capitolo 5

1.7K 94 10
                                    


  capitolo 5

Naruto dopo aver passato tutta la notte sdraiato su quel divano a rimuginare sulla sua vita piena di insidie decise di andare a letto si sentiva stanchissimo aveva bigogno di spegnere la mente per un pò, non aveva appetito sentiva lo stomaco chiuso. Si mise a letto si addormentò subito troppo stremato.

L'indomani quando si svegliò era pomeriggio, sentiva lo stomaco brontolare, decise di alzarsi. Andò in bagno si guardò allo specchio aveva gli occhi gonfi e arrossati, i capelli ancor più indomabili del solito e quell'aria stanca. Si sciacquo il viso per svegliarsi meglio, si recò in cucina, aveva ancora qualche confezione di ramen in scatola ormai non riusciva più a mangiarne solo a sentirne l'odore si sentiva male. Trovò un po di succo in frigo decise di bere quello e mangiare un panino. Si sentiva terribilmente giù ancora non aveva metabolizzato per bene la notizia, si recò nuovamente in bagno per fare un bagno caldo rilassante, il tepore dell'acqua riusci a rilassare le sue spalle tese facendolo sentire meglio. Chiuse gli occhi per rilassare anche la mente, mille immagini presero forma, chissà come avrebbero reagito i suoi amici, Tsunade, il villaggio. Sicuramente lo avrebbero definito un mostro come in passato non era una cosa normale questa, avrebbe perso la stima, la fiducia che con tanta fatica era riuscito a conquistare, forse non tutti lo avrebbero allontanato ma con molta probabilità una volta resa pubblica la notizia il consiglio non lo avrebbe più accettato come prossimo Hokage. Si sentiva davvero giù quello era il suo più grande sogno e stava per andare in frantumi. Ripensò a Sasuke non aveva la minima idea di cosa avrebbe risposto, sicuramente gli avrebbe riso in faccia ma doveva dirgli la verità era un suo diritto, il bambino era anche suo. Dopo essere rimasto a mollo per quasi un'ora decise di uscire, si alzò completamente bagnato e gocciolante, vide la sua immagine riflessa nello specchio si mise di profilo, il suo ventre era ancora perfettamente piatto vi passò una mano sopra si sentiva talmente strano. Continuò a toccare il proprio ventre.
"Magari sto sognando e tra un po mi sveglierò, rendendomi conto che non è reale."
Si avvicinò allo specchio guardandosi, si schiaffeggiò il viso con entrambe le mani.
"Che diavolo sto facendo? Io sono Naruto Uzumaki non è da me comportarmi in questo modo! Devo reagire ed affrontare la cosa, non posso rammollirmi così...."
___"Adesso si che ti riconosco moccioso!"__ Aggiunse la volpe.
Non poteva negare di essere terrorizzato dalla situazione, i lati negativi erano anche troppi ma non poteva nemmeno arrendersi ancor prima di aver lottato. Avrebbe parlato con Sasuke non appena rientrato a Konoha.
Avvolse un'asciugamano intorno alla vita per poi tornare in camere per vestirsi, doveva fare il bucato non c'erano quasi più abiti puliti, tirò fuori una maglia ed un pantalone di tuta. Aveva un mal di testa terribile tutto quel pensare aveva messo sotto sforzo i suoi poveri neuroni, rovisto per bene in bagno non c'era nulla per alleviare il dolore, si stese nuovamente sul letto magari dopo aver riposato ancora un po sarebbe passato il dolore alla testa. Si rigirò nel letto non riusciva a riposare.
"Di quanti mesi sono?" chiese al demone.
__"Più o meno un mese."__
"Allora tra otto mesi avrò un bambino....Sarò in grado di prendermi cura di lui? sono una frana non so cucinare, sono disordinato, non faccio mai il bucato, sono sbadato...."
__"Imparerai."__
Il giovane sospirò non si sentiva affatto pronto un bambino era una responsabilità troppo grande.
__"Dovresti parlarne con l'hokage."__
"Dopo prima voglio dirlo a Sasuke."
__"Forse questa è la volta buona che riesci a legarlo a te."__ disse la volpe ridacchiando, voleva alleviare la tensione creatasi.
Naruto ci pensò su non voleva legare Sasuke a se con la forza, desiderava solo un po di affetto da quel teme.
"Non voglio che stia con me solo perchè aspetto un bambino da lui!"
__"Naruto! non fare idiozie devi dirgli del bambino!"__ Kurama si era amaramente pentito delle sue parole.
"Lo farò prima voglio sapere cosa sono per lui?"
Adesso le cose si mettevano male.

Due giorni dopo Sasuke rientro a Konoha, dopo la sfuriata fatta ha Sakura la ragazza non lo aveva più seguito in missione è di questo ne era grato. Tornò a casa dopo aver fatto un doccia veloce decise di andare a trovare il dobe, era parecchio che non si vedevano, dall'ultimo loro incontro erano passate quasi due settimane la prima volta era stato Naruto ad andare in missione . Poco prima che rientrasse andò lui in missione per poi rientrare e scoprire che il biondo era di nuovo in missione con Kakashi, appena rientrato inoltre aveva sentito dire che ultimamente l'amico era stato male. Ricordò l'episodio a casa sua quel ragazzo non si prendeva cura di se era un idiota in tutti i sensi, ma gli voleva bene ugualmente.

Si avviò verso la casa del biondo, ormai erano più di tre mesi che ci andava a letto era tutto sbagliato ma non riusciva a farne a meno quel corpo lo inebriava, lo faceva impazzire il modo in cui fino a un minuto prima si comportasse da dobe mentre un secondo dopo diventava la cosa più arrapante sulla faccia della terra. Con passo calmo arrivò di fronte al palazzo, da ragazzino gli era capitato abbastanza spesso di venire qua ma adesso era tutto molto diverso. Salì le scale con calma busso alla porta non rispondeva, forse non era in casa riprovò a bussare. Stava per andarsene quando sentì in cigolio della porta aprirsi davanti a se vide l'immagine del ragazzo evidentemente assonnato, stava dormendo e lo aveva svegliato. Si avvicinò a lui con fare tranquillo non doveva destare sospetti qualcuno avrebbe potuto vederli, entro dentro casa chiudendo la porta alle sue spalle, la casa era in penombra, le tende erano chiuse e come al solito il disordine regnava sovrano. Naruto sbadiglio stirando un po le braccia verso l'alto si avvicinò al frigo tirando fuori una bottiglia di acqua per berne un sorso. Era sempre stato un tipo pigro ma ultimamente era caduto in letargo passava le giornate a dormire. Sasuke osservò il ragazzo con quell'espressione assonnata mentre si stropicciava gli occhi con le mani, i capelli ancora più scompigliati i vestiti stropicciati, era tenerissimo sembrava un gatto anzi no una bella volpe. Gli si avvicinò con passo felino alle spalle cogliendolo impreparato, lo strinse per la vita infilando una mano sotto la maglia molto larga. Il moro era terribilmente eccitato alla sua astinenza si aggiungeva quello stupido con quell'espressione da stupro. Gli passo una mano delicatamente sul ventre sentendolo rabbrividire, il biondo aveva la pelle caldissima ed il contatto con le mani fredde del maggiore lo fecero rabbrividire. Sasuke lo tirò più vicino a se facendo combaciare perfettamente il suo petto con la schiena del compagno, continuando a salire con la mano verso il petto accarezzandolo con tocchi leggeri e delicati. Continuo a salite verso il collo carezzando le clavicole, il biondo abbandonò la testa sulla spalla del maggiore di qualche centimetro più alto di lui, sospirando e chiudendo gli occhi.
"Stavi dormendo?"Chiese il moro con voce suadente accarezzando l'orecchio del compagno con il suo alito.
Il giovane dal canto suo era ancora troppo intontito e tutte quelle somministrazioni lo stavano stordendo ancora di più, si limitò ad annuire.
Gli lecco il lobo dell'orecchio per poi mordicchiarlo leggermente."Se vuoi ti sveglio io..."
Sospirò, per poi mordersi le labbra ed annuire nuovamente si stava eccitando terribilmente anche lui risentiva della prolungata astinenza.
Sasuke cominciò a leccargli il collo continuando con le mani a carezzare il petto stuzzicando i capezzoli con le dita, strizzando e tirando leggermente i bottoncini rosa per farli inturgidire. Lentamente con una mano scese verso l'elastico del pantaloni accarezzando i peli biondissimi del pube, Naruto si tendeva come una corda di violino ad ogni tocco si sentiva terribilmente eccitato.
__"Hei Idiota!!! non lasciati ammaliare da quello stronzo, digli del bambino!"__ La volpe cercò di riportarlo con i piedi per terra.
"Non adesso......"

Il moro lo fece voltare con un movimento repentino cominciando a baciarlo con fervore, gli passo la lingua lascivamente sulle labbra stringendo le braccia possessivamente intorno alla vita del minore che si era lasciato completamente andare. Continuarono a baciarsi appassionatamente andando lentamente verso il letto, inciampando ogni tanto nel caos presente sul pavimento. Giunti di fronte al letto da una piazza e mezza si staccarono temporaneamente per potersi spogliare febbrilmente. Sasuke spinse Naruto sul letto leccandosi le labbra mostrando un ghigno, voleva giocare, gattonò lentamente sul letto avvicinandosi al giovane lo sentiva tendersi più del solito ad ogni suo tocco, non badò molto alla cosa pensando fosse dovuta alla prolungata astinenza da sesso. Naruto era incredibilmente eccitato ma tutte le volte che il compagno gli sfiorava lo stomaco trasaliva, gli avrebbe detto la verità subito dopo. Il ragazzo dai capelli neri si stese sopra il compagno riprendendo a baciarlo leccando la lingua gemella con passione, quando si sentirono entrambi a corto di ossigeno si staccarono.
"Ti va di fare un gioco?"Chiese Sasuke sorridendo."
"Dipende..."rispose malizioso Naruto.
"Questo ti piacerà!" Rispose leccandosi le labbra.
Il biondo si era imbambolato ad osservare la lingua del moro inumidire le proprie labbra chiare e delicate, per poi annuire distrattamente. Lo fece alzare facendolo posizionare sopra il proprio corpo in ginocchio, per poi piazzargli un bacio bagnato tirando leggermente il labbro inferiore sussurrandogli poi.
"Mettiti al contrario, tu prendi in bocca il mio sesso ed io prendo in bocca il tuo...!"
Fece come gli venne chiesto, rivolse il proprio sedere verso il viso del moro calandosi verso il membro perfettamente eretto e pulsante, senti l'odore pungente osservando i peli neri del pube prendendo l'erezione tra le mani accarezzandola delicatamente. Passò la lingua su tutta la lunghezza soffermandosi sul buchino del glade leccando lascivamente.
I maggiore si stava beando della visione delle natiche sode di fronte al suo viso, posizionò le proprie mani sulle cosce facendogli alzare il sedere, prendendo subito tutto in bocca il sesso del minore cominciando a succhiare da prima piano poi con più vigore. Il biondo prese a respirare affannosamente appena sentì la propria erezione risucchiata dalla bocca del compagno, l'altro allungo una mano accarezzandogli i capelli per invogliarlo a continuare. Ad un certo punto l'Uchiha si stacco dal sesso pulsante salendo con le mani ad accarezzare le natiche prendendo a leccare l'apertura introducendovi la lingua all'interno. Naruto era stordito quell'intrusione lo stava facendo impazzire, poco dopo si sentì penetrare da un dito umido poco dopo le dita aumentarono diventando due, poi tre, non riusciva più a capire nulla.
Sasuke estrasse le dita prendendo per i fianchi il giovane facendolo voltare verso di se, ripresero a baciarsi, subito dopo il moro fece voltare il biondo facendogli poggiare il viso sul cuscino, sollevò delicatamente il bacino gli fece divaricare meglio le gambe posizionandosi tra queste. Prese il proprio sesso umido in mano portandolo all'apertura, l'altra mano sul fianco brunito, lentamente cominciò a penetrarlo beandosi delle sensazioni che gli procurava sempre quell'antro stresso e caldo. La penetrazione non era stata molto dolorosa lo aveva preparato per bene, inoltre era stato molto delicato durante l'intrusione, si era fermato subito dandogli il tempo per abituarsi. Poco dopo il minore cominciò ad ondeggiare il bacino verso il compagno dandogli il consenso per cominciare a spingere, quello non si lasciò sfuggire nulla, le prime spinte furono lente e poco profonde ma pian piano il ritmo aumentò sempre più.
"HA...HA...HA....Si!!Più forte!...." ansimo il giovane steso sul letto.
Il maggiore teneva strette le proprie labbra tra i denti, tutti quei rumori osceni lo stavano facendo venire. Uscì dal corpo del compagno per farlo voltare, stavolta con la schiena poggiata sul letto, rientro subito passando le gambe intorno alla propria vita, ricominciando a spingere lambendo quelle labbra peccaminose tra le sue. Ritrovò quasi subito la prostata cominciando a stimolarla al ritmo delle proprie spinte sentendo il ragazzo steso sotto di se ricominciare ad urlare incontrollato. Non riusciva più a resistere stava per venire, prese il membro del partner tra le mani masturbandolo per condurlo all'orgasmo che arrivò subito dopo riversandosi tra i loro corpi accaldati accompagnato da un urlo di soddisfazione. Il moro diede le ultime spinte riversandosi dentro il compagno riempiendolo con il proprio sperma.
Rimasero in quella posizione per qualche altro minuto nessuno dei due aveva la forza per rialzarsi. Sasuke uscì dal corpo sotto di lui a malincuore gli piaceva sentirsi risucchiato, si stese sul letto accanto al dobe ansimando ancora per lo sforzo. Naruto osservava il compagno sentiva il cuore battere all'impazzata, doveva dirgli che aspettava un figlio da lui, ma non sapeva come iniziare un discorso così delicato.
"Dobe che hai? Sembri agitato."
"Dobbiamo parlare."
"Riguardo cosa?"
Adesso il biondino era ancora più agitato, poteva dirlo così tutto dun fiato ma non voleva essere deriso da quel teme. Fece un respiro profondo sarebbe andato per gradi.
"Sa-Sasuke ...perchè vieni a letto con me?" disse con voce tremante, l'agitazione era palpabile.
Quello non si aspettata una domanda simile lo aveva spiazzato. "Così."
"Che significa? così!" Chiese con tono quasi isterico.
Forse stava capendo dove volesse arrivare il biondo, voleva qualcosa di più si era stancato di scopare e basta voleva una relazione. Ma non se la sentiva di instaurare quel tipo di rapporto con il ragazzo, lo amava lo sapeva lo aveva capito già da tempo ed anche il compagno ricambiava non era stupido lo aveva capito perfettamente, ma non era il caso.
"Dove vuoi arrivare dobe?"
"I-Io..."
Non lo lasciò continuare. "Vengo a letto con te perchè mi va! Con gli uomini e più semplice niente complicazioni solo sesso e basta. Invece con le donne è sempre tutto così complicato.... si aspettano sempre qualcosa da te e poi c'è sempre il rischio che rimangano incinte."
"Tu-tu non v-vuoi fi-figli?" Chiese ,quel discorso stava degenerando.
"Non adesso non mi sento pronto. Quando ne avrò voglia mi cercherò una donna alla mia altezza."
L'Uzumaki era rimasto congelato dalle parole del compagno, non riusciva più a spiaccicare una parola.
"Naruto, se è una relazione che cerchi, trovati una ragazza non venire da me." Pronunciò quelle parole senza guardarlo in viso, si sarebbe pentito non voleva vedere la delusione, il dolore su quel volto angelico. Sarebbe saltato sul letto per consolarlo e riempirlo di baci ma non poteva permetterselo quella storia doveva finire si erano fatti coinvolgere troppo. Si erano portati già troppo oltre, i sentimenti si erano ampliati e questa cosa non andava per nulla bene.
Si alzò rivestendosi senza rivolgergli nemmeno uno sguardo, sentì il cuore dolere terribilmente erano stati i tre mesi più belli della sua vita ma non voleva compromettere ulteriormente il ragazzo. Aveva già fatto tanto per aiutarlo adesso spettava a lui lasciarlo andare aveva un sogno da realizzare e non ci sarebbe mai riuscito in questo modo, il consiglio degli anziani aveva una brutta opinione verso di lui continuavano a serbare rancore non lo avevano perdonato completamente per i reati commessi in passato. Stando ancora accanto a Naruto non avrebbe fatto altro che togliergli ogni possibilità per diventare Hokage. Aveva perso gli anni migliori per rincorrerlo non poteva rovinargli ancora la vita.
"è meglio se non ci vediamo più, almeno non in questo modo." Pronunciò le parole di spalle per poi uscire velocemente senza nemmeno salutare.
Naruto era rimasto sconvolto si era estraniato da tutto.

Sasuke uscì da quella casa un il cuore a pezzi aveva appena buttato al vento la sua unica possibilità per essere felice, ma sarebbe stata una felicita a senso unico. Per tutta la vita era stato egoista aveva anteposto i suoi bisogni a quelli degli altri, aveva fatto soffrire quel ragazzo per anni solo per poter portare a termine la sua vendetta. Ma adesso basta non poteva tenerlo stretto a se facendo finire tutti i suoi sogni nel cassonetto, perchè ci avrebbe scommesso quei quattro vecchiacci decrepiti che facevano parte del consiglio lo avrebbero allontanato per non parlare del resto del villaggio aveva faticato tutta la vita per farsi accettare, non poteva rischiare che l'influenza di un ex nukenin lo rendesse di nuovo diverso agli occhi di tutti. Aveva attraversato il villaggio a passo svelto voleva tornare a casa il prima possibile, sentiva il dolore opprimergli lo stomaco era una fitta persistente che sembrava espandersi ad ogni minuto.
Arrivo davanti casa qualche minuto dopo entro dentro casa chiudendo la porta alle proiprie spalle. Era finito tutto un piccolo sogno durato pochi mesi, si lascio andare sul pavimento con le spalle poggiate contro il legno freddo della porta non pianse non ci riusciva se si sarebbe lasciato andare il dolore lo avrebbe travolto, si impose di essere forte ad andare avanti era la scelta giusta per una volta non aveva agito da egoista qual'era.

Naruto era rimasto fermo non si era mosso di un millimetro, aveva sentito chiaramente il suo cuore infrangersi in mille pezzi, alle crepe già presenti si erano aggiunte altre spaccature più insidiose e letali stringeva il lenzuolo spasmodicamente tra le mani.
Kurama vedeva il giovane in piedi di fronte a se la testa bassa, le spalle ricurve sembrava inanimato non una lacrima, non un lamento si sarebbe aspettato di tutto urla, pianti disperati, la disperazione più totale ma non questo. Quando non reagiva era anche peggio si era spezzato irrimediabilmente, il suo animo lacerato sanguinava copiosamente, il demone si era preparato psicologicamente a sopportare i piagnistei di quel moccioso che non arrivarono.
Il giovane era rimasto fermo alle parole sentite pochi minuti prima la sua mente stava ancora catalogano gli eventi, ma non poteva non sentire lo scricchiolio del suo cuore, ne aveva sopportate tante solo per lui, cominciava a chiedersi quante volte si sarebbe spezzato quante volte ad una crepa si possono aggiungere spaccature ancora più piccole, i cocci infrangersi in altri pezzi ancora più taglienti. La consapevolezza di essere stato rifiutato stava cominciando a farsi vivida nella sua mente, il dolore assalirlo in una morsa dolorosa che si espande dal petto in tutto il corpo salendo fino alla gola mozzando i respiro rendendolo irregolare, affannato. Sentire lo stomaco contorcersi, le mani tremare, gli occhi diventare umidi ma non una lacrima solcò quelle guance color biscotto non ci riuscì era paralizzato. Sentiva un terribile peso sulle spalle una gravidanza casuale, sbagliata, non voluta, era stato tutto un errore fin dall'inizio, anche quella notte quando si era donato a lui, tutte le volte in cui aveva donato il proprio corpo a quel ragazzo che amava follemente al punto da rincorrerlo per anni, al punto da mettere a repentaglio la sua vita. Adesso che si era stancato di quel gioco se ne usciva con quelle parole. Uno sbaglio. Non era stato alto che tutto un terribile sbaglio non poteva tornare indietro ma non si sarebbe mai più fatto calpestare da quel bastardo, mai più.
"Kurama non lo voglio." Proferì a bassa voce continuando a fissare il vuoto.
__"Di cosa parli?"__
"Il bambino, non lo voglio."

Una storia sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora