capitolo 28

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  capitolo 28

Le settimane trascorrevano tranquille a villa Uchiha, dopo i fatti spiacevoli accaduti in precedenza, la neo coppietta riuscì a godersi gli ultimi due mesi di gravidanza in tranquillità.

Nel pomeriggio Naruto avrebbe avuto un'altra visita, il giovane era già giunto all'ottavo mese, ormai mancava poco al lieto evento. Dopo pranzo il biondino si stese a letto, il suo mal di schiena stava peggiorando di giorno in giorno, la sua pancia era cresciuta ulteriormente nelle settimane precedenti e a risentirne era la sua spina dorsale.
Sasuke lo raggiunse sdraiandoglisi accanto.
"Ti faccio un massaggio?" Sibilò con voce suadente.
"Sarebbe perfetto" Annuì a bassa voce l'altro.
Il biondo si stese sul fianco sinistro e il moro prese a passare le mani lungo la schiena esercitando una leggerissima pressione con i polpastrelli nella zona lombare, salendo e scendendo con le dita. Naruto si stava rilassando, quel massaggio era un vero toccasana, sentiva i muscoli indolenziti rilassarsi sotto il tocco di quelle mani.

In quegli ultimi mesi il rapporto tra i due ragazzi era migliorato. Dopo le incomprensioni degli ultimi tempi, entrambi avevano compreso che dovevano cambiare qualcosa nel loro carattere per poter andare d'accordo. Sasuke era diventato più tollerante e dolce sempre entro i suoi livelli, mentre Naruto aveva imparato ad essere meno disordinato e chiassoso. I due giovani avevano costruito partendo da zero il loro rapporto, dovevamo costruire le basi per un rapporto solido in modo da garantire un futuro alla loro bambina. Adesso non c'era più solo la loro amicizia ma una vera e propria relazione fatta di alti e bassi, anche se sempre animata da qualche battibecco. Visti i loro caratteri forti era impossibile non litigare. Come da copione gli insulti erano all'ordine del giorno ma per fortuna si concludevano sempre facendo pace tra le lenzuola. Tra l'altro, attività molto gradita ad entrambi.

Quel massaggio stava rilassando il biondo al punto da mandarlo ad un passo dal mondo dei sogni. Il maggiore osservava il compagno sbadigliare sonoramente, ne era certo, si sarebbe addormentato da un momento al'altro. Interruppe il massaggio alzandosi repentinamente dal letto sentendo il biondo imprecare.
"Hey teme! Perché hai smesso? Mi stavo rilassando!" Ammise.
"Per chi mi hai scambiato? Per il tuo schiavo? Alzati, dobbiamo andare in ospedale per la visita." Il tono imperativo non ammetteva repliche.
Naruto non si era accorto dell'ora, era talmente preso da quel massaggio che non si era reso conto dello scorrere del tempo. Il giovane tese una mano verso il compagno, non riusciva ad alzarsi da solo, aiutandolo a rimettersi dritto. Per poi uscire di casa ed avviarsi verso la struttura ospedaliera.


Sasuke e Naruto camminavano per le vie di Konoha. Il biondo teneva il viso basso, si sentiva terribilmente a disagio, nonostante avessero preso una via secondaria, non riusciva a fare a meno di sentire mille occhi puntati addosso. Il pancione era enorme, praticamente impossibile da nascondere. Ormai già da qualche mese aveva detto addio ai suoi vestiti, i pantaloni riusciva ancora ad indossarli, più o meno, al contrario le magliette erano state tutte accantonate comprando a sua volta altre maglie più larghe e lunghe. In quel preciso istante i due ragazzi camminavano con passo tranquillo. Sasuke aveva preso il compagno per mano cercando di infondergli un po' di coraggio, non gli era sfuggito il suo sguardo triste.
Il moro, con il suo sguardo fiero, camminava a passo tranquillo accanto al biondino mano nella mano. Al contrario di Naruto a lui non interessava nulla di ciò che la gente pensava, dei bisbigli, delle voci che circolavano su di loro, non si era mai curato di certe cose. Continuava a camminare con estrema calma, era ancora presto, non c'era fretta. Teneva sempre d'occhio il compagno, lo vedeva con lo sguardo basso e quell'aria mortificata in volto, non era da lui comportarsi in quel modo ma non poteva nemmeno giudicarlo, se si fosse trovato al suo posto forse avrebbe reagito anche peggio di Naruto. Aveva pensato spesso a come dovesse sentirsi il biondo, in fondo era un uomo non una donna non era una cosa normale, doveva essere davvero dura per lui accettare la propria condizione. Perciò doveva dargli tutto il sostegno emotivo che necessitava.

Sasuke lasciò la mano del biondo, che alzò il viso mostrando i suoi splendidi occhi azzurri con aria stranita. Il maggiore sollevò il braccio avvolgendolo intorno alle spalle del minore stringendolo a sé, posando un lieve bacio sulla sua fronte.
"Non curarti di loro, io ci sarò sempre." Gli sussurrò con tono calmo.
Il biondo arrossì sorridendo, quelle parole gli avevano infuso coraggio e fiducia. Si lasciò abbracciare continuando a camminare stretti l'uno all'altro. Naruto conosceva il compagno, non era il tipo da fare certi gesti affettuosi in pubblico, ma era certo che lo avesse fatto per rassicurarlo. Malgrado gli fosse stato ripetuto più volte di non preoccuparsi dell'opinione del popolo del villaggio, non riusciva a non star male per quella situazione, era degradante sentirsi nuovamente trattato come un ripudio dopo essere stato l'eroe che aveva salvato tutti.


Giunti di fronte l'ospedale si soffermarono per qualche istante ad osservare l'imponente struttura, per poi avviarsi verso l'interno. Giunsero al reparto maternità e come di consueto entrarono. Naruto aprì la porta trovando Tsunade dietro la scrivania che stava esaminando alcuni documenti.
"Baa-chan che ci fa qui? Dov'è Shizune?" Il giovane era stranito, non si aspettava di trovare l'Hokage.
"Non chiamarmi in quel modo, stupido moccioso!" Digrignò di denti guardandolo minacciosamente. "Oggi ti visito io." Decretò la donna.
"Cosa sta leggendo?" Sasuke si era seduto tranquillamente accavallando le gambe.
"Le analisi di questo idiota."
"Hey!" Si infervorì il biondo che mise su il broncio, offeso.
"Vanno bene, non ci sono anomalie, i valori sono tutti nella norma."
La donna si alzò raggiungendo il lettino accanto alla macchina per le ecografie. La accese facendo cenno al biondo di raggiungerla e stendersi. Il ragazzo fece come indicato, si sdraiò alzando la maglia scura mostrando la pancia in tutto il suo volume e la sua rotondità.
"Wow..! Scoperta sembra ancora più grossa!" Ammise la donna ricevendo un'occhiataccia dal giovane.
Per poi passare all'ecografia. Posò la sonda sul ventre dell'Uzumaki rivelando immediatamente la piccola stesa a testa in giù che succhiava un pollice, la bambina aveva gli occhi aperti e sembrava guardare nella loro direzione. Sasuke non riusciva a staccare gli occhi di dosso dal monitor, ad ogni visita la bambina si vedeva sempre meglio, riusciva ad individuare perfettamente la forma del corpo, la testa , gli arti, il viso, era perfetta. Il solo vederla da li gli provocava un'emozione unica, al pensiero che tra meno di un mese avrebbe potuto tenerla in braccio sentiva lo stomaco in subbuglio per l'emozione. Contava i giorni che lo separavano da quell'evento con estrema impazienza.

Naruto sorrideva, felice, sentiva il cuore leggero, la felicità che quel piccolo fagottino gli infondeva non aveva paragoni. Riusciva a percepire ogni movimento all'interno del suo corpo, ma vedere quei piccoli occhi puntati su di sé era un'emozione più unica che rara. Non vedeva l'ora che nascesse, un po' per poter tornare alla sua taglia normale e un po' per poterla stringere a sé e vederla con i propri occhi, coccolarla e riversare su sua figlia tutto l'affetto che in diciannove anni non aveva ricevuto.
"La crescita è regolare. In questo ultimo mese prenderà un po' di peso, a occhi e croce dovrebbe raggiungere circa i tre chili."
"Non è un po' piccola?" Naruto non ne capiva molto di bambini.
"No va bene, è normalissima!" Affermò la donna. "Come va la schiena? Ti fa ancora molto male?"
"Si...!" Ammise rassegnato.
"Mettiti sul fianco sinistro."
La donna spense il macchinario, il giovane si voltò. Tsunade passò le mani sulla schiena del biondo, era preoccupatissima per le sue condizioni, era un ragazzo, il suo corpo non era adatto a sopportare il peso di una gravidanza. La colonna vertebrale era sotto sforzo, mentre i muscoli erano molto tesi. La cosa non andava bene.
"Devi stare a letto e riposare il più possibile!" Ordinò.
"E' grave?" Sasuke aveva notato la nota di preoccupazione sul viso dell'Hokage.
"Non molto, ma ha un'altro mese da sopportare. Dopo il parto farai riabilitazione."
"Quando potrò ricominciare ad allenarmi?" Il biondo non ne poteva più, si sentiva un malato terminale.
"E' ancora presto per parlare d'allenamenti. E passato molto tempo inoltre prima farai un po' di riabilitazione per la schiena e dopo con calma potrai ricominciare ad allenarti ed inseguito tornare a partecipare alle missioni!"
Da prima il giovane granò gli occhi incredulo. "Non mi serve nessuna riabilitazione! Sto benissimo! Riprenderò ad allenarmi subito dopo aver avuto la piccola!" Aggiunse incrociando le braccia al petto in un gesto di stizza.
"Non fare il dobe!" Lo riprese il moro guardandolo male. "Farai come ha detto l'Hokage!" Ordinò imperioso.
"Chi diavolo ti credi di essere? Brutto teme arrogante! Non sei nessuno per darmi ordini!" Alzò un pugno adirato.
Sasuke assunse un aria seria. "Posso eccome!" Aggiunse con tono basso e minaccioso.
Naruto sentì un brivido lungo la schiena, anche se cercò di non mostrare la sua preoccupazione,il suo sguardo e quel tono non promettevano nulla di buono.
"Piantatela immediatamente!" La donna sentiva la testa dolere, la voce squillante del biondo era insopportabile già di suo, se poi si metteva a litigare con l'Uchiha la cosa era intollerabile.
L'Uzumaki assunse un aria offesa. L'Hokage si portò dietro la scrivania cominciando a consultare i documenti posti di fronte a lei.
"Dobbiamo decidere la data del cesario!" Proferì improvvisamente continuando a scrutare i documenti che teneva tra le mani.
"Che cos'è un cesario?" Chiese in biondo ingenuamente.
Sasuke si voltò guardandolo con un sopracciglio inarcato, era un dobe in tutti i sensi quel ragazzo, non sapeva un accidenti.
Tsunade sollevò gli occhi al cielo." Un taglio cesario, è un operazione chirurgica." Specificò.
Subito dopo si alzò raggiungendo il biondino, gli si avvicinò cautamente passando una mano sul pancione facendola scorreva fino a raggiungere l'attaccatura del pube. Il ragazzo puntò gli occhi sulla donna stranito.
"Farò un taglio qui!" Disse sorridendo maligna "Per poi infilare le mani nella dentro la tua pancia e tirare fuori la bambina!" Aggiunse con aria sadica.
Il biondo era sbiancato, aveva gli occhi sbarrati mentre stringeva le labbra tra i denti. Il modo in cui Tsunade gli aveva spiegato come sarebbe avvenuto il parto lo aveva terrorizzato.
"Tranquillo dobe, verrai anestetizzato, non sentirai nulla." Lo tranquillizzò il moro, a modo suo.
"N-non c'è u-un altro modo?" Non gli piaceva per nulla la cosa, la vecchia baa-chan lo aveva spaventato.
"E come pensi di far uscire la bambina? Sentiamo." La donna incrociò le braccia al petto piegando leggermente la testa di lato.
"Non lo so... è lei il medico!" Iniziava ad avere paura, i brutti ricordi lo avevano assalito. Il ricordo dell'aborto era tornato prepotentemente, il dolore fisico ed emotivo che aveva provato lo aveva scosso nuovamente dopo tanto tempo. Una lacrima era sfuggita al suo controllo, fulmineo voltò il viso di lato per non farsi vedere.
Sasuke sentendo quel tono basso ed insicuro si era insospettito, in quei mesi aveva conosciuto mille sfaccettature del carattere di Naruto cui non conosceva l'esistenza. Non si accorse di quella lacrima, ma percepì che qualcosa non andava. Allungò un braccio avvolgendolo intorno alle spalle del biondino portandolo accanto a sé. Lo sentì sussultare per poi stringersi maggiormente, ricambiando l'abbraccio.
Un ricordo gli tornò alla mente.

*****

Erano ancora all'inizio della loro convivenza, nessuno dei due sapeva come rapportarsi con l'altro. Il biondo era sempre super emotivo, bastava un non nulla per farlo scoppiare in lacrime. Sasuke non sapeva mai come comportarsi, aveva la sensazione di sbagliare sempre tutto. Quel pomeriggio Sakura si era presentata come di consueto a casa sua, Naruto si era addormentato poco prima. Quella volta la ragazza gli aveva dato alcuni consigli di fondamentale importanza.

"Sai, Sasuke, anche se apparentemente Naruto può sembrare uno sciocco che non prende mai nulla sul serio e si comporta da idiota in qualunque situazione, ti assicuro che sotto quella corazza c'è un essere talmente fragile e indifeso che non puoi nemmeno lontanamente immaginare. Io l'ho imparato a mie spese.."

Aveva detto quelle parole mostrando poi un sorriso triste.
"In questo periodo non riesce a tenere a bada gli ormoni, perciò è così emotivamente insatabile. Cerca essere più comprensivo e non fermarti di fronte all'apparenza, guarda oltre. Non è poi così complicato riuscire a capire cosa gli passa per la testa realmente, basta osservarlo attentamente."

Il moro non aveva fiatato, era rimasto ad ascoltare in silenzio.
"Pensavo di conoscerlo, anzi ne ero fermamente convinta! Abbiamo trascorso tutta l'adolescenza insieme. E invece... non sapevo nulla. Adesso so cosa di nasconde dietro quei bellissimi sorrisi! Nasconde la tristezza, cerca di essere forte e si impunta nel voler aiutare tutti per non pensare al proprio dolore, vuole solo essere amato ed accettato. Sai, non è vero che non ha paura di nulla! La solitudine lo terrorizza! Inoltre... Credo sia innamorato di te da sempre, forse anche prima che tu lasciassi il villaggio a tredici anni. Solo non se ne rendeva ancora conto." Concluse mostrando un'espressione ancora più triste.

"Questo lo so. Anche a me è sempre parso strano l'attaccamento che aveva nei miei confronti." Aveva risposto il moro, guardando altrove.

"Ricorda! Non compatirlo mai! Il fatto che tu sia un tipo ci poche parole è un bene, ma anche un male. Delle volte sei offensivo! Dagli sostegno e mostragli affetto! Spesso fa finta di stare bene accantona il suo malessere nell'angolo più remoto della sua anima. Cerca di distrarsi, fa il cretino! Ma... quando a questo malessere se ne aggiunge altro e altro ancora fino a diventare incontenibile... sfocia in una valanga talmente forte ed impetuosa che è quasi impossibile domarla." La preoccupazione velata dietro quel tono calmo e pacato era evidente.

"Dove vuoi arrivare?" Anche Sasuke iniziava a non capire molto. Stranamente il suo tono non era né arrogante né imperioso. Solo curioso di capire.

"Io ero totalmente contraria a questa vostra relazione! Per colpa tua ha versato talmente tante lacrime... L'ho visto disperarsi fino ad annullarsi completamente senza avere più la forza di rimettersi in piedi. Adesso avete scelto di stare insieme e ho accettato la vostra scelta.Sasuke! Se hai bisogno di aiuto con Naruto puoi chiedere mi farebbe solo piacere aiutarti!"

Il moro era rimasto di sasso. Era certo che da un momento all'altro la ragazza avrebbe iniziato ad inveire contro di lui. E invece...
"Non so come comportarmi." Non aggiunse altro.

Sakura sorrise. "E' più semplice di ciò che sembra! Sii dolce ma non trattarlo in modo diverso. Continua a chiamarlo dobe come sempre! Si sincero e non aver paura di mostrare i tuoi sentimenti."

"Io gli ho già detto che lo amo più volte, lui ancora no!" Aveva voltato il viso di lato, era più che certo di essere arrossito nel confessare quella cosa. Ma voleva togliersi il dubbio, non capiva perché il dobe non esprimesse i suoi sentimenti.

"Ti ama te lo assicuro! Ha solo paura, si è donato a te in tutti i sensi e ha ricevuto in cambio solo dolore. Adesso non riesce ad esprimere realmente ciò che prova."

Sasuke abbassò lo sguardo. Era vero, non poteva biasimarlo.
"Naruto adora essere coccolato, sai?" Sorrise, voleva dargli un consiglio.

"Questo lo so già! Dopo il sesso fa più fusa di un gatto!" Ghignò ripensando al dobe in certi frangenti.

"Sei un depravato! Certi dettagli non li voglio sapere!" Non riusciva ancora a capacitarsi di quei due a letto a fare certe cose. Nella sua mente Naruto era ancora il ragazzino ingenuo di dodici anni.
"A parte questo! Cerca di stare molto attento al suo comportamento!" Asserì dopo.

Il giovane annuì, in fondo quella chiacchierata gli era stata di grande aiuto.

*****

Sasuke con la mente ritornò al presente. Tsunade era rimasta allibita di fronte al comportamento dei due giovani. Il biondo si era rannicchiato tra le braccia del compagno, mentre il moro gli accarezzava i capelli con movimenti leggeri.
"Non le sembra di aver esagerato? Se voleva spaventarlo ci è riuscita alla grande!" L'Uchiha alzò il tono rivolgendosi all'Hokage.
La donna era pietrificata, non si aspettava una simile reazione, voleva solo scherzare un po'. In quegli otto mesi non aveva visto molto il biondino, si era occupata di tutto Shizune, lei si limitava a leggere i documenti della propria assistente. Erano state rare le occasioni in cui gli era capitato di avere a che fare con Naruto.
"Mi dispiace..." Si avvicinò al ragazzo accarezzandogli la zazzera bionda diventata leggermente più lunga. "Non volevo spaventarti!"
Il giovane sollevò la testa rimanendo ancora stretto al compagno. "Non è colpa sua. Mi sento strano in questo periodo, basta poco per impressionarmi!" Accennò un lieve sorriso.
La donna tornò dietro la scrivania. "Mi dispiace, ma dovrò realmente operarti. Verrai anestetizzato perciò non sentirai nulla. Avevo pensato di far nascere la bambina il 15 di Marzo. I nove mesi si concludono giorno 11, un paio di giorni dopo credo sia meglio!"
"Faccia lei, è lei l'esperta!" Decretò Sasuke, mentre il biondo annuì semplicemente.
"Allora è deciso."
Dopo aver segnato la data la donna si riscosse. "Avete scelto il nome per la piccola Uchiha?"
"Si! Ma è una sorpresa!" Il biondo si era ripreso completamente, adesso sorrideva felice.
La donna accennò un lieve sorriso. Di sicuro avevano scelto un nome particolarmente significativo per loro, perciò non volevano annunciarlo prima della nascita della piccola.
Subito dopo i due ragazzi tornarono a casa per godersi un po' di intimità.


Alcuni giorni dopo.
Shikamaru si trovava al negozio di Ino. Il giovane era andato a trovare al compagna di team per convincerla ad andare a trovare l'Uzumaki. Tra tutti i suoi amici lei era l'unica a non essersi ancora presentata a villa Uchiha per congratularsi con il ragazzo per la lieta notizia.
"Ino sei una seccatura!"
"Non ho la minima intenzione di andare da quel traditore! Si è preso il mio Sasuke ti rendi conto?" La ragazza era furiosa ancora non riusciva a capacitarsi della realtà dei fatti.
"Non fare la commedia! Sasuke non è mai stato tuo." Il giovane era esasperato.

Ino si stava disperando da settimane, proprio non riusciva a capacitarsi della notizia. Era venuta a sapere della gravidanza di Naruto da Choji. Il ragazzo andava spesso a trovare il biondo portando con se qualche pietanza prelibata per conto della madre da regalare all'amico. Inizialmente Ino aveva pensato ad uno scherzo, non era umanamente possibile una cosa simile, ma poi aveva ricevuto la conferma da tutti i suoi amici. Chi prima, chi dopo erano andati praticamente tutti a villa Uchiha tranne lei. Proprio non riusciva a perdonare Naruto per essersi appropriato di Sasuke in quel modo. Non capiva come facessero gli altri ad essere così tranquilli, soprattutto non capiva dove trovassero il coraggio per andare a trovarlo. Per quanto ne sapeva, Shikamaru non si faceva vedere molto spesso a causa dei suoi impegni, ma quando poteva andava sempre a far visita all'amico. E quella volta si era impuntato nel trascinare anche lei.

"Sai che ti dico! Io vado da Naruto, fa come vuoi! Ma sappi che non merita la tua collera! Non è stata una sua scelta." Disse poco prima di uscire.
"ah no? Secondo me sapeva perfettamente che se si fosse fatto ingravidare Sasuke sarebbe stato suo! Non puoi negare che quel biondino da strapazzo sono anni che corre dietro al mio Sasuke e finalmente è riuscito a trovare il modo per prenderselo! Di sicuro avrà architettato qualcosa quel demone contenuto dentro il suo corpo!" Urlò stizzita.
Shikamaru si blocco immediatamente dietro la porta, si voltò guardandola malissimo gli si avvicinò a passo svelto sferrandole un potente schiaffo.
"Mi stupisco di te! Come puoi anche solo pensare certe cose?" Il volto palesemente arrabbiato.
Ino si era portata una mano sulla guancia arrossata, guardando li compagno di squadra sconvolta.
"Non hai la minima idea di ciò che ha passato! Come puoi anche solo insinuare certe cattiverie?" Disse ancora in collera con la ragazza.
"Hai già dimenticato tutto ciò che ha fatto per il villaggio ed il mondo intero? Come puoi anche solo pensare sia capace di cose simili?" Il volto di Shikamaru era contorto dalla rabbia.
La bionda non riusciva a staccare gli occhi dal ragazzo, era impietrita. "Mi dispiace ma non riesco a capire come sia possibile che da un giorno all'altro quei due si siano messi insieme?"
"La loro storia va avanti già da più di due anni." Affermò tornando alla sua espressione annoiata.
"Cosa? Sono già due anni che si frequentano?" Adesso era ancora più sconvolta.
"E' ciò che mi ha raccontato Sasuke."
"Non ci credo! Veramente è stato lui a dirtelo?" I suoi occhi increduli non lasciavano dubbi.
"Se non mi credi chiediglielo tu stessa." Non ne poteva più delle lagne della compagna. "Io me ne vado." Shikamaru fece per uscire nuovamente dalla stanza.
"Aspetta!"
"Cosa c'è ancora?"
"Voglio venire anche io. Voglio capire cosa li lega fino a questo punto!" Decretò infine la ragazza.
"So già che sarà una seccatura!"

Shikamaru accompagnato da Ino si diressero verso villa Uchiha. La ragazza prima di uscire aveva preso un mazzo di fiori da portare con se, le sembrava davvero scortese presentarsi a mani vuote. Proseguirono per le vie del villaggio in religioso silenzio. Il ragazzo con il codino apprezzava quel silenzio da parte dell'amica, al contrario la bionda si stava pentendo della sua idea. Ci stava ripensando forse non era il caso di presentarsi a casa di Sasuke dopo tanto tempo solo per capire cosa li legasse e perché aveva scelto Naruto è non una qualsiasi ragazza del villaggio. Persa tra i suoi pensieri non si era nemmeno accorta di essere giunta alla meta.
"Ci stai ripensando?" Fu il moro a riscuoterla dai suoi pensieri.
"Un pò si, non sono molto convinta."
"Se non sei convinta allora torna in dietro. Naruto non è emotivamente in grado di sopportare qualche commento da parte tua, inoltre Sasuke diventa una iena tutte le volte che qualcuno dice qualcosa di spiacevole sulla figlia o su Naruto. Perciò di consiglio di pensarci bene prima di entrare e ritrovarti a dover fronteggiare lo sharingan dell'Uchiha."
Quelle parole invece che rassicurarla l'avevano messa ancora più in crisi. Non sapeva più come comportarsi.

"Shikamaru Ino che ci fate qui?"
Una voce profonda ma molto familiare scosse la giovane dai lunghi capelli biondi.
"Choji che ci fai qui?"
"Sono venuto a trovare Naruto. Gli ho portato qualcosa da mangiare quel ragazzo è troppo magro!" Decretò aggrottando le sopracciglia pensieroso.
Shikamaru si porto una mano tra i capelli. Secondo il suo amico erano tutti troppo magri tranne lui. Choji si avvicinò al campanello, Ino lo fermò repentinamente.
"Aspetta non so se..."
"Non ti preoccupare gli farà piacere vederti!"
La giovane vedendo l'espressione serena sul volto del compagno si decise, sarebbe andata con loro.

Fu Sasuke ad aprirgli. Il moro aveva un'espressione neutra come sempre, la giovane entro in casa insieme hai compagni di team. Rimase sbigottita di fronte alla bellezza di quella villa, al contrario i suoi amici sembravano perfettamente a loro agio, era evidente che fossero stati li spasso. Attraversarono l'ingresso entrando dell'ampio salotto, Naruto stava sdraiato su un enorme divano a penisola bianco con la testa poggiata sul cuscino a guardare la TV.
La giovane spalancò gli occhi nel vedere l'enorme pancione del ragazzo. Stava per dire qualcosa di inappropriato quando le tornarono in mente le parole di Shikamaru, zittendosi immediatamente.
"Ciao Naruto come tela passi?" Shikamaru si era seduto tranquillamente iniziando la conversazione.
"Bene grazie. Non mi posso lamentare." Rispose sorridente per poi accorgersi della presenza della giovane.
Il biondo era rimasto di sasso nel vedere anche Ino li. Era più che sicuro che la ragazza lo odiasse non si aspettava di vederla li.
"Ino ciao! Non sapevo saresti venuta anche tu..."
"Perdonami se non mi sono presentata prima, ma ho avuto molte cose da fare!" Mentì, non riuscì a farne a meno.
"Ti ho portato qualcosa di buono da mangiare!" Esordì Choji porgendo al biondo un'enorme contenitore stracolmo di cibo. "Devi mette su qualche chilo sei pelle ossa, di questo passo anche tua figlia quando nascerà sarà piccola e magrolina come te!" Concluse.
"Ti ringrazio per il pensiero!" Gli sorrise il biondo. Apprezzava molto il fatto che il ragazzo si preoccupasse per lui, ma non aveva la minima intenzione di mettere su nemmeno un grammo, si sentiva già abbastanza enorme.

Ino era rimasta incantata nell'accorgersi che in quei mesi il jinchuurichi era cambiato. Già prima era carino, ma adesso era a dir poco bellissimo, i suoi occhi risplendevano come due zaffiri esposti alla luce del sole, inoltre i capelli si erano un po' allungati e a lei piacevano moltissimo. Quell'enorme pancione le faceva impressione, ma per il resto non poteva minimamente biasimare Sasuke. Naruto era diventato davvero molto bello, inoltre non era ingrassato nemmeno un po', anzi a parer suo il suo viso era diventato più delicato e dolce.
"Ti trovo bene! Sei diventato anche più carino!" Aggiunse un pò imbarazzata.
"Tu dici? Ti ringrazio!" Anche il biondo si era imbarazzato di fronte a quel complimento.
"Un piccolo omaggio. Shikamaru mi ha detto che è una bambina!" Aggiunse poi la ragazza porgendo i fiori al biondino.
"Si, è una bambina." Rispose Sasuke, la gentilezza mostrata da quella sotto specie di barbie non lo convinceva affatto. Si avvicinò al biondo avvolgendogli un braccio intorno alle spalle portandolo più vicino a sè.
Naruto sospirò, doveva aspettarsi una simile reazione da parte del teme per un misero complimento. Che fosse geloso ormai era un dato di fatto. Si lasciò abbracciare ripromettendosi che lo avrebbe strigliato non appena sarebbero rimasti nuovamente soli.
"Quand'è che potremo conoscere tua figlia?" Chiese il ragazzo con il codino abbozzando un lieve sorriso.
"Ormai manca poco, meno di quattro settimane! E finalmente non avrò più questa pancia enorme!" Aveva mostrato un enorme sorriso.
Anche Sasuke guardando l'espressione felice dl compagno aveva stirato leggermente le labbra.
"Allora sei già all'ottavo mese?" Chiese incredula la ragazza.
"E già.. il tempo passa!" Sorrise il biondo ancora stretto tra e braccia del compagno.
Shikamaru osservava Ino e Naruto parlare tranquillamente, alla fine non era andata poi così male.
"Shikamaru mi ha raccontato che sono già due anni che vi frequentate. é vero?"
Il Nara voleva suicidarsi, come non detto Ino non si smentiva mai.
"Si, è vero e allora?" Sasuke aveva dato una pronta risposta lasciando il biondo sbigottito.
La ragazza storse il naso. "No, nulla ero solo curiosa. "Affermò, ma dentro di se si stava disperando solo adesso aveva capito che l'Uchiha era sempre appartenuto a Naruto.

Chiacchierando del più e del meno il pomeriggio trascorse tranquillamente, più o meno. Ino era sempre più incuriosita dalla relazione tra i due ragazzi, inoltre aveva tartassato il biondo su come fosse riuscito a avere una gravidanza. L'Uzumaki aveva risposto come poteva nemmeno lui ancora ci aveva capito molto a riguardo, mentre l'Uchiha era irritato, si era controllato dall'eliminare quella piattola solo perchè c'erano troppi testimoni. Shikamaru si stava maledicendo in tutti i modi possibili ed inimmaginabili. Si era amaramente pentito nell'aver trascinato con se la compagna di team. Anche Choji si sentiva mortificato. Nonostante fosse consapevole di non avere un gran tatto in certe situazioni, non si era mai permesso di riempire in quel modo di domande Naruto. Non lo trovava giusto.
Esasperato da quella situazione imbarazzante Shikamaru prese le redini della situazione.
"Ino è tardi dobbiamo andare adesso!" Ordinò letteralmente rivolgendosi alla ragazza.
Le si infastidì ma non potè contraddirlo. "Ok andiamo, ci vediamo!" Salutò prima di uscire seguita dai suoi amici.
Non appena usciti da villa Uchiha, Shikamaru e Choji diedero una bella lavata di capo alla bionda facendole capire molto chiaramente che si era comportata in modo inopportuno.


Intanto, Sasuke si era alzato in piedi dirigendosi verso la cucina per farsi un pò di thè per distendere i nervi.
"Dobe tu vuoi un pò di thè?"
"Si, grazie teme..." Rispose ironico di fronte a quel nomignolo.
Naruto si mise in piedi con qualche piccola difficoltà raggiungendolo, accomodandosi poi su una sedia intorno al tavolo.
"Mi sembri nervoso?" Chiese pogginado un gomito sul tavolo poggiando a sua volta il viso su una mano.
"Se quella odiosa piattola osa mettere nuovamente piede in casa mia non risponderò più delle mie azioni!" Affermò irritato il moro.
"Anche a me ha dato fastidio!" Aggiunse il biondino.
"Fastidio?" Ripeté adirato. "Quella è venuta solo per sondare il territorio! Non gliene frega un accidenti della bambina! Voleva solo capire in che condizioni è il nostro rapporto." Concluse versando il thè un due tazze.
Si diresse verso il tavolo sedendosi accanto a Naruto porgendogli la tazza di thè bollente e zuccherato.
"E in che condizioni è il nostro rapporto?" Chiese ironico puntando i suoi luminosi occhi azzurri in quelli neri del compagno, prendendo poi la tazza tra le mani sorseggiando il thè.
"Non fare domande idiote!" Lo riprese.
"Non sono domande idiote!" Si alterò il minore, urlando istericamente battendo una mano sul tavolo.
"Si invece." Affermò il moro. "Anche se ho a che fare giornalmente con un usuratonchaki."
Naruto lanciò un occhiataccia al compagno pronto a ribattere.
"Non potrei fare più a meno di te!" Continuò sporgendosi verso il biondo baciandolo.
Il biondino sorrise felicissimo, ormai era assodato era innamorato pazzo di quel teme.  

Una storia sempliceWhere stories live. Discover now