capitolo 15

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  capitolo 15

Tsunade uscì dal suo ufficio dirigendosi a passo svelto verso l'ospedale.
Sbattè violentemente la porta entrando dentro la piccola sala. L'infermiera sobbalzò sulla sedia ritrovandosi davanti il Quinto Hokage con aria infuriata.
"Posso fare qualcosa per lei Hokage-sama?" Chiese leggermente intimorita.
La donna si avvicinò alla scrivania con un cipiglio adirato in volto, era avvolta da un'aura inquietante.
"Voglio delle spiegazioni!" Sbattè la busta con il test di gravidanza sulla scrivania dell'infermiera.
La donna in camice bianco deglutì. "Potrebbe essere più chiara? Non la seguo..." Rispose un pò preoccupata per la propria incolumità.
L'Hokage assottigliò lo sguardo. "Avete scambiato le mie analisi con questo!" E sventolò davanti alla faccia dell'infermiera il foglio.
La donna era incredibilmente mortificata per l'errore verificatosi.
"Sono terribilmente dispiaciuta per l'inconveniente! Credo sia stato il nuovo analista a confondere le buste."
"Mmmm..." Mugugno la donna alterata. "Dica al nuovo analista che è un imbecille!!!"
"É possibile avere le mie analisi?"Chiese successivamente Tsunade.
"Mi dia solo un attimo!"

L'infermiera si allontanò, tornando qualche attimo dopo con in mano un enorme cartella ed iniziò ad ispezionare i dati con attenzione.
"Potrebbe porgermi cortesemente quei dati vorrei verificare a chi appartengono così da capire con chi sono stati scambiati!" Chiese cortese.
La donna sollevò la mano porgendo il test all'infermiera che verificò il piccolo codice di riconoscimento confrontandolo con quello sulla cartella. Una volta letto il nome si allontanò per andare a prendere la busta giusta. L'Hokage approfittò dell'allontanamento provvisorio dall'altra donna per controllare la cartella con il nome corrispondente alla proprietaria del test.

Tese la mano afferrando il blocco e quel nome la lasciò di stucco.
L'infermiera tornò appena un attimo dopo.
"Mi dispiace signorina, ma la busta con i suoi dati è già stata ritirata provvederò a ristampare un'altra copia." Sollevò il viso trovando la donna con in mano la sua cartella.
"Questa è violazione della privacy sa?" Aggiunse inarcando un sopracciglio.
"Taci! É colpa vostra. Sbaglio o quel test appartiene a Sakura Haruno?" Chiese esitante.
"Sono dati privati!..." L'infermiera era in difficoltà.
"Sono l'Hokage ed esigo dei chiarimenti!" Affermò decisa.
"Questo è abuso di potere!" Aggiunse colpendola in fallo.
L'Hokage puntò gli occhi castani sull'infermiera assottigliando lo sguardo minacciosamente.
"Voglio sapere tutto!..." Ringhiò.
La povera infermiera mal capitata fu attraversata da un brivido lungo la colonna vertebrale.
Tsunade puntò nuovamente lo sguardo verso la donna. "Allora? Sto aspettando!!"
La donna sospirò esasperata per poi raccontare tutto.

"Stamattina Sakura si è presentata insieme al ragazzo della volpe, Naruto...se non sbaglio. Ha portato due campioni dicendo che uno era suo e l'altro di un'amica."
L'Hokage ascoltava attentamente ogni singola parola.
"Poi due ora dopo è tornata ritirando gli esami." Concluse sospirando.
"Ma avete confuso i suoi esami con i miei!" Aggiunse la donna bionda.
"Già sono mortificata.... Licenzierò immediatamente il nuovo analista!"
"Il risultato che mi avete dato per sbaglio è positivo. A chi appartiene?" Voleva capire meglio la situazione.
"Si! Solo un attimo che controllo."
L'infermiera tornò a controllare la cartella con i referti, confrontò i dati riportati sul documento con quelli della propria cartella. "Questo dovrebbe essere il test dell'amica di Sakura."
"E quello della ragazza?" L'Hokage avrebbe fatto una bella lavato di capo alla rosa una volta uscita di lì.
"Si! Quello di Sakura è risultato negativo." La donna si sentiva in difficoltà, l'Hokage l'aveva costretta a rivelare dati riservati.
"Ti ringrazio! Adesso posso avere le mie di analisi??" Sbraitò nervosa.
"Si vado, mi dia solo 10 minuti!" E così si allontanò per poter ristampare le copie corrette delle analisi del Quinto Hokage.


Intanto Sakura e Naruto si stavano dirigendo verso l'ospedale a grandi falcate. La rosa trascinava il biondo per un braccio doveva andare immediatamente a chiarire il disguido. Il biondo era preoccupato per l'amica, ma almeno lui si era tolto un grosso peso dal petto.
"Smettila di trascinarmi non sono una bambola!" Si lamentava il biondino.
"Se tu camminassi più veloce non sarebbe necessario trascinarti!" La rosa era agitatissima.
A passo di carica giunsero di fronte al grande edificio, salirono le scale in fretta e furia giungendo al lungo corridoio bianco che conduceva al laboratorio d'analisi. Percorsero velocemente il corridoi fino ad arrivare alla porta in vetro opaco.
"Tu aspettami qui! Faccio in un attimo." Sakura attraversò la soglia entrando.
Il biondo annuì semplicemente cominciando a guardarsi in torno.
Sakura varcata la soglia si precipitò come una furia di fronte alla scrivania.
"Buongiorno...!"
La giovane sobbalzò riconoscendo immediatamente la voce del proprio interlocutore. Si voltò trovando Tsunade accomodata su una poltroncina posta in un angolo della stanza.
"Buongiorno Signorina Tsunade che ci fa lei qui?" Chiese cercando di mostrarsi il più naturale possibile.
"Che ci fai tu...qui!" Specificò. "Io sono venuta a ritirare le MIE ANALISI DEL SANGUE." Calcò volontariamente le ultime parole.
La ragazza capì immediatamente, la donna era al corrente di tutto. Abbassò lo sguardo afflitta.
"Hokage-sama i suoi....." La parole dell'infermiera terminarono nel momento in cui vide la giovane dai capelli rosa con sguardo avvilito.
"A quanto vedo sa tutto...." Pronunciò a bassa voce con tono triste la giovane.
"Si. Cos'è questa storia?" Chiese nuovamente la bionda.
"Questi allora sono suoi." Sakura porse gli esami all'Hokage. "Prima vorrei sapere il risultato del mio test se possibile." Sospirò.
"É negativo." Rispose prontamente il senin leggendario.
"COSA???" La ragazza si rianimò improvvisamente.
"Allora sono entrambi negativi?" Domandò nuovamente.
"No!Il tuo è negativo l'altro è positivo." Aggiunse l'Infermiera.
Sakura si paralizzò di colpo, stava elaborando la frase appena ascoltata.
"A-allora....?"Balbettò.
Si accasciò su una sedia sconvolta portandosi una mano davanti alla bocca. Anche i loro test erano stati scambiati.
"Oh cielo!...." Pronunciò con occhi sbarrati.
Tsunade non riusciva a capire il perchè di quella reazione.
"Sakura che sta succedendo?" Chiese preoccupatissima.
La ragazza si riscosse uscendo immediatamente in corridoio. La donna le seguì per capire dove stava andando.Ciò che vide fu anche più ambiguo.

Naruto era in corridoio, il ragazzo si stava guardando intorno tranquillamente quando la giovane gli si avvicinò stringendolo forte per poi sussurrargli qualcosa all'orecchio. Vide chiaramente il biondo sgranare gli occhi all'inverosimile, diventando sempre più lucidi fino ad inondarsi di lacrime, per poi stringere spasmodicamente le mani intorno al vestito della ragazza, scoppiando infine in lacrime.

Adesso riusciva a capirci ancora meno. Si avvicinò cautamente ai due ragazzi, il giovane tremava come una foglia con il viso conficcato nella spalla della ragazza, mentre la rosa cercava di consolarlo accarezzandogli i capelli affettuosamente.
"Che sta succedendo qui?" Chiese con ansia crescente.
"Non qui!" rispose Sakura. "Andiamo nel suo ufficio, per favore." Aggiunse.
Percorsero il tragitto silenziosamente. Naruto teneva gli occhi bassi coperti in parte dai ciuffi biondi, mentre Sakura lo teneva per mano.

Una volta giunti a destinazione si accomodarono nell'ufficiò della donna. Il biondo era a pezzi, le lacrime sgorgavano impetuose mentre si stringeva nelle spalle seduto rigidamente su una sedia di fonte la donna. La giovane invece era triste, continuava a puntare lo sguardo sul ragazzo tenendolo per mano in segno di conforto.
"Potete spiegarmi che sta succedendo? L'Hokage era tra il confuso e l'infuriato.
Sakura guardò il biondo in viso, i suoi occhi erano vacui, era da tanto tempo che non li vedeva così. Poi lo vide annuire.
"Naruto aspetta un bambino..."Disse abbassando lo sguardo subito dopo.
Tsunade era paralizzata. Non riusciva a credere ad una sola parola, ma vedere il giovane in quello stato catodico la fece ricredere.
"Io...non capisco... Com'è possibile?" Il viso contorto in un'espressione scioccata.
"Credo sia dovuto al chakra della volpe."Aggiunse la ragazza senza mai alzare lo sguardo.
La donna non sapeva cosa dire era letteralmente sconvolta.
"Tu sapevi di questa cosa! Per questo hai fatto il test di gravidanza!" Constatò.
Il ragazzo fece un lieve cenno di assenso con la testa.
"Perchè non mi avete detto nulla? E perchè diavolo non hai usato precauzioni se sapevi il rischio in cui incorrevi?" Adesso si stava arrabbiando.

Naruto sobbalzò dalla sedia sentendosi colto in fallo. Strinse maggiormente le spalle portando una mano alla bocca per soffocare i singhiozzi che premevano per uscire, mentre le sue lacrime ripresero a scorrere copiosamente. Tsunade aveva ragione, avrebbe dovuto fare più attenzione e invece adesso si trovava in quel terribile pasticcio.
"Naruto! Di chi è il bambino?" Aveva i suoi sospetti, ma voleva sentire il ragazzo.
"Di- di S-Sasuke..." Gli tremava la voce.
"Ti prego dimmi che eri consenziente!...." Aggiunse tristemente la donna.
"Stiamo insieme."Aggiunse tirando su con il naso, dopo aver asciugato le lacrime che solcavano le sue guance con il palmo dalla mano.
"Mi spieghi perchè non avete usato un cazzo di preservativo? Se sai che puoi avere figli come qualsiasi donna a questo mondo?" Sibillò furibonda. La situazione stava raggiungendo il limite dell'assurdo.
Il giovane si morse le labbra agitato, Tsunade aveva perfettamente ragione.
"Sasuke non è a conoscenza di questa -dote- di Naruto." Sakura aveva risposto per lui, lo voleva aiutare in qualche modo.
"Maledizione!.... Scommetto che ancora non ne sa nulla!" Si lasciò andare sulla poltrona.
"G-glielo dirò d-domani appena torna." Era teso, temeva la reazione del compagno.

Anche se adesso stavano insieme non sapeva come dirglielo. Soprattutto non sapeva se confessare anche dell'aborto avuto un anno prima, era terrorizzato all'idea di perderlo. Finalmente stavano insieme, avevano ricominciando tutto da capo e per colpa della sua idiozia si ritrovava nuovamente incinto. Non poteva nascondere questa gravidanza un'altra volta, doveva dirglielo.
Sakura era terribilmente in pena lo vedeva troppo in ansia, e si sà, l'ansia non giova affatto in gravidanza. Oltre allo stato emotivo era preoccupata per lo stato di salute. Nell'ultimo anno aveva accusato problemi alimentari, fortunatamente risolvibili. Forse era il caso di mettere al corrente Tsunade anche degli eventi accaduti un anno prima. Anche se il demone lo aveva guarito completamente, una seconda gravidanza a solo un anno di distanza era rischiosa, le probabilità che non riuscisse a portarla a termine aumentavano drasticamente. Il dubbio si insinuava sempre più nella sua mente. Era indecisa, voleva solo il suo bene nient'altro.
"Signorina Tsunade? Ci sarebbe dell'altro..." Aveva preso una decisione, avrebbe detto la verità.
La donna era ancor più perplessa. Naruto si era voltato verso la ragazza sconvolto, stava per raccontarle tutto.
"Che altro c'è ancora?.." L'Hokage temeva un pò ciò che stava per ascoltare.
"Questa non è la prima gravidanza di Naruto... ne ha avuta un'altra un anno fa. Ma purtroppo ha perso il bambino." Lo aveva detto, sicuramente il biondo l'avrebbe odiata ma lo stava facendo per il suo bene.

Tsunade rimase impietrita dalla rivelazione. Il biondo, invece, era fuggito via dall'ufficio, correndo come un matto per i corridoi fino all'uscita, dirigendosi a perdifiato verso il bosco. Aveva preso a saltare sui tetti delle case fino, continuò la sua folle corsa tra i rami fino a non poterne più. Si accasciò sull'erba urlando tutto il dolore che sentiva in corpo. Una volta scoperta la verità, l'Hokage avrebbe impedito in tutti i modi la sua relazione con il moro. Forse una volta tornato al villaggio lo avrebbe fatto arrestare e non lo avrebbe più visto. Urlò a squarciagola, crollando poi sulle ginocchia senza forze. Le lacrime solcavano il suo viso silenziosamente non aveva più fiato, si sentiva vuoto. Avrebbe perso la persona che amava e sarebbe rimasto solo con il bambino.

Sakura iniziò il suo racconto. Fu lungo e complicato, spiegò di come Naruto avesse nascosto la cosa per due lunghi mesi e del viaggio a Suna nel vano tentativo di abortire. Non seppe nemmeno il perchè, ma tralasciò la parte riguardante lo stupro, forse voleva dar loro una seconda opportunità. Aveva visto il biondo al settimo cielo il giorno prima, rammentare quel terribile episodio significava distruggere definitivamente ogni possibilità per loro due. Spiegò di come lo aveva aiutato dopo aver avuto un aborto spontaneo, di come si era presa cura di lui non solo al livello medico ma anche psicologico. Tsunade era furibonda in un primo momento, la cosa l'aveva scossa, ma poi una terribile rabbia ceca l'aveva assalita. Naruto non si era fidato di nessuno, aveva chiesto aiuto solo quando si era trovato con le spalle al muro.

"Sasuke sa qualcosa di tutta questa storia?" Il suo tono di voce si era affievolito, adesso si sentiva delusa.
"No, non sa nulla." Lo stava difendendo, era il colpevole di buona parte di quella storia ma stranamente lo aveva difeso tralasciando tutto ciò che aveva combinato.
"Mi avete profondamente delusa entrambi. Non mi sarei mai aspettata un comportamento simile da voi due. Che diavolo ti è saltato in testa, perchè hai acconsentito a tenergli il gioco per tutto questo tempo?"
Tsunade era profondamente amareggiata. Mai e poi mai si sarebbe aspettata tante bugie da parte di Naruto e Sakura.
"Mi dispiace, so di aver sbagliato." La ragazza si era intristita.
"Va a cercare immediatamente quel mentecatto e portamelo qui! Voglio parlare con lui!" Tsunade era stata serissima nel pronunciare quelle parole. Adesso avrebbe raddrizzato lei quel degenerato.
Sakura senza fiatare uscì fuori dall'ufficio della donna, si avviò fuori dal palazzo non avendo la minima idea di dove si fosse andato a cacciare Naruto, trovarlo sarebbe stata un'impresa.

Naruto, nel frattempo, si era sdrariato sull'erba osservando il cielo distrattamente, stava rimuginando sulla terribile situazione in cui si era cacciato. Doveva fare qualcosa non poteva rimanere ad osservare mentre l'Hokage annientava anche la più piccola possibilità di poter avere un futuro con Sasuke. Il moro aveva sbagliato ma si era pentito e scusato, anche se a modo suo, lo aveva perdonato e tra l'altro la cosa riguardava solo loro. Si alzò mettendosi in piedi, non poteva restare a guardare. Si diresse verso il palazzo dell'Hokage avrebbe parlato con Tsunade esponendo le sue opinioni e le sue scelte, non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa da quella vecchiaccia. Stava rischiando tutto per qualcosa di cui non era nemmeno sicuro di poter avere, una famiglia, ma quello era un altro discorso, una volta rientrato avrebbe chiarito anche con Sasuke.

Ormai era deciso, attraversò il bosco tornando al villaggio, sentiva gli occhi dei passanti addosso, stava ricadendo nel precipizio. La terribile sensazione di diversità lo stava assalendo di nuovo, gli sguardi orripilati , i sussurri, i pregiudizi riusciva a sentire di nuovo tutto.
"Spero solo che almeno Sasuke non mi abbandoni." Sentiva le lacrime di nuovo prepotenti.
Ormai mancava poco e sarebbe arrivato al cospetto di Tsunade. In lontananza vide Sakura venirgli incontro, la ingnorò continuando a camminare, era tutta colpa sua.
"Naru aspetta...."
Il biondo continuò per la sua strada senza degnarla di uno sguardo, non era da lui quel comportamento ma era troppo arrabbiato in quel momento. Sakura continuava ad andargli dietro pregandolo di ascoltarla, esasperata lo afferrò per un braccio costringendolo ad ascoltarla.
"Naruto maledizione ascoltami!!!" Gli urlò contro.
"Non ho raccontato nulla di ciò che ti ha fatto." Abbassò lo sguardo allentando la presa sul biondo.
Il ragazzo era incredulo. "Perchè?"
"Non lo so nemmeno io.... L'Hokage crede sia solo colpa mia e tua." Voltò il viso di lato colpevole.
Naruto non sapeva cosa dire, distese un leggero sorriso prendelole la mano.
"Grazie." Sussurrò a bassa voce.
"Prega che non rifiuti il bambino, perchè in caso contrario non sopraviverà alla mia ira." Sibillò minacciosa.

Insieme si diressero verso la loro meta, adesso il biondo non era più in pena per le sorti del compagno ma non poteva dire lo stesso per sé stesso. Giunti di fronte la porta dell'ufficio dell'Hokage, tirò un profondo respiro per calmarsi. Calò la maniglia aprendo la porta, entro dentro la stanza trovando la donna seduta dietro la propria scrivania con sguardo infuriato.

Tsunade aveva atteso per più di un'ora il ritorno della rosa con il biondino. Una volta tornati sollevò lo sguardo verso il giovane. Si alzò da dietro la propria scrivania andando in contro al ragazzo. La donna era fuori di sé, nell'attesa che Sakura tornasse con Naruto aveva rimuginato sul suo racconto infuriandosi ancora di più. Sollevò una mano piazzando un sonoro schiaffo sul viso del biodo facengli perdere l'equilibrio a causa del potente impatto. Il ragazzo barcollò, sentiva la guancia bruciare.
"Ringrazia la tua condizione se non posso picchiarti!" I suoi occhi erano intrisi di rabbia.
Naruto si portò una mano alla guancia dolorante, tenne il viso basso si sentiva in colpa in effetti aveva mentito.
"Non ho mai sopportato l'Uchiha, trovo che sia borioso ed arrogante maa non ritengo corretto il tuo comportamento, gli hai mentito. Aspettavi un figlio da lui e non gli hai detto nulla. Inoltre hai provato ad abortire...! Non ti vergogni?" Alzò il tono di voce.
Il biondo sentiva il rimorso crescere a dismisura, non sapeva cosa rispondere.
"Mi hai deluso Naruto, non mi sarei mai aspettata una cosa simile da te."
"Adesso voglio che mi spieghi nei minimi dettagli ogni cosa. A cominciare da come diavolo sei finito a letto con quello spocchioso, fino ad adesso!"
Sakura le aveva raccontato molto ma voleva capire il perchè di tante bugie, voleva sapere cosa aveva portato il ragazzo a mentire in quel modo.

Naruto si sentiva a disagio, avrebbe dovuto mettere a nudo tutte le sue paure. Sollevò il viso scorgendo l'espressione collerica della donna. Lo osservava con un cipiglio severo stampato in volto, le labbra serrate e gli occhi pieni di rabbia e amarezza. Quell' espressione lo fece sentire ancora peggio, tirò un profondo respiro per infondersi coraggio per poi cominciare a raccontare a grandi linee di come tra lui e l'Uchiha fosse iniziato tutto.

Tutta la rabbia dell'Hokage scemò non appena si rese conto che quel comportamento era stato dettato dai pregiudizi che avevano segnato la vita di Naruto per anni. Si sentì in parte colpevole, lo aveva visto crescere maturare, più o meno, e non era stata in grado di fargli capire che su di lei poteva contare invece lo aveva solo sgridato e ripreso per la sua impulsività per anni, senza mai mostrare un briciolo di fiducia nei suoi confronti.
Chinò lo sguardo. "Avresti dovuto avere più fuducia nelle persone che ti circondano."
"Mi sono fatto sopraffare dalle mie paure. Mi dispiace." Solo adesso si rendeva conto che non era solo, oltre Sakura anche Tsunade si sarebbe presa cura di lui.
"Forse è il caso che tu vada a casa a riposare, troppo stress fa male in gravidanza dovresti saperlo già."
Il ragazzo annuì alzandosi dalla sedia su cui era seduto, dirigendosi verso la porta per usire dalla stanza.
"Sei esonerato da ogni missione fino a data da destinarsi." Aggiunse.
"Cosa dirà per giustificarmi?"
"Non è un tuo problema, pensa solo al tuo bambino e alla tua salute, del resto me ne occupo io."

Il biondo usci accompagnato Sakura. L'Hokage si sentiva a pezzi, non le capitava una giornata peggiore di quella da anni così si abbandonò sulla sua poltrona sfinita, tutto quel parlare le aveva procurato un gran mal di testa. Si soffermò a ripensare a tutto ciò che era accaduto in una sola giornata. Naruto sosteneva che avrebbe raccontato tutto all'Uchiha il giorno dopo, ma lei dubitava fortemente di tale affermaione. Lo aveva visto troppo abbattuto e spaventato. Sicuramente avrebbe impiegato tempo, probabilmente anche mesi prima di riuscire a trovare il coraggio per raccontargli tutto e quel ragazzo nonostante tutti i crimini commessi in passato ed il suo orribile carattere non meritava una menzogna simile. Sasuke doveva sapere che sarebbe diventato padre un'altra volta.
"Gli parlerò io domani, quando verrà qui a fare rapporto."


Naruto si lasciò andare sul proprio letto distrutto, era accaduto di nuovo, aspettava un bambino. Nonostante la consapevolezza, a stento riusciva a credere che tutto ciò fosse accaduto realmente. Sakura si era stesa accanto a lui non se la sentiva di lasciarlo solo.
"É successo di nuovo!" Pronunciò in un sussurro.
"Come ti senti?" Gli chiese con tono preoccupato.
"Mi sembra tutto così surreale...."
"Sei ancora arrabiato con me?" ancora si sentiva un pò in colpa per aver parlato.
"Un pò si. Perche non hai raccontato come sono andate realmente le cose?" Si voltò guardando la ragazza negli occhi.
"Non chiedermelo, non saprei cosa rispondere ." Anche lei a stento riusciva a credere al fatto che avesse omesso una cosa simile.
Si sollevò prendendo le mani della giovane tra le sue, puntando gli occhi azzurri in quelli verdi di lei.
"Ti ringrazio...!" Anche se inizialmente lo aveva messo nei guai, alla fine aveva limitato i danni.
"Spero solo che la mia bugia servi a qualcosa...." Era un pò dubbiosa, ormai da tempo aveva perso la fiducia nel moro.
"Pensi dovrei dirgli tutta la verità?" Poggiò la testa sul ventre della ragazza.
"Credo di sia meglio. Magari all'inizio si arrabbierà, ma alla fine è colpevole quanto te."
Sakura prese ad accarezzare dolcemente la testa del ragazzo.
Naruto si passò una mano sul proprio ventre, si sentiva strano in quella situazione. Ormai aveva deciso, sarebbe andato da Sasuke per dirgli tutto il giorno dopo.

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