capitolo 6

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  capitolo 6

Da quel fatidico giorno ne erano susseguiti parecchi Naruto ormai si era deciso avrebbe abortito, quel bambino non lo voleva non si sentiva pronto. Inizialmente aveva pensato alla probabilità di tenerlo e crescerlo da solo ma dopo il brutto colpo che aveva ricevuto non se la sentiva, non voleva vedere il figlio della persona che lo aveva fatto tanto soffrire ogni giorno davanti ai suoi occhi, sarebbe morto dentro. Ormai era deciso doveva disfarsene. Non sarebbe mai più andato da quel bastardo dell'Uchiha per dirgli la verità non se lo meritava dopo che lo aveva usato e gettato via in quel modo, il suo ritrovato orgoglio gli imponeva non andare ad elemosinare da quello stronzo egocentrico, per poi farsi mettere nuovamente i piedi in testa. Quel teme era stato fin troppo chiaro non voleva figli quando ne avrebbe avuto voglia si sarebbe cercato una donna, quindi non avrebbe concluso ugualmente nulla, anche dicendogli che aspettava un bambino molto probabilmente gli avrebbe imposto lui stesso di disfarsi del piccolo.

Le nausee diventavano più frequenti di giorno in giorno era già entrato nel secondo mese, non ne aveva parlato con nessuno, era sicuro che Tsunade avrebbe cercato in tutti i modi di convincerlo a tenere il piccolo, magari darlo in adozione ma non l'aborto, Sakura avrebbe dato di matto, e gli altri... temeva la notizia sarebbe arrivata prima o poi fino alle orecchie di quel teme.
Doveva trovare un modo per sbarazzarsi del bambino entro il terzo mese, la volpe era stata chiara, dopo il terzo mese la pancia sarebbe diventata più visibile e le nausee peggiorate notevolmente inoltre più il feto cresceva più la cosa sarebbe diventata complicata e dolorosa. Non sapeva che inventarsi anche andare in missione era diventato un supplizio, la mattina stava spesso male, si sentiva stanco e non sapeva come giustificare il suo malessere doveva trovare un modo e alla svelta, intanto si era preso un paio di settimane di ferie. La cosa aveva insospettito parecchio l'Hokage, la donna non era molto convinta del comportamento del giovane, aveva provato a parlarci ma l'unica cosa che aveva capito era che aveva subito una delusione amorosa. La conclusione pareva dare un senso al suo comportamento inusuale perciò aveva smesso di indagare.

Era mattina come di rutin da un paio di giorni il biondo trascorreva almeno un ora in bagno a vomitare per poi accasciarsi a letto privo di forze con lo stomaco in subbuglio. Sentì la porta di casa aprirsi si spaventò saltando giù dal letto mettendosi in posizione di difesa, vide una testa rosa fare capolino da dietro la porta, aveva dimenticato completamente che la ragazza aveva una copia delle chiavi di casa sua, si rimise a letto facendo finta di dormire non voleva dirgli che era stato malissimo fino a qualche minuto prima.
"Buongiorno Naruto, pigrone come sempre.....!"
"B-n-gi-no" Mugugno con faccia premuta contro il cuscino.
"Alzati pelandrone devi venire con me!"
"Non ne ho voglia!!! sono in vacanza lasciami dormire!!!"
La ragazza lo aveva letteralmente buttato giù dal letto facendolo cadere malamente sul pavimento battendo violentemente il sedere, quel movimento violento e repentino aveva stimolato nuovamente la nausea nel giovane che era corso in bagno a vomitare.
Sakura lo aveva visto scappare verso il bagno per poi udire i lamenti da dietro la porta, entrò aiutandolo poggiando un mano sulla sua fronte tenendo i ciuffi biondi.
"Naru...come ti senti va un po meglio?"
Il ragazzo si sedette sul pavimento poggiando la schiena alla parete, annuì soltanto, era pallido e con gli occhi lucidi per lo sforzo.
"Stai abbastanza spesso male negli ultimi tempi?"
"Non è nulla ieri sera ho esagerato a cena e adesso il mio stomaco ne risente." Detestava mentire ma non poteva fare altro.
"Domani mattina passo a prenderti facciamo dei controlli, per sicurezza!" Disse sorridendo dolcemente, era molto preoccupata.
"Non serve dico sul serio! prometto che cercherò di mangiare meno porcherie!" Cercava di rassicurarla non aveva la ben che minima idea di farsi visitare.
"Hai detto prima che volevi venissi con te? Dove devi andare?" adesso stava cercando di cambiare discorso.
"Ha si!!! Volevo andare a prendere qualcosa di carino, stasare e prevista una cena di gruppo!"
"Sei già bellissima così non ti servono vestiti nuovi!" Sorrise, iniziava a stare un po meglio.
"Non fare l'idiota non è per quello che credi! perchè non prendi qualcosa di nuovo anche tu?"
"No!!! non ho intenzione di andare in giro per negozi con te!"Sbuffo voltandosi dall'altra parte.
La giovane si infuriò dandogli un pugno in testa guardandolo furibonda. Il biondo non si lasciò intimidire detestava quelle cose, ancora non aveva capito come ci erano arrivati a quel punto, forse quando aveva smesso di fare la corte alla ragazza molto tempo prima.
"A stasera si puntuale e vestiti carino una volta tanto!" Sakura se ne andò ormai lo conosceva quando la guardava con quello sguardo serio voleva dire solo una cosa, non avrebbe ceduto mai e poi mai.

Naruto si lascio andare ad un sospiro liberatorio, si sentiva tremendamente stava mentendo a tutti. Quel pugno sferrato dall'amica gli aveva fatto davvero male si sentiva intontito, gli era venuta fame era quasi ora di pranzo si stava abituando a saltare la colazione a causa delle nausee la mattina non riusciva mai a mandar giù nulla. Aveva un'insana voglia di pomodori era terribile l'ombra di Sasuke lo seguiva sempre.
"Non c'è alcun dubbio è figlio suo...."Sospiro triste poggiando una mano sul ventre ancora piatto.
Si vesti per andare a comprare qualcosa non aveva praticamente nulla in frigo alle cose da fare avrebbe dovuto aggiungere:fare la spesa.

Girava per le vie del paese aveva appena finito di pranzare in un locale vicino casa aveva mangiato solo piatti a base di pomodoro una cosa al quanto insolita per lui, sentiva la tristezza riaffiorare, si sentiva solo aveva cercato di reprimere in tutti i modi quel senso di abbandono che lo opprimeva ma in quel momento fu più forte di lui. Corse verso casa con tutto il fiato che aveva chiudendosi dentro, si lasciò cadere sul pavimento sentiva la rabbia montare e le lacrime represse sgorgare furiose.
"No! non devo piangere!"Si ripeteva tra i singhiozzi sfregando le mani sugli occhi per asciugare le lacrime.
Ma non riuscì a trattenerle, sferro un pugno contro il muro.
"MALEDIZIONE!!!!!! perchè devo stare cosi male per quel teme?" Urlò, sentiva un misto di emozioni devastanti sfociare come un fiume in piena.
Si lasciò andare al dolore che sentiva nel petto da settimane ormai, le lacrime diventarono incontrollabili sommate alla rabbia che provava la morsa al cuore diventava insostenibile, diede un altro pugno contro la parete ampliando la crepa già presente era furioso con se stesso per essere stato tanto stupido da lasciarsi andare in quel modo, con Sasuke per essere uno stronzo galattico e con il mondo intero per non riuscire mai ad accettarlo per quello che era con i suoi alti e bassi, i pregi e i difetti, le imperfezioni e le stranezze. Cercò di riprendere il controllo di se stesso non aveva alcun senso piangere in quel modo non poteva tornare indietro, era avvilito, sentì la mano dolere puntò gli occhi su di essa stava sanguinando, si rialzò per andare a medicarsi alla ben e meglio. Un giramento lo colse impreparato facendolo cadere malamente battendo il fianco contro il mobile posto all'ingresso, un livido sarebbe comparso a breve ne era certo, stava diventando impossibile la sua vita non bastavano le nausee, gli strani sbalzi di umore ci mancavano solo le emicrane ed i giramenti improvvisi. Era incredibilmente stressato non riusciva ad andare avanti in quel modo non riusciva ad accettare il piccolo essere che cresceva dentro al proprio corpo. Con calma provò a rialzarsi un nuovo giramento lo colse ma stavolta fu più cauto, lentamente si riprese andando verso il bagno, si sedette sul bordo della vasca estraendo dal cassetto del mobile posto sotto al lavandino la piccola scatolina contenente il necessario per in primo soccorso. Finita la piccola fasciatura andò in camera sua era abbastanza tardi doveva prepararsi per andare alla cena organizzata dai suoi amici, diede un occhiata tra i vestiti notò un piccolo sacchetto. Era il pantalone e la maglietta che gli aveva regalato Sakura per il suo compleanno a distanza di mesi non li aveva ancora indossati nemmeno una volta.
"Penso gli farà piacere vedermi con indosso il suo regalo..."
Si spogliò facendo una doccia veloce non aveva abbastanza tempo per un bagno, si asciugò velocemente tornando in camera. Estrasse i vestiti al sacchetto, prima di indossarli si guardo allo specchio ancora la pancia non si vedeva.
"Devo stare attento alla linea ho rischio di diventare come Choji."
La taglia ara perfetta, doveva ammettere che Sakura aveva buon occhio gli stavano bene, i pantaloni chiari tendenti all'azzurro non erano molto stretti ma nemmeno larghi come quelli che indossava solitamente, la maglietta era perfetta di un bel blu notte gli scivolava perfettamente sul torace, poi lo scollo a V dava quel tocco di sensualità che non guastava. Tornò in bagno doveva asciugare i capelli ho gli sarebbe tornato il mal di testa, una volta finito provò a rendere la sua zazzera bionda presentabile, ma quella sembrava avere vita propria, ci rinuncio. Indossò le scarpe per poi uscir di casa ed avviarsi verso il locale.

Arrivò in ritardo come al solito, per la strada si era perso nuovamente tra i suoi pensieri, doveva trovare un modo per risolvere quella situazione. Entrò nel locale di corsa, erano tutti seduti intorno ad un grande tavolo Sakura era seduta accanto a Sai intenda ad inveire contro il giovane per qualche motivo, accanto a lui Ino, Hinata e Kiba. Di fronte Shikamaru, Chiji, Sasuke, Shino, Rock lee e Ten Ten .
Naruto si sedette accanto a Sakura che gli aveva lasciato il posto libero di proposito. Era presente anche quel teme, lo avrebbe ignorato non si sarebbe fatto vedere debole.
"Naruto! Quelli sono i vestiti che ti ho regalato?"
"Si! come sto?"Chiese mostrando uno splendido sorriso.
"Sei perfetto!" La ragazza sorrise di rimando gli aveva fatto tanto piacere vedere che il suo migliore amico aveva apprezzato il suo regalo.
Cominciarono la cena tranquillamente scherzavano tra loro come non accadeva da tempo ormai erano sempre tutti impegnati raramente trovavano il tempo per riunirsi e mangiare tutti insieme. Rock lee parlava a voce alta con i suoi soliti discorsi sulla "forza della giovinezza", Shikamaru pareva annoiato tutta quella confusione non gli piaceva molto, Chiji tanto per cambiare si stava abbuffando nel migliore dei modi. Ten ten cercava di far zittire Il ninja verde non lo sopportava più. Ino sventolava la sua lunga coda sperava di attirare l'attenzione di Sasuke che sene fregava altamente di tutti. Nessuno si era accorto di Shino taciturno come sempre. Naruto e Sakura parlottavano come vecchie pettegole, la rosa ogni tanto fulminava Sai quando faceva qualcuno dei suoi commenti poco appropriati. Mentre Kiba e Hinata la nuova coppia emergente si erano messi comodi, il giovane fece sedere la ragazza sulle sue gambe stingendola per la vita.
"Che ti sei fatto alla mano?" Sakura aveva visto la piccola fasciatura intorno alla mano destra del biondino.
"Non è nulla mi sono tagliato."
"Sei uno stupido devi fare attenzione! Fammi vedere che ti sei fatto!"
"Non serve è solo un graffio....! poi lo sai che guarisco in fretta!"
Sasuke continuava a guardare la ragazza ed il dobe sentiva la gelosia attraversarlo da capo a piedi, sapeva di aver interrotto lui quello strano rapporto ma non riusciva a negare a se stesso la rabbia che provava nel vedere quella piattola così appiccicosa con il giovane. Inoltre Naruto quella sera era particolarmente bello, quei vestiti erano molto semplici e sbarazzini un po come lui ma gli stavano d'incanto. Erano giorni che non lo vedeva aveva cercato di evitarlo in tutti i modi faceva troppo male, anche adesso lo sentiva quel dolore sordo nel petto era terribilmente doloroso, ma era la scelta giusta ne era certo.
Il biondo sentiva l'agitazione crescere ad ogni minuto stare nello stesso posto con il teme era insopportabile, sentiva la voglia di sputargli in faccia tutto il dolore che stava provando per colpa sua ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederlo soffrire, di pregare per tornare a vedersi. Cercava di evitare il suo sguardo non riusciva a tollerare quegli occhi nerissimi e profondi su di lui. Aveva dipinto sul volto il suo miglio sorriso cercava di nascondere il suo reale stato d'animo, ormai era abituato fin da piccolo aveva nascosto il dolore e la sofferenza dietro un sorriso. Inoltre non aveva nemmeno molto appetito, quel senso di malessere che provava gli aveva chiuso lo stomaco, si comportava normalmente rideva scherzava doveva sembrare normale.

Hinata Hyuga silenziosa come sempre stava seduta a quel tavolo con i suoi ex compagni di accademia, alla sua destra Kiba e Akamaru, ovviamente. I due avevano perso a frequentarsi da poco dopo quello spiacevole incidente in cui aveva scoperto che l'Uzumaki per lei sarebbe rimasto solo un bel sogno irraggiungibile. I primi giorni era terribilmente imbarazzante tutte le volte che incontrava uno dei due ragazzi non poteva fare a meno di arrossire, poi col tempo aveva accettato la cosa facendosene una ragione, non ne aveva parlato con nessuno non trovava giusto spiattellare al mondo intero cose tanto private. Si era messa nei loro panni pensando che se fosse capitato a lei qualcosa di simile non le sarebbe piaciuto che qualcun altro andasse in giro a rivelare i propri segreti perciò preferì tacere tenendo quella piccola scoperta per se. Aveva deciso di frequentare l'Inuzaka dopo che il ragazzo si era dichiarato adesso stava seduta tra le gambe del suo neo-ragazzo comodamente abbracciata a lui, ancora non ne era innamorata era stata chiara fin da subito ma poteva affermare di aver decisamente cambiato idea su quella testa calda. Continuava a scrutare Naruto e Sasuke dal suo caldo e comodo posticino, i due ragazzi non si guardavano mai negli occhi nemmeno per sbaglio sembrava quasi si evitassero, forse avevano litigato. Era triste per loro quei due si amavano ne era certa, non riusciva proprio a concepire l'idea che due persone facessero "quelle cose" senza amore, era molto dispiaciuta per loro non potevano vivere la loro relazione come tutti dovevano nascondersi, far finta di nulla in pubblico. Li scrutava in ogni minimo movimento cercando di percepire ogni singolo cambiamento nei loro gesti, Naruto parlava animatamente come al solito la cosa insolita era che non guardava mai il moro in viso e se accadeva il suo sguardo si incupiva aggrottando le sopracciglia per qualche istante per poi riprendesi subito. Sasuke in un primo momento, quando il biondo era arrivato, si era soffermato a squadrarlo da capo a piedi assottigliando lo sguardo, era stato un movimento velocissimo ma quel tanto era bastato per percepire gelosia in quegli occhi neri. In più la cosa più insolita a cui nessuno sembrava aver fatto caso era che i due ragazzi non si pizzicavano più come al solito, si ignoravano semplicemente, nessun battibecco, nessun insulto. Forse era un modo per nascondere la loro relazione ho forse avevano semplicemente litigato. Sicuramente soffrivano molto per quella situazione. Continuava a seguire i movimenti dei due ragazzi sentì Kiba stringere maggiormente la presa sulla sua vita.
"A cosa stai pensando?" Chiese il castano.
"Nulla sono fortunata ad averti"
Per poi sporsi dandogli un piccolo bacio a stampo sulle labbra, il giovane strinse la presa maggiormente sorridendo, era al settimo cielo, la sua pazienza era stata ricompensata.

Il gruppetto aveva deciso di prendere di mira il Nara che zitti zitto sempre con quell'aria annoiata intanto si era fidanzato con la bella ninja di Suna avevano scoperto ,per caso, che il ragazzo sarebbe partito per il villaggio della sabbia due giorni dopo. Adesso cercavano di farsi gli affari suoi ma lui non sembrava cedere minimamente alle ragazze un po troppo curiose sulla sua vita amorosa.
"Perciò parti per Suna?"Chiese Naruto incuriosito.
"Si, ho delle faccende da sbrigare."
Il junchuuriki aveva appena avuto un lampo di genio, cosa che accadeva raramente, solo in casi stremi. Il viaggio era previsto tra due giorni era l'occasione perfetta sarebbe andato da Gaara per chiedergli aiuto, sperava che il Kagekaze lo avrebbe aiutato con l'aborto, era meschino da parte sua presentarsi dal suo amico dopo tanto tempo solo per chiedergli un favore così grande si sentiva in colpa ma non sapeva che altro fare. Non poteva rimanere a Konoha e soprattutto non poteva chiedere aiuto ai ninja medici del suo villaggio gli avrebbero impedito una cosa simile, non sapeva a chi altri chiedere.
"Voglio venie anche io a Suna con te!"
"COSA????" Sakura si era voltata verso di lui sconvolta."Stai scherzando non puo decidere così all'improvviso che vuoi andare a Suna, devi parlarne prima con Tsunade!"
"Questo lo so! Sono in vacanza posso fare quello che voglio! é poi e molto che non vedo Gaara."
"Per me non ci sono problemi."
Ha Shikamaru non dava alcun fastidio la cosa. Anche lui aveva notato lo strano comportamento di Sasuke e Naruto, si erano ignorati tutta la sera senza mai scambiarsi un solo sguardo, era successo qualcosa tra loro ma ha lui in interessava molto dei fatti altrui al contrario meno sapeva meglio era non voleva avere scocciature. Ma non poteva non negare che la cosa aveva un non so che di insolito nemmeno tutti quegli anni erano riusciti a farli allontanare, ad adesso si ignorava tanto palesemente, la storia stava suscitando anche in lui curiosità.

Sasuke era furibondo, era terribilmente geloso strinse i pugni per controllare la rabbia che sentiva. Riusciva a mascherare bene i suoi sentimenti grazie alla sua stoicita, si voltò ad osservare il ragazzo biondo nonostante lo avesse lasciato sentiva sempre forte e prepotente quel senso di possesso verso il giovane. Voleva impedirgli di allontanarsi da lui , gli sarebbe mancata quella zazzera bionda. Si sentiva uno stupido lo aveva lasciato per permettergli di avere una vita normale perciò non doveva lasciarsi coinvolgere da quel sentimento che ancora lo animava,tornò a guardare altrove doveva smettere di interessarsi a lui.

Naruto aveva sentito lo sguardo del moro bruciargli la schiena, ne era certo lo stava fissando ma non ebbe il coraggio di voltarsi temeva che facendo scontrare i loro occhi, nero nel blu, la sua maschera sarebbe crollata rivelando i sentimenti nascosti. Ormai ne era sicuro l'indomani sarebbe andato dall'Hokage per parlargli del viaggio verso il villaggio della sabbia.

Aveva appena parlato con la vecchi baa-chan, inizialmente la donna aveva protestato non riusciva minimamente a comprendere lo strano comportamento del ragazzo, prima si gettava capofitto nelle missioni, subito dopo chiedeva alcuni giorni di vacanza ed adesso se ne usciva dicendo che voleva andare a fare visita al Kagekaze. Stava nascondendo qualcosa ne era certa ma non riusciva a farlo parlare quando voleva sapeva essere terribilmente cocciuto.
"Voglio solo andare a fare una visita a Gaara tutto qua! Cosa c'è di strano?"
"Naruto voglio essere sincera con te. Ultimamente ti comporti in modo strano la cosa non mi convince!" La donna era sospettosa.
Il ragazzo si stava innervosendo aveva voglia di urlare, gli ormoni cominciavano a farsi sentire, fece un respiro profondo doveva convincerla ne andava del suo futuro.
"Baa-chan non ho nulla dico sul serio, sono solo un po giù vorrei cambiare aria."
"é per l'Uchiha! Pensi non abbia capito che stai male per colpa sua? Pensi non mi sia accorta che vi ignorate da settimane?"
"OK! LO AMMETTO!!! Posso andare a Suna? Per favore?"In un primo momento aveva urlato per poi abbassare lo sguardo afflitto.
Tsunade lo aveva visto abbassare la testa, tenere gli occhi bassi era davvero giù di morale. Si era dato tanto da fare per salvare il culo a quell'odioso moccioso e questo era il ringraziamento. Ci pensò su un po forse qualche giorno lontano da Konoha gli avrebbe fatto bene in fondo non era solo sarebbe andato da Gaara, aveva molta fiducia nel Kagekaze.
"Va bene poi andare, partirai domani."Sospirò sperava che quel viaggetto lo avrebbe risollevato un po.
"Grazie." Lo disse con voce flebile ma riconoscente.
Usci velocemente doveva ancora preparare le sue cose per partire, sarebbe stato un viaggio lungo e faticoso sperava di riuscire nel suo intendo. Era preoccupato conosceva il suo amico molto probabilmente avrebbe dovuto faticare per convincerlo ma era sicuro della sua scelta ci aveva riflettuto abbastanza. Il problema ora era il viaggio. 

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