capitolo 34

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  capitolo 34

I mesi passavano uno dietro l'altro, tra tra missioni, impegni vari ed il difficile compito di crescere Mey. Ha Naruto e Sasuke qualche mese dopo venne assegnata una squadra di genin a testa.
Inizialmente per entrambi era stato davvero complicato rapportarsi con il piccolo gruppetto di ninja appena usciti dall'accademia. Sasuke con quel suo carattere freddo e severo teneva i suoi alievi in un costante clima di terrore, ma grazie alla sua pazienza riusciva a stargli dietro ed ad evitare si mettessero nei guai. Al contrario Naruto fin da subito aveva stabilito un rapporto confidenziale ed amichevole con i suoi alievi, peccato che lui stesso fosse il primo a combinare pasticci per via dei suoi modi un pò troppo esuberanti.

Sasuke geloso come sempre alla prima occasione disponibile aveva preso da parte i tre alievi del biondino assegnandogli l'infame compito di fargli da spie, minacciandoli di stroncare le loro piccole vite se non avessero adibito al loro compito. I tre ragazzini dovevano informare l'Uchiha riguardo a tutti coloro che ci provavano con il compagno o semplicemente si soffermavano un pò troppo ad osservare il suo bel corpo, in modo da tenere sotto controllo il fidanzato. I due maschi erano spaesati non ne capivano molto di quelle cose, a loro interessava solo diventare forti almeno tanto quanto il loro sensei. Fu la ragazzina ad avere il compito di detectiv privato per conto del moro, in fondo si sà le donne sono più precoci. E la giovane aveva il fiuto di un segugio per certe cose.
Nemmeno Naruto era stato da meno. Sentiva sempre costantemente la pressione dell'essere fidanzato con il ragazzo più bello in circolazione. Il giorno stesso in cui seppe i nomi dei tre alievi del compagno inviò tre bunshin a casa degli ignari genin, minacciandoli di fargliela pagare se solo uno di loro avesse osato intromettersi nella sua relazione con Sasuke. La ragazzina fu quella ad avere la strigliata più clamorosa. A Naruto non erano sfuggito lo sguardo sognante con cui la ragazza osservava il suo sensei, le ricordava lo stesso sguardo con cui Sakura osservava Sasuke hai tempi del team 7. Doveva stroncare il problema sul nascere.

Dopo aver rimarcato, a vicenda, il territorio le loro vite procedettero normalmente. La piccola Mey era un vero terremoto, l'unione tra i geni Uchiha e Uzumaki avevano dato luogo ad un vero vulcano. La bambina presentava un carattere socievole e solare, sorrideva sempre ed era gentile con tutti. Ma guai a farla arrabbiare, perdeva la pazienza in un batter d'occhio e pur essendo ancora piccola aveva dimostrato il tipico temperamento orgoglioso degli Uchiha, anche se il gene Uzumaki aveva avuto la predominanza.

Al contrario di tutti gli altri sensei, il moro ed il biondino si erano visti spesso costretti a trascinarsi dietro la figlia durante le missioni meno impegnative, non sapendo a chi lasciarla in custodia. Sasuke si era ritrovato più di una volta ad sfruttare i suoi alievi come babysitter, sempre sotto il suo occhio vigile. Era divertente vedere quei tre mocciosi alle prese con quella piccola peste di sua figlia.
Naruto si comportava da bravo sensei, si era visto spesso costretto anche lui ha portare Mey con se, per la gioia della sua alieva che adorava quel piccolo scricciolo pestifero dalla pelle diafana, i capelli neri e i grandi occhi blu. Ma almeno lui non sfruttava i suoi alievi. Preferiva occuparsi da solo della figlia mentre i suoi tre sottoposti svolgevano i loro compiti sotto il suo sguardo attento, più o meno.


Intanto i mesi passavano uno dietro l'altro. Mey aveva iniziato a dire le sue prime parole intorno hai sei mesi, ma aveva iniziato a parlare un pò di più solo dopo l'anno e mezzo d'età. Peccato che il suo linguaggio era ancora del tutto incomprensibile. La bambina tendeva a storpiare qualsiasi parola, mancando la pronuncia delle R sostituendola con la L, spesso anche della S e abbreviando le parole a modo suo. In pratica per capira ci voleva un interprete.
Per Naruto quel periodo fu un vero inferno, i primi tempi si schervellava come un matto per capire cosa cercasse di dirgli la sua piccola. Mentre Sasuke si limitava ad annuire quando non riusciva a comprenderla, pur di non sentirla scoppiare in lacrime quando la piccola si rendeva conto di non essere capita da nessuno. Dopo un bel pò avevano finalmente imparato ad associare gli strambi termini utilizzati dalla bambina agli oggetti indicati da lei.
Questo periodo complicatissimo durò fino al compimento dei due anni da parte di Mey, che continuava a mancare lettere e ribattezzare parecchi termini a modo suo, anche se col tempo il suo modo di parlare era diventato leggermente più comprensibile.

Quel pomeriggio Naruto si trovava a casa con la figlia. Per puro caso sia lui che il teme si ritrovarono ad avere lo stesso giorno libero. Sasuke era andato a fare un pò di spesa, non si fidava di mandare il biondino, conoscendolo avrebbe acquistato solo ramen. Quindi preferiva andare lui.
Il biondo seduto un cucina con la figlia in braccio teneva le bacchetta sollevate a mezz'aria con annodato tra di esse un piccolo pezzo di spaghetto, indirizzandolo verso la bocca di Mey.
"Di haaa....!"
La bambina aprì la piccola bocca piena di altrettanti piccoli dentini, addentando lo spaghetto soddisfatta.
"Ti piace?" chiese il biondino mangiando la sua porzione.
La piccola annuì felice aprendo nuovamente la bocca per gustare un altro spaghetto.
Naruto era felice del fatto che la figlia nonostante le somiglianza impressionante con il padre, avesse ereditato certi tratti da lui. Riprese ad imboccarla vedendo il suo visino soddisfatto.
"Che stai facendo dobe?"
La voce di Sasuke gli giunse all'improvviso facendolo sobbalzare, facendogli cadere dalle mani la ciotola di ramen che si riversò tra il tavolo e il pavimento.
"Maledizione teme! Mi hai spaventato! Guarda quanto ramen sprecato....." Si lagnò disperato.
Mey osservò il contenuto della ciotola riverso sul pavimento. "Amen è tuto!"
"Si mene sono accorto, che è caduto!" Rispose guardando infuriato il compagno.
"Sai che non dovresti dare quella porcheria ha Mey! Le fa male, è ancora troppo piccola."
"Non le fa male! E poi gliene ho fatto assaggiare solo un pochino!" Rispose stizzito al rimprovero.
Sasuke intanto era andato a prendere l'occorrente per pulire via quello scempio. Dopo aver concluso di pulire, prese a sistemare la spesa in frigo e nella credenza. Intanto Naruto era salito al piano di sopra con le bambina per cambiarsi a causa del brodo del ramen che nella caduta era schizzato un pò sporcando sia lui che lei.

"Allora Mey facciamo un pò di ripasso!"
Il biondino dopo ever cambiato la bambina entrò nella propria camera portandola con se per cambiarsi a sua volta.
"Come mi chiamo io?" Le chiese.
"Mamma Natuto!"
"Brava! E.. Papà come si chiama?"
"Papà Akuke!"
"Bravissima!"
"La zia?"
"Ia Kaua!"
Naruto si divertiva da morire nel sentire la figlia storpiare i nomi di tutti, era un vero spasso. Anche perchè alla fine il suo, era il nome che pronunciava meglio.
"Quanti anni hai?" Gli chiese dopo.
La bambina sollevò la manina chiarissima indicando il numero due con le dita.
"Sei bravissima Mey!" La prese un braccio dopo essersi cambiato dandole un tenero bacio sulla guancia per poi scendere al piano i sotto.

Sasuke al piano di sotto si era già messo all'opera nel preparare a cena. Alla fine erano già le sette di sera. Mentre Il moro si occupava della cena, il biondo ci occupò della figlia. Dopo averle fatto il bagno, messo il pigiama e dato la cena, la mise a letto sperando si addormentasse il fretta. Si sentiva anche più stanco del solito. Occuparsi di Mey era anche più stancante che andare in missione.
Dopo averla cullata per un bel pezzo finalmente Mey crollò nel mondo dei sogni, lasciando hai genitori un pò di pace. Scendendo le scale un'idea malvagia gli sorse in mente.
La cena era già pronta. "Quanto ci hai messo? E da un pezzo che ti aspetto!"
"Sasuke non mi sento bene ultimamente..." Disse accasciandosi con la testa sul tavolo.
"Che hai?" Il moro si preoccupò, ha lui sembrava tutto normale, non aveva notato nulla di strano.
"Forse dovrei fare un test di gravidanza? Mi sento strano..." Riprese fiaccamente, mentre internamente stava ghignando per la faccia sconvolta del moro.
Sasuke era più pallido del solito. "Spero tu stia scherzando dobe?" Il ragazzo sembrava sul punto di avere un infarto. Aveva alla allargato gli occhi mentre un sopracciglio prese a tremare.
"Hai preso gli anticoncezionali ultimamente?"
"Si li ho presi." Il biondino tratteneva a stento le risate. Mentre Kurama stava ridendo a crepapelle per la faccia dell'Uchiha. "Credo che il mio corpo si sia abituato a quelle pillole. Forse non fanno più effetto."
"Ti prego no! Non riuscirei a sopportare un altro bambino per casa in questo momento! Mey è già abbastanza impegnativa... Un altro bambino sarebbe la fine!" Decretò portandosi le mani sul viso disperato.
Naruto stava per scoppiare a ridere, anche a causa delle urla sguaiate del demone dentro di se.
__"Sei un emerito Idiota! Ma quando fai simili scherzi all'Uchiha ti adoro!"__ Affermò Kurama continuando a ridere.
"Stavo scherzando!" Ammise abbandonandosi ad una sonora risata.
Sasuke assottigliò lo sguardo oltraggiato, riprendendo a cenare senza degnare più di uno sguardo quell'idiota.
"Avresti dovuto vedere la tua faccia teme! Sembravi sull'orlo di un collasso!!!" Riprese il biondo ridendo come un matto.
L'Uchiha decise di ignorarlo, intanto meditava vendetta per quello scherzo di cattivo gusto. Per cominciare niente più ramen per quel dobe, per almeno un anno. In seguito avrebbe trovato un modo consono per vendicarsi.


Dopo quel piccolo episodio conclusosi con una bella scazzottata amorosa, Naruto non aveva più osato scherzare su cose simili, Sasuke era stato molto chiaro a riguardo. Intanto un altro anno era passato e Mey aveva compiuto già ben tre anni. Adesso la bambina palava bene si capiva perfettamente qualsiasi cosa dicesse anche se continuava a mancare la lettera R.
In quel periodo Mey stava attraversando la fase dei "perchè". La piccola continuava a chiedere continuamente il perchè di qualsiasi cosa. Non tralasciava nulla. Era un continuo parlare a manetta con sempre la parola "Perchè" inserita in ogni frase.

Sasuke era al limite, già sopportare il continuo parlare del dobe era una grandissima dimostrazione di pazienza, sopportare anche i continui perche di Mey era a dir poco estenuante. La cosa peggiore era che delle volte non sapeva nemmeno cosa rispondere alle sue domande. Come quella volta che Mey gli aveva chiesto, perche le scarpe le chiamano scarpe. Non aveva la più pallida idea di cosa risponderle.
Alla lista di cose nuove sopraggiunte con il compimento dei tre anni da parte della bambina. Si aggiunse anche l'accentuamento del suo carattere per molti tratti simile a quello di Naruto.


Erano già trascorsi tre giorni da quando Naruto era andato in missione con la sua squadra, la missione in se non era complicatissima. Almeno non per Naruto, ma lo stesso non si poteva dire per i suoi alievi. Il problema dipendeva da fatto che fossero partiti per Suna perciò avrebbero impiegato almeno altri tre quattro giorni prima di ritornare a Konoha.
In quei giorni Sasuke si era visto costretto a lasciare spesso Mey con l'Hokage. Anche ha Tsunade era stata affidata spesso la bambina. A causa di una missione non adatta ad una bambina di soli tre anni, piccola, incauta ed imprevedibile.
Quel pomeriggio Sasuke e Mey giravano per le vie del centro di Konoha. Al giovane dai capelli corvini era tornato in mente il discorso intrapreso con la sua alieva appena il giorno prima di ritorno dalla missione.

*****

"Sensei? Ma lei e Naruto sensei non siete sposati giusto?" Chiese la ragazza.
"Non sono affari tuoi." Rispose secco lui.
"Com'è acido sensei...! Per quanto ne so state insieme da molto tempo, inoltre avete una figlia." La ragazza si fermò un attimo guardando l'Uchiha dritto in volto.
"Mi chiedo che state ancora aspettando? Perchè non vi sposate?" Chiese a bruciapelo.
Sasuke si era parecchio infastidito di fronte a tutte quelle domande.
"Pensa a svolgere i tuoi compiti e non immischiarti nella vita privata degli altri!" La riprese troncando immediatamente quel discorso.
Ecco perchè non sopportava le donne, si impicciavano sempre in ciò che non le riguardava.
Però quelle parole non lo avevano lasciato del tutto indifferente. All'inizio della gravidanza del biondino, aveva pensato spesso all'ipotesi di sposasi con Naruto dopo il parto. Ma poi quel pensiero venne accantonato dai mille impegni legati alla bambina ed alla loro nuova vita. Adesso a distanza di tre anni quel pensiero era tornato, anche per merito della sua alieva impicciona.

*****

In quel momento si trovava a girare per le vie di Konoha con Mey, la bambina aveva insistito per compare un gelato. Dopo aver preso il gelato, padre e figlia ripresero a camminare. Sasuke camminava con passo molto lento e calmo tenendo Mey per quella sua piccolissima manina diafana, intanto il moro osservava le vetrine dei negozi sovrappensiero. Il suo sguardo si posò sulla vetrina di una gioielleria. Aveva riflettuto tutta la notte sulle parole dell'alieva.
Prese in braccio la figlia entrando nel negozio. Il commesso del negozio lo accolse cordialmente, vedendolo come potenziale cliente. Sasuke senza troppi giri di parole chiese di poter vedere degli anelli possibilmente dal taglio semplice ed elegante, nulla di pomposo. L'uomo tirò fuori una miriade di fedi di ogni genere sia in oro che in argento. Mey osservava affascinata tutti quei cerchi luccicanti contenuti in quelle piccole casseforti in metallo. Tese una manina cercando di afferrare un anello per guardarlo meglio.

"No Mey, non puoi toccare!" La ammonì prontamente Sasuke, che conoscendo la sua indole immaginava che avrebbe allungato le manine per toccare tutti quegli anelli.
La piccola rimase davvero delusa da quella negazione, chinando lo sguardo offesa.
Il padre sospirò. "Quale ti piace?" Gli chiese.
La piccola si animò immediatamente. "Quetto!" Indicò una piccola fascetta in oro bianco molto semplice ma al contempo raffinata.
Sasuke era un pò sorpreso dalla scelta azzeccata della figlia. Aveva buon gusto per avere solo tre anni.
"Prendo questa." Affermò.
Conosceva benissimo le circonferenza delle dita del dobe. Aveva le mani grandi, leggermente più piccole delle sue, ma non molto affusolate. Al contrario delle sue mani lunghe e ossute. In pratica aveano de dita della stessa misura solo che quelle del moro erano più lunghe. Perciò non ebbe problemi nel scegliere le giusta misura per l'anello.

Sasuke uscì dal negozio con un piccolo pacchetto tra le mani. Mey era felicissima per aver scelto il regalo per la sua mamma. Soddisfatta la bambina prese a camminare a fianco al padre giungendo sino a casa.

Giunti a villa Uchiha, Sasuke salì per le scale preparando lo zainetto con i vestiti di ricambio per Mey. Inserì il pigiama, gli abiti puliti, qualche pannolino ed il suo peluche preferito uscendo di casa nuovamente subito dopo. Giunse di fronte all'appartamento di Sai. Ormai Sakura e Sai avevano preso a convivere da qualche mese. Suonò al campanello attendendo. La porta gli vene aperta qualche attimo dopo rivelando la figura di Sakura vestita comodamente con un pantalone morbido, una magia un pò troppo grande per essere sua, scalza e con i capelli rosa legati.

"Sasuke? Che ci fai qui?" Chiese la ragazza notevolmente sorpresa.
"Zia ciao!" Salutò la bambina tirando i pantaloni della ragazza.
Sakura si calò prendendo Mey in braccio stampandole un bacio sulla guanciotta. "Ciao tesoro che ci fare qui?"
"Potreste badare a Mey? Torno a prenderla domani mattina." Rispose il moro.
"Così all'improvviso? é successo qualcosa?" Chiese palesemente preoccupata la rosa.
"Non è successo nulla!" storse lo sguardo seccato. "Qui ci sono i vestiti di ricambio, ci vediamo domani." Lascio lo zainetto tra le mani della ragazza andandosene senza darle nemmeno il tempo di rispondere.
Sakura era allibita da tanta sfacciataggine, non le aveva dato nemmeno il tempo di assimilare la richiesta. La giovane entrò in casa con la nipotina raggiungendo Sai che in quel momento stava facendo uno splendido disegno.
"é successo qualcosa?" Chiese lui, con il suo solito tono di voce tranquillo.
"é venuto Sasuke! E come un furia mi ha lasciato Mey senza darmi nemmeno il temo di pensare. é un cafone!" Affermò adirata.
Sai sorrise leggermente di fronte alla faccia infuriata della ragazza. Mentre Mey tutta felice lo raggiunse per vedere cosa stesse disegnando. Il giovane le mostrò il disegno. Non era nulla di speciale secondo il suo parere, aveva riprodotto il paesaggio che si scorgeva fuori dalla finestra, mentre al contrario la bambina era rimasta affascinata da quel disegno.
"é bello! Mi piace tanto!" Affermò la piccola.
"Se vuoi, appena lo finisco te lo regalo?"
"Si!!!" Urlò stra felice.
"Vieni Andiamo a mettere il pigiama."

Sakura prese per mano la bambina portandolo di là per cambiarla. Dallo zainetto tirò fuori un pigiamino rosa con un gatto disegnato sopra, tolse i vestiti alla piccola riponendoli accuratamente piegati all'interno dello zainetto, mettendole il pigiama. Mentre Sai continuava a disegnare, Sakura prese in braccio Mey. Con una spazzola prese a pettinare i suoi capelli, li trovava stupendi, neri come la notte, liscissimi e lucidi, una vera meraviglia. In perfetto contrasto con la pelle chiara. Qui capelli così scuri valorizzavano in una maniera indescrivibile i suoi occhi grandi, azzurri e vivaci. Le voleva un gran bene, non solo per il suo carattere così allegro e socievole, soprattutto perchè era la figlia dei suoi più cari amici.

"Zia! Papà ha tonpato un egalo ha mamma!" Esordì improvvisamente la piccola intenta nel giocare con il suo adorato coniglietto di peluche, mentre Sakura le stava legando i capelli in due piccole codina basse.
"Papà ha comprato un regalo per mamma? E che genere di regalo?" Chiese la ragazza notevolmente incuriosita.
In quel momento anche Sai aveva smesso di disegnare, incuriosito dal discorso.
"Un nenello!" Rispose sorridente.
I due giovani erano perplessi. "Cosa sarebbe questo nenello?" Sakura non capiva.
"I nenello!" Si alterò la bambina gonfiando le guanciotte.
Sai ci riflette sù. "Forse intende dire anello?"
"Si i nenello!" Si rallegrò Mey, vedendo che almeno zio Sai la capiva.
"Si dice anello!" La corresse Sakura.
"I nenello!" Ripetè nuovamente Mey inclinando la testolina leggermente di lato non capendo cosa aveva sbagliato.
"No. A-nel-lo!" Ripetè Sai sillabando per bene la parola in modo da farla ascoltare alla bambina.
" Anello!" Ripetè Mey, orgogliosa di aver imparato la giusta pronuncia.
Sakura intanto, stava riflettendo sulla questione "anello".
"Mey? Papà ha comprato un anello?"
"No, due." Affermò la piccola.
"Due?" Adesso le sua ipotesi si stava concretizzando.
"Si! Papà ha detto che facciamo festa. Io porto anelli, e lui sposa mamma!" Aggiunse pimpante raccontando a modo suo ciò che le aveva spiegato suo padre.
I due ragazzi erano increduli.
"Quindi se ho capito bene... Sasuke vuole fare una proposta di matrimonio a Naruto." Meditò il moro con quella sua espressione seria.
"Sai sei un cretino! Secondo te a che servono due anelli per legarci i fazzoletti?" Sakura lo prese in giro. La bambina non aveva compreso lo scambio di battute tra gli zii, era rimasta un pò perplessa. "Quando facciamo festa?" Chiese ingenuamente.
"Quello lo devi chiedere hai tuoi genitori!" Rispose Sai, ricevendo un'occhiata stralunata dalla piccola.
"Adesso ho capito perchè ha insistito tanto per lasciare qui Mey! Vuole fargli la proposta stasera!" Esultò comprendendo il perchè del comportamento dell'Uchiha. "Mi occuperò io dei preparativi! Sarà il più bel matrimonio che si sia mai visto!!!" Riprese balzando in piedi al settimo cielo insieme alla nipotina che si era fatta contagiare da tanta allegria.


Intanto a villa Uchiha Sasuke stava preparando la cena, in attesa che il dobe tornasse dalla missione. Cucinò un pò di ramen per il biondo, almeno per quella sera glielo avrebbe concesso, mentre per se preparò altro. Si sentiva agitatissimo. Era più che certo che Naruto avrebbe accettato la sua proposta, era praticamente impossibile un rifiuto da parte sua, il problema stava nel come avrebbe dovuto chiederglielo. Non era bravo con le cose romantiche.

Stava ancora dietro i fornelli a cucinare meditando su come tirar fuori il discorso per poi dargli il suo regalo e fargli la proposta di matrimonio.
"Forse avrei dovuto comprare anche dai fiori..."
Pensò osservando l'orologio appeso alla parere, ma ormai era troppo tardi per uscire e poi non aveva ancora finito la preparazione del ramen. Tirò un profondo respiro cercando di calmarsi, si sentiva agitato come mai in vita sua.
"E se mi dice di no?" Pensò un attimo dopo.
"E anche probabile, l'ho fatto attendere per ben tre anni, e prima ancora gliene ho combinate di tutti i colori....!"
Si sentiva in balia di mille pensieri, tanto era forte l'agitazione.
"Al diavolo! Basta rimuginarci. Gli darò l'anello dopo cena!"
Ormai aveva preso la sua decisione. Conclusa la cena gli avrebbe dato il regalo.
In quel preciso istante sentì la porta d'entrata aprirsi.
"Sasuke.... sono tornato!" Affermò la voce squillante di Naruto.

Il biondo lasciò i sandali all'ingresso, come al solito, raggiungendo il compagno in cucina. Aveva riconosciuto immediatamente il profumo del ramen, velocissimo raggiunse il compagno soffocandolo in un abbraccio baciandolo.
"Mi hai preparato il ramen?" Chiese con occhi sbrilluccucosi per la felicità.
"Si ma non è ancora pronto! Devo cuocere gli spaghetti. Va a fare una doccia, puzzi!"
Rispose il moro staccandosi da quell'abbraccio spaccaossa.
Il biondo mise il broncio offeso. "Sei sempre il solito teme odioso!"
Ad un tratto si rese conto che in casa regnava un silenzio quasi innaturale. "Dov'è Mey?"
Chiese rendendosi conto che quella piccola bimba monella non era ancora andata ha reclamare il suo bacino di ben tornato.
"Da Sakura."
"E perchè è da Sakura?"
"Così... Che aspetti ad andare a lavarti? Guarda che se non ti fai la doccia niente ramen!" Affermò Sasuke con tono perentorio.
"Tiranno!" Lo schimmiottò il biondino salendo le scale dirigendosi in bagno.

Entrò in bagno cominciando a spogliarsi, in effetti i suoi vestiti erano tutti sporchi di terra e male odoranti. Decise di fare una doccia veloce in modo di sbrigarsi ed andare poi a gustare il ramen preparatogli dal suo amore. Entrò nel box doccia aprendo il getto d'acqua calda sentendo subito una stupenda sensazione di sollievo hai muscoli stanchi ed indolenziti. Mentre massaggiava la cute, lavando accuratamente i suo capelli biondi gli tornò in mente il fatto che Sasuke avesse preparato il ramen.
"Qualcosa non quadra! Sasuke preparava il ramen solo in occasioni speciali!" Meditò stranito.
Inoltre Mey era a casa di Sakura, cosa ancora più anomala.
"Non è il nostro anniversario lo abbiamo già festeggiato mesi fà!" Pensò.
Continuò a ragionare su quelle strane coincidenze, non riuscendo a giungere a nessuna conclusione plausibile.
"Forse vuole semplicemente stare un pò da solo con me? In fondo sono giorni che non ci vediamo..."
Alla fine giunse a quella banale conclusione. Si vestì velocemente scendendo al piano di sotto dove una squisita e fumante ciotola di ramen lo attendeva.

Si accomodò al suo posto ingurgitando la pietanza preparatagli dal fidanzato. Sasuke invece mangiava con garbo ed eleganza, ormai si era abituato hai modi rozzi del compagno, anche se ha distanza di tempo lo infastidivano ancora. Conclusa la cena, il moro sentì il cuore prendere a battere furioso nel petto, mentre osservava Naruto bellamente rilassato sulla sedia con la pancia piena. Tirò un profondo respiro alzandosi. Si avvicinò al cassetto delle posate tirando fuori il pacchetto maestralmente impacchettato dal commesso della gioielleria. Si accomodò nuovamente di fronte al biondo allungando la mano con il regalo porgendoglielo.
"Tieni questo è per te!" Disse semplicemente voltando il viso di lato agitato.
Naruto si drizzò immediatamente sulla sedia. Posò lo sguardo sul piccolo pacchetto blu con un nastro dorato legato nel formare uno splendido fiocco.
"E un regalo per me?" Chiese ingenuamente.
Sasuke si limitò ad annuire continuando a tenere lo sguardo rivolto altrove.
Naruto sentì le sue certezze crollare. Adesso ne era più che certo si era dimenticato di qualche ricorrenza. Si sentiva terribilmente in colpa, Sasuke gli aveva preso anche un regalo e lui non si ricordava nemmeno che giorno fosse. Rimase imbambolato ad osservare il pacchetto come un allocco.
"Che fai non lo apri?" Gli chiese il moro con tono serio, mentre dentro sentiva un trambusto incontrollabile.
"Si, si!" Si affrettò a scartare il pacchetto.

Sfilò il nastro dorato scartando la carta da regalo blu. Dopo aver tolto la carta trovò una scatolina di cartoncino bianco. Aprì la scatola tirando fuori un piccolo cofanetto in velluto di un rosso carminio molto scuro. Il biondo era davvero perplesso non riusciva a capire che diamine gli avesse regalato il moro. Aprì il cofanetto trovando dentro di esso una anello argenteo, con delle semplicissime righe oblique lucide alternate ad altre opache. Rimase sbigottito ad osservare l'anello, il suo cervello era in tilt, non riusciva più a compiere un ragionamento logico. Sollevò il viso verso il compagno.
"Mi-mi hai regalato un anello?" Chiese come un automa.
"Perchè melo chiedi? Non lo vedi da solo?" Rispose brusco.
Si pentì immediatamente di quella risposta vedendo l'espressione ferita del biondino. Che si era bloccato stringendo le labbra in una smorfia, abbassando il viso verso il piccolo cofanetto contenente l'anello.
"Sei un dannato usuratonchaki da ha me!" Affermò l'Uchiha togliendo il cofanetto con l'anello dalle mani del biondo che rimase un pò allibito.
Si alzò inginocchiandosi di fronte a Naruto che continuava a fissarlo con occhi sbarrati. Con la mano destra prese la sua mano sinistra stringendola per poi sollevare il cofanetto di velluto rosso con l'anello.
"Naruto Uzumaki mi vuoi sposare?" Chiese sentendo il cuore battere all'impazzata nel petto.
Glielo aveva chiesto. Sentì la voce perdere fermezza per qualche istante a causa dell'emozione, ma alla fine ci era riuscito. Gli aveva fatto la tanto attesa proposta di matrimonio, che lo aveva fatto penare tutto il pomeriggio.

Naruto dal canto suo dopo aver visto l'anello era rimasto inebetito. Aveva compreso, più o meno, cosa significasse quel regalo e ma la sua mente non era più riuscita a connettere. Dopo aver visto Sasuke inginocchiarsi di fronte a lui sentì il cuore galoppare incontrollato. Non riusciva a credere al fatto che stesse succedendo veramente. Sentì Sasuke fargli quella fatidica domanda, si portò la mano libera sugli occhi, li sentiva lucidi, non ci credeva stava accadendo veramente. Non riuscì a rispondere il turbinio di emozioni lo stava sovrastando letteralmente.
"Che fai non rispondi?" Gli chiese il moro sentendo la mano del compagno tremare. Era emozionatissimo era più che evidente, di sicuro non si aspettava una cosa simile era riuscito a sorprenderlo.
Un singhiozzo sfuggì dalle labbra del biondino, con un movimento fulmineo sferrò un potente schiaffo dritto alla guancia dell'Uchiha che voltò il viso di lato per il potente colpo subito.
"SEI UN MALEDETTISSIMO TEME!!!" Gli urlò tra le lacrime per poi abbassare il tono di voce. "Ti costa così tanto essere dolce e romantico una volta tanto?" Continuò portandosi una mano nervosamente sugli occhi per asciugare quelle lacrime che non ne volevano sapere di arrestarsi.
Sasuke decise di lasciar perdere e sorvolare sullo schiaffo ricevuto, o si sarebbe trasformata in una lotta all'ultimo sangue. Tirò fuori l'anello in oro bianco dalla custodia prendendo la meno sinistra del biondino inserendo l'anello nell'anulare, lo sentì singhiozzare più forse, gli baciò la mano in corrispondenza dell'anello tenendo i suoi occhi nerissimi e profondi puntati in quelli azzurrissimi e lucidi compagno. Lo sentì emettere un altro singhiozzo, era riuscito a mandarlo seriamente in crisi, il modo in cui cercava inutilmente di darsi un controllo era un segno tangibile dell'emozione che lo stava sovrastando in quel momento. Al contrario il moro sentì il petto più leggero, nonostante l'emozione iniziale e l'irritazione per quel ceffone, alla fine era felice. Si era tolto un grosso peso dal cuore.

"Sto ancora aspettando la tua risposta!" Lo derise nuovamente.
Naruto annuì animatamente, non riuscendo a spiaccicare parola, a causa dell'emozione. Gli saltò al collo stringendo forte a se quel teme, che lo aveva commosso nonostante i suoi modi arroganti.
"Dovrei interpretare il tuo comportamento come un si?" Chiese nuovamente stringendo le braccia intorno alla vita del minore, che praticamente lo stava soffocando.
"Si! Si! Voglio sposarti!" Affermò l'Uzumaki avventandosi sulle labbra del compagno in un bacio pieno d'impeto e passione.
Quel bacio si animò immediatamente, in una lotta di lingue che si cercavano leccandosi e succhiandosi a vicenda senza ritegno. Naruto incastrò una mano tra i capelli neri di Sasuke costringendolo ad inclinare un pò la testa di lato per approfondire maggiormente quel bacio già volgare e bagnato. Si staccarono appena un attimo per riprendere fiato sentendo l'aria mancare.
I loro sguardi si incastonarono l'uno nell'altro. I due ragazzi portarono le loro fronti a contatto ancora un pò presi dall'emozione. Sasuke dalla tasca dei pantaloni tirò fuori un altra fede identica a quella che aveva appena regalato a Naruto.
"Questo è il mio!" Affermò, mostrando l'anello.
Naruto si staccò da quell'abbraccio prendendo l'anello tra le mani. Subito dopo prese la mano sinistra del compagno infilandogli la fede al dito osservandola per qualche istante. Gli faceva uno strano effetto vedere quelle due piccole fascette d'oro identiche adornare e le loro mani. Si sentiva incredibilmente felice. Si chinò nuovamente verso il moro baciandolo.
"Ti amo teme!" Gli disse tra un bacio e l'altro.
"Ti amo anche mio piccolo dobe..." Gli soffiò sulle labbra per poi baciarlo vezzeggiando quelle labbra morbide e carnose con piccoli morsi arrossandole maggiormente.
Sasuke allacciò le braccia intorno alla vita del minore infilandogli repentinamente una mano nei pantaloni stringendo una natica tra e dita. Sentì il biondino ansimare nel bacio per l'eccitazione, infondo erano ben sette giorni che non si vedevano. Sasuke prese a leccare lascivamente il collo brunito del biondo sorridendo malizioso.
"Ho un altro regalino per te!" Gli soffiò in un orecchio delicatamente.
"Un altro?" Chiese notevolmente curioso. "Cosa mi hai preso?"
"Vieni con me e vedrai...!" Gli sorrise.


Sasuke prese Naruto per mano conducendolo al piano di sopra, giungendo fino alla camera da letto. Il biondo aveva capito perfettamente, quel teme aveva una gran voglia di essere soddisfatto. Il moro aprì la porta entrando nella stanza, si avvicinò all'armadio aprendo un anta. Naruto lo guardava stranito non capendo cosa stesse cercando. Un attimo dopo il maggiore si voltò tenendo tra le mani un'anonima busta bianca. br/> "Cos'è?" Chiese il biondo notevolmente curioso.
"Aprilo e vedrai!" Gli sorrise enigmatico il moro.

Naruto senza farselo ripetere strappò con uno strattone la busta dalle mani del fidanzato guardando il suo contenuto. Stava morendo dalla curiosità. Poggiò la busta sul letto guardando al suo interno. Infilò una mano, tirando fuori una camicetta aperta sulle spalle, smanicata. La suddetta camicia presentava un pò di stoffa arricciata intorno al colletto con dei bottoncini. Subito dopo tirò fuori una minigonna nera a pieghe, cortissima, con delle bretelle e un grembiulino bianco. Naruto osservò il completino sexy sconvolto. La sua mascella stava toccando il pavimento mentre i suoi occhi erano sgranati al'inverosimile.
"Stai scherzando spero?" Si rivolse al moro che lo guardava con quel ghigno sadico dipinto in volto.
"Perchè? Secondo me staresti benissimo con questo completino addosso! Se non sbaglio ci dovrebbero essere anche delle calze autoreggenti ed un perizoma!" Aggiunse tranquillamente avvicinandosi a lui mettendosi a frugare nella busta.
"TU SEI PAZZO!" Lo aggredì verbalmente il biondo sbraitando come un forsennato.
"Non metterò mai una cosa simile!" Si imbronciò incrociando le braccia al petto come un bambino capriccioso.
Sasuke si aspettava una reazione simile, perciò si era già preparato un bel discorsetto per convincerlo.
"Dai piccolo fammi felice!" Gli si mise alle spalle soffiandogli quelle parole direttamente nell'orecchio provocandogli una miriade di brividi.
Gli avvolse la braccia intorno alla vita poggiando il proprio sesso semi eretto sul suo sedere. "Ammetto che mi ecciterebbe da impazzire vederti con quel sexy completino addosso...!"
Naruto stava fremendo dall'eccitazione, ma solo all'idea di mettersi quel vestito si imbarazzava da morire. Sasuke prese a baciargli il collo con maniacale lentezza mentre infilò una mano sotto la sua maglietta accarezzandogli delicatamente il basso ventre sentendo il suo corpo rilassarsi.
"Mi farai felice?" Gli chiese con voce suadente. "Sù amore mio, fallo per me..!" Riprese con quel suo tono dannatamente convincente.
Naruto non riuscì più a dirgli di no. "Va bene." Rispose semplicemente ansimando. Lo odiava quando faceva in quel modo, si comportava da teme 365 giorni l'anno, ma in quei rarissimi casi diventava un dannato manipolatore.
"Sù va a cambiarti, io ti aspetto qui!" Riprese con quel tono caldo e sexy.

Naruto andò in bagno stringendo tra le braccia la busta contenente il vestitino sexy che gli aveva regalato il suo fidanzato. Chiuse la porta alle sue spalle sospirando.
"Maledizione come ha fatto a convincermi?"
Poggiò la busta sul pavimento tirando fuori tutto osservando con occhio scettico il perizoma striminzito che avrebbe dovuto indossare. Si spogliò completamente, rassegnato, indosso il perizoma poi la camicetta che gli lasciava la schiena e le spalle completamente scoperte. Ad un certo punto si rese conto che all'interno della busta erano presenti anche due piccole stelline luccicanti adesive da un lato.
"Ha che diamine servono queste?" Si chiese inarcando un sopracciglio.
Aderivano alla pelle della sua mano, ma non capiva a che servissero. Improvvisamente arrivò il lampo. Capì. Andavano applicate sui capezzoli.
"HAAAA!!! Non posso farlo è troppo imbarazzante!" Si portò le mani sul viso, rossissimo.
Il suo sguardo cadde sulla fede che aveva al dito.
"é un bastardo patentato! Prima mi fa una proposta di matrimonio! E dopo mi chiede di indossare certe cose!" Sentiva l'irritazione invaderlo.
Si fece coraggio. Sbottonò nuovamente la camicetta applicando le due piccole stelline sul petto richiudendo i bottini velocemente imbarazzatissimo. Mise su la minigonna, legò il grembiule alla vita infilando anche le calze, con all'interno delle sottili strisce di silicone che aderivano alla pelle delle cosce perfettamente.
Si rimirò allo specchio, guardandosi per bene, doveva ammettere che era maledettamente sexy, si sarebbe scopato da solo tanto era provocante con quel coso addosso. Mise tra i capelli il piccolo cerchietto allegato con una finta fascia per capelli da cameriera ed hai polsi i polsini bianchi. Tirò un profondo respiro per poi aprire la porta uscendo dal bagno raggiungendo quel teme in camera da letto.

Sasuke lo attendeva sul letto sdraiato, non ne poteva più di aspettare sembrava quasi che quel dobe ci fosse annegato in quel bagno. Improvvisamente lo vide varcare la porta. Era uno spettacolo da togliere il fiato. La minigonna era cortissima e gli lasciava le gambe completamente scoperte, arrivava appena sotto il sedere. Quelle gambe era divine da far invidia a qualsiasi donna sulla terra. Lunghe e affusolate, ma al contempo toniche e con i muscoli ben definiti. Il biondino si stingeva nelle spalle, torturandosi le mani, tenendo il viso basso, le guance talmente rosse da sembrare quasi un buonissimo pomodoro maturo. Le spalle erano larghe, quello era innegabile. Ma il fisico del biondino non era eccessivamente massiccio aveva mantenuto una certa infantile delicatezza che a stento riusciva a comprendere.

Sasuke si alzò dal letto con movimenti lenti fluidi raggiungendolo. Gli poggiò una mano su un fianco, mentre con l'altra gli prese il mento sollevagli il viso.
"Sei così sexy...!" Gli soffiò a fior di labbra scendendo verso il collo baciandolo.
Intanto le sua mani erano scese più un giù intrufolandosi sotto la gonna, carezzando quelle cosce ambrate salendo verso le natiche, stringendole tra le mani.
Il biondino aveva avvolto le braccia intorno al collo del moro lasciandosi andare completamente ad i suoi tocchi.
"Ti eccito?" Chiese malizioso sospirando nel sentire un dito sfiorargli delicatamente l'apertura.
"Non sai quanto...! Sei così dannatamente arrapante!"
Sasuke era in preda alla lussuria più pura, vedere Naruto con in indosso quel completino sexy era anche meglio di come lo aveva immaginato. Lo afferrò per i fianchi spingendolo dolcemente verso il letto. Con una spinta lo fece cadere tra le coperte per poi saltargli addosso posizionandosi tra le sue gambe. Gli bloccò le mani sopra la testa con una mano passando l'altra mano sul petto sentendo qualcosa leggermente in rilievo sotto le dita.
"Cosa abbiamo qui?" Stava diventando impaziente.
Gli lasciò i polsi sbottonando la camicetta cominciando dal collo scendendo lungo il busto sentendolo ridacchiare divertito. Aprendo la camicia notò immediatamente le due piccole stelline applicate sui capezzoli. Si leccò le labbra lascivamente, quella visione era paradisiaca, così erotica e provocatoria, subito prese a baciarlo con fervore passando con maniacale lentezza le mani sul petto del minore. Man mano scese con la lingua lungo il collo, lasciando qualche piccolo succhiotto come segno tangibile del suo passaggio, arrivando fino ad una delle due stelline leccandone i contorni con la punta della lingua. Naruto fremette sentendo la lingua calda del moro vezzeggiare il proprio corpo, alla fine non era stata un'idea così brutta quella, il teme era più arrapato del solito.

Sentì il compagno afferrare con i denti la punta di una delle due piccole stelline luccicanti staccandola scoprendo il piccolo bottoncino roseo. Passò la lingua sul capezzolo con dedizione leccandolo accuratamente per poi succhiarlo con forza più volte, scatenando mille brividi nel corpo del minore che fremette inarcando la schiena. Lo stesso lavoro fu riservato anche per l'altro piccolo bottoncino rosa. Intanto con una mano prese a passare le dita tra le gambe del biondo accarezzando di tanto in tanto la sua apertura sentendo il sottile filo del perizoma aderire perfettamente al piccolo buchino che lo avrebbe accolto.

Continuò scendere lungo il petto con la lingua fino all'ombelico, sollevandosi appena un attimo appena giunto al bordo della gonna. Si drizzò osservando quella minigonna , era così volgare e sexy. Alzò la gonna veloce tuffando il viso sotto quell'ammasso di stoffa e pieghe vedendo il perizoma nero coprire a stento il sesso teso del compagno.
"Teme smettila di giocare!" Lo riprese il biondino sentendo il solletico hai fianchi mentre la lingua del compagno gli leccava l'interno coscia.
"Ti sto eccitando?" Chiese diracchiando il moro.
Naruto si sollevò mettendosi a carponi sul letto mettendo in bella mostra le natiche sode leggermente coperte dalla minigonna.
"Sbrigati ho voglia!" Affermò con sguardo languido.
Sasuke senza farselo ripetere due volte conficcò il viso tra qui due lembi di carne leccando per bene la piccola apertura scostando con le dita il filo del perizoma. Subito dopo prese a prepararlo velocemente con irruenza sentendo la voglia impellente di penetrare in quel corpo caldo e accogliente. Beandosi dei gemiti sconnessi che fuori uscivano da quelle labbra peccaminose tutte le volte che gli colpiva la prostata con le dita. Lo sentì andargli in contro con il bacino impalandosi sulle sue dita.
"Siamo impazienti!" Lo schernì altrettanto divertito.

Stava decisamente morendo dalla voglia era evidente. Tirò fuori le dita, subito dopo gli sfilò il piccolo perizoma, accarezzo con devozione quel sedere tonico decidendo di prenderlo da davanti. Voleva vederlo in volto mentre lo possedeva.
"Voltati!" Gli sussurrò dolcemente.
Sasuke rimase ad osservare appena per qualche istante quello spettacolo. Era così sexy. La camicetta aperta mostrava il petto glabro che si alzava ed abbassava irregolare, arrossato a causa dei piccoli morsi e con qualche piccolo succhiotto sparso qua e là. Le guance arrossate, mentre quegli occhi di quel azzurro così intendo sembravano un mare in tempesta. Liquidi e vogliosi. In quel momento mille sfaccettature di blu li stavano adornando. La labbra schiuse gonfie e rosse per i baci. Abbassò al viso verso le gambe adornate da quelle calze a rete scure che si fermavano a metà coscia. Passò una mano con estrema lentezza su quella splendida pelle ambrata, infilando le dita dentro il bordo di una delle calze abbassandola con estrema lentezza. Fece scorrere la mano lungo la gamba giungendo fino alla caviglia sfilandogli la calza a rete, per poi passare all'altra gamba.

Naruto non si stava ribellando, sentiva in corpo fremere dalla voglia, ma quel trattamento così accurato gli piaceva lo eccitava e rilassava allo stesso tempo. Fu un attimo. Vide Sasuke ghignare per poi calarsi fulmineo tra le sue gambe penetrandolo in un solo colpo entrando completamente. Sentì il fiato mozzarsi in gola gli aveva fatto male.
Cacciò un urlo imprecando sonoramente verso quel depravato, che subito dopo quella penetrazione improvvisa aveva preso a seguire un leggero ondeggiamento del bacino.
"Mi hai fatto male teme!!!"
"Colpa tua! Sei troppo provocante...!" Lo schernì malefico.
Il biondo digrignò i denti cercando di rilassarsi per scacciare via quel terribile dolore.
Il maggiore gli aveva afferrato i polsi bloccadoglieli hai lati della testa continuando ad ondeggiare lentamente.
Sasuke sentendo la stretta intorno al sesso diminuire prese ad intensificare gradualmente le spinte. Gemiti alti e ben definiti si levarono nella stanza non appena riuscì a colpire al prostata stimolandola continuamente con colpi potenti e mirati.

"HA! Si! Continua!" Le urla del minore erano incontrollate. Si era aggrappato con le mani alla testiera del letto avvolgendo le gambe intorno al bacino del moro, sentendo stringere i fianchi con forza al ritmo di quelle potentissime spinte che lo stavano facendo impazzire.
Sasuke sera preda della lussuria, gli incitamenti del dobe non gli facevano bene. Decise di cambiare posizione. Si sfilò repentino da quel corpo ricevendo uno sguardo contrariato per poi sdraiarsi sul letto ed invogliarlo con un gesto della mano a mettersi sopra.
Naruto inizialmente lo fisso perplesso, capendo solo dopo i suoi intenti. Si sedette sul bacino del compagno impalandosi subito, non sentì nulla a parte una potente scarica di piacere nel sentirlo tutto completamente dentro. Prese a muoversi immediatamente, su e giù con movimenti intensi, poggiando le mani sul petto niveo del compagno.

L'Uchiha intrufolò le mani sotto la minigonna andando a tastare il sesso duro e bagnato del biondo. Era davvero eccitante farlo in quel modo, inoltre sapeva che a Naruto piacesse impalarsi, ma non riusciva a vedere il punto in cui il suo membro spariva dentro il corpo del biondino a causa di quella dannata gonnellina nera. Una delle cose che più lo divertiva era proprio sentirsi il padrone incontrastato di quel bel corpo, non riuscire a scorgere il punto in cui si univano non lo divertiva affatto.
Con uno spintone lo fece cadere al'indietro il dobe, che gli lanciò un'occhiata tra il perplesso e l'irritato. Altrettanto velocemente Sasuke si sollevò afferrando le gambe del minore portandosele sopra le spalle entrando nuovamente con un unica spinta fino un fondo, sentendo un forte urlo fuoriuscire dalle labbra del biondo.

Con una mano sollevò la gonna riuscendo a scorgere finalmente il punto in cui i loro corpi si fondevano. Ghignò malizioso calandosi verso il biondo mordicchiandogli le labbra ricominciando a spingere sentendolo sospirare nuovamente. L'amplesso non si prolungò per molto. Dopo aver piazzato un paio di spinte ben assestate sentì il minore riversarsi tra i loro addomi in un fiotto caldo senza nemmeno il bisogno di essere toccato. Erano bastate le stimolazioni alla prostata ed il modo il cui il suo membro era compresso tra loro corpi per farlo impazzire. Il maggiore lo seguì a ruota un attimo dopo marchiandolo nuovamente come suo. Azzardava certe cose solo perchè sapeva che l'effetto del suo sperma veniva contrastato dagli anticoncezionali.

Si accasciarono l'uno sull'altro esausti, tra preliminari e continui cambi di posizione quell'amplesso era durato parecchio.
"Non mi sento più le gambe...!" Iniziò a lagnarsi Naruto a causa delle fitte al basso ventre.
"Esagerato! Ammettilo che ti è piaciuto!" Sasuke si portò un braccio sugli occhi, anche lui si sentiva stanco.
"Sei un selvaggio teme!" Aggiunse il biondo.
"Ha proposito! Non sarai mica andato ha comprare questo vestito con Mey?" Chiese con aria accigliata.
Già immaginava il teme dentro un sexyshop che rovistava tra gli scaffali in cerca della sua taglia, mentre Mey giocava con qualche vibratore come fossero normali giocattoli.
"Ma per chi mi hai preso?" Fu la pronta risposa del moro. "Quello l'ho preso quando ero in missione con i miei alievi. E... No! Non mi hanno visto mentre lo compravo." Concluse per tranquillizzarlo.
Naruto tirò un respiro di sollievo sistemandosi meglio tra le coperte poggiando la testa sul petto del compagno. Sentiva i battiti del suo cuore regolarizzarsi lentamente. Stava morendo di caldo con quell'affare ancora indosso.
"Perchè un vestitino da cameriera?" Gli chiese sorridendo curioso.
"Non lo so. Quando l'ho visto ho iniziato ad immaginarti con quel completino addosso... E alla fine l'ho preso!" La calma con cui lo disse era invidiabile.
Sasuke lentamente fece scorrere la mano sinistra fino a raggiungere la mano del biondino poggiata sul suo petto. Intreccio la propria mano con la sua osservando i loro anelli identici inseristi nei rispettivi anulari.
"Adesso sei mio in maniera ufficiale!"
La serietà impressa nel suo tono di voce non lasciava dubbi.
"Dovremmo decidere la data del matrimonio e provvedere hai preparativi!" Naruto stava già immaginando il giorno in cui sarebbe giunto di fronte all'altare con Sasuke.
"Immagino che Mey abbia già cantato come un usignolo! Di sicuro Sakura starà già provvedendo a tutto!" Concluse leggermente irritato.
Il biondo scoppiò a ridere rigirandosi tra le coperte.
"Sei andato a prendere gli anelli con Mey?"
"Si, li ha scelti lei!"
Naruto si lasciò andare tra le coperte felice, stringendosi al fidanzato. La sua vita non poteva essere più bella di così.

Una storia sempliceWhere stories live. Discover now