, essendo molto larga mimetizzava perfettamente il piccolissimo rigonfiamento sul suo ventre. Ma la cosa non bastava a calmare l'ansia del giovane. Insieme si diressero verso la struttura ospedaliera.

Giunti in reparto maternità raggiunsero Shizune nel suo ufficio. La donna stava tranquillamente leggendo alcuni documenti quando i due ragazzi varcarono la soglia della porta.
"Salve ragazzi, come va?" Chiese la donna dai corti capelli corvini.
"Bene, grazie." Fu la semplice risposta del biondo.
"La signorina Tsunade mi ha raccontato che le tue nausee sono molto aumentate ulimamente."
Il giovane annuì. Anche quella mattina aveva passato ore chiuso in bagno prima di riuscire a riprendersi.
"Facciamo un'ecografia, vieni!" Lo invogliò a seguirla.
Il ragazzo sfilò la giacca della tuta per poi sdraiarsi sul lettino e sollevare la maglia. So stava abituando a quella situazione. Sasuke si posizionò accanto al compagno, puntando lo sguardo sul monitor. Shizune cominciò a passare la sonda sullo stomaco del giovane osservando la piccola creatura che cresceva di giorno in giorno.
"Da quel che vedo sembra tutto perfettamente normale." Rispose."Vedi, queste sono le mani e qui ci sono le gambe. E' ancora molto piccolo ma è già un bambino in tutti i sensi."
Il biondo osservava con occhi lucidi il piccolo, si distinguevano chiaramente la testa, il corpicino, le braccia e le gambe. Sasuke non staccava gi occhi di dosso da quell'immagine nemmeno per un momento, era un'emozione indescrivibile vedere come quel piccolo bambino ad ogni ecografia cresceva.
"Si può già sapere se è maschio o femmina?" Azzardò il moro.
"Il bambino è messo di profilo, non riesco ad inquadrare i genitali. Mi dispiace ragazzi, sarà per la prossima volta." Rispose la donna un po' dispiaciuta.
"E' un dobe come te!" Assottigliò lo sguardo l'Uchiha.
"Zitto! Guarda come si muove..." Naruto era letteralmente incantato dall'immagine.
"Voleve ascoltare il battito cardiaco?"
"Si! Si!" Naruto era al settimo cielo.
Shizune posizionò meglio la sonda sullo stomaco del giovane per poi premere un tasto sul macchinario attivando l'audio.
I due ragazzi rimasero ad ascoltare il battito del cuore rapiti da quel suono.
"Perché batte così forte?" Il biondo era emozionato ma al contempo preoccupato.
"E' una cosa normalissima! Il cuore del piccolo batte così veloce perché è ancora molto piccolo!"
"Capito!" Annuì.
Sasuke non spiccicava una parola. Sentiva il cuore leggero. Si era appena reso conto che finalmente i suoi desideri più inconsci si erano avverati. Il dobe finalmente era tutto suo e aspettava un figlio da lui.
Shizune, dopo aver spento il macchinario, tornò alla sua scrivania.
"Le ultime analisi erano buone complessivamente, dovresti solo assumere più ferro, è un po' basso. Fisicamente stai bene. Anche il tuo peso non è male, hai preso solo un kilo e mezzo in questi mesi." Si rivolse al biondo.
"Se è tutto normale... Allora perchè sta così male ogni mattina?" Sasuke non era ancora molto convinto.
"Avere le nausee è una cosa del tutto normale in gravidanza. L'intensità varia da soggetto a soggetto. Non devi preoccuparti, va tutto benissimo!" Sorrise per tranquillizare il moro.
"Allora se abbiamo finito possiamo andare?" Naruto iniziava ad avere sonno, per andare all'appuntamento aveva saltato il suo pisolino pomeridiano.
"Si potete andare ci vediamo per il prossimo controllo!"
I due giovani uscirono dall'ospedale, dirigendosi verso la loro abitazione. Le preoccupazioni del moro, nonostante tutto, non si erano placate. Rimaneva sempre il problema che spesso non era in casa per via delle missioni perciò non poterva occuparsi del compagno al mattino.

Si sentiva estremamente felice, i loro primi tre mesi di convivenza andavano benissimo. Non avrebbe potuto sperare di meglio.

Una storia sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora