capitolo 19

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  capitolo 19

La prima settimana di convivenza tra Naruto e Sasuke era trascorsa. Animata da qualche litigio, ma sommariamente era andata bene. Nel pomeriggio il biondo avrebbe avuto la prima ecografia. Il giorno prima Sasuke si era ritrovato nel dover partecipare ad una breve missione, ma aveva promesso che sarebbe rientrato in tempo. Mai e poi mai si sarebbe perso un evento tanto importante.
Adesso Naruto era intento nel riordinare casa. Nell'arco di un solo giorno aveva disseminato le sue cose un po' ovunque, ma si era ripromesso che avrebbe rimesso a posto tutto prima che il compagno rientrasse. Non aveva voglia di litigare a causa del disordine che aveva creato, quei pochi giorni passati insieme erano stati stupendi per lui nonostante i loro soliti battibecchi, era felice. L'appuntamento per l'ecografia era stabilito per le 17:00 in ospedale, sarebbe stata l'Hokage stessa a visitarlo.

Dopo aver trascorso tutta la mattina nello svolgere le faccende di casa, Naruto si sentiva esausto. Il giovane si accasciò sul divano, stremato. Con la mente ritornò alla sera in cui aveva ammesso la sua paura di essere abbandonato, quella volta aveva praticamente costretto Sasuke a promettere di non lasciarlo mai più. Si sentiva un idiota. Nonostante quella promessa il suo terrore era solo aumentato. Difatti fino a pochi minuti prima si era ritrovato a riordinare casa con l'unica speranza che comportandosi bene e non infastidendo il suo fidanzato, quest'ultimo non lo avrebbe escluso nuovamente dalla sua vita lasciandolo solo. Il biondo decise di allontanare quei brutti pensieri, non voleva intristirsi ulteriormente. Si sentiva abbastanza solo in quella grande villa senza Sasuke. Si era fatta ora di pranzo e il ragazzo sentiva lo stomaco brontolare, con uno sforzo immane raggiunse la cucina frugando nel frigorfero in cerca di qualcosa di commestibile.
Subito dopo aver pranzato uscì fuori in giardino. Si sistemò comodamente sul piccolo divano in vimini, assaporando la quiete di quel posto. Un po' si sarebbe annoiato tutto il giorno in casa da solo, ma non aveva molta voglia di uscire, si sentiva stranamente più stanco del solito pur non avendo fatto nulla di che. Senza nemmeno rendersene conto il giovane si addormentò accarezzato dal tepore dei raggi del sole.


Il quinto Hokage del villaggio della foglia quel pomeriggio si trovava nel suo ufficio, intenta nello scrutare attentamente una serie di rotoli per cercare di capire il perché della condizione del jinchuurichi della volpe a nove code. La donna dopo ore non aveva ottenuto nessuna informazione utile, era stanca e stressata. Si voltò ad osserare l'orologio da parete. Erano già le 16:00. Tra un'ora avrebbe avuto appuntamento con Naruto per i primi controlli riguardanti quella gravidanza insolita. La donna batteva nervosamente le unghie delle mani sul legno della scrivania. Impovvisamente, Kakashi Hatake, entrando dalla finestra come di consueto, si presentò al cospetto della donna.
"Sei in ritardo, Kakashi!" Esordì irritata.
"Mi scusi Hokage-sama, ma ho avuto un piccolo contrattempo!" Rispose tranquillo l'uomo.
"Un piccolo contrattempo? Ti ho fatto convocare stamattina, e tu sei venuto solo adesso!" Tsunade era alterata.
"Di cosa voleva parlarmi?" Cambiò discorso il ninja prima che l'ira dell'Hokage si abbattesse su di sé.
"Ho una missione per te. Devi andare nel paese del vortice e cercare quante più informazioni possibili sul clan Uzumaki." Puntò lo sguardo serio sull'uomo.
Kakashi inarcò un sopraccigliò, sorpreso." Il paese del vortice è stato distrutto molti anni fa... Che senso avrebbe andare lì?"
"Come ti ho appena spiegato.." Preciso. "Mi sevono informazioni sul clan Uzumaki. Più precisamente cerca informazioni sui jinchuuriki." Aggiunse.
"Informazioni di che genere?" l'Hatake aveva afferrato il perché di quella missione, ma voleva spronare l'Hokage a parlare di sua spontanea volontà.
"Va bene qualunque cosa.....! Basta che spieghi che effetti ha il chakra del demone sul suo possessore." La donna sospirò stressata.
"A che scopo? Se non sono inopportuno.." Il tono si mantenne calmo e distaccato.
Tsunade osservò nuovamente l'orologio appeso alla parete del proprio ufficio, erano le 16:30. Doveva andare, non aveva tempo per spiegare dettagliatamente la situazione al ninja.
"Non adesso Kakashi! Ho un impegno. Ti aspetto domattina nel mio ufficio, cerca di arrivare puntuale stavolta!"
L'uomo si congedò uscendo nuovamente dalla finestra. Rimasta sola, l'Hokage si lasciò andare sulla propria poltrona con un sospiro rassegnato. "Mannaggia a te, Naruto! In che razza di casino ti sei andato a cacciare stavolta...."
Si portò una mano sulla fronte per poi uscire dal proprio ufficio per dirigersi in ospedale.


Naruto, ancora addormentato sul divano in giardino, non si era per nulla reso conto dello scorrere del tempo. Fu una leggera brezza a svegliarlo. Il giovane aprì gli occhi infreddolito. Rientrò in casa, il suo intento era quello di sistemarsi a letto per continuare a dormire, ma notando fossero già le 17:00 in punto, salì di corsa al piano di sopra per cambiarsi. Corse giù dalle scale come un fulmine, catapultandosi davanti all'ingresso e afferrando le chiavi di casa, per poi chiudere la porta alle sue spalle con un sonoro tonfo, senza curarsi di chiudere a chiave. Prese a saltare agilmente sui tetti delle case per arrivare il prima possibile in ospedale. Una volta giunto a destinazione, corse per i corridoi fino a raggiungere la stanza in cui sarebbe avvenuta la visita.
Spalancò la porta con un movimento brusco, trovando Tsunade seduta dietro la scrivania bianca, mentre Shizune stava sistemando il macchinario per le ecografie.
"Sei arrivato, finalmente...!" Una vena pulsava sulla tempia dell'Hokage.
"Mi dispiace! Mi sono addormentato.... non so nemmeno come sia successo" Si giustigicò il biondino.
"Lasciamo perdere...." La donna si portò una mano alla tempia. "Sasuke non è ancora arrivato. Io proporrei di fare prima un prelievo del sangue mentre lo aspettiamo."
"Va bene." Rispose il giovane che in tanto si era seduto su una sedia di fronte alla donna.
Shizune si avvicinò al giovane con il necessario. Invitò il ragazzo a sfilare la giacca della tuta per poi prendere il laccio emostatico ed attircigliarlo intorno al braccio del giovane. Subito dopo aver disinfettato la parte interessata, conficcò l'ago della siringa sotto la pelle prelevando un pò di sangue per verificare i valori sangugni de biondo. Subitò dopo inserì il contenuto della siringa in una provetta in vetro sterile, pronta per essere analizzata.

Sasuke correva come un matto sui tetti delle case, era in ritardo, ma non era riuscito a fare di meglio. C'era stato un imprevisto durante la missione ed era toccato a lui sistemare la faccenda. Una volta giunto in reparto si catapultò di fronte alla porta della sala in cui doveva avvenire la visita del compagno. Tirò un profondo respiro per regolarizzare i battiti accelerati, per poi aprire la porta ed entrare con la sua solita grazia ed eleganza dentro la stanza. Una volta dentro trovò Naruto seduto su una sedia di fronte all'Hokage. I due stavano parlando.
"Sei arrivato! Possiamo procedere con l'ecografia." Disse Tsunade storcendo lo sguardo. Quel giorno arrivavano tutti in ritardo.
Il biondo sorrise radioso mostrando i suoi splendidi occhi blu nel vedere il compagno entrare nella stanza. Il giovane si alzò sistemandosi sul lettino. Tsunade gli fece sollevare la maglia scoprendo il ventre ancora perfettamente piatto. Prese il gel per poi versarlo sullo stomaco del ragazzo che rabbrividì al contatto con quella sostanza ghiacciata.

Naruto fu travolto dai ricordi. Non riuscì a non pensare al suo viaggio a Suna e alla sua prima ecografia. Si voltò ad osservare Sasuke accanto a sé. Il moro osservava con estrema attenzione tutti i movimenti del'Hokage. Il biondo sentì un tuffo al cuore, quella volta era completamente solo e spaventato mentre adesso era in compagnia del moro. Gli strinse la mano, voleva essere rassicurato, temeva di svegliarsi e rendersi conto che in realtà si trattasse solo di un sogno e non della realtà.
Sasuke sentì la presa ferrea sulla sua mano, si voltò incontrando gli occhi lucidi del biondino. Doveva essere molto emozionato. Ricambiò la stretta di mano, mostrando poi un piccolissimo sorriso appena accennato, più simile ad un ghigno. Anche lui sentiva la tensione per quella nuova esperienza sconvolgerlo.

Tsunade accese il monitor per poi poggiare la sonda sullo stomaco dell'Uzumaki. Cominciò a muovere la sonda sul basso ventre del biondo, ma non riusciva ad inquadrare bene le immagini.
"Naruto, devi abbassare un po' i pantaloni!" Ordinò, doveva scendere un po' più in basso.
Il ragazzo sbarrò gli occhi, leggermente imbarazzato. L'Uchiha assottigliò lo sguardo, irritato, nessuno poteva permettersi di guardare l'intimità del proprio ragazzo apparte lui.
Naruto sbottonò i pantaloni, Tsunade con poca grazia abbassò leggermente i boxer del giovane mostrando appena i biondissimi peli pubici, per poi riprendere il gel tra le mani e versarne ancora un po'. Poggiò la sonda più in basso riuscendo finalmente ad inquadrare qualcosa. La donna indicò un piccolissima macchia scura al centro del monitor con all'interno un piccolo puntino bianco che si muoveva all'interno della macchia più scura.
"Questa è la sacca di chakra che contiene il feto." Indicò la chiazza scura. "Mentre il punto bianco che si muove è il feto." Precisò per chiarire la situazione.
Naruto si sentiva emozionatissimo. Pensare che quel piccolo esserino tra nove mesi sarebbe diventato il suo bambino era un'emozione senza paragoni.
Sasuke si sentì spiazzato, il mix di emozioni nel trovarsi di fronte a quella immagine era più forte di ciò che aveva immaginato. Era felice ma al contempo deluso per la poca nitidezza dell'immagine.
La donna continuava a muovere la sonda sul ventre del giovane, analizzando le immagini con occhio critico.
"Sembra tutto normale.....!" Constatò. "Sei sicuro che non ci sia lo zampino della volpe?" Chiese rivolgendosi al biondo.
"Si, sono sicuro! Nemmeno Kurama ha idea di come sia stato possibile!" Rispose, un po' stufo di tutte quelle domande.
"Mmh... Vorrei fare qualche altro controllo, la cosa non mi convince."
Tsunade rimise a posto la sonda, per poi porgere al ragazzo qualche fazzoletto per ripulirsi. Subito dopo congiunse le mani concentrando un po' di chakra verde sui palmi. Poggiò le mani sul ventre del giovane muovendole con movimenti lenti e circolari.
"Allora?" Chiese Sasuke un po' in ansia, anche se non lo dava a vedere.
"Sembra tutto regolare. Non ho rilevato nulla di anomalo." Disse mostrando uno sguardo serio ma poco convinto.
"Perché nessuno mi prende mai sul serio?! Vi ho detto che Kurama non c'entra nulla! è una gravidanza normalissima!" Si imbronciò il giovane, incrociando le braccia al petto, offeso.
"Sei appena alla seconda settimana, dobbiamo tenerti sotto controllo." Precisò l'Hokage. Poi si rivolse al moro."I primi tre mesi sono delicati, assicurati che mangi adeguatamente e che stia a riposo."
Sasuke annuì convinto. Avrebbe tenuto d'occhio lui quella testa quadra di Naruto. Ma doveva ammettere che un po' era preoccupato per quella strana situazione.
"Adesso, Naruto, spogliati. Devo verifiare il tuo peso." Gli si rivolse nuovamente la donna.
Il biondo ricorava benissimo anche questo. Si alzò dal lettino, con calma tolse la maglia ed i pantaloni, rimanendo in boxer,salendo poi sulla bilancia.
"Attualmente il tuo peso è giusto. E' perfettamente proporzionato alla tua altezza ed al tuo fisico." La donna segnò tutto in una cartella. " In questi nove mesi prenderai un po' di peso, ma non preoccuparti, è normale. Sta a te non esagerare con il cibo! Cerca di prendere al massimo una decina di chili!" Gli intimò. Quel ragazzo era un pozzo senza fondo, bisognava dare un freno al suo appetito.
"Diventerò una balena....!" Si intristì, rivestendosi intanto.
"Non è detto!" intervenne Sasuke."Non riesci a tollerare l'odore del ramen e questo è un punto a tuo favore." Aggiuse.

La donna ignorò lo scambio di battute tra i due ragazzi tornando alla scrivania. Avevano ancora molte cose su cui discutere. La situazione in cui si trovava attualmente l'Uzumaki era particolarmente delicata e la cosa non riguardava soltanto la gravidanza. Con un cenno della mano interruppe di due ragazzi, invitandoli ad accomodarsi sulle sedie poste di fronte a sé. La neo coppietta prese posto.
"Penso sia chiaro ad entrambi che la situazione in cui vi trovate è davvero molto complicata. E non mi riferisco solo al bambino in arrivo." Sospirò. "Per tutti i nove mesi della gravidanza dovrai rimanere a casa, non potrai partecipare a nessuna missione, né allenarti e nemmeno andare in accademia! Assoluto riposo! Mi sono spiegata?" Chiese poi, puntando lo sguardo serissimo sul ragazzo biondo.
"Si ho capito!" Sbuffò infastidito dal fatto che tutti lo trattassero come un idiota.
"Naruto mi ha raccontato poco fa che si è trasferito a casa tua." Si rivolse all'Uchiha. "Approvo la tua decisione. Questo idiota non è minimanente in grado di badare a se stesso." Inarcò un sopracciglio guardando male il biondo che le aveva rivolto uno sguardo furente.
"Io sono perfettamente in grado di badare a me stesso!" Rispose irritato il biondino, voltando la testa di lato, esibendo un broncio offeso.
"Non dire idiozie dobe!" Lo riprese il moro.
"Teme!! Non è vero!" Digrignò i denti con le guance rosse di rabbia.
"Smettetela immediatamente!!!" Tsunade battè violentemente una mano sulla scrivania.
"Non ho la minima intenzione di stare qua ad ascoltare le vostre stupide liti. Abbiamo cose più importanti di cui discutere!" Aggiunse puntando gli occhi castani sui due ragazzi.
"Che intenzioni avete? Volete nascondere o rendere pubblica la notizia?" La donna preferì essere chiara fin da subito senza troppi giri di parole.

Naruto in un primo momento era rimasto un po' scioccato dalla domanda, per poi rabbuiarsi. Mille pensieri affollarono la mente del giovane, disintegrando letteralmente la felicità che aveva provato fino a pochi minuti prima vedendo l'ecografia del proprio bambino. Sasuke colse la tristezza in quei limpidi occhi blu. Spesso in quei giorni aveva pensato a cosa fare, ma preferì non parlarne con il biondo per non turbarlo. Adesso si era reso conto che quel discorso era inevitabile.
"Preferirei mantenere il riserbo. Almeno per il momento." Rispose Sasuke per entrambi.
"Naruto, vorrei un tuo parere!" Proruppe la donna.
Il ragazzo mantenne lo sguardo basso. "Sicuramente la gente inizierà a fare domande vedendomi a casa di Sasuke...! Forse dovremmo dire la verità." Il tono basso e angosciato.
"Io invece concordo con Sasuke. Credo sia meglio non dire nulla almeno per adesso."
"Per quale motivo?" Chiese Naruto.
"Non mi interessa molto il parere della gente. Quello che mi preoccupa è il consiglio degli anziani. La vecchia Koharu e Homura sono un problema! Quei due non hanno mai provato molta simpatia per te...! Oltre al fatto che detestano Sasuke!"
"Che possano...?" Azzardò il moro ma l'Hokage non lo lasciò terminare.
"Non possono fare granchè senza la mia approvazione. Ma sono pur sempre due persone influenti, inoltre prima vorrei fare qualche ricerca per capire come sia possibile questa gravidanza. " Terminò Tsunade.
Naruto si era completamente estraniato dalla conversazione. Oltre alle sue preoccupazioni si aggiungeva questo problema. Si passo una mano sul ventre, voleva questo bambino, lo desiderava con tutto se stesso ma si sentiva un grandissimo egoista, stava mettendo al mondo una creatura dandogli una vita piena di problemi e insidie ancora prima che nascesse.

Sasuke era irritato da quella conversazione e dal silenzio in cui si era rinchiuso il biondo. Quel comportamento non significava nulla di buono.
"Abbiamo finito? Possiamo andarcene?" Chiese inarcando un sopracciglio, seccato.
"Aspetta! non avere fretta...! Naruto?" Lo richiamò la donna.
Il biondo si riprese risvegliandosi dai suoi pensieri. "Si?"
"Penso tu già sappia cosa devi e cosa non devi fare in gravidanza" Era in pena per il ragazzo, anche lei si era accorta dell'aura triste che lo circondava.
"Si, so già tutto...." Sospirò.
"Allora non è necessario che ti rinfreschi la memoria?" Chiese nuovamente.
"No, non serve. Se abbiamo finito vorrei tornare a casa."
"Va bene potete andare. Delle visite successive si occuperà Shizune, per qualsiasi cosa sai dove trovarmi. "
"Grazie." Rispose semplicemente il biondo per poi andarsene in compagnia del moro.
I due ragazzi uscirono dall'ospedale in completo silenzio.

Naruto camminava per le vie di Konoha a testa bassa, con lo sguardo perso nei suoi pensieri mentre Sasuke camminava di fianco al compagno rivolgendogli qualche occhiata di tanto in tanto.
"Ti va di cenare fuori?" Il moro ridestò il compagno dal suo stato di trans.
Il giovane sollevò lo sguardo. "Per me va bene." Rispose non curante.
Insieme si diressero in un piccolo ristorante. La cena si svolse in religioso silenzio.
Naruto non stava mangiando praticamente nulla, si era imbambolato ad osservare il contenuto del suo piatto giocherellando nervosamente con le bacchette, troppo preso dalle sue preoccupazioni. Inizialmente, appresa la notizia, l'unica cosa a cui era riuscito a pensare era al fatto che finalmente avrebbe avuto una famiglia. Non aveva considerato l'ipotesi che il consiglio avrebbe anche potuto non accettare la cosa e di consegueza intervenire. Temeva potessero costringerlo ad abortire nuovamente o peggio aspettare che nascesse il bambino per poi strapparlo dalle sue braccia dopo il parto per spedirlo chissà dove lontano da lui. Era preparato al fatto che le cose non sarebbero state per nulla facili, che la popolazione del villaggio avrebbe visto il loro bambino come un mostro. Ma pensare all'ipotesi di poterlo perdere ancora prima di metterlo al mondo lo stava dilaniando.

Sasuke aveva pensato spesso al fatto che l'intera Konoha avrebbe potuto reagire male all'idea che il biondo aspettasse un figlio da lui. Ma non gli interessava, avrebbe protetto la sua famiglia con le unghie e con i denti se necessario, era disposto a tutto, anche a trascinare il compagno il più lontano possibile da quel villaggio, anche a macchiarsi nuovamente la mani di sangue. Non avrebbe mai più permesso a nessuno di distruggere la nuova vita che con fatica si era costruito. Il giovane stava consumando la propria cena con molta calma e intanto osservava il biondino che non aveva toccato ancora nulla. Doveva fare qualcosa, non poteva sopportare una simile situazione.
"Non hai fame?" Si rivolse al ragazzo seduto di fronte a sé.
"Non molta." Rispose con sguardo assente.
Sasuke non rispose, comprendeva perfettamente il tormento del ragazzo. Conclusa la cena i due ragazzi si diressero verso casa.

Il cielo si era incupito, le nuvole scure nascondevano i raggi del sole. C'era aria di pioggia. Da un momento all'altro si sarebbe scatenato un acquazzone. Sasuke estrasse dalla tasca della divisa da shinobi le chiavi aprendo la porta d'entrata, Naruto lo seguì, togliendo le scarpe all'ingresso per poi andare in cucina. Il moro entrando in casa rimase piacevolmente stupito notando che la casa era perfettamente ordinata, proprio come l'aveva lasciata prima di andare in missione. Raggiunse il biondo trovandolo seduto su una sedia con la testa poggiata sul tavolo e le braccia a penzoloni.
"Naruto non reagire così! Non lascerò che gli facciano del male!" Proferì serissimo, riferendosi al bambino.
Il giovane sollevò la testa abbracciando il compagno alla vita. "Quei maledetti vecchiacci sono capaci di tutto. Guarda cosa hanno fatto al tuo clan.."
Aveva parlato senza pensare. Solo dopo notando il viso cupo del moro si rese conto di aver detto le parole sbagliate. "Mi dispiace Sas'ke, non volevo...." Si scusò stringendo maggiormente la stretta intorno alla vita del compagno.

Rivangare quei ricordi per Sasuke era sempre molto doloroso, ma la posta in gioco in quel momento era troppo alta, doveva assicurarsi che quei maledetti non venissero a sapere nulla della gravidanza di Naruto almeno fino a quando quest'ultimo non avesse partorito. L'Uchiha sentiva la stretta intorno al proprio bacino, abbassò lo sguardo incontrando una zazzera bionda spettinata conficcata nel suo fianco.
"Naruto.." Lo richiamò sollevandogli il viso con una mano."Nessuno torcerà un capello al nostro bambino!" Disse serio puntando gli occhi neri in quelli del compagno.
Quello annuì mostrando un lieve sorriso forzato, per poi tornare ad abbracciare il moro.
Sasuke sentiva il biondino tra le sue braccia terribilmente nervoso. "Ti va di fare un bagno caldo per rilassarti un po'?" Propose.
Naruto annuì, adorava fare il bagno.

Insieme salirono al piano di sopra entrando dentro il grande bagno contenente una vasca altrettanto grande in stile orientale. Sasuke riempì la vasca ricolma d'acqua calda per poi uscire dal bagno. Il biondo entrò, si spogliò, per poi immergersi nella grande vasca lasciandosi andare ad un profondo sospiro man mano che l'acqua calda accarezzava il suo corpo facendolo rilassare. Appena un attimo dopo la porta si aprì rivelando l'immagine del moro completamente nudo.
Naruto arrossì vedendo il corpo chiarissimo e perfettamente scolpito del compagno. "Che-che ci fai qui teme?"
"Faccio il bagno." Rispose tranquillamente. "Anche io sono stanco! Ti ricordo che sono tornato da una missione."
Si avvicinò al bordo della vasca immergendosi, posizionandosi dietro il biondo, facendo combaciare il proprio petto con la schiena del compagno. Poi avvolse le braccia intorno alla vita del minore stringendolo a sé.
"Che vuoi fare?" Chiese il biondo imbarazzato.
"Nulla. Perchè sei così rosso? Abbiamo fatto cose molto più sconce di questa..!" Lo derise poggiando il mento sulla sua spalla.
"Ti prego! Non sono in vena." Disse un po' giù di tono rannicchiandosi su se stesso portando le gambe al petto.
"Non farò nulla che tu non voglia!" Gli baciò una spalla con dolcezza.
"Grazie!" Gli sorrise il biondo accoccolandosi tra le braccia del fidanzato, lasciandosi cullare dal tepore dell'acqua calda.
Una volta concluso il bagno, i due ragazzi si sistemarono a letto. Il biondo si accucciò come un bambino tra le braccia del compagno, si sentiva leggermente meglio, quel bagno caldo era stato un toccasana. Sasuke prese ad accarezzare i capelli del compagno con movimenti lenti finchè non sentì il respiro del biondo farsi sempre più pesante, segno che si stava addormentando. Poco dopo anche lui si rilasò addormentandosi di conseuenza.


Tsunade era appena arrivata in ufficio, si sedette dietro la propria scrivania guardando scettica l'enorme pila di documenti da controllare posta davanti a sé. Improvvisamente sentì bussare alla porta del proprio ufficio. Guardò l'orologio, erano appena le 9 del mattino la cosa la stranizzò.
"Avanti ." Rispose non curante.
La porta si aprì rivelando la figura di Sasuke. La donna non si aspettava di vedere il ragazzo.
"Che ci fai tu qui? Qualche problema con Naruto?" Chiese, preoccupata.
"Lui sta bene. Volevo parlare con lei." Si accomodò.
"Riguardo a ieri... Nessuno deve sapere della gravidanza di Naruto! Io, lei, Shizune e Sakura siamo già abbastanza." Proferì serissimo.
"E' successo qualcosa?" Chiese dubbiosa, aggrottando le sopracciglia bionde.
"Naruto è molto turbato! E la cosa non va bene!" Affermò inarcando un sopracciglio. Era alterato era evidente.
"Da quando ti preoccupi così tanto per lui?" Ironizò.
Quella presa in giro fece infuriare il ragazzo che assottigliò pericolosamente lo sguardo.
"Mi stia bene a sentire!" Indurì il tono della voce. "Se succede qualcosa a Naruto o al bambino non risponderò più delle mie azioni! Perciò veda di fare bene il suo lavoro e si assicuri che il consiglio non scopra nulla!" Disse poi puntando lo sguardo carico di rabbia e determinazione verso la donna.
Tsunade rimase sorpresa ma al contempo sconvolta sia dalle parole che dal tono con cui erano state pronunciate.
"Bada a come parli moccioso!....." Digrignò i denti infastidita. "Tu assicurati che non si agiti e stia a riposo! Il resto non ti riguarda!" Rispose a tono dopo essersi ripresa dallo shock.
"Invece mi riguarda eccome!" Aggiunse alzando il tono di voce.
L'Hokage assottigliò lo sguardo, da un lato le faceva piacere vedere il modo in cui l'Uchiha lottava per la salvezza del figlio e del compagno. Ma dall'altro detestava l'arroganza di quel ragazzo la mandava in bestia.
"Vedi di darti una calmata!" Stava cercando in tutti i modi di mantenersi calma anche lei.

Il giovane si poggiò meglio sullo schienale della sedia su cui era seduto. "Come procedono le ricerche riguardanti la gravidanza di Naruto?" Chiese cambiando discorso.
"Non procedono." Rispose seccata. "Ho deciso di mandare Kakashi nel paese del vortice per fare qualche ricerca a riguardo." Intanto la donna era tornata ad osservare i documenti sulla propria scrivania.
"Il paese del vortice?" Chiese perplesso Sasuke.
"La madre di Naruto era originaria del paese del vortice. L'intero clan Uzuaki discende da là."
"Perché proprio Kakashi?" Chiese poi.
"E' un uomo fidato. A proposito, vorrai metterlo al corrente della situazione..?"Chiese un pò dubbiosa, alzando lo sguardo verso il ragazzo.
"Va bene." Rispose seccato. "Ma solo lui!" In realtà il moro aveva acconsentito solo perché in realtà l'ex sensei sapeva già tutto.
L'Hokage non si insospettì. In quel preciso istante Kakashi entrò dalla finestra trovando Tsunade e Sasuke conversare.
"Buongiorno Hokage-sama!" Salutò l'Hatake lanciando un'occhiata veloce al moro.
"Io vado." Sasuke si alzò lanciando un'occhiata eloquente alla donna che annuì di rimando, uscendo poi dall'ufficio.

Kakashi notò lo scambio di sguardi tra il sannin e l'ex allievo. "Mi sono perso qualcosa?" Chiese.
"Riguarda la missione di cui ti ho parlato ieri." Tirò un profondo respiro alzandosi da dietro la propria scrivania. "Naruto aspetta un bambino da Sasuke, perciò ho bisogno che tu vada nel paese del vortice! Qui a Konoha non ho trovato nulla che possa spiegare questa assurda situazione.... Forse lì riuscirai a trovare qualcosa..."La donna disse tutto d'un fiato in piedi ,guardando fuori dalla finestra.
"Non hai nulla da dire?" Chiese perplessa. Il ninja copiatore non sembrava molto sorpreso.
Kakashi inarcò un sopracciglio fingendosi sotto shock.
"Tu sai qualcosa...Parla!" Lo intimò l'Hokage.
"Ad essere sincero non so molto..." Si grattò nervosamente la mascherina sulla guancia.
"So che quei due si frequentano già da un bel po'... e che Naruto si è trasferito da poco a casa di Sasuke!" Cercò di mostrarsi il più tranquillo possibile.
"Adesso sai il perché!" Aggiunse la donna continuando a scrutare l'uomo attentamente.
"Di quanti mesi è Naruto?" Chiese Kakashi.
"Appena due settimane. Voglio che trovi qualsiasi cosa che possa dare una spiegazione a questa gravidanza!" Disse seria.
"Certo Hokage-sama! Se abbiamo finito andrei" Chiese.
"Ah..! Kakashi! Non devi dire niente a nessuno riguardo a questa storia! Sono stata chiara?" Lo riprese.
L'uomo annuì semplicemente puntando lo sguardo serio verso l'Hokage per poi uscire dal palazzo passando dalla finestra. Pronto per svolgere la missione che gli era stata affidata.

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