capitolo 30

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  capitolo 30

Era mattino presto quando Naruto si svegliò. Il giovane si sentiva completamente intontito, non ricordava molto di ciò che era accaduto il giorno precedente. Con calma prese a guardarsi intorno, era in ospedale ne era certo, aveva riconosciuto il soffitto bianco e il forte odore di disinfettante che impregnava l'aria. Cominciò a fare mente locale di ciò che era accaduto il giorno prima.
"Cavolo, ho partorito!" Si disse tra sé.
Abbassò lo sguardo sentendo qualcosa muoversi sul suo corpo, notando una minuscola testolina nera poggiata sul suo addome. Sentì l'emozione invaderlo, alzò delicatamente la mano destra accarezzando il piccolo fagottino rosa posto sul suo petto. Sentiva le lacrime agli occhi, era la cosa più emozionante di tutta la sua vita, un sorriso spontaneo affiorò sul suo viso. Con estrema delicatezza accarezzò quella piccolissima massa di ciuffetti neri, la piccola dormiva beatamente a pancia in giù, il visino rivolto verso la sua sinistra e le manine minuscole strette a pugno ai lati del viso.
"Ciao piccola mia!" La salutò in un sussurrò continuando ad accarezzarla delicatamente.
La piccola era posta sotto le coperte insieme a lui, delicatamente infilò il braccio sotto la coperta accarezzando la schiena della figlia. Con una sola mano riusciva a ricoprire per intero il corpicino della bambina, tanto era piccina.
"Com'è piccola!" Ripeté a bassa voce sentendo l'emozione crescere a dismisura. Aveva lo stomaco letteralmente annodato, mentre scrutava la figlia placidamente addormentata sul suo addome.

Si voltò alla sua sinistra continuando a tenere la figlia stretta a sé, aveva una flebo collegata al braccio. A sinistra vide Sasuke dormire su un fianco posto su un letto accanto al suo, mentre accanto alla finestra Sakura dormiva seduta su una poltroncina. Poverina, doveva essere davvero scomodo dormire li. Continuava ad osservare incantato la piccola, era tale e quale al teme, gli somigliava in una maniera incredibile, la pelle chiara, i capelli neri, i lineamenti delicati, la trovava bellissima. Ad un certo punto la vide iniziare a muoversi. In un primo momento cominciò a muovere leggermente la testolina, per poi agitare anche le braccia e le gambe scoppiando poi in un pianto disperato. Naruto era spiazzato, non aveva la più pallida idea di come comportarsi, tra l'altro non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto, sentiva il dolore dei punti sul basso ventre.
Sakura saltò per aria cominciando a guardarsi in torno, frastornata, il pianto della piccola l'aveva svegliata. Repentinamente la rosa si alzò dalla poltrona ancora un po' assonnata, raggiungendo il biondo.
"Vedo che ti sei svegliato!" Gli sorrise.
"Perché piange?" Chiese preoccupato, cercando di calmarla accarezzandola.
"Credo abbia fame! Guarda come si dimena!" Sorrise vedendo la piccola muovere la testa, aprendo e chiudendo la bocca.
Intanto anche il moro si era svegliato a causa del pianto disperato della figlia.
Sakura tese la mani verso la bambina. "Vado a prepararle il biberon e torno! Tu riposa intanto." Disse per poi allontanarsi con la piccola Mey tra le braccia.
Naruto annuì sentendo il vuoto dentro di se nel vedere la piccola allontanarsi da lui. Sasuke si era messo seduto sul letto sporgendosi verso il biondo baciandolo a fior di labbra.
"Buongiorno...! Come ti senti?" Gli chiese.
"Mi fanno male i punti, inoltre mi sento debole e frastornato!" Affermò fiaccamente.
"E' più che normale dopo ciò che hai passato."
"Cos'è successo?"
"Ieri pomeriggio ti hanno operato." Sospirò andandosi a sdraiare accanto al biondo sul lato destro. "Prima hanno fatto nascere Mey, dopo hanno operato te." Strinse il compagno a sé, che si accucciò sul suo petto come un cucciolo. "Dopo averti operato avevi bisogno urgentemente di una trasfusione, avevi perso molto sangue."
"E me lo hai donato tu?" Chiese curioso. Il biondo era a conoscenza del fatto che avessero lo stesso gruppo sanguigno.
"Sì" Affermò tranquillo continuando a stringerlo a sé.
"Quindi adesso scorre un po' del tuo sangue nelle mie vene?"
"Già!" Mostrò un espressione tranquilla.
"Grazie Sas'ke!" Rispose il biondo conficcando la testa nel collo del compagno.
"Per te avrei fatto questo ed altro! Mi hai fatto prendere uno spavento terribile...!" Affermò stringendolo più forte.

In quel preciso istante Sakura tornò con il biberon in mano e la piccola Mey che urlava e scalciava disperata per la fame.
"Sasuke perché non le dai tu il biberon?" Gli sorrise cullando la piccola che urlava come una matta.
"Io!?" Era visibilmente shoccato, non aveva la minima idea di cosa fare.
"Si tu devi imparare! Intanto io mi occupo di Naruto!"
Il moro si alzò dal letto andando a sedersi sulla poltroncina accanto al letto del biondo, Sakura posò la piccola Mey che urlava per la fame, tra le braccia del papà. Sasuke prese la piccola tra le sue braccia afferrando il biberon con la mano destra, si sentiva agitatissimo, quella era un'esperienza del tutto nuova per lui.
"Dalle il latte che aspetti? Non vedi come piange?" Sakura gli si rivolse in modo sarcastico, non le era sfuggita l'agitazione del giovane.
Naruto scrutava attentamente ogni singolo movimento del compagno. Ne era un pò invidioso lui non riusciva nemmeno a muoversi da quel letto, si sentiva talmente debole che ha stento riusciva a rimanere sveglio. Sakura intanto gli stava cambiando la flebo sostituendo la sacca trasparente semivuota, con una nuova.
Sasuke scrutò la figlia attentamente con occhio critico, non appena le avvicinò il biberon alle labbra, Mey spalancò la bocca ciucciando voracemente il latte contenuto nel piccolo biberon. La piccola afferrò un dito del padre con una manina, aprendo gli occhi incrociando i loro sguardi. Il giovane spalancò gli occhi a quel piccolo contatto, addolcendo poi lo sguardo stirando un piccolo sorriso. Sentiva le farfalle nello stomaco, non si sarebbe mai aspettato che diventare padre fosse una tale emozione.

Naruto rimase ad osservare quella scena emozionatissimo, nonostante si sentisse un po' escluso a causa del suo dover stare a letto, era felice nel vedere Sasuke tanto coinvolto da questa nuova esperienza. Anche Sakura dopo ever messo una flebo nuova al biondino rimase ad osservare il moro mentre dava da mangiare alla piccola.
Naruto solo in quel momento si rese conto che la figlia ,nonostante la somiglianza impressionante con il compagno, possedeva il suo stesso sguardo, vide quei piccoli e vispi occhietti azzurri fissare le profonde iridi nere del moro. Non poté non negarsi un sorriso soddisfatto. Qualcosa da lui l'aveva presa.
Poco dopo Mey aveva terminato il biberon.
"Dalla a me!" Gli si rivolse Sakura tendendo le braccia verso il moro.
"Deve fare il ruttino...!" Sorrise ebete.
Sasuke storse lo sguardo, come tutte le donne a questo mondo anche Sakura era totalmente rincretinita a contatto con una bambina neonata. La giovane poggiò la testolina della piccola sulla spalla, dandole qualche piccola pacca sulla schiena. Appena un attimo dopo la piccola emise un ruttino agghiacciate. Il suono uscito dalla sua boccuccia somigliava più al rutto di una banda di ubriaconi che al ruttino di una bimba nata da nemmeno 12 ore. I presenti erano sconvolti, mentre la piccola si era accoccolata soddisfatta sulla spalla della zia.
"Non appena inizierà a capire le insegnerò io le buone maniere!" Affermò ancora in po' sconvolto Sasuke.
Intanto Naruto era scoppiato a ridere sguaiatamente. Sentiva i punti sul ventre tirare terribilmente ma non riusciva minimamente a controllare le risate la faccia ancora allibita di Sakura e quella schifata di Sasuke erano troppo esilaranti.
"Che diavolo hai da ridere usuratonkachi! è colpa tua e dei tuoi geni da dobe!" Sputò velenoso l'Uchiha.
"Maledetto teme!!! Ci ho quasi lasciato le penne ed hai anche il coraggio di insultarmi!" Rispose ancora più adirato il biondo cercando di mettersi in posizione eretta, ma la cosa gli risultò al quanto difficile.
Intanto Sakura scrutava ancora perplessa la bambina. La prese in braccio esaminandola per bene, la piccola teneva gli occhi aperti guardando distrattamente di fronte a se, mentre i suoi genitori litigavano animatamente. La giovane ancora con occhi sbarrati osservava quel fagotto minuscolo. Pesava appena chili 2,950. Non capiva come fosse possibile che un esserino tanto piccolo emettesse simili suoni.
Aggrottò le sopracciglia. "Forse Sasuke non ha tutti i torti! Mi sa che c'entrano i geni di Naruto!" Affermò ancora perplessa.
"Visto dobe! Anche la piattola ha confermato!" Affermò improvvisamente il moro.
"Come mi hai chiamata?" Si alterò la ragazza.
"Adesso anche tu ti metti contro di me?" Chiese irritato il biondo.
Tutti e tre erano pronti a sbranarsi a vicenda quando il pianto della piccola Mey li ridestò dai rispettivi intendi omicidi.
"L'avete fatta piangere!" Era stato Naruto a pronunciare quella frase. "Dammela! Io ho fatto il lavoro grosso e non ho ancora avuto il piacere di tenerla in braccio!" Affermò leggermente irritato.

Sakura come un automa si avvicinò al letto. In un primo momento rimise la bambina della culletta aiutando il biondo a sistemarsi in posizione semi seduta per poi riprendere la piccola sistemandola tra le braccia del ragazzo biondo. Naruto addolcì incredibilmente lo sguardo puntandolo sulla figlia poggiandola sul suo petto, non sapeva perché si comportava così gli veniva naturale, sollevò stancamente la mano sinistra con ancora il catetere della flebo conficcato nella pelle, accarezzando la manina della figlia dolcemente. Gli veniva da sorridere, era stata davvero dura affrontare quei lunghi nove mesi di gravidanza ed attualmente si sentiva una pezza da piedi, ma ne era valsa la pena. La gioia infinita che provava nel tenere tra le braccia la sua piccola creatura era valsa tutte le difficoltà che aveva affrontato.
La bambina da prima lo guardò , stiracchiandosi leggermente emettendo un piccolo sbadiglio, per poi accucciarsi ed addormentarsi beatamente tra le braccia del genitore. Naruto stirò un enorme sorriso, si era intenerito nel vedere la piccola accoccolarsi a lui.
Sakura si era seduta sul letto accanto al ragazzo ad osservare quella dolcissima scena incantata, l'irritazione provata poco prima nel sentirsi chiamare "piattola" dall'Uchiha era svanita.
Sasuke era totalmente ammaliato dal compagno. Naruto in quel momento aveva qualcosa di incredibilmente affascinante, lo trovava incantevole non riusciva a staccarvi gli occhi di dosso. Lo aveva sempre trovato bellissimo, anche se incredibilmente stupido, ma in quel momento lo aveva letteralmente rapito. Non sapeva dare una spiegazione alla sensazione che provava. Era qualcosa di insolito, sentiva una profonda quiete ma al contempo il suo stomaco era attorcigliato. O più semplicemente si sentiva in balia della consapevolezza di aver finalmente raggiunto uno dei suoi obbiettivi cardine. Finalmente aveva una famiglia.

Appena un attimo dopo la porta della stanza si spalancò. Tsunade fece il suo ingresso accompagnata da un infermiere. La donna entrò scrutando attentamente l'ambiente notando il biondino sveglio con in braccio la figlia.
"Come ti senti stamattina?" Proruppe rivolgendosi al ragazzo.
"Stanchissimo....!" Piegò la testa all'indietro sul cuscino.
La donna si avvicinò al biondo. "Fammi vedere questa piccola peste!" Tese le mani afferrando la bambina adagiandola sul seno prosperoso.
La piccola Mey sentendosi allontanare dalle braccia della "mamma" scoppiò in un pianto disperato. L'Hokage prese a cullare la bambina nel tentativo di calmarla. Dopo un po' la piccola parve tranquillizzarsi. La bambina aprì gli occhietti mostrando le splendide iridi azzurre. Tsunade era rimasta ad osservarla. Somigliava tanto all'Uchiha, ma con lo sguardo di Naruto. La trovava stupenda.
"Sasuke prendi la piccola ed esci dalla stanza. Devo visitare Naruto!" Affermò decisa porgendo la piccola al padre.
Il moro si avvicinò alla donna prendendo la piccola tra le braccia. Naruto gli rivolse uno sguardo triste, non voleva si allontanassero da lui. Sasuke osservò il fidanzato notando il suo sguardo tristissimo, gli si avvicinò calandosi su di lui baciandolo dolcemente. I due ragazzi si scambiarono uno sguardo di intesa.
"Noi siamo qui fuori." Disse, subito dopo avvicinò la bambina, avvolta in una coperta, al compagno che gli diede un tenero bacio sulla testolina. Subito dopo uscirono in corridoio.

Tsunade si avvicinò al biondo alzò il lenzuolo, avvicinò le mani al camice indosso al ragazzo scoprendogli il ventre fasciato dalle garze. La donna controllò i punti. Il demone stava lavorando bene le ferita sta già iniziando a cicatrizzarsi, ma sarebbe dovuto rimanere in ospedale ancora per un bel po'. Dopo aver disinfettato i punti e cambiato la fasciatura fece rientrare l'Uchiha nella stanza.
Tsunade si accomodò sulla poltrona con una cartella in mano.
"Dobbiamo compilare il certificato di nascita! Ha quanto pare la data che avevamo scelto non le piaceva ed ha deciso di nascere due giorni prima, il 13 di Marzo." Fece una piccola pausa. "Ho già inserito tutti i dati manca solo il nome." Puntò lo sguardo sui due ragazzi.
"Mey Uchiha! " Rispose il biondo tranquillo tendendo le braccia verso il fidanzato per riprendere tra le proprie braccia la figlia.
L'Hokage inarcò un sopracciglio dubbiosa. Quel nome le suonava familiare lo aveva già sentito anche se non ricordava in che occasione, ma non vi diede molto peso , si sarebbe occupata in seguito di quello adesso doveva tornare in ufficio aveva molto lavoro da sbrigare. Dopo aver terminato la compilazione dei documenti uscì dalla stanza portando via con se anche Sakura, lasciando alla famigliola felice un po' di intimità.


Sasuke si stese sul lettino accanto al biondino avvolgendogli un braccio intorno alle spalle portandolo più vicino a sé. Naruto poggiò la testa nell'incavo del collo del compagno, chiuse gli occhi respirando a pieni polmoni il profumo emanato da quella pelle pallida continuando a stingere la figlia tra le braccia. Il maggiore si rilassò a sua volta. Abbassò lo sguardo sulla figlia dormiente, sollevò una mano accarezzando con molta delicatezza quella piccola testolina piena di capelli neri come i suoi. Naruto era estremamente rilassato, sembrava sul punto d'addormentarsi. Sasuke continuava ad osservare la figlia, era piccolissima, la vide aprire gli occhietti mostrando nuovamente i suoi occhi così simili a quelli del biondo. Mey rimase a fissare il papà a lungo, poco dopo la piccola allungò le braccia verso l'alto piegando anche le gambe per poi arricciare il minuscolo nasino sbadigliando. Il moro era intenerito, vide il braccio del compagno cedere, segno che si era addormentato, prontamente allungò la mano sostenendo la bambina.
"Adesso siamo in tre!" Il moro interruppe il silenzio creatosi in quella stanza.
Delicatamente tolse la piccola dalle braccia del biondino facendolo adagiare tra le coperte, la piccola Mey cominciò ad agitarsi. Il giovane si rese conto che erano già trascorse tre ore dall'ultima volta che la piccola aveva mangiato. La bambina prese a dimenarsi con più insistenza, aveva fame adesso ne era più che certo, si calò verso il compagno che dormiva tranquillamente schioccandogli un bacio a fior di labbra uscendo dalla stanza raggiungendo il nido per farsi aiutare da qualche infermiera nella preparazione del biberon per la figlia.

Al suo risveglio Naruto si ritrovò in camera da solo, non si era nemmeno reso conto di essersi addormentato. Sollevò leggermente la testa notando Mey dormire beatamente in posizione supina con i pugnetti chiusi ai lati della testa nella culletta ospedaliera. Allungò una mano infilandola dentro la culla accarezzando con dolcezza la guancia della figlia, uno splendido sorriso illuminò il viso del ragazzo. Ancora non riusciva a capacitarsi della realtà. Passò l'altra mano sul suo stomaco sentendolo nuovamente piatto e fasciato dalle garze, non c'erano dubbi.
La porta della stanza si aprì, Sakura entrò accompagnata da Sasuke.
La giovane si avvicinò al giovane steso a letto porgendogli la colazione, era quasi ora di pranzo ma poco importava, era necessario che si nutrisse adeguatamente se voleva riprendere le forze.
Appena un'ora dopo si presentarono anche Iruka, Kakashi e Shikamaru.
"Naruto! Come va? Ho saputo la bella notizia!" Esordì Iruka spalancando la porta della stanza entrando con in mano un grosso peluches a forma d'orso con un nastro rosso legato al collo in un enorme fiocco.
"Tutto bene!" Sorrise radioso il giovane mostrando un enorme sorriso.
Il sensei lo ignorò avvicinandosi alla culla osservando incantato la bambina.
Il biondo era oltraggiato per l'essere stato bellamente ignorato.
"Non farci caso, è fatto così quando vede bambini non capisce più nulla!" Gli sorrise da dietro la maschera Kakashi. "Come ti senti? Ho sentito dire che hai rischiato grosso?"
"Si mela sono vista brutta, ma è andata bene!" Concluse il ragazzo.
"é bellissima!!!" Esclamò Iruka su di giri. " Posso prenderla in braccio?" Chiese.
Naruto annuì, mentre Sasuke storse lo sguardo seccato. L'uomo prese la piccola ancora dormiente in braccio con una maestria incredibile, non c'erano dubbi la sua indole erano i bambini.
Intanto Shikamaru si avvicinò hai due giovani."Cosa si prova prova ed essere genitori?"Chiese così a bruciapelo.
"E' strano... ma stupendo!" Sorrise felice Naruto. Sasuke si limitò a stirare la labbra in un piccolo sorriso sedendosi accanto al compagno.
"Kakashi guarda com'è tenera! Perché non provi a tenerla un po' tu?" Esordì sempre Iruka avvicinandosi all'uomo dai capelli argentei.
Kakashi guardava la piccola Mey con aria terrorizzata, vedeva quel'esserino così piccolo ed indifeso, non riusciva a comprendere come facesse Iruka a tenerla con tanta tranquillità, lui era terrorizzato, al solo pensiero di stringere quella creatura microscopica tra le braccia impallidiva. Temeva di farle male.
"Come si chiama?" Chiese il Nara.
"Mey Uchiha!" Rispose soddisfatto Sasuke.
"Come?" Il ragazzo era visibilmente sorpreso.
"Perché reagite tutti così? Cos'è non vi piace il nome che ho scelto?" Sasuke si stava irritando seriamente. Questa era già la terza volta che capitava.
"Al contrario penso le doni!" Iruka osservava la piccola sorridente.
"Io vi saluto, avrei parecchie cose da sbrigare." Shikamaru salutò tranquillamente accennando un lieve sorriso." Torno domani. Ero passato solo per assicurarmi che andasse tutto bene."
"Grazie per il pensiero!" Ricambiò il saluto l'Uzumaki.
"Hai scelto tu il nome?" Fu la domanda dell'Hatake rivolta al moro.
Il giovane fece un cenno d'assenso con il capo.
Kakashi ancora perplesso nell'udire il nome della piccola, gli si avvicinò scrutandola con circospezione. La piccola stringeva nella manina un dito di Iruka, continuando a guardare qualcosa di indefinito. Rimase piacevolmente sorpreso nel notare che la bambina avesse ereditato anche qualcosa del biondino. Aveva qualcosa di estremamente familiare, somigliava a qualcuno, ma chi?
"Le mie congratulazioni, avete fatto un buon lavoro!" Sorrise congratulandosi con i genitori.
Poco dopo i due sensei uscirono lasciandoli nuovamente soli.


Il resto della giornata trascorse tranquillamente. Nel pomeriggio a Naruto venne finalmente tolta la flebo, anche se doveva rimanere ancora a letto. Finito l'orario delle visite Sasuke fu costretto a lasciare l'ospedale. Il moro era estremamente dispiaciuto nel dover lasciare li il compagno e la figlia, ma purtroppo non poté fare altrimenti, l'unica sua consolazione era che Sakura sarebbe rimasta in camera con Naruto aiutandolo con la bambina. Estremamente abbattuto il giovane tornò a casa buttandosi su quel letto così grande e vuoto a peso morto. Aspettava impaziente il giorno in cui avrebbe potuto riportarli a casa. Si addormentò poco dopo stanco per la giornata intensa.

Intanto in ospedale Naruto stava dando il biberon alla figlia. Inizialmente era quasi scoppiato a piangere anche lui nel vedere la propria figlia piangere disperata tra le sue braccia non riuscendo minimamente a calmarla, ma con l'aiuto dell'amica ed un'enorme quantità di pazienza, era riuscito finalmente a calmarla. Adesso era seduto a letto con la piccola adagiata sul braccio sinistro mentre con il destro teneva il biberon leggermente alzato per permettere alla piccola di poterlo bere.
"Com'è?" Interruppe quel silenzio la ragazza.
"Cosa?" Alzò lo sguardo verso la rosa.
"Cosa si prova ad avere una figlia?" Sorrise lei.
Il biondo sorrise. "Non so come spiegarlo! E' stranissimo ma stupendo! Chissà magari in un futuro anche tu e Sai..." Esibì un sorrisetto malizioso.
"Non credo proprio!" Rispose seccata lei.
"Perché? Sono già quattro mesi che vi frequentate!"
"Non significa nulla. Le cose vanno discretamente, ma vorrei andarci cauta." Divenne seria.
Il biondino poggiò il biberon vuoto sul comodino accanto a proprio letto, poggiando la figlia sulla propria spala come le aveva insegnato l'amica.
"Io ho agito in maniera totalmente impulsiva ed sconclusionata. Eppure mi è andata bene!" Sorrise.
"Tu agisci sempre in maniera impulsiva e sconclusionata..." Rispose lei guardandolo storto.
"Il mio rapporto con Sai e completamente diverso da quello che c'è tra te e Sasuke!"
"Questo è vero!" Affermò il giovane sistemando la piccola sul letto accanto a se.
"Rientrava oggi da una missione. E probabile che domani si faccia vedere."
"Così potrò far conoscere anche a zio Sai la mia stellina!" Disse su di giri. In quel momento si sentiva la persona più felice di tutto l'universo.
"Se ti sentisse Sasuke...?" Sakura non riuscì a trattenere una risata.
"Al diavolo il teme!" Il biondo esibì un'espressione oltraggiata per poi accoccolarsi accanto alla figlia.


Il giorno seguente Sasuke si presentò in ospedale alla buon ora. Entrò nella stanza trovando La piccola che dormiva nella culla, mentre Sakura stava aiutando Naruto a cambiasi. Entrò osservando attentamente il corpo del compagno. Il suo ventre era tornato piatto anche se attualmente completamente fasciato dalle garze. Con uno sforzo immane il biondo riuscì a cambiasi. Il dolore dei punti era terribile non riusciva a compiere molti movimenti. Subito dopo si risistemò a letto, si sentiva ancora un po' debole. Finalmente Sasuke gli si avvicinò baciandolo con ardore, gli era mancata da impazzire la sua presenza in quella casa durante la notte. Il biondo ricambiò il bacio, sorridendo sulle labbra del compagno.
"Ti sono mancato?"
"Non sai quanto...?" Gli schiocco un altro bacio. Mentre il biondino sorrise spontaneamente arrossendo.
"La volete finire!" Urlò Sakura, si stava ingelosendo. Erano giorni che non vedeva Sai ed adesso vedere quei due pomiciare tanto sfacciatamente era insopportabile.
"Gelosa?" La derise il biondo avvolgendo le braccia intorno al collo del fidanzato portandolo più vicino a se.
"Abbiate un po' di contegno!" Storse il viso per non dare soddisfazione all'amico.
I due ragazzi scoppiarono a ridere per poi tornare a baciarsi. Non gli interessava di niente e nessuno, in quel momento sentivano solo una profondo senso di felicità e beatitudine avvolgerli, dopo una vita piena di dolore, sofferenza e solitudine avevano ciò che entrambi desideravano. Serenità.


Durante il pomeriggio Kiba si presentò insieme alla neo-mogliettina Hinata. La notizia della nascita della figlia di Naruto e Sasuke aveva già fatto il giro del villaggio. La coppietta si era presentata portando con se qualche pensierino per la nuova arrivata.
Il biondo era al settimo cielo ricevere tanto affetto da parte dei suoi amici lo stava riempiendo di gioia. Senza pensarci due volte scartò i regali. In una busta era confezionata una piccola tutina blu navy e rosa confetto con stemma Uchiha ricamato sulla schiena. Il moro aveva apprezzato l'accortezza della ragazza nel premunirsi di ricamare il simbolo del ventaglio sul vestitino. In un altra busta c'era un sonaglino per neonati a forma di volpe rossa e arancione, tanto per abituare la piccola anche alla presenza del demone. Mentre il regalo più ambito era sigillato e tenuto con cura tra le mani di Hinata. Non appena il biondo si rese conto che i suoi amici gli avevano portato una coppa bella fumante di ramen si era dato alla pazza gioia divorandone il contenuto in fretta e furia decretandosi soddisfatto. Anche per Sasuke era previsto un pensierino.

Kiba diede all'Uchiha una piccola busta dorata dal dubbio contenuto. Il moro sospettoso analizzò per bene la busta apparentemente innocua, per poi infilarvi una mano all'interno estraendo un pacchetto di preservativi.
"Un piccolo pensiero anche per te! Tanto per assicurarsi dell'incolumità di Naruto!"
Aveva esordito Kiba scoppiando a ridere come un matto di fronte alla faccia irritata di Sasuke.
"E tu quand'è che ti darai da fare? Oppure devi ancora capire come utilizzare il tuo pene?" Rispose sarcastico Sasuke, provocando la rabbia dell'Inuzuka.
Kiba digrignò i denti furibondo prendendo a sbraitare contro il moro, fortunatamente Hinata era riuscita a calmarlo. Dopo un po' la coppietta di sposini se ne andò lasciando nuovamente soli i neo-genitori. Ma le visite non finirono il.

Dopo un paio d'ore Sai fece il suo ingresso.
Il giovane entrò salutando cordialmente per poi avvicinasi a Sakura schioccandole un bacio a fior di labbra. Naruto ghignò malefico notando l'imbarazzo dell'amica, stringendosi maggiormente al busto del fidanzato steso accanto a sé.
Il moro si avvicinò alla culla osservando la bambina sveglia che osservava assorta qualcosa di fronte a se.
"E' davvero bella! Somiglia molto ha Sasuke anche se gli occhi sono azzurri come quelli di Naruto." Sorrise era più che evidente che la piccola gli piacesse.
"Come si chiama?" Chiese poi.
"Mey." Rispose tranquillo Sasuke accarezzando con calma i capelli biondi del compagno placidamente poggiato sul suo petto.
"Mey?" Chiese di rimando. "Come la ragazza quattro anni fa ha quasi distrutto il villaggio?" Aggiunse tranquillo come se niente fosse.
"Cos'è questa storia?" Chiese l'Uchiha non capendo di cosa stesse parlando la sua brutta copia.
"Adesso che ci penso... Anche quella ragazza aveva i capelli neri e gli occhi azzurri come tua figlia. Oltre al fatto che possedeva lo sharingan." Concluse pensieroso portandosi due dita sotto il mento.
Adesso Sasuke era ancora più perplesso. Si voltò osservando Naruto attendendo delle spiegazioni. Il biondo non sapeva cosa rispondere.
Sakura si batté una mano in fronte. Adesso ricordava il perché le suonava familiare quel nome. Si avvicinò alla culla osservando attentamente la piccola Mey in effetti la somiglianza era innegabile.
Sasuke sempre più alterato attendeva che qualcuno si degnasse di dargli spiegazioni.

Naruto finalmente prese a parola. Si aggrappò alla maglia del proprio ragazzo bloccandola a se per poi iniziare a raccontare.
"Quattro anni fa quando tu eri con Orochimaru, si sono presentate al villaggio misteriosamente due donne. Una si chiamava Mey e somigliava incredibilmente alla nostra bambina. " Sorrise di fronte a quel ricordo, non c'era dubbio era lei.
"Sono rimaste per circa un mese, una mattina abbiamo scoperto che avevano ucciso una famiglia del villaggio, per poi sparire misteriosamente. Qualche giorno dopo si sono ripresentate rapendomi."
"Ti hanno rapito?" chiese inarcando un sopracciglio il moro.
"Già! E ho scoperto che era componenti del clan Uchiha ma non risultavano nell'archivio."
Sasuke ascoltava quel racconto totalmente rapito.
"Mi hanno rapito solo per utilizzare la volpe anche se non ho capito ancora il perché. Tra l'altro utilizzavano egregiamente sia il rasengan che la dislocazione, oltre a possedere lo sharingan come tutti gli Uchiha. Hanno ucciso alcuni ninja qui al villaggio per poi sparire nel nulla senza lasciare tracce." Concluse il racconto con tono triste.
Il moro non sapeva cosa dire era shoccato. "Pensi che una di loro fosse nostra figlia?"
"Ne sono più che sicuro, era lei!" Asserì mostrando un lieve stiramento i labbra. Senza rendersene conto aveva conosciuto sua figlia anni prima.
"E l'altra persona chi era?"Chiese Sasuke dopo.
"Un parente, ma non so bene di che livello." Mentì non voleva svelargli che in realtà era la sorella minore.
"Di un po' dobe! Tu lo sapevi per questo non volevi svelare il nome finché non fosse nata?" Inarcò un sopracciglio di fonte all'ovvia risposta.
Naruto si sentì un po' in difficoltà. "Ammetto che non ci sono arrivato subito, mi ha aiutato Kurama..." Ammise arrossendo un po' per l'imbarazzo e un po' per l'irritazione.
"Non ne ero del tutto certo. Ma ci speravo! Poi quando ieri l'ho vista ho avuto la conferma!" Un enorme sorriso illuminò il suo volto.
"Ma che carina....! La tua piccola e tornata indietro nel tempo per vendicarsi....!" Sakura utilizzò un tono totalmente sarcastico, anche se in realtà era tra lo sconvolto e l'irritato.
"Degna discendente del clan Uchiha!" Constatò Sai serissimo.
"Non è divertente!" Lo riprese la giovane dai capelli rosa.
Sasuke aveva mostrato un enorme ghignò divertito, per lui quelle si che erano soddisfazioni. Adesso si sentiva ancora più motivato nell'essere un buon padre ed insegnare alla figlia come essere un ottimo ninja. Naruto aveva intercettato i pensieri del compagno.
"Perché stai ghignando i quel modo?" Chiese assottigliando lo sguardo scettico.
"Sono solo un po' perplesso." Sinceramente era totalmente sconvolto da quelle rivelazioni.
"Pensiate dovremmo parlarne all'Hokage?" Sai si rivolse hai presenti.
Sakura e Naruto immaginarono la reazione di Tsunade. Molto probabilmente la donna si sarebbe messa ad urlare inveendo contro tutti i discendenti del clan Uchiha per la loro indole vendicativa sbraitando come una assatanata. Ma forse era meglio metterla al corrente della loro "scoperta".
"Una cosa non mi è chiara. Perché?" Sasuke ci aveva riflettuto su ma non capiva il nesso.
"Questo non lo sappiamo. Deve essere successo qualcosa e probabilmente Mey è tornata indietro per cambiare gli eventi." Naruto si era voltato ad osservare la sua bambina che aveva preso a strillare.
Sasuke si alzò dal letto raggiungendo la culla prendendo in braccio la figlia per calmarla.
"Sei in punizione per i prossimi vent'anni per aver rapito la tua mamma!" Decretò serissimo puntando lo sguardo in quello completamente inconsapevole della piccola.
Nella stanza ci fu la risata generale di tutti.
" Maledetto teme! Io non sono la mamma!" Si alterò il biondo incrociando le braccia al petto mettendo il broncio. "Io sono il papà!"
Sasuke gli si avvicinò baciandolo catturando il labbro inferiore tra i denti succhiandolo. "Si che lo sei!" Rispose.
Naruto era arrossito, non riusciva più a controbattere, certi gesti in pubblico lo imbarazzavano. Si limitò nel voltare il viso di lato offeso, ma ancora rosso per quel gesto tanto imbarazzante quanto erotico.


I giorni successivi per il biondino furono tra i più stressanti della sua vita. In quei giorni di permanenza in ospedale riceveva continuamente visite, si erano fatti vivi praticamente tutti i suoi amici portando anche qualche pensierino per Mey. Oltre alle visite dei suoi amici si erano presentati anche molti ninja e metà della popolazione del villaggio. La metà del villaggio che non era schifata dalla sua gravidanza, ovviamente.
Sasuke era a dir poco incazzato nero. Non aveva mai un briciolo di privacy con il fidanzato e la figlia, da un lato gli faceva piacere vedere che nel complesso in moltissimi avevano accettato di buon grado la loro relazione e la figlia, ma dall'altro lato attendeva impazientemente che Naruto si rimettesse in modo da poterlo riportare a casa con sé.

Nei giorni in cui il biondo rimase in ospedale purtroppo non aveva imparato molto su come prendersi cura della figlia. Il ragazzo era rimasto perennemente a letto, non doveva sforzarsi era fondamentale che riposasse il più possibile in modo da riprendersi e poter tornare a casa con il fidanzato e la figlia. Al contrario il moro aveva imparato parecchio. Le infermiere del nido gli avevano insegnato una marea di cose sui bambini. Il ragazzo non credeva che dopo aver trascorso anni ad allenarsi duramente, aver affrontato gli avversari più forti e temibili al mondo, sarebbe bastato una bambina piccola a metterlo in difficoltà.

Adesso Sasuke era in camera con Naruto, erano trascorsi quasi dieci giorni dal ricovero del compagno. Era sera e l'orario delle visite era terminato, ma il moro utilizzando le proprie abilità ninja si era intrufolato in ospedale decidendo di trascorrere la notte con il compagno. Attualmente Sasuke stava cambiando il pannolino alla piccola Mey. Naruto seduto sulla poltroncina accanto alla finestra osservava ridacchiando la scena. L'Uchiha letteralmente schifato stava rimuovendo il pannolino sporco di cacca della figlioletta.
"Smettila di ridacchiare dobe! Non appena starai meglio dovrai farlo anche tu!" Asserì puntando un sguardo infuocato verso il biondo.
Quello non si curò minimamente di quell'occhiata, troppo preso dalle risate nell'assistere a quella scena, sentendo il dolore al basso ventre dovuto ai punti. Una volta conclusa l'operazione il moro gettò via quel pannolino infernale sentendo mille brividi attraversarlo da capo a piedi. Immediatamente sistemò la bambina tra le braccia di Naruto che rideva ancora come un matto, correndo verso il bagno per andare a disinfettarsi le mani.
Rientrando in camera Sasuke si incantò nel vedere il biondo giocare dolcemente con la figlia. Naruto teneva la figlia adagiata sul braccio sinistro, mentre con l'altra mano stringeva le manine della piccola Mey facendo qualche smorfia nel tentativo di farla ridere. I capelli biondi divenuti davvero lunghi gli ricadevano morbidi sulle spalle, una ciocca dietro l'orecchio. La luce soffusa della stanza illuminava la pelle ambrata rendendola un po' più scura ma ugualmente appetibile, mentre i suoi occhi rispendevano come non mai e dallo scollo dell pigiama si intravedevano le clavicole. In quei lunghi mesi il fisico del biondino si era un po' assottigliato, i muscoli erano meno definiti a causa della vita sedentaria intrapresa in quel periodo. Una volta ripeso sarebbe stata dura riprendere gli allenamenti ma lo avrebbe aiutato, gli mancavano le loro lotte.

Il biondo totalmente coinvolto dalla bambina non si era accorto della sua presenza. Con passo felpato gli si avvicinò calandosi verso di lui baciandogli una guancia.
"E' inutile che continui a fare tutte quelle smorfie! Ancora non vede bene, ci vorranno almeno tre mesi prima che inizi a distinguere i colori e le forme." Asserì Sasuke.
"E tu come fai a saperlo?" Naruto era seccato, come al solito quell'arrogante doveva fare il saputello.
"Melo ha spiegato un'infermiera al nido." Lo ammise solo perché non aveva voglia di discutere con il dobe.
Il biondo si lasciò andare ad un sospiro. " Non vedo l'ora di tornare a casa...! Stare qui è una tortura!"
Il moro si inginocchiò di fronte a lui. "Tra pochi giorni ti dimetteranno, solo un altro pò di pazienza!"
Ci fu un dolce scambio di sguardi seguito da un dolcissimo bacio che divenne sempre più profondo ed intimo. Naruto sollevò una mano incastrandola tra i capelli neri del compagno, mentre stringeva ancora la figlia con l'altra mano . Allo stesso modo Sasuke carezzò il collo del compagno poggiando l'altra mano sulla sua guancia. Il bacio si intensificò trasformandosi in un osceno scambio di saliva, sempre più intenso e profondo. I due ragazzi piegarono leggermente le teste di lato per avere più accesso l'uno alla bocca dell'altro.
Sentendo la mancanza d'ossigeno i due giovani si staccarono ansimanti ed eccitati. Ci fu uno scambio di sguardi.
"Maledizione teme! non puoi provocarmi in questo modo...! Sai che non posso farlo!" Naruto sentiva l'eccitazione crescere a dismisura. Erano settimane che non faceva sesso.
"Adesso non posso nemmeno baciarti?" Chiese ghignando malizioso. "Non appena torneremo a casa ti farò urlare così forte... al punto da perdere la voce!" Rispose poi sempre con quello sguardo accattivante.
"Teme! Non dire certe cose volgari di fronte a Mey!"
Sasuke non riuscì a non sorridere di fronte alla faccia arrabbiata del dobe. Dopo aver messo la piccola a dormire aiutò il compagno ha sistemarsi a letto sistemandosi a sua volta accanto a lui addormentandosi stretti abbracciati.

Una storia sempliceWhere stories live. Discover now