capitolo 12

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  Capitolo 12

Naruto e Kiba si apprestavano ad entrare nell'ufficio dell'Hokage per fare rapporto, avevano appena concluso una missione, non molto complessa fortunatamente.
"Baa-chaa! siamo tornati!" Urlò il ragazzo pimpante aprendo la porta.
Sulla tempia della donna pulsò una vena, si alzò da dietro la sua scrivania furente sbraitando verso il giovane dai capelli biondi.
"TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI IN QUEL MODO!!!!!! Stupido moccioso!"
"É andato tutto bene Hokage-sama." Kiba guardò di sottecchi il biondo con la coda dell'occhio, che si era nascosto dietro di lui per non soccombere tra le mani di quella donna.

Concluso il rapporto i due ragazzi uscirono dal palazzo dell'Hokage.
"Ti va di venire con me a mangiare del ramen da Teuchi?" Chiese il biondo.
"Magari un' altra volta! adesso vorrei andare da Hinata sono parecchi giorni che non la vedo." Sul viso del moro si era disteso un sorriso dolce.
"Mmmm....non mi va di mangiare da solo! Allora vado da Sakura e le chiedo se vuole venire con me."
"Naruto... Toglimi una curiosità! ma tra te e Sakura c'è qualcosa?" Kiba era curioso.
Il giovane accennò un sorriso lieve ma dolce. "Hai preso un granchio amico!!!! Siamo solo buoni amici! Per me è come una sorella."
"Mmmhhh???? Peccato sareste proprio una bella coppia!" Disse guardandolo con la coda dell'occhio.
Naruto voleva un gran bene a quella ragazza ma lui la considerava solo come una sorella nient'altro, erano finiti da molto i tempi in cui il biondo corteggiava la giovane dai capelli rosa. I due ragazzi continuarono a camminare per qualche altro metro l'uno in compagnia dell'altro, poi si separarono per raggiungere ognuno la propria meta.

Naruto girava per Konoha un pò giù di tono, Sakura aveva parecchie cose da sbrigare, perciò il biondo si era trovato da solo a pranzare da Ichikaru. Adesso passeggiava per le vie del villaggio, e nonostante fosse molto stanco, non aveva voglia di rincasare.
Era passato un anno da quando Sasuke era partito, lo aveva lasciato sulla soglia di casa dopo avergli porto quelle scuse così sentite e avergli rubato un piccolo bacio. Non sapeva nemmeno il perchè ma continuava a distanza di un anno, a ripensare a quel piccolo contatto di labbra che era stato il bacio più emozionante che avesse mai ricevuto. Si portò le dita a sfiorare la labbra, dopo tanto tempo riusciva a sentire ancora quella sensazione, non che ne avesse avuti molti a parte quelli con Sasuke, anche il primo bacio lo aveva avuto con il moro per sbaglio a dodici anni. Un piccolo sorriso gli increspò le labbra ripensando e quella terribile figuraccia.
Adesso aveva diciannove anni era stato un anno intenso e pieno di emozioni contrastanti, il dolore per la perdita del suo bambino, la voglia di ricominciare, la paura che sentiva per quella violenza subita era stata dura ma finalmente stava bene, si era ripreso e adesso conduceva una vita normale. La ferita inferta al suo animo si era arginata anche se la cicatrice sarebbe rimasta per sempre, tutto grazie all'aiuto di Sakura.
Da allora la loro amicizia era diventata molto più forte e profonda, l'unico neo ad intaccare la sua ritrovata tranquillità era il senso di abbandono che lo aveva attanagliato la notte in cui il moro lo aveva lasciato, se ne era andato di nuovo lasciandolo solo, ma questa volta non era corso a cercarlo, stavolta era tutto diverso.

Naruto passeggiava per le vie del villaggio perso tra suoi pensieri con la testa tra le nuvole, svoltando un angolo si ritrovò a sbattere contro un passante cadendo rovinosamente a terra.
"Ahia.... "
"Vedo che non sei cambiato molto dobe!"
Il biondo riconobbe subito la voce del suo interlocutore, sollevò il viso trovando davanti a sé una massa di capelli neri e due occhi altrettanto neri e profondi che lo fissavano con un ghigno divertito. Sasuke era tornato. Il moro tese una mano per aiutare il biondo a rialzarsi, ma quello la scacciò malamente per poi rialzarsi da solo. Naruto una volta rimessosi in piedi se ne andò, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.

Sasuke era rimasto di sasso, l'Uzumaki lo aveva palesemente ignorato per poi andarsene, ci era rimasto davvero malissimo. In quel lungo anno passato lontano da Konoha non aveva fatto altro che ripensare a tutto ciò che era successo tra loro, aveva sbagliato tutto con quel ragazzo, ogni singola cosa. Gli era mancato da impazzire. Durante tutto quel periodo, la lontananza lo aveva fatto riflettere, lo aveva trattato come un oggetto approfittandosi di lui e della sua ingenuità. Lo aveva rifiutato, troppo condizionato dall'opinione pubblica, ma adesso aveva finalmente capito, ne era sicuro, voleva quel dobe è lo avrebbe avuto. Da un lato non poteva nemmeno giudicarlo per il suo comportamento, lo aveva ferito nel peggiore dei modi per poi lasciarlo solo per un anno intero ma lo aveva fatto per dargli il tempo e la possibilità di rialzarsi.
Lo avrebbe riconquistato si era prefissato questo obbiettivo, ma stavolta lo avrebbe amato e protetto con tutto sé stesso, si era pentito era pienamente consapevole dei suoi sbagli. Sarebbe stata dura riconquistare la fiducia di Naruto, era ferito, l'essere stato ignorato in quel modo la diceva lunga sul dolore che ancora albergava nel cuore del ragazzo, ma non gli importava avrebbe aspettato anche secoli pur di riaverlo tutto per sé.

Naruto dopo l'incontro con Sasuke era fuggito, per mesi si era chiesto come sarebbe stato rivederlo e adesso si sentiva furioso, avrebbe voluto spaccargli la faccia, urlargli tutto il dolore che aveva provato ma non ci era riuscito, la cicatrice si era riaperta.
Era corso via ignorandolo non voleva dargli la soddisfazione di vedere la sofferenza nei suoi occhi, inizialmente si era limitato a camminare per poi iniziare a correre via come un matto verso casa. Una volta dentro si era lasciato cadere giù sul pavimento con la schiena appoggiata al legno della porta chiusa dietro di sé, si sentiva triste, quell'incontro aveva scatenato un mare di emozioni contrastanti. Strinse una mano intorno alla maglia, all'altezza del cuore, sentiva dolore per l'essere stato ferito e abbandonato e poi quel calore, quel calore nel petto.
"Come diavolo è possibile che dopo tutto ciò che mi ha fatto ....io lo ami ancora."
Si sentiva uno stupido, era tutta colpa di quelle scuse, le scuse che gli aveva posto appena un'ora prima di andarsene avevano acceso una piccola fiammella nel suo cuore.
Gli tornarono in mente i mesi passati, tutte le lacrime che aveva versato, la rabbia e la frustrazione erano tornate a farsi sentire forti e impetuose.
"Che vada al diavolo lui e quella sua maledetta faccia da teme!!! Sono finiti i tempi in cui correvo io da lui!"
Si rialzò da terra, questa volta non lo avrebbe lasciato avvicinare, non di nuovo, non voleva soffrire un altra volta. Uscì di casa per andare da Sakura, doveva sfogarsi.

"TU LO SAPEVI!!!" Naruto era furioso.
"Mi dispiace, non volevo tenertelo nascosto."La ragazza dai capelli rosa era mortificata.
"Perchè non mi hai detto che era tornato?"
"Non volevo farti star male,di nuovo...."
"Quando è tornato?"
"Due giorni fa."
"Mentre ero in missione?"
La giovane annuì, si sentiva in colpa.
"Avresti dovuto dirmelo, pensi che mi sia piaciuto ritrovarmelo davanti in mezzo alla strada?" Adesso il suo tono di voce era malinconico.
"Come stai?" Gli prese le mani tra le sue in un gesto affettuoso.
"Sto bene, pensavo peggio."
"Per qualsiasi cosa, io ci sarò sempre."
"Lo so. "Stirò un lieve sorriso, con lei aveva imparato a non fingere.

Erano passata una settimana dal casuale incontro tra l'Uzumaki e l'Uchiha, il biondo teneva il moro a distanza, lo evitava come la peste, non voleva avere più nulla a che fare con lui temeva di ricascarci, anzi ne era certo che ci sarebbe ricascato, sentiva ancora quel sentimento, quello che lo aveva fregato già un mare di volte.
Sasuke non voleva affrettare le cose era impossibile non notare il comportamento del biondo, l'intero villaggio se ne era accorto, ma si era imposto di aspettare dargli il suo tempo e i suoi spazi, magari pian piano avrebbe ricominciato a parlargli.

I giorni passavano ma il biondo continuava ad ignorarlo palesemente, intanto un'altra settimana era passata ed il moro iniziava a stancarsi di aspettare voleva solo parlargli, cosa strana per lui ma voleva almeno chiarire le cose una volta per tutte.
L'Hokage li aveva assegnati ad una missione insieme ad altri ninja, Naruto non poteva rifiutare, già la donna era sospettosa e tirarsi indietro avrebbe significato un interrogatorio da parte della vecchia baa-chan perciò si era ritrovato costretto ad accettare. Invece per Sasuke era l'occasione perfetta, sarebbero rimasti a stretto contatto per giorni serviva solo il momento giusto.

A dirigere la missione era Gai Maito, l'uomo ignaro dei problemi che albergavano tra i due ninja li aveva messi in coppia insieme per perlustrare il territorio circostante viste le abilità di entrambi. In un primo momento l'Uzumaki si era rifiutato ma il moro facendo leva sul suo orgoglio lo aveva fatto cedere.
"Cos'è dobe, non ti senti alla mia altezza?" Pronunciò quelle parole guardandolo serio e con aria di sfida.
"Chi ti credi di essere brutto teme!!!" Il teme in questione lo conosceva fin troppo bene e sapeva come raggirarlo.
Adesso si ritrovavano da soli a perlustrare la zona intorno al loro accampamento. Il biondo aveva usato l'arte eremitica, dopo essersi assicurato che fosse tutto tranquillo, decise di tornare dagli altri, non voleva restare un minuto di più con Sasuke, già tutta quella vicinanza lo stava scombussolando.
"Naruto, non correre non c'è fretta."
"Dobbiamo tornare dagli altri."
Il ragazzo camminava a passo svelto era quasi arrivato mancava così poco. Il moro tese un braccio afferrandolo per la spalla facendolo girare.
"Aspetta un attimo voglio prima parlare con te!" Era serio, questo non era più un gioco.
"Tu che vuoi parlare? Mi prendi in giro?" Continuava imperterrito per la sua strada, non voleva voltarsi a guardarlo.
"Maledizione!!! Aspetta un attimo!" Stavolta gli strinse un braccio costringendolo a fermarsi.
"Non mi toccare!..." Sibillò minaccioso, non aveva dimenticato ciò che era successo l'ultima volta che il compagno gli aveva messo le mani addosso.
"Voglio solo parlare con te." Quelle parole lo avevano freddato.
" E io non voglio parlarti!"
"So di aver sbagliato, ma volevo solo chiarire questa situazione."
"Chiarire cosa??? Te ne sei andato abbandonandomi in quell'inferno...ora ti ripresenti qui dopo mesi sperando che mi sia passata!" La situazione stava per sfuggirgli di mano, sentiva gli occhi pizzicare.
"Ti ho già chiesto scusa per quello." Si sentiva in colpa ma il suo orgoglio proprio non ne voleva sapere di cedere.
"É SUCCESSO UN ANNO FA!!!" Si era voltato di spalle, quel teme aveva sempre avuto uno strano potere su di lui.
Sasuke aveva sottovalutato la situazione, il ragazzo anche se apparentemente sembrava normale dentro stava malissimo, era molto cambiato durante quel lungo anno.
"Mi dispiace per tutto. Vorrei solo ricominciare tutto da capo...con te." Lo aveva detto.
Naruto si era voltato a guardarlo sconvolto. "Chi diavolo sei tu? Dov'è il teme? Che ne hai fatto di lui?"

Un piccolo sorriso appena accennato increspò le sue labbra, in fondo era sempre lo stesso dobe. Gli si avvicinò con un movimento repentino, catturando il mento del ragazzo davanti a sé con la mano destra, per poi far congiungere le loro labbra in un bacio. Naruto non era riuscito a ribellarsi accadde tutto troppo in fretta, sentì le labbra piccole e delicate dell'altro posarsi sulle sue, lo stava baciando. Sasuke non sentendo resistenza da parte del minore strinse l'altro braccio intorno alla sua vita, portando i loro petti a contatto, per poi provare ad approfondire il bacio. Il biondino rimasto impietrito non era riuscito a ribellarsi, inconsciamente stava ricambiando il contatto di labbra finchè non senti il braccio del maggiore stringergli la vita e la sua lingua intrufolarsi biricchina dentro la propria bocca. Si riscosse immediatamente richiamando una coda di chakra rosso respingendo il moro per poi voltarsi e fuggire via in un lampo tra gli alberi. Sasuke era caduto sull'erba impreparato dopo aver sentito la coda di chakra respingerlo, era rimasto seduto a terra con il battito ancora accelerato, non era corso ad inseguirlo, aveva agito senza pensare si stupiva sempre di come il biondo riuscisse a scombussolarlo e farlo agire nei modi più assurdi e disparati.

"Devo dargli più tempo. Ha ricambiato il bacio anche se solo per un attimo, forse ho qualche speranza."
Si sentiva giù adesso, era chiaro davanti ai suoi occhi il dolore che che aveva provato Naruto, aveva visto chiaramente quelle iridi azzurre adombrasi mentre parlavano, ma forse non pressandolo troppo e magari esprimendo chiaramente i suoi sentimenti sarebbe riuscito ad averlo.
"Al diavolo il villaggio e tutti quei decelebrati che lo popolano! Io voglio quel dobe e lo avrò!"

Naruto era corso via saltando tra i rami, non sapeva dire con precisione di quanto si fosse allontanato ma voleva fuggire il più lontano possibile da Sasuke, stava ricascando tra le sue braccia un' altra volta. Si accasciò a terra appoggiato ad un albero con il fiatone.
"Mi-mi ha baciato?" Chiese a sé stesso. "CAZZO! mi ha baciato e io ho ricambiato!"
Si portò le mani alla bocca sentiva le labbra ardere mentre il sapore della bocca del moro impregnava ancora il suo palato. Il cuore galoppava all'impazzata nel petto, gli stava sfondando la cassa toracica tanto lo sentiva forte, un pò per la corsa, un pò l'emozione scaturita da quel contatto. Rimase li steso a terra ancora un pò, il tempo di riprendersi e far tornare i battiti del suo cuore regolari, subito dopo tornò dagli altri.

Giunto in prossimità dell'accampamento provvisorio, vide Sasuke appoggiato ad un albero, non capiva il perchè fosse li.
"Sei tornato finalmente!" Il moro non lo guardò.
"Che ci fai tu qui? Che vuoi ancora?" chiese guardandolo male.
"Non potevo ritornare da solo si sarebbero insospettiti, così ho aspettato che tu tornassi."
Era sempre lo stesso. Insieme tornarono ricevendo mille domande per il loro ritardo.
Il resto della missione procedette normalmente. Tornarono a Konoha e fecero rapporto all'Hokage. Naruto sentiva lo sguardo della donna su di sé, continuava a scrutarlo, questa cosa lo innervosiva anche più che stare nella stessa stanza con il teme. Finito il rapporto alla donna decise di tornare a casa per rilassarsi un pò, la missione era stata fin troppo movimentata.

Era appena uscito dalla doccia con ancora i capelli bagnati e un semplice asciugamano legato alla vita, quando sentì la porta aprirsi e chi altri non poteva essere se non la rosa, solo lei aveva la copia delle chiavi del suo appartamento. La ragazza gli si avvicinò felice stanpandogli un grosso bacio sulla guancia.
"Allora com'è andata?" Era molto preoccupata.
Il ragazzo ancora semi nudo si lanciò sul letto a peso morto, non si vergognava minimamente di lei lo aveva visto in situazioni ben peggiori.
"Non chiedere!"
"Che è successo?" Adesso si che iniziava a preoccuparsi.
"Mi ha baciato." Disse guardando il soffitto.
Sakura era pietrificata. "Stai scherzando?"
"No. inoltre mi ha detto che vorrebbe ricominciare tutto da capo, con me...." Sbuffò giù di tono.
La ragazza era letteralmente sconvolta, gli occhi sbarrati e la bocca aperta.
"Sakura che devo fare? Mi sento confuso."
"Sei impazzito!!! Ti basta così poco per farti ammaliare da quel bastardo!" Adesso si stava infervorendo.
"Non ho dimenticato nulla di tutto ciò che è successo. Si è scusato con me e io mi sento in colpa per avergli mentito." I suoi occhi azzurri erano tristi.
"Hai mentito a tutti anche a me."La ragazza aveva inarcato un sopracciglio seccata.
"Per quanto vorrai rinfacciarmelo ancora?"
"Per il resto dei tuoi giorni....!"
"Mi sento in colpa." Si era messo a pancia in giù steso sul letto fregandosene del fatto che da sotto l'asciugamano si potessero vedere i suoi gioielli.
"Avete sbagliato entrambi è impossibile negarlo, chi più chi meno." Sakura aveva capito dove stava andando a parare il ragazzo.
"Naruto?"
"MMhh?" rispose con un mugolio.
"Per caso vuoi perdonarlo?"Chiese con aria di chi la sa lunga.
"L'ho già perdonato. "Sospirò
"Come puoi perdonarlo dopo ciò che ti ha fatto? Hai già dimenticato quanto è stato difficile rialzarti?"
La ragazza lo guardava male non aveva il ben che minimo pudore, stava steso semi nudo sul letto a parlare con lei di un bastardo patentato che meritava la forca non il perdono.
"Non ho dimenticato nulla! è solo che....."
"Solo che...cosa?" Contuava a fissarlo con un sopracciglio alzato.
"Quel bacio! Mi ha stravolto completamente..."
"Non osare dargliela vinta! Deve soffrire almeno tanto quanto te! Se è vero che ti vuole aspetterà."
Sakura aveva ragione se veramente lo voleva doveva dimostrarglielo.
"Ah Naruto! Fossi in te, lo lascierei perdere non merita un ragazzo come te."

Intanto erano passati alcuni giorni, Sasuke si era convinto del fatto che forse doveva essere più esplicito con il dobe, non era da lui fare grandi dichiarazioni ma poteva almeno fargli capire che lo avrebbe aspettato e che gli avrebbe dato il tempo per riflettre e accettare la possibilità che tra loro potesse nascere qualcosa.
Quella mattina Sasuke si era imposo che avrebbe parlato con Naruto. Il biondo aveva avuto una riunione con Tsunade, ormai era diventato il suo ambasciatore per le questioni diplomatiche. Attese pazientemente che la riusnione finisse. Dopo più di tre ore, vide la familiare zazzera bionda fare capolino dalla porta dell'ufficio dell'Hokage, repentinamente si avicinò a lui tirandolo per un braccio.
"Che diavolo vuoi teme? Lasciami!" Il ragazzo si dimenava.
"Sta un pò zitto dobe dobbiamo parlare."
Lo condusse in una stanza libera dove nessuno li avrebbe disturbati.
" Che diavolo vuoi ancora?" Adesso lo guardava arrabiato.
Sasuke si sporse verso di lui facendo schioccare le loro labbra in un bacio casto ma dolce. Naruto si sentì andare in fiamme, lo aveva baciato di nuovo, si voltò dall'altro lato per riprendere il controllo di sé.
"Volevo solo dirti che ti aspetterò, non importa quanto, ti aspetterò perchè ti voglio Naruto!"
Il biondo era rimasto imbambolto non si aspettava una cosa simile. Cosa era... una sorta di dichiarazione versione Uchiha? Si chiedeva un pò perplesso.
"Non so se sono pronto per questo." Era imbarazzato.
"Prenditi il tempo che ti serve."
Se ne andò via subito dopo, senza aggiungere altro uscendo dalla porta da cui erano entrati insieme, dopo avergli piazzato un altro bacio sulla guancia. Naruto sentiva tutte le sue certezze crollare, quel teme lo stava coinvolgendo un altra volta.

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