capitolo 31

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  Capitolo 31

I giorni trascorrevano in fretta, dopo circa quindici giorni di degenza finalmente Naruto venne dimesso. Tutto grazie al chakra di Kurama che ne aveva velocizzato la guarigione.

Tornati a casa i primi giorni insieme furono davvero difficili, le abitudini che Sasuke e Naruto si erano creati in nove mesi vennero completamente stravolte dall'arrivo della piccola Mey che necessitava di cure continue. Tra bagnetti, pannolini, e biberon la prima settimana di convivenza era trascorsa. Per i neo-genitori quei primi giorni insieme furono un vero incubo. Mey non era la classica bambina tranquilla, aveva degli orari del tutto anomali. Trascorreva quasi tutte le ora diurne dormendo svegliandosi solo per la poppata, mentre la notte stava sveglia piangendo continuamente per essere cullata, portando all'esasperazione i due poveri ragazzi che dovevano sopportare i capricci della figlia. Il biondino combinava in disastro dietro l'altro. A causa della sua natura impaziente ed impulsiva non nè azzeccava una. In quei primi giorni era stato più volte sul punto di crollare per la disperazione nel vedere la piccola piangere disperata tra le sue braccia per poi venire calmata dal moro. Si sentiva totalmente inutile, più di una volta si era fatto sopraffare delle emozioni scoppiando in lacrime insieme alla figlia.

Sasuke non sapeva dove sbattere la testa in quei casi. Inizialmente aveva inveito contro il ragazzo come un matto furioso per il suo atteggiamento del tutto infantile e fuori luogo, rendendosi conto solo dopo che stava solo peggiorando la situazione. Appena tre giorni dopo essere tornati a casa, una sera vide il biondo scoppiare in un pianto disperato. Il compagno era sull'orlo di una crisi di nervi, dopo quasi venti giorni dalla nascita della figlia non riusciva nemmeno a calmarla.
"C-che razza d-di genitore s-sono...? Se non riesco nemmeno a calmare mia figlia?" Singhiozzò.
"Smettila di frignare dobe! E non dire idiozie!" Lo aveva ripreso malamente.
Naruto non aveva risposto si era portato una mano di fronte alla bocca per sopprimere i singhiozzi crollando sulle ginocchia, mentre le lacrime continuavano a scorrere copiose.
Sasuke solo in quel momento si era reso conto che in quelle due settimane, Naruto non aveva avuto modo di stabilire un legame con la bambina. A causa dei suoi problemi di salute, un pò per le infermiere che non gli permettevano di fare assolutamente nulla ed anche a causa di tutte le persone che giornalmente andavano a fargli visita. Il ragazzo non era riuscito a stabilire delle abitudini con la figlia. Al contrario quel legame formatosi in nove mesi lunghi di gestazione sembrava essersi incrinato.

Gli si avvicinò stringendolo forte a se. "Smettila di disperarti, così non concludi nulla." Soffiò dolcemente nel suo orecchio accarezzandogli dolcemente la schiena per calmarlo almeno un poco.
"Pensi che per me sia stato facile? La prima volta non riuscivo nemmeno a prenderla in braccio." Un sorriso nacque spontaneo sul viso del ragazzo. "Devi solo calmarti ed essere paziente vedrai che la piccola si abituerà a stare con te. Se reagisci in questo modo peggiori solo le cose." Concluse.
Naruto sembrava non crederci molto, ma si era ripromesso che avrebbe cercato di agire con più calma e non lasciarsi sopraffare dal panico. Già il giorno seguente il biondino sembrava perfettamente a suo agio con la bambina ,era riuscito ad occuparsi di lei senza problemi. Alla fine necessitava solo d'essere rassicurato. Disastri ne combinava ancora parecchi, ma almeno adesso non sentiva più quel vuoto lacerante tutte le volte che stringeva in braccio la figlia per poi sentirla urlare disperata.


Subito dopo le dimissioni dall'ospedale, in giorno, il due giovani approfittando del fatto che la piccola Mey dormisse si erano dati alla pazza gioia. Finalmente Naruto stava bene, Tsunade ne aveva decretato il buon stato di salute. Quel pomeriggio dopo aver passato un intera notte in bianco a causa della piccola che non voleva saperne minimamente di dormire, Sasuke e Naruto si accasciarono sul loro letto matrimoniale più morti che vivi. Il loro primo pensiero fu quello di fiondarsi sotto le coperte e recuperare le ore di sonno perse, ma dopo nemmeno dieci minuti erano completamente nudi e ansimanti tra le coperte. Dovevano recuperare il tempo perso.
Si erano scambiati uno sguardo fugace. Era stato il biondino a fare le prima mossa, stava impazzendo doveva essere soddisfatto a tutti costi. A causa del punto strategico in cui lo avevano ricucito non poteva nemmeno farsi una sega. Con passo felino prese a gattonare sul grande letto avvicinandosi al moro, che repentinamente fece scorrere le sue mani lungo le cosce del minore salendo fino ai fianchi. Naruto si posizionò a cavalcioni sul bacino del moro calandosi sulle sue labbra leccandole lascivamente. Dal canto suo Sasuke lo lasciava fare, anche se preferiva dominare, non gli dispiaceva affatto vedere il dobe così voglioso, non faceva altro che accrescere il suo desiderio. Il bacio si animò immediatamente, il cozzare delle bocche, le lingue che si rincorrevano vogliose mentre i loro corpi si trusciavano vogliosi l'uno su l'altro sentendo le rispettive erezioni già sveglie.

Naruto si staccò dal bacio puntando i profondi occhi blu pieni di desiderio in quelli altrettanto eccitati del moro. Con un movimento veloce il biondo si sfilò la maglia andando poi a sfilare immediatamente anche i pantaloni e l'intimo rimanendo completamente nudo, come mamma l'aveva fatto. Sasuke era in preda all'estasi finalmente non doveva più trattenersi poteva sbattersi il suo ragazzo tutte le volte che voleva. Fece scorrere le mani lungo i fianchi bruniti salendo sul ventre sentendolo nuovamente piatto, tastò delicatamente la cicatrice appena sopra il pube, intanto i suoi occhi scrutavano le reazioni del compagno. Lo vide piegare la testa all'indietro, mentre le sue mani scorrevano lungo l'addome salendo sempre più su giocherellando con i capezzoli turgidi. Fece scorrere le mani sempre più su carezzando anche il collo, scendendo poi lungo le spalle accarezzando con devozione la schiena arrivando fino hai glutei sodi. Durante tutta le durata di quei movimenti il biondo era rimasto con le palpebre serrate, si stava godendo quella tortura.
Subito dopo puntò i suo sguardo eccitato sul moro, infilando poi le mani sotto la maglia per sfilargliela e spogliarlo a sua volta. Sasuke era più che volentieri intento nel liberarsi della costrizione degli abiti. Una volta entrambi nudi, dopo essersi scambiati una veloce occhiata per ammirare l'uno il rispettivo corpo dell'altro si fiondarono in una danza erotica fatta di baci bagnati, strusciate, toccatine, gemiti e ansimi.
Il moro fulmineo aveva capovolto le posizioni sistemandosi tra le gambe del minore, accarezzando delicatamente la piccola apertura con le dita, mentre teneva la mano sinistra ancorata alla coscia destra del compagno per evitare che ribaltasse nuovamente le posizioni. Intanto con la bocca gli stava torturando il collo con piccoli morsi e succhiotti. Sentiva i gemiti del biondo riempire la stanza, mentre le sue mani percorrevano le schiena del maggiore febbrilmente. Sasuke si staccò appena un attimo dal corpo del biondo in modo da poter recuperare il lubrificante dal cassetto del comodino, per poterlo preparare per bene. Naruto buono buono lo lasciò fare, era consapevole che dopo quasi due mesi di astinenza senza un'adeguata preparazione sarebbe morto ancor prima di cominciare. Voleva cavalcarlo in modo da dettare il ritmo e sistemarsi nella posizione più consona per soddisfare il proprio piacere.

Si era lasciato completamente andare conto il materasso, mordicchiandosi le labbra nell'osservare i muscoli della schiena di Sasuke tesi mentre di calava in avanti verso il comodino per recuperare il lubrificante ed un preservativo. Le spalle larghe, muscolose, la vita stretta e quella pelle chiarissima che emanava quel delicato profumo di muschio bianco erano un vero e proprio invito all'erotismo.
"Dobe stai sbavando!" Ghignò il maggiore notando lo sguardo assorto del compagno.
"Anche tu teme!" Fu la pronta risposta del biondino.
Non gli era sfuggita l'evidente eccitazione del compagno, per non parlare del suo sguardo pieno di desiderio ed i continui sospiri che rilasciava tutte le volte che il suo sguardo si posava sul suo corpo.

Ci fu un altro bacio languido pieno di passione, in quel breve lasso di tempo le dita umide si lubrificante del moro erano scese fino a raggiungere l'orifizio del compagno preparandolo accuratamente. Le mani biondo stringevano spasmodicamente i capelli neri del moro, se ne infischiava se gli stava facendo male l'unica cosa che in quel momento sentiva era il piacere dovuto a quelle dita che torturavano costantemente la sua prostata invogliandolo a desiderare sempre di più.
"Non resisto... Fallo adesso!" Fu l'ordine del biondo in preda al desiderio. Gli tremavano le gambe, mentre sentiva un formicolio al basso ventre e quel desiderio intossicante di essere posseduto.
Sasuke si lasciò andare ad una piccola risata contro il petto del minore nel sentilo così assuefatto dal desiderio. "Solo un po' di pazienza sei talmente stretto! Sembri essere tornato vergine!" Lo derise.
"Maledetto teme!" Gli diede un piccolo morso sulla spalla ma abbastanza forte da farlo distrarre.
Veloce si sfilò quelle dita dalla propria entrata spingendo il compagno con le spalle sul letto. Sasuke era spiazzato. Vide il biondino prendere il pacchetto del preservativo portarlo alle labbra ed aprirlo usano i denti, per poi estrarre la plastica trasparente e poggiarla sulla punta del proprio pene sdrotolando il preservativo facendolo aderire per bene per tutta la lunghezza del membro. Subito dopo si sporse verso il comodino, mostrando il proprio sedere, recuperando il lubrificante. Ne versò in gran quantità quantità sulle mani accarezzando il sesso del moro inumidendolo per bene.

Non era un genio, ma gli era più che chiaro che quell'affare gli avrebbe fatto un male cane se non ben lubrificato. Portò due dita al proprio orifizio inumidendolo ulteriormente per poi avvicinare la punta del membro calandosi su di esso lentamente sentendolo scavare dentro il proprio corpo. Serrò la mascella strizzando gli occhi, nonostante la preparazione e la notevole quantità si gel faceva davvero male. Rimase immobile per un tempo indefinito cercando di concentrare la sua attenzione su altro in modo da rilassarsi.
Sasuke non si era fatto sfuggire nulla, con una mano andò a stimolare il sesso del biondo cercando di farlo rilassare il più possibile. Si sentiva stritolare, ma non era nemmeno sgradevole come sensazione. Poco dopo lo vide rilasciare un ansimò, sentendo la stretta intorno al sesso diminuire, sistemò le mani sui fianchi del compagno invogliando a muoversi su e giù.
Naruto era in estasi, inizialmente aveva sentito un forte dolore ma adesso il piacere era indescrivibile. Prese a muoversi su e giù ansimando senza ritegno, sistemandosi meglio in modo di far coincidere la sua prostata con la punta del membro del moro. Dopo nemmeno dieci minuti era venuti entrambi troppo coinvolti da quel rapporto agognato da settimane. Il biondo venne sui loro stomaci, mentre il moro dentro il preservativo.

Il minore si lascio andare sul petto del compagno, che intanto si stava sfilando il preservativo sporco di sperma.
"Diamine stavo impazzendo!" Esordì chiudendo gli occhi.
"Sei stato veloce...!" Lo derise l'Uchiha.
"Anche tu non sei durato un gran che!" Si irritò il minore lanciandogli uno sguardo furente.
"Ti va il secondo round?" Chiese leccando il padiglione auricolare del biondino.
Quello rabbrividì sentendo l'eccitazione tornare. "Agisci, non chiedere!" Lo ammonì fiondandosi sulle sue labbra ricominciando a strusciarsi come una cagna in calore, dando il via al second round.


Naruto stava piegato a novanta, Il viso conficcato nel cuscino mentre le mani stringevano le federe del suddetto cuscino con forza, Sasuke in piena estasi lo stava prendendo da dietro. Le sue mani grandi e affusolate ancorate hai fianchi del minore mentre si spingeva in lui con forza beandosi delle splendide sensazioni che quel corpo riusciva a provocargli. Era già la terza volta che lo facevano e il biondo era allo stremo.
"Te-me non ce la faccio più..." Ansimò l'Uzumaki al limite.
"Ci sono quasi..." Rispose l'altro ad un passo dall'orgasmo.
L'Uchiha decise di cambiare posizione, voleva vedere volto del compagno, lo adorava con le guance arrossate, gli occhi liquidi ed il respiro irregolare. Si sfilò dal suo corpo facendolo voltare con un unico movimento veloce, il biondo cascò tra le coperte con un tonfo. Il moro rapido rientrò provocando uno spasmo al biondo che inarcò la schiena nel sentirsi riempire nuovamente, prese a baciarlo con fervore mentre riprendeva a spingersi al suo interno. Naruto non ne poteva più era venuto già tre volte, contando anche il lavoretto di bocca che si erano scambiati, però tanta irruenza gli piaceva. Il teme era sempre così calmo e posato mentre a letto era una vera furia, bastava provocarlo un po' per scatenare tutta la sua depravazione.

Sentì il moro prendere il suo sesso tra le mani stimolandolo per condurlo all'apice, era vicinissimo. Si sistemò meglio in modo da godere a pieno di quelle spinte finché non si liberò tra i loro addomi per la quarta volta in meno di tre ore. Sasuke lo seguì a ruota appena un attimo dopo uscendo velocemente dal corpo del minore liberandosi sul suo addome. Subito dopo si accasciò sul materasso accanto al biondo ansimante. Il maggiore si porto l'avambraccio sugli occhi era sfinito ma gli era piaciuto da impazzire, era da tempo immemorabile che non facevano sesso con quel ritmo.
"Dovrò chiedere all'Hokage se può darti qualche anticoncezionale. Detesto fare sesso con quel dannato coso di plastica!"
Naruto si voltò verso il compagno con occhi sbarrati ed il respiro ancora affannato.
"Eppure le prime due volte non mi sembravi tanto contrario?" Rispose sarcastico.
"Ammettilo anche a te e piaciuto di più senza!" Si alzò puntellandosi su un gomito con sguardo divertito rivolto verso il compagno.
"Mmmm....Forse..!" Non voleva dargli troppe soddisfazioni. Non avrebbe mai ammesso che la terza volta, quando non avevano usato il condom, era stata la migliore.
Sasuke gli rivolse uno sguardo di sfida. Rapidissimo si portò nuovamente sul corpo di Naruto sovrastandolo, bloccandogli le mani hai lati della testa, strusciando nuovamente la proprio sesso contro quello del compagno.
"Ammettilo dobe!" Soffiò millefluo. "Ammettilo ho ti scoperò fino a farti perdere i sensi!"
"Basta teme! Sono a pezzi.. non sento più il sedere!" Non sarebbe riuscito a sostenere un altro round, forse tra un paio d'ore, ma non adesso.
Un pianto si levò dalla camera a fianco. La piccola si era svegliata ed urlava a gran voce.
I due neo-genitori si lasciarono andare sfiniti sul materasso ancora nudi, erano stanchissimi.
"Vado io!" Affermò l'Uchiha alzandosi prendendo i propri vestiti dal pavimento rivestendosi in fretta per poi raggiungere la figlia nella camera accanto.
Naruto era davvero a pezzi, non riusciva più a sentire il sedere, il teme ci era andato giù pesante. Con un immane sforzo si rialzò, sentendo una fitta terribile al fondo schiena, raccattò la sua roba dal pavimento rivestendosi per poi scendere al piano di sotto.

In cucina trovò Sasuke comodamente seduto sul divano che stava dando da mangiare alla piccola Mey. Si portò davanti al frigorifero prendendo una bottiglia d'acqua, bevendo direttamente dalla bottiglia.
" Dobe! Usa un bicchiere!" Lo ammonì il moro.
"Che differenza fa?" Si imbronciò. "Ti faccio così schifo?"
"Non è per quello idiota! Devi imparare le buone maniere." Aggiunse per poi alzarsi mettendo il biberon nel lavandino, per lavarlo.
"Dobbiamo escogitare un modo per far dormire Mey la notte. La prossima settimana tornerò in missione e la notte voglio dormire!" Affermò leggermente seccato l'Uchiha.
"E come vorresti riuscire ad insegnare ad una bambina così piccola a dormire la notte?" Chiese Naruto con la figlia tra le braccia.
"Dobbiamo tenerla il più possibile sveglia durante il giorno."
"Ti pare facile..? é già nel mondo dei sogni...!" Rispose il biondo mostrando il visino dormiente della bambina.
Il moro si portò due dita a massaggiare gli occhi, non immaginava che fare il genitore fosse un'impresa tanto ardua.


Alcuni giorni dopo Sasuke e Naruto decisero di andar a far visita a Tsunade per metterla al corrente della storia riguardante "Il famoso viaggio nel tempo" della figlia.
"CHE COSA HAI DETTO!!!" Urlò la donna bionda battendo le mani sulla scrivania sconvolta dalla rivelazione.
Sasuke era seccato. Anche lui nel sentire quella storia ne era rimasto sconvolto, ma non si era mica messo ad urlare in quel modo.
"Baa-chan non urli così spaventa la piccola!" La ammonì Naruto, continuando a cullare la figlia.
"Non ci credo...!" Decretò ancora incredula la donna. "Quindi quel demonio che mi ha fatta dannare non era altri che vostra figlia?"
"HEI!!! Demonio a chi?" Si alterò il biondo, guardando male l'Hokage.
"Maledetti Uchiha!" Ringhiò l'Hokage in collera con l'intera dinastia.
Sasuke puntò lo sharingan ed il rinnegan attivo sulla donna pronto ad attaccare.
"Sono senza parole!" Aggiunse Tsunade poggiandosi allo schienale della propria poltrona.
"Si figuri io." Sbottò l'Uchiha.
"Non riesco a capire il perché?" Disse sempre lei.
Naruto tirò un profondo respiro. "Non lo so nemmeno io. Ma deve essere accaduto qualcosa... Qualcosa di tanto terribile da costringerle ad agire in quel modo pur di risolvere la situazione." Concluse tenendo gli occhi puntati sulla piccola che guardava assorta intorno a se.
"Dobbiamo tenere gli occhi aperti, se è così significa che in futuro qualcosa minaccerà la pace che regna attualmente a Konoha." Tsunade era tornata seria.
Subito dopo posò lo sguardo sul biondino."Tu come ti senti?"
"Benissimo!!!" Sorrise felice il giovane.
"E' trascorso già un mese abbondante, penso tu possa riprendere ad allenarti."
"Lo aiuterò io!" Aggiunse Sasuke.
"Vedi di non esagerare! Ah..! Un'altra cosa." La donna tirò fuori dal cassetto della propria scrivania un falcone con delle piccole pillole verdognole al suo interno.
"Questi sono particolari anticoncezionali, reagiscono con il tuo chakra, prendine una ogni mattina. Vedi di stare attento!" Disse indirizzando poi lo sguardo verso il moro.
Sasuke la ignorò.
"Grazie baa-chan! Ammetto che i preservativi sono un po' fastidiosi... Quello di ieri sera si è rotto, meno male che ce ne siamo accorti!" Ridacchiò il biondino rendendosi conto solo dopo di ciò che aveva appena detto arrossendo come un pomodoro.
La donna era impallidita. Mentre Sasuke si batté una mano sulla fronte per l'ingenuità del fidanzato. La coppietta insieme alla figlia uscì dall'ufficio dell'Hokage tornando a casa, dovevano affrettarsi tra non molto per Mey era ora della poppata.


Le settimane trascorrevano serene. Naruto aveva ripreso gli allenamenti ad un ritmo normale grazie all'aiuto di Sasuke, mentre Mey cresceva ogni giorno di più. Inizialmente per il biondo era stato molto faticoso riprendere il ritmo degli allenamenti dopo mesi, ma pian piano era riuscito a riabituarsi. Sasuke era tornato a seguire le missioni, era stato chiaro con l'Hokage niente missioni a lungo termine, solo lavori che lo avrebbero impegnato al massimo alcuni giorni.
Intanto anche la loro vita di coppia procedeva bene. Ad ogni occasione disponibile i due ragazzi si concedevano della buona ed appagante attività sessuale, venendo puntualmente interrotti dalle grida della figlia. Mey sembrava captare momenti in cui i suoi genitori si appartavano rovinando i loro piani. Non riuscendo più a tollerare quella situazione, Sasuke spesso lasciava la figlia a casa di Sakura per potersi concedere qualche momento di intimità con il biondino.
La piccola Mey aveva compiuto già tre mesi, ma i suoi genitori ancora non erano riusciti a farla abituare nel dormire la notte. La situazione stava diventando esasperante. Naruto era costretto a rimanere sveglio con la figlia per permettere a Sasuke di poter dormire per andare in missione. A causa degli orari opposti a cui era costretta la coppia non riuscivano a trascorrere mai un momento di pace insieme. Quando il moro tornava dalle missioni si ritrovava in casa solo con la figlia ed il compagno dormiente. Consapevole delle notti in insonni a cui era costretto il dobe pur di lasciarlo dormire in pace non riusciva mai a svegliarlo durante il giorno quando era in casa.

Quella mattina l'Uchiha era appena tornato da una missione, il ragazzo inserì le chiavi nella serratura entrando in casa. Erano appena le 10 del mattino e in quella grande villa regnava un silenzio quasi innaturale, ha Sasuke tornò in mente il silenzio che regnava costantemente in casa sua fino ad un anno prima, quando viveva da solo adesso le sue giornate erano animate da una piccola bimba capricciosa ed un dobe rumoroso. Tolse i sandali lasciandoli all'ingresso, si avviò verso la cucina per farsi una buona tazza di thè caldo. Non appena entrò in cucina il sopracciglio del moro si inarcò spaventosamente, in quella stanza regnava il caos. Il piano dalla cucina era tutto sporco di latte, il lavandino era stracolmo di tazze, ciotole e pentole sporche, sul divano era abbandonata una coperta ed il tavolo tutto appiccicaticcio. Aveva voglia di urlare.
Di sicuro Naruto dopo aver trascorso un'intera nottata con Mey, non aveva avuto la forza di mettersi a riordinare, preferendo andare a dormire e lasciare la cucina in quello stato pietoso.

Il giovane si armò di pazienza cominciando a pulire e riordinare quella stanza rendendola nuovamente vivibile. Si sentiva stanchissimo per la missione da cui era appena tornato, ma di lasciare la cucina in quello stato non sene parlava proprio. Dopo aver ripulito per bene il tavolo, le stoviglie, ed il piano di marmo si avvicinò al divano per rimettere la coperta al suo posto. Improvvisamente Sasuke cadde rovinosamente a terra battendo violentemente la schiena sul pavimento.
Il ragazzo si rimise dritto un po' dolorante, il suo sguardo si posò sul pavimento dove troneggiava un sonaglino della figlioletta. Adesso il moro aveva un insana voglia di scagliare quel coso contro il muro e distruggerlo in mille pezzi. Era stato quell'affare su cui era inciampato a farlo scivolare. Ma cercò di controllarsi. Si rialzò in piedi recuperando quell'aggeggio infernale riponendolo in una piccola cesta che aveva acquistato da poco, dove teneva i giochi della bambina, subito dopo aver rimesso la coperta al suo posto salì al piano di sopra per fare una doccia rilassante.

Dopo aver terminato entrò nella camera da letto che condivideva con il compagno con un semplice asciugamano legato alla vita. Vide il dobe steso a letto posto sul fianco destro, accanto a lui Mey dormiva accucciata tra le braccia della "mamma". Era talmente piccina che a malapena si intravedeva in mezzo a quell'ammasso di coperte. Sasuke rimase immobile a fissarli a lungo era una scena dolcissima, un'immensa felicità lo invase in quel momento. Un dolce sorriso increspò le sue labbra. Subito dopo prese qualcosa di comodo dall'armadio rivestendosi.
Si stese a letto accanto alla figlia. Con movimenti delicati accarezzò la testolina piena di capelli neri della piccola, in quei tre mesi era cresciuta parecchio, un attimo dopo allungò una mano accarezzando una guancia del compagno. Era tutto merito suo se adesso era così felice, come al solito Naruto era entrato nella sua vita stravolgendola, ma stavolta l'aveva resa a dir poco stupenda.

Vide il biondo aprire gli occhi lentamente sbadigliando.
"Sasuke? Sei tornato? Che ore sono?" Chiese ancora assonnato il giovane.
"Sono già le 12:00. Se rimasto di nuovo sveglio con questa piccola peste?" Gli chiese baciandolo a fior di labbra.
"Si, si è addormentata alle 8 del mattino. Per tutta la notte mi ha esasperato!" Sbadigliò ancora stanco.
"Dobbiamo trovare una soluzione non possiamo andare avanti così..." Sasuke iniziò a scervellarsi.
Intanto Naruto si era accucciato accanto a lui con ancora la piccola stesa in mezzo a loro che dormiva beatamente. Il biondo puntò lo sguardo sul compagno, sembrava pensieroso, subito dopo osservò Mey stesa accanto a lui. Nonostante fosse irrequieta e petulante la amava era la sua piccola principessa, sorrise felice baciandole la fronte sollevando nuovamente o sguardo verso il moro.
"Teme... Perché non dormi un po' anche tu con noi? Sembri stanco." Gli chiese ancora un po' intontito.
Sasuke si ridestò dai suoi pensieri. In effetti era a pezzi, si sistemò meglio tra le coperte, prese la mano brunita del biondo intrecciando le loro dita sporgendosi verso di ui baciandolo nuovamente.
"Buona notte dobe!" Gli sussurrò.
"Buonanotte teme!" Rispose chiudendo gli occhi per rilassarsi.
"Buona notte dobe junior!" Sasuke si rivolse a Mey che dormiva in posizione supina con i pugnetti chiusi hai lati della testa e la boccuccia leggermente aperta.
Naruto si lasciò scappare una risata, aprendo gli occhi baciando nuovamente il compagno per poi lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo. Tutti e tre insieme dormivano su quel grande letto insieme, in pieno giorno.


Naruto si trovava a mollo nella grande vasca da bagno al piano di sopra. Il giovane stava facendo il bagno insieme alla figlia che ormai aveva compiuto quattro mesi. Malgrado la bambina forse molto piccola e completamente priva di malizia il biondino aveva preferito indossare un piccolo costume, si vergognava da morire nel farsi vedere completamente nudo dalla figlia. Aveva deciso di fare il bagno insieme sia per risparmiare tempo, che per giocare un po' con l'acqua con lei. Se inizialmente il ruolo da genitore lo terrorizzava, adesso si trovava perfettamente a suo agio. Naruto teneva la bambina da sotto le ascelle, che sbatteva le manine nell'acqua gorgheggiando felice agitando anche le piccole gambe paffute. Il biondo sorrideva felice nel vedere la figlia muovere le manine nell'acqua affascinata da quel liquido trasparente.
Sasuke al piano di sotto si stava concedendo un po' di relax leggendo un libro che aveva acquistato da poco. Dopo quattro lunghi mesi di agonia finalmente Mey aveva imparato a distinguere il giorno dalla notte. Finalmente la bambina dormiva regolarmente la notte, svegliandosi la mattina presto, concedendosi qualche pisolino durante il giorno. Il moro sollevò lo sguardo dal libro notando fossero già le 17:00, era quasi un ora che il dobe era in bagno con Mey. Chiuse il libro con un gesto secco salendo al piano di sopra.

Senti la voce del biondo provenire dal bagno. Si avvicinò alla porta accostandosi alla porta origliando.
"Tra meno di una settimana è il compleanno del tuo papà! Vedi di comportarti bene!" Disse con tono serio ma giocoso.
Sasuke sorrise spontaneamente di fronte a quelle parole.
"Spero tu non voglia organizzarmi una festa a sorpresa o qualcosa del genere...! Perché non amo le feste." Sasuke era poggiato allo stipite dalla porta.
Naruto si voltò di scatto. Era talmente preso dalla piccola che aveva completamente abbassato la guardia. "Teme nessuno ti ha insegnato che origliare è cattiva educazione?"
"Adesso ti metti a dare lezioni di galateo?" Lo prese in giro raggiungendolo.
Il moro si avvicinò al compagno ancora in accappatoio infilando una mano sotto di essa. "Sei nudo qua sotto?"
"HAAAA!!! Smettila maniaco!" Urlò il biondo abbassando di scatto le mani nel tentativo di coprirsi, cercando poi di colpirlo con un pugno.
Sasuke lo scansò senza problemi ridacchiando di fronte alla faccia rossa del dobe. Finì di rivestire la piccola, ancora nuda con solo il pannolino addosso, per poi portarla in camera sua sistemandola nella culla. Gli diede un tenero bacio sulla fronte lasciandola tranquilla nella speranza si addormentasse un pò. Subito dopo tornò in bagno trovando il biondo intendo nel vestirsi.
"Che vuoi teme?" Chiese stizzito.
"Dico seriamente non voglio nessuna festa."
"Tranquillo lo so! Ti conosco bene." Asserì il minore. "Avevo pensato ad una giornata tranquilla solo por noi..." Rispose leggermente imbarazzato.
"Allora avremo bisogno di una babysitter..!"


Quella settimana trascorse veloce. Era il 23 luglio, Sasuke compiva ben ventun'anni. Malgrado la giovane età l'Uchiha aveva accumulato molte esperienze negative nella propria vita. Ma finalmente poteva svegliarsi sereno decretando con orgoglio di aver finalmente ciò che aveva sempre desiderato: Naruto Uzumaki ed una figlia meravigliosa. Quella mattina Sakura era passata da villa Uchiha portando la piccola Mey con se, lasciando i due piccioncini un pò da soli. La rosa era estremamente dispiaciuta del fatto che Naruto avesse scartato la sua idea di organizzare una splendida festa per il moro, ma alla fine si era rassegnata, accettando felice l'idea di badare ha Mey per tutto il resto della giornata.
Il moro ed il biondino salutarono l'amica, vedendola allontanarsi con la figlia. Non appena chiusero la porta d'entrata alle loro spalle, Sasuke senza perdere tempo sbattè il dobe con la schiena poggiata alla porta lambendo immediatamente le sue labbra in un bacio che di casto non aveva nulla. I due giovani presero a strusciarsi l'uno sull'altro come se non ci fosse un domani. Il moro assalì letteralmente il collo ambrato del biondo riempiendolo di baci, leccate, morsi e un mare di succhiotti. Intanto fece scorrere le mani lungo le cosce del minore, ancorate intorno al suo bacino, stringendo tra le mani quel piccolo e tondo sedere che tanto lo faceva impazzire. Naruto Stringeva una mano intorno alle spalle del moro, beandosi di quei baci lascivi, mentre l'altra mano stringeva con forza i capelli neri del compagno strattonandoli con forza di tanto in tanto per dettare il ritmo di quei baci.

Sasuke portò le mani proprie mani sotto le cosce del biondo sollevandolo di peso facendo forza sugli avambracci. Naruto granò gli occhi stringendosi al collo del maggiore per non perdere l'equilibrio e cadere a terra come un sacco di patate.
"Che stai facendo teme?" Chiese un po' perplesso, anche se un'idea se l'era già fatta.
Il moro non fiatò si avvicinò a passo svelto al divano, scaraventando il dobe su di di esso, ghignò malizioso leccandosi le labbra, per poi avvicinarsi al biondino.
"Oggi è il mio compleanno lo sai...?" Chiese con voce roca e suadente.
Intanto fece scorrere le mani lungo le braccia del minore afferrandogli i polsi portandoli sopra la testa con uno strattone.
Il biondino si sentiva andare a fuoco, Sasuke sapeva essere sia estremamente delicato e gentile con lui, che rude e violento, lo adorava. "E allora?" Chiese sbattendo le ciglia bionde con aria fintamente innocente.
Il maggiore gli lascio una lunga e lenta leccata lungo il collo passando sul pomo d'adamo salendo fino al mento mordendogli il labbro inferiore.
"Oggi dovrai essere a mia completa disposizione. Dovrai eseguire ogni mio desiderio! Anche i più perversi...!" Gli soffiò nell'orecchio.

L'Uzumaki già era eccitato, ma adesso era in iperventilazione. Sentiva il proprio membro perfettamente in tiro nei pantaloni mentre un ginocchio del compagno premeva pericolosamente su di esso. Intanto una sua mano malefica gli stava sollevando la maglietta andando a stuzzicare un capezzolo con le dita. Sentì le labbra stringere l'altro capezzolo mentre la sua lingua biricchina lo leccava. Era una piacevole tortura che gli stava annebbiando la mente, quella che stava subendo.
"Cosa rispondi?" Chiese nuovamente l'Uchiha con uno strano scintillio negli occhi.
Naruto si pensò su un ultima volta. Cosa mai avrebbe potuto chiedergli di così depravato? Ormai avevano provato praticamente di tutto.
"Come desideri, mio padrone..!" Rispose emettendo un lungo sospiro eccitato.
Il moro parve apprezzare l'appellativo "padrone". Si sollevò immediatamente dal corpo accaldato del biondo sedendosi accavallando elegantemente le gambe.
"Per cominciare voglio uno streaptease! E che sia molto sexy!" Specificò.
Naruto era sconvolto. Fino ad un secondo prima Sasuke si strusciava su di lui come una cagna in calore mentre adesso sedeva compostamente. "Maledetto!" Biascicò a denti stretti alzandosi raggiungendo lo stereo per mettere una musica abbastanza provocante da potersi vendicare e divertire allo stesso tempo.

La musica partì, era veloce e ritmata. Naruto cercò di calmare i battiti impazziti del suo cuore, era estremamente imbarazzante ma lo aveva promesso e lui manteneva sempre le sua promesse. Con passo lento e cadenzato si avvinò al moro comodamente seduto con le spalle poggiate allo schienale del divano. Allargo le gambe passando una mano sul petto fasciato da una semplice canotta azzurra facendola scorrere lungo l'addome fino al cavallo dei pantaloni, stringendola intorno al proprio sesso ammiccando malizioso verso il moro. Intanto portò l'altra mano alla bocca leccando un dito lascivo imitando l'atto sessuale.
Sasuke perfettamente immobile sembrava non subire alcun effetto.
Naruto si volto di spalle ancheggiando al ritmo di musica. Non sapeva bene cosa fare per provocare il moro, decise di spogliasi magari nudo sarebbe riuscito a smuoverlo un po'. Con maniacale lentezza sollevò i lembi della canotta sfilandola lanciandola addosso al compagno mostrando il ventre piatto e gli addominali perfetti. Altrettanto lentamente poggio le mani sull'elastico di bermuda, continuando ad ancheggiare, facendoli scorre verso il basso mostrando le gambe lunghe e affusolate. Il biondino era esasperato sembrava che non riuscisse a far eccitare quel teme.

Si avvicinò a lui con solo i boxer addosso, approfittando del fatto che fosse scalzo, sollevò una gamba poggiando un piede sulle cosce del moro aprendole portando il piede sulla sua erezione trovandola perfettamente dura e pulsante. Allora si era eccitato, un sorrisetto sadico si dipinse sulle labbra carnose del minore che si sedette di spalle sul bacino del moro sfregando il proprio sedere sulla sua erezione. Catturò quelle mani pallide facendole scorrere sul proprio addome.
Sasuke era in estasi. Quel dannato dobe lo stava portando all'esasperazione aveva una voglia matta di sbatterlo sul pavimento e scoparselo ma voleva capire fino a che punto si sarebbe spinto.
Il biondino ormai preso com'era dall'euforia non badò molto al comportamento del compagno. Si rimise in piedi voltandosi, per poi tornare a sedersi sulle gambe del moro portando i propri bacini a contatto. Avvolse le braccia intorno al collo del maggiore portandosi a pochi millimetri dalle sue labbra. Intanto l musica continuava a suonare.

Naruto mise su un ghigno divertito nel vedere le guance rosse e gli occhi lucidi del compagno. Con molta lentezza il biondino prese a leccare una guancia del maggiore scendendo verso il collo lasciandogli un enorme e visibilissimo succhiotto, per poi rialzarsi. Si sfilò i boxer, si inginocchiò di spalle di fronte al moro poggiando i gomiti sul tavolo basso di fronte al divano mettendo in bella mostra il sedere. Portò due dita alla labbra leccandole per bene per poi prepararsi da solo.
Sasuke spalancò la bocca inclinando la testa leggermente di lato di fronte a quella visione. Vedeva le dita del compagno entrare e uscire mentre i suoi gemiti riempivano la stanza. Sentiva il membro urlargli a gran voce di sbattersi quel dobe con tutta la forza che aveva in corpo, peccato che la sua mente fosse ammaliata da quella visone erotica.

L'Uchiha si riscosse improvvisamente. Fulmineo si calò le braghe penetrando quel corpo caldo ed accogliente con un unica spinta. Beandosi di quel calore asfissiante.
Naruto sgranò gli occhi sentendoli umidi. Gli aveva fatto male. Voleva provocarlo ma non pensava che tale provocazione avesse sorbito certi effetti.
"M-mi hai fatto male teme!.." Ringhiò a denti stretti.
Il maggiore si calò sulla sua schiena baciandola dolcemente. "Mi dispiace. Adesso farò più piano."
Poco dopo iniziò a piazzare le prime spinte lente e poco profonde per poi aumentare il ritmo man mano.

Ora steso sul divano il biondino ansimava incontrollato dietro le profonde e potenti spinte del moro, che di controllarsi non se ne parlava proprio. Dopo un pò i due giovani si liberarono con un orgasmo travolgente. Il maggiore si accasciò sul corpo del compagno ansimando sfinito sul suo petto.
"Dannato teme! Potevi andarci più piano!"
"Sei stato tu a provocarmi!"
"Eri tu quello che voleva uno spogliarello! Io ti ho solo accontentato..." Concluse arrossendo.
"Se osi farlo per qualcun'altro ti castro!" Sibillò minaccioso l'Uchiha puntando i profondi occhi neri in quelli azzurri e leggermente terrorizzati, da quella minaccia, dell'Uzumaki.
Naruto distolse lo sguardo continuando ad ansimare. "Mi fa male dappertutto!"
"Andiamo di sopra a farci un bel bagno rilassante."
Sasuke si rialzò aiutando a sua volta Naruto. I due salirono di sopra concedendosi un bagno rilassante.

Appena un'ora dopo Il biondo ansimava piegato a novanta con le mani poggiate sul bordo della vasca mentre il moro lo prendeva da dietro. Il maggiore si riverso dentro il corpo del compagno subito dopo averlo condotto all'orgasmo.
"Hai preso la pillola stamattina?" Chiese ancora ansimate Sasuke, lasciatosi andare nuovamente dentro l'acqua della vasca ormai tiepida.
"E melo chiedi solo adesso dopo essermi venuto dentro due volte?"
"Certo che l'ho presa! Non voglio altri figli, almeno non adesso!" Precisò Naruto che si era accoccolato sul petto del moro.


Intanto Sakura girava per le vie di Konoha in compagnia di Sai e la piccola Mey. La giovane dopo essere tornata a casa aveva atteso che il ragazzo la andasse a prendere per andare insieme a fare una passeggiata.
Sai teneva la piccola Mey in braccio mentre Sakura passeggiava accanto al ragazzo tranquilla.
"E davvero una bambina molto dolce e tranquilla!" Esordì il giovane.
"E ancora troppo piccola secondo me! Ma conoscendo i suoi genitori non credo avrà un carattere tanto docile una volta cresciuta!" Storse lo sguardo ripensando ha quei due.
Sakura era ammaliata nel vedere Sai così preso dalla bambina.
"Non ti facevo così bravo con i bambini!" Gli sorrise la ragazza.
"I bambini sono istintivi e più semplice con loro. Non devi preoccuparti di poter dire qualcosa di sbagliato." Concluse continuando a camminare tranquillo.
La rosa era rimasta sorpresa, ma in effetti era vero. Dopo aver fatto una lunga passeggiata tornarono a casa dell ragazza. Per Mey era nuovamente ora della poppata.


Il resto della giornata trascorse tranquillamente, nel tardo pomeriggio Sakura riaccompagnò Mey a casa. Ad aprirgli fu il biondo. La giovane era rimasta a bocca aperta nel notare la miriade di succhiotti e segni rossi che ornavano la pelle ambrata dell'amico con nuovamente indosso la canotta ed i bermuda.
"Ma che diavolo avete fatto?" Chiese allibita allungando una mano per sfiorare uno di quei segni rossi.
Naruto arrossì. "Penso sia ovvio!" Sbuffo.
Il biondo prese la figlia in braccio invitando l'amica ad entrare. Insieme Raggiunsero la cucina, Il ragazzo sistemò la piccola che dormiva nel box.
"Sasuke non c'è?"
"E di sopra! Posso offrirti qualcosa?"
"Non tranquillo ora vado e tardi. Vi lascio da soli!" Gli sorrise lei.
"Grazie Sakura!"
"E' stato un piacere!"
La giovane tornò a casa. Mentre Naruto si rimise hai fornelli nel tentativo di preparare una cenetta romantica per se ed il teme. Non stava cucinando nulla di eccezionale, ma voleva almeno provarci.

L'idea di cenetta romantica che Naruto si era fatto non andò secondo i suoi piani. Mey sveglia in braccio al papà allungava continuamente le manine nel piatto di Sasuke nel tentativo di riuscire a prendere qualcosa. Ormai la bambina aveva iniziato lo svezzamento ed era curiosa di scoprire cose nuove. Naruto non riusciva a trattenere le risate di fronte alla faccia irritata del compagno.
"Adesso basta le metto nel seggiolone!" Affermò il moro al limite.
Naruto si sentiva meravigliosamente, non aveva mai avuto nessuno ed adesso vivere quella quotidianità con la figlia ed il teme era stupendo, sentiva il petto invaso da un dolce calore. Rimase ad osservare Sasuke mentre dava da mangiare un omogeneizzato a Mey. Si chiese se era quella la sensazione che si provava nell'avere una famiglia. Improvvisamente tutta la tristezza e la solitudine in cui aveva vissuto da bambino gli sembravano un ricordo lontano, quella era la sua nuova vita.

Una storia sempliceWhere stories live. Discover now