capitolo10

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  capitolo 10

Era sera Sakura era seduta su una sedia accanto al letto di Naruto, il giovane dormiva profondamente, la ragazza presentava delle vistose occhiaie sul viso era stanca in soli due giorni era successo di tutto in quel piccolo appartamento.
Osservava il ragazzo attentamente i lividi erano quasi spariti del tutto il chakra della volpe ne stava velocizzando la guarigione, nonostante fosse a pezzi non riusciva a chiudere occhio troppi pensieri, troppe domande a cui non riusciva a dare una risposta. Continuava a guardarlo steso sul letto poggiato su un fianco, i capelli biondi sparpagliati sul cuscino, il colorito pallido, un braccio piegato verso il petto mentre l'altro braccio teso con l'ago della flebo conficcato nella pelle. Doveva recuperare il suo corpo era diventato fin troppo debole così non sarebbe mai riuscito a riprendersi fisicamente, dal punto di vista emotivo aveva i suoi seri dubbi riuscisse ad affrontare una simile situazione, ma avrebbe cercato di aiutarlo in tutti i modi. Sentiva una profonda amarezza invadergli il cuore non pensava di essere una tale pessima amica, lo aveva visto comportarsi in modo strano ma non aveva dato molto peso alla cosa non pensava nascondesse un segreto così grande, era arrabbiata con il ragazzo aveva mentito a tutti non si era fidato di nessuno ma come giudicarlo in passato tutti lo avevano guardato male nessuno escluso per quel demone ancora adesso contenuto nel suo corpo, la prima lei.
Da bambino lo aveva trattato malissimo e nel momento del bisogno non aveva auto il coraggio di chiedere aiuto a nessuno troppo condizionato dall'opinione degli altri. Sentiva le lacrime trattenute fuoriuscire.
" è io che credevo di essere tua amica...sono sola una sciocca, come potevi fidarti di me dopo che per anni ti ho guardato dall'alto verso il basso..."
Si alzò dalla sedia si avvicinò al biondino baciandogli la fronte si sentiva colpevole in fondo era anche colpa sua se era arrivato fino a quel punto, aveva sempre dovuto lottare con le unghie e con i denti per farsi accettare e in quel momento si era fatto sopraffare dalla paura del sentirsi nuovamente diverso dagli altri, ma si ripromise che si sarebbe fatta perdonare gli avrebbe dimostrato che non doveva cambiare non doveva nascondere se stesso anche se presentava qualche diversità dal concetto di "normale" lo voleva bene così com'era. Andò in cucina a preparargli qualcosa da mangiare era diventato eccessivamente magro tutto quello stresso lo aveva deperito si potevano contare perfettamente le vertebre sotto la pelle una ad una, non era più solo adesso si sarebbe presa lei cura di quel ragazzo.

Finito di cucinare la rosa tornò nella camera da letto con in mano un piatto di riso nulla di speciale ma era meglio non appesantire lo stomaco, dolcemente cominciò ad accarezzargli la testa per svegliarlo.
"Naruto svegliati...."
Il biondo mugugno infastidito, lentamente aprì gli occhi trovando la figura della giovane dai capelli rosa seduta accanto a lui sul letto.
"Ti sei svegliato finalmente.....! Ti ho preparato qualcosa da mangiare."
Il biondo si rannicchiò tra le coperte. "Non ho fame."
"Naru... devi mangiare qualcosa se vuoi riprenderti?"
"é chi ti dice che io voglia riprendermi." Il tono di voce era triste.
"Se non vuoi farlo per te, allora fallo per me!" Gli si sdraiò accanto.
Il giovane non rispose continuava a fissare le lenzuola con sguardo vacuo, era davvero a terra.
"Comprendo la tua sofferenza ma cerca di capire!... hai avuto un aborto spontaneo sei debole devi rimetterti!" La ragazza era davvero in pena.
"Non puoi capire cosa si prova..."Gli occhi erano persi nel vuoto.
"Hai ragione non posso capire! Ma non posso lasciarti morire cosi!....."
Sakura si strinse di più al giovane, lo abbraccio forte voleva dargli quanto più conforto possibile. Naruto si sentiva vuoto, spento, inizialmente voleva abortire ed adesso che il suo bambino non c'èra più non riusciva a capacitarsi della realtà dei fatti. Purtroppo il piccolo non era sopravvissuto il corpo di Naruto era già debilitato e dopo la violenza subita il feto non ce l'aveva fatta, la febbre era stata causata dall'emorragia interna ma grazie all'intervento del demone il giovane si era salvato. Kurama aveva indotto il ragazzo grazie alla potenza del suo chakra ad espellere il feto morto, era stato difficile e doloroso ma non c'era altra alternativa.
Sakura lo aveva curato, inizialmente era stato uno shock per lei quando aveva notato la presenza di qualcosa di anomalo nel ventre nel biondo, il ragazzo in preda ai dolori l'aveva pregata di aiutarlo. Lei aveva fatto tutto il necessario ma ormai era troppo tardi, finita la procedura lo aveva anestetizzato nuovamente per farlo riposare, approfittando del fatto che stesse dormendo si era allontanata per prendere il necessario per risanare la quantità di vitamine e sali minerali nel corpo del ragazzo. Una volta tornata gli aveva applicato una flebo di vitamine era debole ed aveva perso molto sangue , aveva dormito per ore, adesso era sveglio e non aveva appetito ma in fondo era anche comprensibile vista la situazione.
"Naruto devi mangiare, non fare il bambino!"
"Non ho fame."
"Se non mangi non ti posso togliere la flebo!"
"Per favore Sakura lasciami solo....." Era davvero depresso.
"No! non me ne vado! ho promesso che ti averi aiutato e sostenuto perciò dovrai sopportarmi!" La ragazza puntò gli occhi pieni di determinazione in quelli blu del biondo.
Naruto distese lievemente le labbra sentire Sakura così determinata nel volerlo aiutare lo rincuorava.
Sospirò." Va bene, dammi quel piatto!"
La rosa era felice, prima gli stacco la flebo dal braccio ne aveva fatte già due, gli sistemò il cuscino dietro la schiena aiutandolo a sedersi, subito dopo gli porse il piatto ed uscì dalla camera per lasciargli almeno un po di intimità.
Naruto non aveva appetito, si sforzava di mangiare ma non ci riusciva sentiva lo stomaco chiuso, provò a mandar giù almeno qualche altro boccone ma alla fine rinunciò, sentiva quel terribile vuoto come se gli avessero strappato via una parte di se. Si passo una mano sulla pancia non riusciva ancora a credere di aver perso il bambino aveva faticato tanto ad accettarlo ed adesso non c'erà più era di nuovo solo, si sentiva triste e colpevole, avrebbe voluto piangere per sfogare quella frustrazione che provava per non essere riuscito a difendersi ed impedire a quel teme di uccidere il suo bambino ma non ci riusciva sentiva solo quel terribile vuoto incolmabile nel petto espandersi fino a togliergli il respiro. Si voltò ad osservare la porta Sakura si stava dando tanto da fare per aiutarlo e lui si era buttato giù non riusciva ad affrontare il dolore della perdita o semplicemente non voleva.
"é questo che si prova?..." Chiese a se stesso.
Provò a rimettersi sdraiato a letto ma il dolore al bacino lo colse nuovamente, era stato doloroso Kurama aveva indotto il suo corpo ad aver le doglie, era stato terribile cercò di allontanare quel ricordo accaduto poche ore prima.
"Perchè lo hai fatto?" Ora si stava rivolgendo al demone.
__"Saresti morto."__
"Meglio morire che convivere con questo dolore." I suoi occhi erano bassi continuava a guardare il pavimento.
__"Non fare l'idiota! Non saresti sopravvissuto, l'emorragia si stava espandendo dovevo fare qualcosa!"___
"é stato doloroso...."
__"Lo so! Mi spiace averti fatto soffrire, ma non avevo altra scelta."__
"Hai indotto il mio corpo ad abortire...Ti rendi conto?" Adesso le sentiva le lacrime.
__" Il bambino era già morto!E poi non c'èra tempo per portarti in ospedale e non credo ci saresti voluto andare! Invece di ringraziarmi mi accusi?"__
"RINGRAZIARTI????" Finalmente era riuscito a far uscire quel dolore che sentiva. Il ragazzo non rispondeva aveva capito che la volpe lo aveva fatto per salvargli la vita ma il dolore era troppo forte e persistente non accennava a diminuire. Sakura era andata a controllare l'amico quando sentì i singhiozzi da dietro la porta, la aprì, si avvicinò al letto sentendolo tremare sotto le coperte stava soffrendo terribilmente. Si stese a letto accanto a lui stingendolo forte a se.
"Co-cosa ho f-fatto di male per me-meritarmi tutto questo???" Continuava a singhiozzare con il viso nascosto tra le mani.
"Shhh....non è colpa tua! Non è colpa di nessuno è successo e basta."
Sakura continuava a stingere quel corpo tremante appariva così fragile e indifeso.
Le lacrime continuavano a sgorgare forti ed impetuose il suo animo era in mille pezzi, sarebbe stata dura raccogliere i pezzi di quel cuore dilaniato dal dolore. Dopo un po senti il pianto diminuire di intensità quello sfogo gli aveva fatto bene, rimasero in silenzio stretti in quell'abbraccio per molto tempo in quel momento il silenzio era meglio di mille parole.
"Va un po meglio?" gli chiese dolcemente dopo un po, mentre le sue mani continuavano ad accarezzare i capelli biondi.
Il giovane annuì, si sentiva strano non era abituato a tutto quell'affetto era sempre stato solo, quel pensiero lo rattristo tremendamente sentiva le lacrime tornare a premere per uscire si strinse maggiormente alla ragazza affondando il viso nel suo collo. Sakura non sapeva più che fare aveva la sensazione di sbagliare tutto, più lo coccolava più scoppiava in lacrime, era disperata.
"Sa-Sakura giurami che non mi abbandonerai.....ti prego!....." Il tono era supplicante.
"No non ti lascio solo, rimarrò con te! è ti aiuterò a rialzarti!"
"Promettimelo!" puntò gli occhi arrossati stracolmi di lacrime in quelli della giovane.
"Te lo prometto!" Era seria lo abbracciò nuovamente.
Sakura era molto in ansia, l'animo di Naruto era stravolto era irriconoscibile, tutti i traumi subiti durante l'infanzia stavano emergendo improvvisamente mostrando il suo lato più fragile, del ragazzo allegro di un tempo non era rimasta che l'ombra. Sarebbe stata davvero dura aiutarlo ma glielo doveva, per tutte le volte che era stato lui a sostenerla nel momento del bisogno adesso si sarebbe sdebitata.

La giovane dagli occhi verdi voleva delle spiegazioni c'erano molti punti in sospeso, non aveva capito come avesse fatto ad aspettare un bambino e sopratutto non era certa di aver afferrato correttamente chi fosse il padre, troppe domande senza risposta. Aveva atteso i suoi tempi ma non poteva più aspettare voleva capire.
"Naru, vorrei farti qualche domanda per capire meglio la situazione te la senti?"
Il ragazzo si asciugò le ultime lacrime con il palmo della mano per poi annuire, anche se faceva male glielo doveva.
"Com'è possibile che tu possa avere bambini? non capisco?"
"Non-non lo so n-nemmeno io, è successo è basta."
"Non mi hai detto chi era il padre?"
Adesso si che si sentiva a disagio, non era abbastanza ovvio, punto gli occhi azzurri per qualche istante in quelli verdi della ragazza per poi riabbassarli nuovamente stavano arrivando a "quel" punto del discorso.
Sakura nel vederlo così impacciato capì che il piccolo doveva essere per forza di Sasuke, gli prese il viso tra le mani, che era diventato ancora più sottile, puntando i suoi occhi in quelli del biondo.
"Era di Sasuke il bambino?"
Annuì semplicemente.
"Lo ha fatto altre volte? Ti ha violentato altre volte?"
La guardò male per qualche istante, rendendosi conto che nonostante tutto amava ancora quel teme.
"No, non so perchè lo abbia fatto."
Aveva distolto lo sguardo si sentiva a disagio, la ragazza lo strinse facendogli poggiare la fronte sulla sua spalla stava cercando di essere il più delicata possibile aveva passato due giorni infernali non voleva traumatizzarlo ancora.
"Perchè non mi racconti com'è andata, com'è iniziato tutto prometto che non ti giudicherò!"
Sospirò rassegnato ormai la frittata era fatta tanto voleva raccontarle ogni cosa.
"é iniziato tutto circa cinque mesi fa.... una sera a causa di una sbronza siamo finiti a letto insieme e da li abbiamo cominciato a vederci.... abbastanza spesso. Poi quasi due mesi fa ho capito di aspettare un bambino...." Era imbarazzatissimo.
"Eri già al secondo mese???"
Il biondo annui semplicemente.
"Non usavate i preservativi?" La ragazza ascoltava attentamente , in quel periodo andava ancora dietro al moro ed adesso aveva capito il perchè del suo rifiuto.
Naruto scosse la testa negativamente, non ne avevano mai usati nemmeno una volta.
"Non sapevi di poter avere figli in questo modo?" Si sentiva in imbarazzo anche lei, ma voleva capire.
"No, non ne avevo la minima idea." Stava arrossendo.
La ragazza non sapeva cosa dire, in realtà avrebbe voluto dirgli mille cose. Che era un idiota sprovveduto, che si era donato al re dei bastardi senza riflettere, avrebbe voluto insultarlo all'infinito fino a perdere la voce ma non poteva farlo non poteva infierire. Era abbastanza evidente il suo pentimento, la sofferenza il disagio dare sfogo ai suoi pensieri non avrebbe fatto altro che atterrire ancora quel ragazzo già devastato dagli eventi.
Naruto era ancora accoccolato tra le braccia della sua migliore amica, gli piaceva il tepore di quell'abbraccio lo faceva stare bene. Sakura continuava ad accarezzargli la schiena sentiva distintamente le ossa sotto la maglia, la linea della colonna vertebrale, le scapole, le vertebre si era lasciato annientare. La sua magrezza la diceva lunga su quanto avesse sofferto anche prima.
"Naru? Ma tu e Sasuke stavate insieme?"Era una domanda azzardata ma voleva togliersi il dubbio.
"No, non stavamo insieme... e-era solo sesso...."La sua voce si era affievolita al termine dalla frase.
"Lo ami ancora!" Quella non era una constatazione ma un'affermazione.
Non riusciva a rispondere si sentiva un emerito idiota, era arrabbiato con il teme, ma l'unica cosa che riusciva a sentire era solo un profondo dolore.
Sakura non capiva tra loro non c'era nulla a parte il sesso, un dubbio si insinuò nella sua mente. Forse Sasuke lo aveva aggredito per eliminare il bambino. Cominciò a sentire odio per quel maledetto ne aveva fatte di bastardate ma questa le superava tutte.
"Gli avevi detto di aspettare un bambino da lui?" Non ne era certa ma se fosse stato così sarebbe corsa a cercarlo all'istante per toglierlo di mezzo.
"No, non ne ho avuto il coraggio....volevo farlo ma...poi abbiamo interrotto questa strana cosa. Sono un codardo!"
Gli alzò il viso guardandolo negli occhi."Non dire così! é più che comprensibile che tu abbia avuto paura, capisco anche che tu non abbia avuto il coraggio di dirlo a nessuno. Ma ti prometto che d'ora in poi ti appoggerò sempre....però devi promettermi che non mi nasconderai mai più nulla? Dovrai essere sincero con me e dirmi sempre tutto ok?"
Naruto sentì un piccolo colpetto al cuore, forse era felicità, non ne era certo ma quelle parole gli fecero capire che lei gli sarebbe stata accanto.

Sakura Il giorno dopo era andata dall'Hokage per chiedergli qualche giorno libero se ne era uscita con la scusa più stupida e banale ma anche la più credibile, disse che aveva parecchie cose da sbrigare. l'Hokage acconsentì tranquillamente. La vera motivazione per quei giorni di ferie era che il biondo necessitava ancora di cure, stava meglio si stava riprendendo in fretta ma la situazione era delicata doveva essere sicura che non avesse complicazioni.

Una mattina la ragazza dai capelli rosa stava andando come di consueto a casa di Naruto, erano passata appena una settimana da quella terribile mattina, la giovane stava camminando era andata a fare un po di spesa per l'amico ancora non poteva uscire necessitava di molto riposo. Si ritrovò a passare accanto all'accademia ninja in lontananza vide l'Uchiha con la sua divisa da shinobi probabilmente era stato al palazzo dell'Hokage a giudicare dalla strada che stava percorrendo, sentì una terribile rabbia invaderla. Avrebbe volentieri spaccato quel bel faccino perfetto, senza rendersene conto si era fermata in mezzo alla strada a guardarlo con quella sua camminata sicura di se e lo sguardo freddo e fiero, strinse i pugni come poteva quel bastardo andarsene in giro quando Naruto stava a letto a causa dei danni fatti da quell'odioso arrogante pieno di se.
"Che diavolo hai da fissarmi?" Sasuke si era fermato di fronte a lei, nel vedersi osservare con tanta rabbia mal celata.
"Sei un bastardo! ti odio!"La ragazza aveva espresso i suoi sentimenti senza alcun timore.
Lui non mostrò il ben che minimo cedimento, ma dentro si sentiva un essere spregevole, avrebbe voluto chiedergli come stava il biondino?, ma non poteva si limitò a ricambiare lo sguardo colmo di disprezzo con superiorità per poi andarsene senza proferire altro.
Sakura si stava trattenendo, continuava a ripetersi che si sarebbe vendicata per quello c'era tempo prima doveva pensare a Naruto lui necessitava di tutto l'aiuto e il sostegno possibile, dopo avrebbe pensato a quel maledetto Uchiha è alla sua faccia da schiaffi. Tirò un profondo respiro per calmare la rabbia ceca che la stava sopraffacendo per poi tornare ai suoi doveri.

Sasuke era stato convocato dall'Hokage per essere assegnato ad una missione a lungo termine, sarebbe partito tra due settimane, insieme al gruppo di ninja che lo avrebbe accompagnato avrebbe dato la caccia a dei traditori per poi riportarli a Konoha. La missione era lunga se tutto andava bene sarebbe stato lontano dal villaggio per almeno sei mesi, ma vista la missione era probabile che sarebbe durata di più anche un anno con molta probabilità. Per lui era l'occasione giusta per allontanarsi da Naruto dopo ciò che gli aveva fatto l'unica cosa che desiderava era stargli il più lontano possibile per salvarlo dalla sua pazzia. Era più che ovvio che la ragazza sapesse tutto il disprezzo dipinto nel suo sguardo e la cattiveria con cui aveva pronunciato quelle parole non lasciavano dubbi, non era riuscito a risponderle perchè si sentiva tremendamente colpevole la sua estrema gelosia lo aveva condotto a toccare il fondo portandosi dietro anche quel ragazzo colpevole solo di essersi fatto coinvolgere da lui, ma lo avrebbe lasciato libero se ne sarebbe andato dandogli la possibilità per rifarsi una vita ed andare avanti. La sua unica consolazione era che quella ragazza anche se insopportabile era uno dei migliori medici in circolazione perciò il biondo era un buone mani.

Sakura arrivò a casa di Naruto aprì la porta con la sua copia delle chiavi, entro dentro trovando la casa in penombra, il ragazzo era molto depresso, in un primo momento aveva pensato di somministrargli degli antidepressivi ma poi aveva rinunciato quello era un circolo vizioso da cui e impossibile uscire. Avrebbe trovato un altro modo, andò nella camera da letto trovandolo sveglio seduto sul letto intento a torturare il cuscino con le mani.
"Buongiorno Naruto!" Gli si avvicinò dandogli un bacio sulla fronte.
Il biondo presentava delle terribili occhiaie non riusciva a dormire il suo sonno era tormentato dagli incubi. Il ragazzo alzò il viso verso di lei per poi tornare a guardare fuori dalla finestra.
"Vorrei chiedere ha Tsunade di darci qualche settimana libera per andare via da Konoha che ne pensi?"
"Vuoi raccontarle ciò che mi è successo?" Il tono di voce er incolore.
"No inventerò qualcosa, ho promesso che avrei mantenuto il segreto. Naru! non puoi rimanere qui chiuso in casa ha deprimerti devi reagire!"
"Non se stata tu ad essere stata violentata, non sei tu ad aver perso il tuo bambino." Una lacrima silenziosa stava solcando le guance del giovane.
"Hai ragione! ma non posso vederti in questo stato? Ti stai lasciando sopraffare dal dolore."
"Sakura rimani a dormire con me stanotte? non voglio rimanere solo."
La ragazza lo aveva stretto a se, era diventato ancora più sciupato. "Si, rimarrò con te ok?"
"Adesso andiamo in cucina che ti preparo qualcosa da mangiare, stai scomparendo...."
Il biondo si accomodò sul divano mentre la ragazza gli preparava la colazione.
Naruto aveva mangiato davvero pochissimo in questo modo non si sarebbe più ripreso, la giovane era in pena sarebbe stato difficile aiutarlo. I lividi sul suo corpo ormai erano spariti del tutto, i segni sui polsi erano spariti anch'essi, anche le ferite dovute alla violenta penetrazione si erano arginate, la volpe lo aveva guarito a tempo di record. La cosa difficile ora sarebbe stata aiutarlo a superare quel dolore, quell'esperieza sarebbe rimasta come una grossa cicatrice ma la cosa importante era arginarla e cicatrizzarla.

Una storia sempliceWhere stories live. Discover now